<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Wanted:cerco citazione di Marchionne riportata su QR nella quale dichiara che la manodopera | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Wanted:cerco citazione di Marchionne riportata su QR nella quale dichiara che la manodopera

ilcurioso ha scritto:
Cerco la citazione di Marchionne (riportata su un Quattroruote di qualche anno fa) nella quale dichiara che la manodopera, nl mondo dell'industria dell'auto incide sul prezzo di vendita finale solo per una piccola percentuale.
.
Vi prego di cercarla, se la ricordate, per poter smentire questo Pulcinella canadese in maglione, in merito a quello che ambisce a fare (lo stabilimento di Termini Imerese probabilmente NON doveva essere realizzato sin dall'inizio, ma non vedo che colpe possano avere gli operai di quella fabbrica per meritare il loro annullamento. Cavolo ! HANNO FIGLI e famiglie....)
.
Se devo pagare tasse per vedere il ponte sullo stretto voglio pagarne altre anche per mantenrli al loro posto di lavoro!
mah
saluti

ricordo perfettamente che citavano in un dibattito televisivo:
incidenza della manodopera tra il 7 e l' 8 %.
 
arhat ha scritto:
la colsi anch'io era un intervista a repubblica.
Ma egli non cita il costo manodopera, cita il sovrappiù di costi logistici e non si può dargli tolto.

Ah, se fosse già pronto il ponte.....

Basta avere un porto industriale (porto che ad esempio a Termini Imerse non e' stato fatto). Il trasporto via treno costa un quinto rispetto al trasporto via gomma. Il trasporto via nave costa un quinto rispetto al trasporto via treno. In conclusione quindi il trasporto via nave costa 1/25-mo rispetto al trasporto su gomma.

Regards,
The frog
 
scusa dove hai letto che il trasporto via nava costa un quinto rispetto al treno? Poi non tieni conto dei tempi morti, io parto col camion e arrivo direttamente davanti al cancello della fabbrica, con la nave nada, porto poi nave poi porto poi camion, con il treno forse si riesce a fare solo camion treno stazione binario di raccordo versola fabbrica.

Guarda conosco gente che per lavoro compra macchinari fatti negli states, beh dopo due anni provano a fare causa per l'erosione della salsedine durante il viaggio in nave
 
ilcode ha scritto:
Ciao,
facendo un rapido conto, in italia ci sono 22.000 operai fiat.
Credo che lo stipendio italiano sia piu' alto rispetto quelli polacchi, brasiliani o serbi di circa 300 euro nette (che quindi sono 600 euro lorde che la fiat paga).
Se fai un calcolo su 14 mensilita' impiegare 22.000 operai polacchi, brasiliani o serbi al posto di quelli italiani costerebbe in meno alla fiat ?184.800.000.
Se qualcuno ha cifre precise si potrebbe fare un calcolo piu' accurato.
Non so dirti se 185 milioni di euro sono tanti o pochi per fiat.
Saluti

185 milioni per la fiat non sono proprio un beneamato..

per sviluppare la 159 hanno speso 1 miliardo di euro
la chrysler per sviluppare la nuova thema/300c ha speso un miliardo di euro-dollari..

200 milioni fanno sempre comodo da avere in cassa liquidi, ma non sono quelli che ti danno la svolta industriale..
 
crusader79 ha scritto:
scusa dove hai letto che il trasporto via nava costa un quinto rispetto al treno? Poi non tieni conto dei tempi morti, io parto col camion e arrivo direttamente davanti al cancello della fabbrica, con la nave nada, porto poi nave poi porto poi camion, con il treno forse si riesce a fare solo camion treno stazione binario di raccordo versola fabbrica.

Guarda conosco gente che per lavoro compra macchinari fatti negli states, beh dopo due anni provano a fare causa per l'erosione della salsedine durante il viaggio in nave

Eh adesso il limk non lo ricordo.

Tieni presente pero' che ad esemio in Italia ci sono due porti industriali molto ma molto comodi. Quello di Napoli per il centro-sud e quello di Genova per il Nord. Poi e' chiaro che una volta arrivate in porto le auto devono essere mobilitate via trasporto su gomma, verso la destinazione finale.

Regards,
The frog
 
Riguardo l'incidenza della manodopera, negli stabilimenti italiani, è molto alta soprattutto perché non producono (e non per colpa di chi ci lavora).

22.000 lavoratori a 40.000 ?/anno fanno 880 milioni diviso 600.000 auto fanno quasi 1500 ?/auto che , per le auto che fa Fiat, mi sembra effettivamente un po' troppo.

Ma il problema deriva essenzialmente dal fatto che 600.000 auto per 22.000 lavoratori è una produzione ridicola, ma non mi sembra colpa dei lavoratori se le auto non si vendono e gli stessi sono in CIG o se gli stabilimenti (vedi Mirafiori) sono obsoleti.
 
arhat ha scritto:
la colsi anch'io era un intervista a repubblica.
Ma egli non cita il costo manodopera, cita il sovrappiù di costi logistici e non si può dargli tolto.

Ah, se fosse già pronto il ponte.....

Su questo non risolverebbe niente; si risparmierebbe un'ora su quante di viaggio da Melfi (o Cassino?) a Termini Imerese.
 
ilcode ha scritto:
La questione e' complicata.
Siamo tutti bravi a criticare quegli imprenditori che producono all'estero salvo poi essere i primi che cerchiamo il prezzo e lo sconto ad ogni costo.
Questo discorso vale per ogni merceologia.
Che bello avere il cibo che costa meno, la tecnologia che costa meno, le automobili che costano meno dimenticandoci che per pagare meno i prodotti l'industria dovra' produrli con costi di produzione minori e quindi si finisce nei paesi sotto questo punto di vista molto piu'concorrenziali.
Un consumo responsabile e intelligente ci permetterebbe di sfruttare le nostre produzioni locali e creare un sistema sostenibile.
Abbiamo risorse non esportabili che pero' non sfruttiamo (vedi per esempio il turismo dove siamo sempre pronti ad andare all'estero senza magari essere mai usciti dalla nostra regione).
E' un problema politico ma anche di responsabilita' personale.
Basta informarsi e scegliere i produttori che seguono le nostre idee.
Se non lo facciamo noi per primi non aspettiamoci che lo facciano gli altri.
Saluti.

Come dici tu la questione è complicata, e quindi non puoi guardarla da una parte sola.

Devi anche considerare che i lavoratori, da diversi decenni, stanno sopportando un calo del potere di acquisto ed è quindi ovvio che anche loro cerchino di difendersi acquistando beni e servizi dove costano meno.

E' difficile perché capisco che è il classico gatto che si morde la coda che porta lla maggior parte della popolazione ad impoverirsi.
Come noto la soluzione è produrre beni e servizi che non siano soggetti a concorrenza da parte dei paesi in via di sviluppo, ma se non si investe neanche in ricerca è molto difficile.
Se non si spezza la catena, si continuerà ad abbassare gli stipendi reali per competere con i paesi emergenti, ma i consumi continueranno a stagnare e, un po' alla volta, ci ritroveremo al livello reddituale dei paesi emergenti stessi
 

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