<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Voi dove vi trasferireste? | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Voi dove vi trasferireste?

Non era cosi' terribile come pensi, soprattutto a livello di welfare e di misure sociali. Dal crollo del comunismo ad oggi poi alcuni paesi hanno una qualita' della vita in termini di welfare, superiore sia all'Italia che all'Irlanda.

Si, sicuramente oggi si sta molto meglio che in passato. Io ci sono andato nel 1974, in viaggio con amici, ed era terribile. Se fossi nato da quelle parti (sono del 1954) comunque sarebbero passati molti anni prima di stare decentemente.
 
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Si, forse, ma intendevo dire che la laurea che ho preso non mi e' servita.

A me devo dire che come carriera non è stata determinante (a parte i 3 anni di anzianità come paga), però mi è servita come professione, perché mi ha aiutato nel valutare le aziende e nel riclassificare i bilanci. Sono laureato in Economia aziendale e ho fatto il funzionario di banca.

Mi scuso per l’OT ma era per rispondere. Restando in topic penso che la laurea sia importante in qualunque Paese.
Poi dipende anche dal mestiere che si fa. Se fai lo sportivo professionista magari non ti serve…
 
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Sei stato in URSS nel 1974?

In URSS no, nei Paesi del Patto di Varsavia (sciolto nel 1991) si. Sicuro Jugoslavia dell’epoca (dove siamo stati benino), Ungheria, Bulgaria e Romania. Con un’Autobianchi A 112, la mia, in 3. Quindi solo in viaggio, di circa 15 giorni. Non ci ho vissuto.
 
Si, sicuramente oggi si sta molto meglio che in passato. Io ci sono andato nel 1974, in viaggio con amici, ed era terribile. Se fossi nato da quelle parti (sono del 1954) comunque sarebbero passati molti anni prima di stare decentemente.
Resto dell'idea che cosí come si vedono certi posti in positivo con l'occhio del turista, li si vedono in negativo, ma viverci é diverso. E' lo stesso discorso dei turisti a Palermo inorriditi per i cumuli di monnezza e la criminalitá. Poi io ho solo la testimonianza di chi ha vissuto in Slovacchia, e non é detto che fosse la stessa situazione in tutti i paesi dell'est. Anche oggi vi sono differenze profonde fra Ungheria, Romania, Bulgaria e la Slovacchia o la Repubblica Ceca.
 
Ognuno si adatta al luogo ove nasce e vive .. tutto ciò che vede giorno dopo giorno è la normalità e non può essere diversamente.
Chi viene da fuori, abituati ad altri sistemi e contesti può apprezzare le differenze in maniera molto più netta di chi ci vive. Talvolta è meglio e altre è peggio.
Per un occidentale vivere oltre cortina sarebbe stato molto complicato in ogni caso.
Al tempo ci avrebbe fatto inorridire anche il solo controllo ossessivo cui ogni cittadino era sottoposto. Nessuno sapeva chi era l'altro e spesso era una spia perciò anche il solo manifestare una opinione di dissenso o il desiderio di uscire dalla cortina poteva valere un passaggio dal commissariato o una scarica di legnate. Per noi, vittime delle precedenti dittature, non sarebbe stato accettabile tornare in quel contesto.
Oggi invece vedo che saremmo meglio preparati ad accettare il tutto.
 
Ognuno si adatta al luogo ove nasce e vive .. tutto ciò che vede giorno dopo giorno è la normalità e non può essere diversamente.
Chi viene da fuori, abituati ad altri sistemi e contesti può apprezzare le differenze in maniera molto più netta di chi ci vive. Talvolta è meglio e altre è peggio.
Per un occidentale vivere oltre cortina sarebbe stato molto complicato in ogni caso.
Al tempo ci avrebbe fatto inorridire anche il solo controllo ossessivo cui ogni cittadino era sottoposto. Nessuno sapeva chi era l'altro e spesso era una spia perciò anche il solo manifestare una opinione di dissenso o il desiderio di uscire dalla cortina poteva valere un passaggio dal commissariato o una scarica di legnate. Per noi, vittime delle precedenti dittature, non sarebbe stato accettabile tornare in quel contesto.
Oggi invece vedo che saremmo meglio preparati ad accettare il tutto.
Vedo che hai visto "Le vite degli altri". Nei racconti dei miei suoceri pare che non fosse cosí esasperante in Slovacchia come racconta il film a Berlino est.
 
Io ripeto che mi sento molto fortunato a vivere dove vivo, e non solo per la libertà o per i servizi o per il tenore di vita, ma anche proprio come Paese, riconosciuto da moltissimi uno dei più belli del pianeta.

Io come ho detto ho vissuto in una ventina di città. Le cito: Catania e paesi limitrofi (per circa 64 anni), Pisa, per circa 6 anni ma solo 2 giorni la settimana. Lucca (oltre 1 anno, tranne i week-end), Modena 9 mesi, Livorno 7 mesi, Bassano del grappa oltre 1 anno, sempre esclusi i week-end, perché tornavo a Pisa da moglie e figlio), Como 9 mesi, Thiene diversi mesi, Schio qualche mese, Campobasso alcuni mesi. Poi, per periodi brevi: Roma, Napoli, Milano, Sandrigo, Benevento, Vibo Valentia, Catanzaro, Messina, Lentini (dormivo tuttavia a Catania).

Poi ho viaggiato molto perché amo viaggiare e sono sempre stato abituato a viaggiare.
 
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Resto dell'idea che cosí come si vedono certi posti in positivo con l'occhio del turista, li si vedono in negativo, ma viverci é diverso. E' lo stesso discorso dei turisti a Palermo inorriditi per i cumuli di monnezza e la criminalitá. Poi io ho solo la testimonianza di chi ha vissuto in Slovacchia, e non é detto che fosse la stessa situazione in tutti i paesi dell'est. Anche oggi vi sono differenze profonde fra Ungheria, Romania, Bulgaria e la Slovacchia o la Repubblica Ceca.

Sul fatto che da turista si ha un altro occhio sono completamente d'accordo, a parte che di solito si toccano le zone turistiche ma poi si ha proprio una predisposizione d'animo particolare.
In URSS ci ho vissuto , ho frequentato anche la scuola, in pratica un primo liceo, e per la mia di esperienza posso dire che su alcuni aspetti era anche allora messa meglio di noi, a parte i mezzi di trasporto mi riferisco anche priorio alla scuola, avevamo un aula di PC, laboratori curati , cura della struttura, che non so se belle scuole italiane si avevano allora. Ci avrei vissuto? No, perché oltre a questo non c'era molto altro, carenza di molti beni primari alimentari, possibilità di sfago quasi nulle, lasciamo stare le automobili che erano ad appannagio di pochi,le vacanze non esistevano e per ultimo anche il discorso sicurezza era un mezzo mito nostrano, c'era molta delinquenza, zone di Mosca erano non consigliarbili, mi ricordo che appena arrivato visto che avevo letto Gorky Park chiesi dove vivevo se mi portavano a quel parco, mi dissero tipo.. Ma che sei scemo? È molto pericoloso andarci.. O qualcosa del genere.
Per par condicio, poi un poco più grande sono stato diverse volte negli USA e anche lì per altri motivi non ci avrei mai vissuto, e anche adesso non ci vivrei
 
Vedo che hai visto "Le vite degli altri". Nei racconti dei miei suoceri pare che non fosse cosí esasperante in Slovacchia come racconta il film a Berlino est.
No sono racconti di varie persone che mi hanno raccontato una loro realtà pre caduta del muro. Sia italiani volati oltre cortina per affari sia cittadini che finalmente liberi sono venuti di qua.
Se poi si sentissero fighe a raccontarla come fosse un cinema non posso saperlo. Io non c'ero.
Tuttavia c'è ampia letteratura di riscontro e tenderei a fidarmi di quelle parole pur consapevole che potrebbero non essere state del tutto corrette.
 
In genere quando si parla di paesi non democratici c'è sempre qualcuno che cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e sottolinea alcuni aspetti tipo la presunta assenza di delinquenza (che comunque sa tanto di propaganda) o l'efficienza dei mezzi pubblici (ma se in un paese il trasporto privato è per pochi e buona parte della popolazione deve fare ricordo ai mezzi pubblici va da se che questi ultimi debbano essere ben finanziati) o la pulizia delle strade.
A me sembra comunque che siano lati positivi marginali se paragonati con quello negativi tipo la repressione del dissenso o il mancato rispetto dei diritti umani.

Comunque il topic sarebbe incentrato sulle località italiane di cui parlano i documentari in TV,posti che a vederli ti fanno venire voglia di trasferirti subito se non ci fosse il lavoro,la famiglia che necessita di strutture scolastiche e sanitarie che di solito sono carenti nei piccoli paradisi isolati.
 
In URSS no, nei Paesi del Patto di Varsavia (sciolto nel 1991) si. Sicuro Jugoslavia dell’epoca (dove siamo stati benino), Ungheria, Bulgaria e Romania. Con un’Autobianchi A 112, la mia, in 3. Quindi solo in viaggio, di circa 15 giorni. Non ci ho vissuto.
Negli anni sessanta col visto a una frazione del prezzo che spendevi qui facevi vacanze da nababbo
 
In genere quando si parla di paesi non democratici c'è sempre qualcuno che cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e sottolinea alcuni aspetti tipo la presunta assenza di delinquenza (che comunque sa tanto di propaganda) o l'efficienza dei mezzi pubblici (ma se in un paese il trasporto privato è per pochi e buona parte della popolazione deve fare ricordo ai mezzi pubblici va da se che questi ultimi debbano essere ben finanziati) o la pulizia delle strade.
A me sembra comunque che siano lati positivi marginali se paragonati con quello negativi tipo la repressione del dissenso o il mancato rispetto dei diritti umani.

Comunque il topic sarebbe incentrato sulle località italiane di cui parlano i documentari in TV,posti che a vederli ti fanno venire voglia di trasferirti subito se non ci fosse il lavoro,la famiglia che necessita di strutture scolastiche e sanitarie che di solito sono carenti nei piccoli paradisi isolati.
Con tutto il rispetto io non faccio parte del "c'é sempre qualcuno che cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno". Le cose che so, sono testimonianza diretta di parenti stretti che hanno vissuto quel periodo, e comunque io mi sono limitato alla Slovacchia in cui le condizioni non erano cosí terribili come pensavo.
 
semplicità:
posto silenzioso, non inquinato ( sopratutto aria buona) no pianori bucolici.
lontano parentela....
estero o Italia
mare monti collina va bene istesso....
 
Con tutto il rispetto io non faccio parte del "c'é sempre qualcuno che cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno". Le cose che so, sono testimonianza diretta di parenti stretti che hanno vissuto quel periodo, e comunque io mi sono limitato alla Slovacchia in cui le condizioni non erano cosí terribili come pensavo.

Non lo metto in dubbio,il mio era un discorso generale.
Mi è capitato di sentire parlare bene della corea del nord,per non parlare dei lati positivi del ventennio che periodicamente vengono evocati.
Il topic comunque parla delle aree più belle in cui vivere non di vicissitudini storiche.
 
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