Si fa una serie di bei buchi, da ognuno dei quali uscirà un tubo flessibile contenente un cablaggio collegato alla rete elettrica, poi un bel getto di calcestruzzo con affogati dei tiranti filettati. Quando il calcestruzzo è arrivato a maturazione, velocemente grazie agli additivi, ci si mette sopra una bella flangia di ferro, e finalmente ci posizioniamo una bella colonnina di ricarica da avvitare ai tiranti.
Questo da ripetere per ogni buco, fino a quando non c'è un numero di colonnine sufficiente per le esigenze di ricarica. Visto che non tutti i milioni di utenti compreranno o prenderanno possesso con altre forme della loro auto elettrica la stessa settimana, o lo stesso mese, o anche lo stesso anno...la diffusione ovviamente sarà progressiva. E qualcuno avrà studiato anche a come renderla economicamente sostenibile.
Semplice, vero? E magari porterebbe un po' di occupazione diffusa in questo disastrato paese.
Pensa se si fossero detti "come si fa ?" prima di fare i viadotti dell'autostrada del Sole, o il traforo del Monte Bianco...