Prendo spunto da qui, ma è rivolto a tutti.
Non mi pare di aver mai detto che l'automatico in sè e per sè sia una schifezza. Mi sembra, al contrario, di aver sempre detto che a me non piace, che io in generale non mi ci trovo granché con gli automatici a convertitore idraulico, foss'anche lo ZF8 attuale. Mi sono anche permesso di dire che, pur non amando lo ZF8, Alfa Romeo ne ha montato una variante che deve far arrossire Monaco di Baviera (non perché non ne siano capaci, ma a causa di Diess, l'ho scritto l'altro giorno). Magari sono stato sviato dall'erogazione del turbo benzina che forse si accoppia meglio del turbodiesel a quella trasmissione, non lo so, non sono un pilota, mi accontento di andare a fare la spesa con una macchinetta del cavolo da pensionato delle Poste. Ho anche detto, e lo ripeto nel caso che gli astanti non avessero visto il messaggio, che su certi mezzi (suv) pure io, disadattato sociale che non capisce l'utilità e la bellezza del cambio automatico, trovo interessante, utile e fors'anche gradevole un buon automatico. Ho motivato le mie idee o, meglio ho fornito quelle io ritengo motivazioni valide. Non mi sono mai permesso di dire a chicchessia che è un incapace perché opta per l'automatico, sono scelte di cui ho il massimo rispetto. Troppe sono le variabili in gioco quando ci si sceglie l'auto per formulare concetti assoluti.
Ciò che io contesto nel modo più feroce è il mainstream, il pensiero unico che ci ha ridotto ad essere l'unico paese più o meno civile in cui Bmw (faccio un esempio) non fornisce le 320i e le 328i, perché tutti devono andare a gasolio. E contesto lo stesso pensiero unico per cui tutti devono andare a gasolio con cambio automatico, e che, tra un po', metterà all'indice chi non ha una vettura con assistenza automatica alla guida o, addirittura, guida automatica. Tra l'altro, opinione personale di un incapace come il sottoscritto, il cambio automatico si è rivelato un'ottima panacea per tanti motori turbodiesel mal progettati e/o con potenze unitarie eccessive.
Ciò che parimenti contesto e mi fa andare fuori dai gangheri è il sorrisetto di benevolo compatimento con cui sono accolto quando esterno le mie preferenze, quasi fossi un soggetto da proporre per un TSO. Non parliamo poi se accenno a debraiate o mezze debraiate con il naftone agricolo con cui mi trovo costretto (costretto per colpa del mainstream!) a girare, sia mai, come bestemmiare in chiesa.
Beh, mi spiace, sono un diverso, un asociale, uno che non guida, uno che, alla fine, non ne capisce un cavolo.
Saluti