BelliCapelli3 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
156jtd. ha scritto:
Semplice
sintetizzando Vw voleva fare di Seat l'anti ALFA e BMW , missione fallita. Ora perche dovrebbe riuscirci con Alfa usando gli stessi strumenti?
Perche in VW non hanno dato la tp i quadri alle Seat se allo sportivo puro interessasolo questo?? e se non l'ha fatto fino ad ora con Seat perche dovrebbero farlo con alfa?
E chi l'ha detto che VW volesse fare della Seat l'antiBMW? Ti ha scritto una Mail Cravero?
beh veramente non posso dirlo!!!
Come non puoi dirlo? Coraggio, chi ha detto che VW aveva intenzione di fare di Seat un'avversaria di BMW?
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/10/23/ora-la-seat-si-monta-la.html
E ora la Seat si monta la testa nel mirino ci sono Alfa e Bmw
Repubblica — 23 ottobre 1999 pagina 42 sezione: INSERTO
CONTAGIATA anch' essa dall' "uber alles" che ha ormai colpito l' intera industria tedesca, la Seat, spagnola ma ormai di proprietà del gruppo Volkswagen, ha usato il salone di Francoforte per presentare ben quattro novità. Nell' ordine, si tratta del trio dei restyling di Ibiza, Cordoba berlina e Cordoba Vario, già intraviste in maggio al salone di Barcellona, più la Leon, nuova proposta nella classe della Golf, effettivamente al suo debutto mondiale. Ed è proprio dalla Leon che bisogna partire per capire la nuova direzione che il presidente del Gruppo VW Ferdinand Piech ha deciso di imprimere alla Seat: "sfidare Alfa Romeo e BMW". Per il momento non si vedono ancora segnali dell' influsso Alfa, che arriverà solo sui prossimi modelli, disegnati sotto la direzione di Walter de Silva, l' artefice del rilancio della casa del Biscione, "rubato" dalla Seat questa primavera. Molto più chiaro nel frontale della Leon è il muso che "profuma" di BMW, sviluppando il tema già applicato alla nuova Toledo e trasferito pari pari sulle Ibiza e Cordoba rinnovate. Il motivo del grande rilievo a V sul cofano motore è quello tipico delle berline bavaresi, come il suo prolungamento che genera una protuberanza sulla calandra, caratterizzata da griglie nere. In casa BMW questa "punta" sul muso include le classiche due feritoie verticali nere, che a Monaco chiamano "i reni", gli spagnoli si accontentano invece di una griglia a trapezio isoscele rovesciato, dove spicca, gigantesco, il nuovo logo S cromato. Anche i doppi proiettori, ospitati insieme agli indicatori di direzione sotto un unico rivestimento di vetro, sono di chiara ispirazione BMW. Se poi, già al primo sguardo, vi sembra di trovare un "deja vu" nella Leon, avete perfettamente ragione: dal filo del paraurti anteriore sino alla porta posteriore si tratta degli stessi lamierati della Toledo, la vera differenza è solo nella coda. Una tre volumi con baule corto e alto la Toledo, una due volumi con un gigantesco specchio di coda la Leon, che del resto è identica anche come meccanica, fermandosi come lunghezza a 4 metri e 18, ovvero quanto la VW Golf, da cui entrambe derivano strettamente. Nel posteriore della Leon scompaiono finalmente i fari di dimensioni esagerate, che hanno contraddistinto troppe Seat e ancora oggi sopravvivono su Toledo e Cordoba Vario, mentre anche nei restyling di Ibiza e Cordoba berlina siamo tornati a proporzioni equilibrate. Ancora lontana come immagine di marca da Alfa Romeo e BMW, la Seat schiera però già adesso una versione in grado di rivaleggiare con le Audi più sportive: è la Leon 4, spinta dal motore 1.8 turbo 20 valvole da 180 cavalli, con cambio a 6 marce e trazione integrale permanente. Inutile dire che, nella nuova strategia di sinergie industriali del Gruppo VW che si fa un baffo dell' immagine di marca delle singole case, tutta la meccanica di questa Leon 4 sia proprio di origine Audi: motore e gruppo trazione dell' A3 Quattro con il cambio 6 marce della S3. (l.c.)