<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Le PM10 provocano Parkinson, Alzheimer et al | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Le PM10 provocano Parkinson, Alzheimer et al

senti le provocazioni da terza elementare sono fuori luogo e tempo... le concentrazioni si attenuano con l'invero di r al cubo e nell'ìarticolo è evidente la dipendenza dalla stanzialità in adiacenza, andare oltr con pretestuosità ulteriori è noioso e inadeguato. e chiudo, peccato per un posto di valore scientifico andato in vacca...

Ma quali provocazioni e pretestuosità! Comunque, se discutere di diversi aspetti di un fenomeno è mandare in vacca un post, aggiungo l'ultimo spunto e chiudo

http://www.repubblica.it/salute/201...to_morti_premature_globalizzazione-161710580/

https://www.nature.com/articles/nature21712
 
Con questo pare chiaro che è insensato opporsi alle limitazioni del traffico cittadino...

http://www.marionegri.it/media/arch...blicazioni/negriNews/NEGRINEWS_175_X_SITO.pdf
quoto completamente il tuo pensiero, spero che si diffonda sempre più la sensibilità a queste tematiche e che presto si implementino modelli di mobilità a basso impatto.
Vorrei precisare che lo dico da amante delle auto e dei motori, perchè oggi in certi contesti il livello di congestione è tale da farti passare la passione per la guida.

A proposito di modelli alternativi :

http://www.presadiretta.rai.it/dl/p...tem-66ee458b-bc8c-4661-a228-866c2a22def3.html
 
Putroppo I miei genitori che hanno passato la vita dovendo fare circa 200 metri di marciapiede a fianco di una statale che entra in città più volte al giorno uscendo di casa, con code di TIR e mezzi costanti, sono entrambi malati di Parkinson. Nelle mie peregrinazioni di ricerche varie sulla scorta di quanto detto dai neurologi che due coniugi che si ammalino sono un'anomalia statistica mi sono imbattuto in questi studi che spiegano con l'accumulo di metalli pesanti nel cervello l'insorgenza della malattia. Anche io ho vissuto la mia giovinezza lì ed ora ogni volta che vado a trovare mia madre (mio padre è morto un anno fa) maledico quel tratto di strada, anche se ora i mezzi pesanti passano altrove.
 
Putroppo I miei genitori che hanno passato la vita dovendo fare circa 200 metri di marciapiede a fianco di una statale che entra in città più volte al giorno uscendo di casa, con code di TIR e mezzi costanti, sono entrambi malati di Parkinson. Nelle mie peregrinazioni di ricerche varie sulla scorta di quanto detto dai neurologi che due coniugi che si ammalino sono un'anomalia statistica mi sono imbattuto in questi studi che spiegano con l'accumulo di metalli pesanti nel cervello l'insorgenza della malattia. Anche io ho vissuto la mia giovinezza lì ed ora ogni volta che vado a trovare mia madre (mio padre è morto un anno fa) maledico quel tratto di strada, anche se ora i mezzi pesanti passano altrove.
mi addolora quanto scrivi, non avrei voluto suscitare tali testimonianze
 
Ma quali provocazioni e pretestuosità! Comunque, se discutere di diversi aspetti di un fenomeno è mandare in vacca un post, aggiungo l'ultimo spunto e chiudo

http://www.repubblica.it/salute/201...to_morti_premature_globalizzazione-161710580/

https://www.nature.com/articles/nature21712
Condivido il pensiero di Cristiano.

A parte il fatto che già l'articolo iniziale parla di AUTOSTRADE e demenza, e che fa riferimento proprio a situazioni di grande traffico continuo, è poco sensato trascurare il fatto che le particelle in questione non "nascono e muoiono" nella via dove vengono emesse da un tubo di scarico, ma oltre ad esistere anche già in natura si spostano col vento ammassandosi anche in luoghi lontani da quelli di produzione e non necessariamente esposti a intenso traffico, rendendo così molto meno efficace un tentativo di riduzione delle concentrazioni delle medesime basato sulla riduzione o spostamento del traffico locale.

Che poi dell'auto si abusi da decenni e che convenga a tutti -a più livelli- e soprattutto agli abitanti delle città una riduzione del numero e dell'uso dei veicoli a motore è un concetto che mi trova completamente d'accordo, ma pretendere che proporre più punti di vista (oltretutto in maniera tutt'altro che scortese o polemica) sia "mandare in vacca" un post sinceramente mi lascia alquanto perplesso.
 
Condivido il pensiero di Cristiano.

A parte il fatto che già l'articolo iniziale parla di AUTOSTRADE e demenza, e che fa riferimento proprio a situazioni di grande traffico continuo, è poco sensato trascurare il fatto che le particelle in questione non "nascono e muoiono" nella via dove vengono emesse da un tubo di scarico, ma oltre ad esistere anche già in natura si spostano col vento ammassandosi anche in luoghi lontani da quelli di produzione e non necessariamente esposti a intenso traffico, rendendo così molto meno efficace un tentativo di riduzione delle concentrazioni delle medesime basato sulla riduzione o spostamento del traffico locale.

Che poi dell'auto si abusi da decenni e che convenga a tutti -a più livelli- e soprattutto agli abitanti delle città una riduzione del numero e dell'uso dei veicoli a motore è un concetto che mi trova completamente d'accordo, ma pretendere che proporre più punti di vista (oltretutto in maniera tutt'altro che scortese o polemica) sia "mandare in vacca" un post sinceramente mi lascia alquanto perplesso.
si ammassano? ma dove? ma hai letto un articolo cientifico che dimostra quanto supponi? mammamia... ma leggete l'articolo, anche se vi da fastidio perchè dice che il vostro giocattolo inquina e provoca malattie, che diamine... mi pare scritto in italiano semplice...
 
si ammassano? ma dove? ma hai letto un articolo cientifico che dimostra quanto supponi?
No, a parte quello postato proprio da agri. Ma io non faccio il ricercatore né il medico, sono solo un curioso perdigiorno. Tu invece, dove hai letto che non è così? Qual'è la tua fonte scientifica?

mammamia... ma leggete l'articolo
Fatto. Più volte.
Sono anche andato a leggermi l'originale in inglese su The Lancet, dove contrariamente a quanto lasci intendere l'articolo da te linkato si dice chiaramente che "there was no evidence linking traffic proximity to Parkinson's disease or multiple sclerosis" e che quindi il tutto è limitato a una maggiore insorgenza della sola demenza in chi abita nelle vicinanze di una "major traffic road", probabilmente più a causa del piombo accumulato in precedenza che per le PM10 in generale.
Da nessuna parte, in nessuno dei due articoli, si dice che le PM10 o le PM2.5 non viaggiano, non si depositano, non si spostano da dove vengono prodotte. Si dice solo che vicino a una strada fortemente trafficata si hanno maggiori rischi di diventare dementi. Fine.
Forse ho saltato la parte dove si dimostra scientificamente che una riduzione esclusiva del traffico cittadino risolverebbe il problema, non so: l'età avanza, l'ora è tarda e non leggo più tanto bene. Trovala tu per me, per favore.

anche se vi da fastidio perchè dice che il vostro giocattolo inquina e provoca malattie
Che "il mio giocattolo" inquinasse, e che l'inquinamento non sia una cosa salutare, lo so da quando ero piccolo, anche senza bisogno di analisi scientifiche, e come ho affermato nel post precedente sono completamente d'accordo nel riconoscere la necessità di una riduzione del numero e dell'uso dei veicoli a motore. Non vedo perché, quindi, l'articolo dovrebbe darmi fastidio.

Cominciano invece a darmi fastidio il tono saccente e denigratorio delle tue risposte, le illazioni in esse contenute e soprattutto certe allusioni velatamente offensive (tipo "mi pare scritto in italiano semplice"). Perciò, se ti riesce di discutere in modo civile, senza inalberarti quando qualcuno si permette di avere anche dei pensieri propri oltre ai tuoi, ti suggerirei di cominciare a farlo. Altrimenti forse la prossima volta è meglio se ti apri un blog e parli solo tu.

Io seguo Cristiano e mi fermo qui.

Nottenotte...
 
Fatto. Più volte.
Sono anche andato a leggermi l'originale in inglese su The Lancet, dove contrariamente a quanto lasci intendere l'articolo da te linkato si dice chiaramente che "there was no evidence linking traffic proximity to Parkinson's disease or multiple sclerosis" e che quindi il tutto è limitato a una maggiore insorgenza della sola demenza in chi abita nelle vicinanze di una "major traffic road"
allora riporta anche:

"The associations seemed stronger among urban residents, especially those living in major urban centres and those who never moved."
 
il vostro giocattolo
Con questo "giocattolo" tanta gente ci lavora e ci campa, e mi sa che è la maggioranza.
E gli tocca usarlo "il giocattolo", dato che non ha colpa se si trova le zone residenziali a 30 km o più dal lavoro, le zone commerciali idem, le aree agricole diventate produttive per far arricchire gli speculatori peccato mancassero le infrastrutture di collegamento e via discorrendo.
E continuando, alla gente gli tocca pure tenerselo, il "giocattolo" e aggiustarlo perchè mica tutti hanno il cash per un ibrida o una tesla da 10 alla quinta euri.
Questa gente per lavorare girerebbe pure in bici o con i trasporti pubblici, ma a parte rari casi, l' assetto urbanistico nazionale e l'organizzazione dei trasporti pubblici sappiamo tutti in che stato sono.
E poi caro pi_greco che ci campa con il "giocattolo" c'è pure la rivista che ci ospita...;)...
 
Ultima modifica:
Con questo "giocattolo" tanta gente ci lavora e ci campa, e mi sa che è la maggioranza.
io ci lavoro, ci campo e lo uso per la famiglia, ma questo non toglie che se si crea un danno alla salute pubblica, si devono trovare alternative alla mobilità in ambito urbano, dovel a concentrazione di mezzi e di persone potrebbe creare gravi danni nei devcenni a venire...
 
E gli tocca usarlo "il giocattolo", dato che non ha colpa se si trova le zone residenziali a 30 km o più dal lavoro, le zone commerciali idem, le aree agricole diventate produttive per far arricchire gli speculatori peccato mancassero le infrastrutture di collegamento e via discorrendo.
il prolbema è nei centri urbani densi, non nelle campagne
 
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