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Quando non eravamo politically correct: discussione semiseria

Io discuterei con le persone sul perchè si possano sentire offesi su un'uso di un termine.
Ho 67 anni e i miei genitori mi hanno insegnato a comportarmi in maniera civilel. Uso gli stessi termini che usavo 20/30 o 40 anni fa, non ho offeso mai alcuno e il turpiloquio non fa parte della mia natura. Non penso però che usare la parola negro sia dispregiativo. Ben differente se usassi il termini per chiamare effettivamente un negro e dicessi hei tu , negro , ma credo che sia altresì offensivo se dicesssi, riferendomi a qualsiasi persona, hei tu coso, non ricordandomi il suo nome
 
Uso gli stessi termini che usavo 20/30 o 40 anni fa, non ho offeso mai alcuno

Come ho scritto prima la lingua si evolve insieme alla società,le discriminazioni dovrebbero almeno in teoria diminuire fino a cessare e anche per questo a volte si decide di dare un taglio netto col passato,abbandonando termini che venivano usati ma che oggi vengono considerati offensivi poichè legati a un passato in cui molte cose erano differenti.
Se una volta ad esempio l'omosessualità era ritenuta una malattia è logico secondo me che i termini che si usavano,con altissima valenza dispregiativa,non vengano più utilizzati,proprio per rimarcare il cambiamento in termini non solo linguistici ma sociali.
Pretendere di usare termini che erano di uso comune in un'epoca in cui molte categorie non avevano alcun diritto e aspettarsi che vengano accettati tranquillamente anche oggi credo che sia irrealistico.
Infine non prenderlo come un attacco personale ma non sempre ci si rende conto quando si offende qualcuno,magari una delle parole del passato che tu consideri migliori dei termini coniati di recente può essere considerata offensiva da qualcuno.
Anche se magari non te lo viene a dire,non tutti per una parola infelice si mettono a combattere delle battaglie ideologiche.
Di esempi di termini che una volta erano di uso comune e oggi invece sono stati abbandonati ce ne sono molti,se sono stati abbandonati sarà stato perchè le persone a cui erano rivolti non li gradivano e secondo me bisogna rispettare quel desiderio di cambiamento.
A chi parla usare un termine piuttosto di un altro non costa nulla,per chi ascolta invece può rappresentare un'enorme differenza.
 
Sul recepire istanze , credo che bisogna sempre essere d'accordo. Quanto al fatto che l'omosessualità non sia una malattia, sono pienamente d'accordo. Quanto a considerarla normalità però ce ne passa a mio avviso, Chiaro che la sfera sessuale è una zona di totale privacy e non interferisce col vivere comune. Quando però della sessualità gay se ne fa una battaglia, un vanto un orgoglio e si pretende che questo sia una cosa di cui vantarsi, ecco allora che ritengo sia una battaglia di una minoranza dell'umanità che vuol dettare le leggi a una maggioranza che non vuole avere nessun interesse al problema.
 
Sul recepire istanze , credo che bisogna sempre essere d'accordo. Quanto al fatto che l'omosessualità non sia una malattia, sono pienamente d'accordo. Quanto a considerarla normalità però ce ne passa a mio avviso, Chiaro che la sfera sessuale è una zona di totale privacy e non interferisce col vivere comune. Quando però della sessualità gay se ne fa una battaglia, un vanto un orgoglio e si pretende che questo sia una cosa di cui vantarsi, ecco allora che ritengo sia una battaglia di una minoranza dell'umanità che vuol dettare le leggi a una maggioranza che non vuole avere nessun interesse al problema.

Apparteniamo a generazioni diverse quindi ci sta che la pensiamo diversamente.
Non capisco però perchè l'orgoglio gay dovrebbe essere un modo per dettare legge alla maggioranza dell'umanità,nessuno al mondo si è mai sognato di dire a un etero che c'era qualcosa di sbagliato in lui.
Senza tirare in ballo la natura o la religione perchè penso che non sia il caso.
Comunque per concludere si dice orgoglio gay e non orgoglio qualcos'altro (a ognuno di noi possono venire in mente senza difficoltà almeno 10 sinonimi,tra cui alcuni dialettali,per dire omosessuale) perchè la comunità gay ha scelto di chiamarsi così,la decisione secondo me non spetta ne a me ne a te,ma credo che tutti siamo tenuti a rispettarla e a utilizzare il termine gay invece di uno degli innumerevoli sinonimi che per un motivo o per l'altro possono risultare offensivi.
Io sono un po' in sovrappeso,non pretendo di essere chiamato diversamente magro ma nemmeno lardoso,esistono termini neutri che non hanno connotazione negativa e per me la scelta migliore è sempre usare quelli così si previene il rischio di creare imbarazzo o di urtare la suscettibilità del prossimo.
 
Non capisco però perché se uno usa un certo termine è un uomo libero se invece un altro non lo usa è figlio di una manovra di chissà quale entità che ne ha plagiato le menti o è un ipocrita. Non so chi di voi è stato in in Sud Africa o in alcuni stati del sud degli Stati uniti,li usare alcuni termini per indicare le persone di colore e una grave offesa,mentre da noi lo stesso termine non lo è,se io sono stato in quei posti per diverso tempo non mi sento neanche qui di usare quei termini,non è né ipocrisia ne politicamente corretto,sono esperienze di vita che ti portano a sentire un termine in un modo
 
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Io sono un po' in sovrappeso,non pretendo di essere chiamato diversamente magro ma nemmeno lardoso,esistono termini neutri che non hanno connotazione negativa e per me la scelta migliore è sempre usare quelli così si previene il rischio di creare imbarazzo o di urtare la suscettibilità del prossimo.
Anche tu sei, come me, in forma.

Si, siamo IN FORMA.

Tondo é una forma.
 
Sono abbastanza vecchio per ricordarmi quando si usavano tranquillamente i termini mongoloide, ritardato, subnormale, storpio, finocchio: mi sembra meglio adesso.
 
Non sono tanto sicuro. Prima i termini che si usavano erano eufemismi, ora usandone altri si vuole proprio porre l'accento sulla diversità.

Però vorrei capire,chi come me in passato non ha mai usato il termine mongoloide ed ora usa il termine portatore di handicap sbagliando pone proprio l'accento sulle diversità ,mentre chi in passato usava mongoloide e ora handicappato era un buontempone prima e ora uno attento al rispetto delle diversita?
 
Però vorrei capire,chi come me in passato non ha mai usato il termine mongoloide ed ora usa il termine portatore di handicap sbagliando pone proprio l'accento sulle diversità ,mentre chi in passato usava mongoloide e ora handicappato era un buontempone prima e ora uno attento al rispetto delle diversita?

Secondo me la realtà è che alcune persone hanno sempre avuto una maggiore attenzione nel linguaggio in considerazione del fatto che si può urtare la sensibilità altrui.
E magari se è capitato qualche volta che abbiano usato un termine o un'espressione che a qualcuno è sembrata poco corretta non l'hanno fatto intenzionalmente.
Altre persone invece dicono una parola perchè la dicono gli altri e quindi significa che si può dire,e in questo caso il richiamo a essere politicamente corretti può dare più fastidio.
 
Ultima modifica:
Anche tu sei, come me, in forma.

Si, siamo IN FORMA.

Tondo é una forma.

Senza volerlo mi hai ricordato il classico esempio di eccesso di politicamente corretto,l'espressione "hai le ossa grosse".
Qui secondo me siamo ben oltre il politicamente corretto,è un modo non solo per addolcire la pillola ma quasi per negare che una persona sia grassa.
E' quasi una presa per il cXXo.
Oppure come diceva Daniele Raco la mamma che sgrida il figlio che gli ha dato del ciccione e gli spiega "Ma non Piergiorgio,il signore non è ciccione,il signore soffre di retenzione idrica"
Al che lui replica "Signora non dica le caXXXte al bambino,cos'ho 70 litri di retenzione idrica?".
 
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