<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vorrei la vostra definizione di razzista | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Vorrei la vostra definizione di razzista

a_gricolo ha scritto:
Quella umana è una specie (Homo sapiens sapiens). La "razza" è ad esempio la Frisona per le vacche e la Cinta senese per i maiali.

Facendo riferimento alla treccani, mio cavallo di battaglia.... :) si evince che da una parte tu hai ragione (specie umana), ma dall'altra l'associazione razza con uomo non è una cosa "bella"

"In antropologia fisica, popolazione o gruppo di popolazioni che presentano particolari caratteri fenotipici comuni (colorito della pelle, tipo dei capelli, forma del viso, del naso, degli occhi, ecc.), indipendentemente da nazionalità, lingua, costumi (per es., r. bianca, gialla, nera; r. australiana, sudanese, nilotica, ecc.); più specificamente, nella classificazione tradizionale, la terza unità sistematica dopo il ramo e il ceppo: così la r. mediterranea è fatta appartenere al ceppo europide e questo al ramo europoide. Tale suddivisione della specie umana ha costituito il preteso fondamento scientifico per una concezione delle r. umane come gruppi intrinsecamente differenti e da porre in rapporto gerarchico l?uno rispetto all?altro; in partic., con riferimento ai principî e alla prassi del nazifascismo, e più in generale di ogni forma di razzismo: le r. inferiori, superiori; la difesa della r. (ariana, bianca); discriminazioni di razza. Le analisi della struttura genetica umana hanno, più di recente, dato risultati che non confermano le classificazioni tradizionali e suggeriscono diversi possibili raggruppamenti basati sulla somiglianza genetica."

"Oggi il concetto di r. umana è considerato destituito di validità scientifica, dacché l'antropologia fisica e l'evoluzionismo hanno dimostrato che non esistono gruppi razziali fissi o discontinui. Al contrario, i gruppi umani mutano e interagiscono continuamente, tanto che la moderna genetica delle popolazioni si focalizza su modelli di distribuzione di geni specifici anziché su categorie razziali create artificialmente."
 
Deb81 ha scritto:
E' un pò facile arrivare in un posto, stare 10 giorni, rifare la valigia, e tornando a casa pensare che era tutto fantastico.

Ah ecco, mi sembrava una domanda a trabocchetto.... ;)
In ogni caso, ho forse detto che era tutto fantastico da qualche parte?
Mi sembra di no, ho solo detto che non puoi e non si deve ragionare in termini generalistici: gli italiani mafiosi, gli americani buzziconi, gli inglesi puzzoni...
Perché dalle mie parte ciò che si dice oggi di alcuni extra veniva detto a napoletani, calabresi, siciliani e anche veneti.
 
silverrain ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Quella umana è una specie (Homo sapiens sapiens). La "razza" è ad esempio la Frisona per le vacche e la Cinta senese per i maiali.

Facendo riferimento alla treccani, mio cavallo di battaglia.... :) si evince che da una parte tu hai ragione (specie umana), ma dall'altra l'associazione razza con uomo non è una cosa "bella"

"In antropologia fisica, popolazione o gruppo di popolazioni che presentano particolari caratteri fenotipici comuni (colorito della pelle, tipo dei capelli, forma del viso, del naso, degli occhi, ecc.), indipendentemente da nazionalità, lingua, costumi (per es., r. bianca, gialla, nera; r. australiana, sudanese, nilotica, ecc.); più specificamente, nella classificazione tradizionale, la terza unità sistematica dopo il ramo e il ceppo: così la r. mediterranea è fatta appartenere al ceppo europide e questo al ramo europoide. Tale suddivisione della specie umana ha costituito il preteso fondamento scientifico per una concezione delle r. umane come gruppi intrinsecamente differenti e da porre in rapporto gerarchico l?uno rispetto all?altro; in partic., con riferimento ai principî e alla prassi del nazifascismo, e più in generale di ogni forma di razzismo: le r. inferiori, superiori; la difesa della r. (ariana, bianca); discriminazioni di razza. Le analisi della struttura genetica umana hanno, più di recente, dato risultati che non confermano le classificazioni tradizionali e suggeriscono diversi possibili raggruppamenti basati sulla somiglianza genetica."

"Oggi il concetto di r. umana è considerato destituito di validità scientifica, dacché l'antropologia fisica e l'evoluzionismo hanno dimostrato che non esistono gruppi razziali fissi o discontinui. Al contrario, i gruppi umani mutano e interagiscono continuamente, tanto che la moderna genetica delle popolazioni si focalizza su modelli di distribuzione di geni specifici anziché su categorie razziali create artificialmente."

L'ho detto a pagina 5 che il concetto di "razza" non si applica all'uomo, e l'ho sempre scritto tra virgolette....
 
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
C'è da fare una distinzione fra intolleranza verso determinati atteggiamenti e razzismo.

Non tollero atti vandalici, abusi, delitti e crimini, commessi da qualsiasi esponente di razza bianca, gialla, nera, rossa, verde. Non faccio distinzione nemmeno fra bambini, giovani, anziani.

E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.
Non so se a qualcuno di voi è capitato di seguire il servizio de Le Iene sugli Eunuchi. Bambini castrati in età puberale perchè magari i genitori desideravano una figlia femmina. Persone poi emarginate e confinate in un loro mondo che vivono di elemosina.
Persone private di ogni dignità, desiderio, speranza.
Convinti di essere così perchè è stata fatta la volontà di Dio.
Un milione e mezzo di Eunuchi in India. E' un dato devastante a mio avviso.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

le culture (o certi loro aspetti) possono essere discusse, combattute e cambiate.
"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.

incidentalmente, con numeri meno esorbitanti ma in proporzione forse altrettanto grave la mutilazione ai bambini era tipica della Roma a cavallo del '700 per i cantori; che dici, possiamo ritenere che la cultura neoclassica in generale possa essere "salvata" togliendo questo (ed altri) inaccettabili aspetti?
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.
Senza rievocare tanto il passato (o forse tu c'eri?), nel 2010 certe credenze/usanze mi sembrano davvero intollerabili.
Rievocare il passato è purtroppo necessario proprio a fronte di tali tue argomentazioni.
Probabilmente nel 1930 c'era qualcuno che credeva ugualmente intollerabili credenze e usanze a lui lontane, proprio come te.
Con la differenza non di poco conto che ad un certo punto quella che sembra una farneticazione è divenuta la realtà.
Ecco perché è necessario andare indietro nel tempo, perché è l'unico modo per vedere i mostri che il sonno della ragione genera.
E poi Belpi c'era, non è più un giovanotto.
Claudio
Noi hai inteso quello che volevo dire, con poche e fugaci parole non è facile affrontare certi temi.
Ma se andiamo in questa direzione allora partiamo da Eva che mangiò la mela, e non se ne uscirà mai più.
Poi chiaro che la storia è fondamentale, mi han sempre detto che serve anche a non commettere più determinati errori.
Mi pare che ormai di persone se ne siano sacrificate tante e inutilmente a prescindere da e come, e più che alla giornata della memoria forse bisognerebbe pensare a chi si può ancora salvare... credo che renderebbe più onore e giustizia a tutte quelle anime.

Detto questo, chi va a spiegarlo agli indiani che non si evirano i bambini solo perchè si desiderava una figlia femmina?
Mi sorprende, perchè quando sentite la notizia di uno stupro o un abuso su un bambino(a)/ragazzo(a) tutti lì col forcone a invocare la pena di morte.
Innanzitutto stupisciti di chi sta col tuo forcone in mano, io non ce l'ho.
Comunque, è di tutta ovvietà che ricordare significa proprio riflettere sugli errori per non commetterne di nuovi.
Però te lo dico io, non dovresti dirlo tu che al contrario sembri affezionata all'ipotesi sterminio.
Inoltre, io non so come spiegare a 1000 indiani su 1000 che non si evirano i loro figli.
Probabilmente con la cultura, con l'istruzione, con il progresso, e soprattutto rendendo la loro vita meno disagiata perché l'ignoranza e il fanatismo sono figli della povertà.
La tua intolleranza è figlia della tua fortuna, perché se eri tu uno di quegli indiani facevi la stessa cosa che fanno loro.
Aggiungo la cosa più importante: se li stermini l'unico obiettivo che raggiungi è quello di eliminare un tuo problema di coscienza, perché a loro non dai niente, semplicemente te li levi da sotto gli occhi (che se non c'erano le jene neanche ti ci si mettevano, sotto gli occhi).
Claudio
 
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.

allora hai sbagliato forum dove andarlo a scrivere.
 
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.

allora hai sbagliato forum dove andarlo a scrivere.

Concordo, e aggiungo: è MOLTO facile, da dietro una scrivania, usare una parola come "sterminio".

Uno preme un tasto e... CLICK. Problema risolto.

Rapido, igienico, discreto, indolore.

Bisognerebbe invece immaginarsi lì, in mezzo alla strada, con una pistola in mano, a fissare la nuca di una PERSONA inginocchiata, fiutando l'odore della disperazione, mentre mille occhi ti guardano.

Si scoprirebbe che tanti angeli sterminatori sono in realtà soltanto dei passerotti pigolanti...

:evil:
 
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
C'è da fare una distinzione fra intolleranza verso determinati atteggiamenti e razzismo.

Non tollero atti vandalici, abusi, delitti e crimini, commessi da qualsiasi esponente di razza bianca, gialla, nera, rossa, verde. Non faccio distinzione nemmeno fra bambini, giovani, anziani.

E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.
Non so se a qualcuno di voi è capitato di seguire il servizio de Le Iene sugli Eunuchi. Bambini castrati in età puberale perchè magari i genitori desideravano una figlia femmina. Persone poi emarginate e confinate in un loro mondo che vivono di elemosina.
Persone private di ogni dignità, desiderio, speranza.
Convinti di essere così perchè è stata fatta la volontà di Dio.
Un milione e mezzo di Eunuchi in India. E' un dato devastante a mio avviso.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

le culture (o certi loro aspetti) possono essere discusse, combattute e cambiate.
"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.

incidentalmente, con numeri meno esorbitanti ma in proporzione forse altrettanto grave la mutilazione ai bambini era tipica della Roma a cavallo del '700 per i cantori; che dici, possiamo ritenere che la cultura neoclassica in generale possa essere "salvata" togliendo questo (ed altri) inaccettabili aspetti?
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.
Senza rievocare tanto il passato (o forse tu c'eri?), nel 2010 certe credenze/usanze mi sembrano davvero intollerabili.
Rievocare il passato è purtroppo necessario proprio a fronte di tali tue argomentazioni.
Probabilmente nel 1930 c'era qualcuno che credeva ugualmente intollerabili credenze e usanze a lui lontane, proprio come te.
Con la differenza non di poco conto che ad un certo punto quella che sembra una farneticazione è divenuta la realtà.
Ecco perché è necessario andare indietro nel tempo, perché è l'unico modo per vedere i mostri che il sonno della ragione genera.
E poi Belpi c'era, non è più un giovanotto.
Claudio
Noi hai inteso quello che volevo dire, con poche e fugaci parole non è facile affrontare certi temi.
Ma se andiamo in questa direzione allora partiamo da Eva che mangiò la mela, e non se ne uscirà mai più.
Poi chiaro che la storia è fondamentale, mi han sempre detto che serve anche a non commettere più determinati errori.
Mi pare che ormai di persone se ne siano sacrificate tante e inutilmente a prescindere da e come, e più che alla giornata della memoria forse bisognerebbe pensare a chi si può ancora salvare... credo che renderebbe più onore e giustizia a tutte quelle anime.

Detto questo, chi va a spiegarlo agli indiani che non si evirano i bambini solo perchè si desiderava una figlia femmina?
Mi sorprende, perchè quando sentite la notizia di uno stupro o un abuso su un bambino(a)/ragazzo(a) tutti lì col forcone a invocare la pena di morte.
Innanzitutto stupisciti di chi sta col tuo forcone in mano, io non ce l'ho.
Comunque, è di tutta ovvietà che ricordare significa proprio riflettere sugli errori per non commetterne di nuovi.
Però te lo dico io, non dovresti dirlo tu che al contrario sembri affezionata all'ipotesi sterminio.
Inoltre, io non so come spiegare a 1000 indiani su 1000 che non si evirano i loro figli.
Probabilmente con la cultura, con l'istruzione, con il progresso, e soprattutto rendendo la loro vita meno disagiata perché l'ignoranza e il fanatismo sono figli della povertà.
La tua intolleranza è figlia della tua fortuna, perché se eri tu uno di quegli indiani facevi la stessa cosa che fanno loro.
Aggiungo la cosa più importante: se li stermini l'unico obiettivo che raggiungi è quello di eliminare un tuo problema di coscienza, perché a loro non dai niente, semplicemente te li levi da sotto gli occhi (che se non c'erano le jene neanche ti ci si mettevano, sotto gli occhi).
Claudio
Potrei farti molti altri esempi di culture che commettono atrocità, ho riportato quello de Le Iene perchè l'ho scoperto solo l'altra sera.
E' una cosa che va ben oltre la povertà o della mia intolleranza figlia della fortuna.
Se pensi poi che Mumbai è la più grande città d'India il tuo discorso non regge molto.

In Africa fanno i figli per poi metterli al mondo e farli morire di fame e delle peggiori malattie. Allora si che capisco, che si tratta di povertà, mancanza di istruzione e progresso.

A questo punto mi sorge un dubbio, sono io la vera razzista o voi che vi lamentate soltanto quando toccano i nostri figli bianchi italiani?!
 
jaccos ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
Si scoprirebbe che tanti angeli sterminatori sono in realtà soltanto dei passerotti pigolanti...

:evil:

Aggiungerei MEGLIO COSI'!
Ci mancherebbe....

E' che comincio ad averne la b@lle piene: TUTTI pronti (a parole, è ovvio) a imbracciare il lanciafiamme, e nessuno che abbia voglia di tendere una mano o fare un sorriso, neanche ci fosse il pericolo di passare da ricchione... :lol:
 
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.

allora hai sbagliato forum dove andarlo a scrivere.
Se sono venuta meno al regolamento allora intervieni perchè possa essere eliminata da questo forum.
Io sono per la coerenza, sempre.
 
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
C'è da fare una distinzione fra intolleranza verso determinati atteggiamenti e razzismo.

Non tollero atti vandalici, abusi, delitti e crimini, commessi da qualsiasi esponente di razza bianca, gialla, nera, rossa, verde. Non faccio distinzione nemmeno fra bambini, giovani, anziani.

E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.
Non so se a qualcuno di voi è capitato di seguire il servizio de Le Iene sugli Eunuchi. Bambini castrati in età puberale perchè magari i genitori desideravano una figlia femmina. Persone poi emarginate e confinate in un loro mondo che vivono di elemosina.
Persone private di ogni dignità, desiderio, speranza.
Convinti di essere così perchè è stata fatta la volontà di Dio.
Un milione e mezzo di Eunuchi in India. E' un dato devastante a mio avviso.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

le culture (o certi loro aspetti) possono essere discusse, combattute e cambiate.
"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.

incidentalmente, con numeri meno esorbitanti ma in proporzione forse altrettanto grave la mutilazione ai bambini era tipica della Roma a cavallo del '700 per i cantori; che dici, possiamo ritenere che la cultura neoclassica in generale possa essere "salvata" togliendo questo (ed altri) inaccettabili aspetti?
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.
Senza rievocare tanto il passato (o forse tu c'eri?), nel 2010 certe credenze/usanze mi sembrano davvero intollerabili.
Rievocare il passato è purtroppo necessario proprio a fronte di tali tue argomentazioni.
Probabilmente nel 1930 c'era qualcuno che credeva ugualmente intollerabili credenze e usanze a lui lontane, proprio come te.
Con la differenza non di poco conto che ad un certo punto quella che sembra una farneticazione è divenuta la realtà.
Ecco perché è necessario andare indietro nel tempo, perché è l'unico modo per vedere i mostri che il sonno della ragione genera.
E poi Belpi c'era, non è più un giovanotto.
Claudio
Noi hai inteso quello che volevo dire, con poche e fugaci parole non è facile affrontare certi temi.
Ma se andiamo in questa direzione allora partiamo da Eva che mangiò la mela, e non se ne uscirà mai più.
Poi chiaro che la storia è fondamentale, mi han sempre detto che serve anche a non commettere più determinati errori.
Mi pare che ormai di persone se ne siano sacrificate tante e inutilmente a prescindere da e come, e più che alla giornata della memoria forse bisognerebbe pensare a chi si può ancora salvare... credo che renderebbe più onore e giustizia a tutte quelle anime.

Detto questo, chi va a spiegarlo agli indiani che non si evirano i bambini solo perchè si desiderava una figlia femmina?
Mi sorprende, perchè quando sentite la notizia di uno stupro o un abuso su un bambino(a)/ragazzo(a) tutti lì col forcone a invocare la pena di morte.
Innanzitutto stupisciti di chi sta col tuo forcone in mano, io non ce l'ho.
Comunque, è di tutta ovvietà che ricordare significa proprio riflettere sugli errori per non commetterne di nuovi.
Però te lo dico io, non dovresti dirlo tu che al contrario sembri affezionata all'ipotesi sterminio.
Inoltre, io non so come spiegare a 1000 indiani su 1000 che non si evirano i loro figli.
Probabilmente con la cultura, con l'istruzione, con il progresso, e soprattutto rendendo la loro vita meno disagiata perché l'ignoranza e il fanatismo sono figli della povertà.
La tua intolleranza è figlia della tua fortuna, perché se eri tu uno di quegli indiani facevi la stessa cosa che fanno loro.
Aggiungo la cosa più importante: se li stermini l'unico obiettivo che raggiungi è quello di eliminare un tuo problema di coscienza, perché a loro non dai niente, semplicemente te li levi da sotto gli occhi (che se non c'erano le jene neanche ti ci si mettevano, sotto gli occhi).
Claudio
Potrei farti molti altri esempi di culture che commettono atrocità, ho riportato quello de Le Iene perchè l'ho scoperto solo l'altra sera.
E' una cosa che va ben oltre la povertà o della mia intolleranza figlia della fortuna.
Se pensi poi che Mumbai è la più grande città d'India il tuo discorso non regge molto.

In Africa fanno i figli per poi metterli al mondo e farli morire di fame e delle peggiori malattie. Allora si che capisco, che si tratta di povertà, mancanza di istruzione e progresso.

A questo punto mi sorge un dubbio, sono io la vera razzista o voi che vi lamentate soltanto quando toccano i nostri figli bianchi italiani?!
Guarda, stai perdendo il controllo della situazione.
Figurati che io non ce li ho neanche, i figli bianchi italiani.
Non sono un moderatore ma mi rendo conto di quando le discussioni prendono pieghe sgradevoli solo perché non si ha il coraggio di fare un passo indietro.
Pertanto mi tiro fuori io, certo di contribuire a mantenere la discussione su toni sereni.
Claudio
 
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
C'è da fare una distinzione fra intolleranza verso determinati atteggiamenti e razzismo.

Non tollero atti vandalici, abusi, delitti e crimini, commessi da qualsiasi esponente di razza bianca, gialla, nera, rossa, verde. Non faccio distinzione nemmeno fra bambini, giovani, anziani.

E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.
Non so se a qualcuno di voi è capitato di seguire il servizio de Le Iene sugli Eunuchi. Bambini castrati in età puberale perchè magari i genitori desideravano una figlia femmina. Persone poi emarginate e confinate in un loro mondo che vivono di elemosina.
Persone private di ogni dignità, desiderio, speranza.
Convinti di essere così perchè è stata fatta la volontà di Dio.
Un milione e mezzo di Eunuchi in India. E' un dato devastante a mio avviso.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

le culture (o certi loro aspetti) possono essere discusse, combattute e cambiate.
"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.

incidentalmente, con numeri meno esorbitanti ma in proporzione forse altrettanto grave la mutilazione ai bambini era tipica della Roma a cavallo del '700 per i cantori; che dici, possiamo ritenere che la cultura neoclassica in generale possa essere "salvata" togliendo questo (ed altri) inaccettabili aspetti?
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.
Senza rievocare tanto il passato (o forse tu c'eri?), nel 2010 certe credenze/usanze mi sembrano davvero intollerabili.
Rievocare il passato è purtroppo necessario proprio a fronte di tali tue argomentazioni.
Probabilmente nel 1930 c'era qualcuno che credeva ugualmente intollerabili credenze e usanze a lui lontane, proprio come te.
Con la differenza non di poco conto che ad un certo punto quella che sembra una farneticazione è divenuta la realtà.
Ecco perché è necessario andare indietro nel tempo, perché è l'unico modo per vedere i mostri che il sonno della ragione genera.
E poi Belpi c'era, non è più un giovanotto.
Claudio
Noi hai inteso quello che volevo dire, con poche e fugaci parole non è facile affrontare certi temi.
Ma se andiamo in questa direzione allora partiamo da Eva che mangiò la mela, e non se ne uscirà mai più.
Poi chiaro che la storia è fondamentale, mi han sempre detto che serve anche a non commettere più determinati errori.
Mi pare che ormai di persone se ne siano sacrificate tante e inutilmente a prescindere da e come, e più che alla giornata della memoria forse bisognerebbe pensare a chi si può ancora salvare... credo che renderebbe più onore e giustizia a tutte quelle anime.

Detto questo, chi va a spiegarlo agli indiani che non si evirano i bambini solo perchè si desiderava una figlia femmina?
Mi sorprende, perchè quando sentite la notizia di uno stupro o un abuso su un bambino(a)/ragazzo(a) tutti lì col forcone a invocare la pena di morte.

Mi stupisce che in India si privilegi la figlia femmina al figlio maschio....e qs in un paese ove un tempo c'era il sati. Ti ringrazio, Deb, di avere parlato di una forma di aberrazione (un'altra, dato che di schifezze nel mondo non ce ne sono abbastanza :evil: :evil: :evil: eh) che ancora non conoscevo...ormai non mi stupisco più di nulla.

Certo che le bassezze che sa commettere l'essere umano non hanno mai fine.

ooopssss, scusate ho fatto un pasticcio..... :oops: :oops: :oops:
il mio commento inizia da: "Mi stupisce"
scusate ancora
 
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
Claudio b. ha scritto:
Deb81 ha scritto:
belpietro ha scritto:
Deb81 ha scritto:
C'è da fare una distinzione fra intolleranza verso determinati atteggiamenti e razzismo.

Non tollero atti vandalici, abusi, delitti e crimini, commessi da qualsiasi esponente di razza bianca, gialla, nera, rossa, verde. Non faccio distinzione nemmeno fra bambini, giovani, anziani.

E sono razzista si, perchè penso che determinate culture andrebbero sterminate. Che non abbiano motivo di esistere.
Non so se a qualcuno di voi è capitato di seguire il servizio de Le Iene sugli Eunuchi. Bambini castrati in età puberale perchè magari i genitori desideravano una figlia femmina. Persone poi emarginate e confinate in un loro mondo che vivono di elemosina.
Persone private di ogni dignità, desiderio, speranza.
Convinti di essere così perchè è stata fatta la volontà di Dio.
Un milione e mezzo di Eunuchi in India. E' un dato devastante a mio avviso.

Sfido chiunque a non ritenersi superiore per intelletto a queste persone.

le culture (o certi loro aspetti) possono essere discusse, combattute e cambiate.
"sterminate" è un termine che spero ti sia sfuggito.

incidentalmente, con numeri meno esorbitanti ma in proporzione forse altrettanto grave la mutilazione ai bambini era tipica della Roma a cavallo del '700 per i cantori; che dici, possiamo ritenere che la cultura neoclassica in generale possa essere "salvata" togliendo questo (ed altri) inaccettabili aspetti?
No, non ho sbagliato termine, era proprio quello che volevo dire.
Senza rievocare tanto il passato (o forse tu c'eri?), nel 2010 certe credenze/usanze mi sembrano davvero intollerabili.
Rievocare il passato è purtroppo necessario proprio a fronte di tali tue argomentazioni.
Probabilmente nel 1930 c'era qualcuno che credeva ugualmente intollerabili credenze e usanze a lui lontane, proprio come te.
Con la differenza non di poco conto che ad un certo punto quella che sembra una farneticazione è divenuta la realtà.
Ecco perché è necessario andare indietro nel tempo, perché è l'unico modo per vedere i mostri che il sonno della ragione genera.
E poi Belpi c'era, non è più un giovanotto.
Claudio
Noi hai inteso quello che volevo dire, con poche e fugaci parole non è facile affrontare certi temi.
Ma se andiamo in questa direzione allora partiamo da Eva che mangiò la mela, e non se ne uscirà mai più.
Poi chiaro che la storia è fondamentale, mi han sempre detto che serve anche a non commettere più determinati errori.
Mi pare che ormai di persone se ne siano sacrificate tante e inutilmente a prescindere da e come, e più che alla giornata della memoria forse bisognerebbe pensare a chi si può ancora salvare... credo che renderebbe più onore e giustizia a tutte quelle anime.

Detto questo, chi va a spiegarlo agli indiani che non si evirano i bambini solo perchè si desiderava una figlia femmina?
Mi sorprende, perchè quando sentite la notizia di uno stupro o un abuso su un bambino(a)/ragazzo(a) tutti lì col forcone a invocare la pena di morte.
Innanzitutto stupisciti di chi sta col tuo forcone in mano, io non ce l'ho.
Comunque, è di tutta ovvietà che ricordare significa proprio riflettere sugli errori per non commetterne di nuovi.
Però te lo dico io, non dovresti dirlo tu che al contrario sembri affezionata all'ipotesi sterminio.
Inoltre, io non so come spiegare a 1000 indiani su 1000 che non si evirano i loro figli.
Probabilmente con la cultura, con l'istruzione, con il progresso, e soprattutto rendendo la loro vita meno disagiata perché l'ignoranza e il fanatismo sono figli della povertà.
La tua intolleranza è figlia della tua fortuna, perché se eri tu uno di quegli indiani facevi la stessa cosa che fanno loro.
Aggiungo la cosa più importante: se li stermini l'unico obiettivo che raggiungi è quello di eliminare un tuo problema di coscienza, perché a loro non dai niente, semplicemente te li levi da sotto gli occhi (che se non c'erano le jene neanche ti ci si mettevano, sotto gli occhi).
Claudio
Potrei farti molti altri esempi di culture che commettono atrocità, ho riportato quello de Le Iene perchè l'ho scoperto solo l'altra sera.
E' una cosa che va ben oltre la povertà o della mia intolleranza figlia della fortuna.
Se pensi poi che Mumbai è la più grande città d'India il tuo discorso non regge molto.

In Africa fanno i figli per poi metterli al mondo e farli morire di fame e delle peggiori malattie. Allora si che capisco, che si tratta di povertà, mancanza di istruzione e progresso.

A questo punto mi sorge un dubbio, sono io la vera razzista o voi che vi lamentate soltanto quando toccano i nostri figli bianchi italiani?!
Guarda, stai perdendo il controllo della situazione.
Figurati che io non ce li ho neanche, i figli bianchi italiani.
Non sono un moderatore ma mi rendo conto di quando le discussioni prendono pieghe sgradevoli solo perché non si ha il coraggio di fare un passo indietro.
Pertanto mi tiro fuori io, certo di contribuire a mantenere la discussione su toni sereni.
Claudio
Forse scrivi qui da troppo poco tempo. Altrimenti sapresti che sono una persona a cui piacciono le provocazioni, ma che allo stesso tempo sa riconoscere i propri errori. Non sarebbe un problema per me ammettere che forse è come dici tu. Il problema è che non la penso come te, e che continuo a sostenere che i criminali non dovrebbero esistere.
 
Deb81 ha scritto:
.... che continuo a sostenere che i criminali non dovrebbero esistere.

su questo siamo d'accordo.
Ma.
Ma esistono.
Quindi cosa vuoi fare? eliminarli fisicamente?
E cosa dovrebbe essere come crimine?
Adottiamo la legislazione italiana? Quella americana? Quella cinese?
Oppure passiamo direttamente all'equazione peccato=reato?

Non è facile dare definizioni universali.
 
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