<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Voglia di lavorare dei giovani | Il Forum di Quattroruote

Voglia di lavorare dei giovani

Non vorrei generalizzare ma riporto la mia esperienza recente. Lavoro in una azienda media e ovviamente abbiamo un ricambio di personale tra i pensionati (fortunati loro) e neo assunti. Lo scorso anno credo abbiamo assunto 4-5 nuove persone, un paio di questi hanno deciso di cambiare lavoro e fin qui ci sta , ma la procedura di comunicazione con un messaggio whatsapp al diretto superiore venerdi sera per dire che da domani non sarebbero più stati nostri colleghi mi lascia alquanto dubbioso per non dire altro. Quindi oggi ero casualmente in ufficio e abbiamo iniziato a contattare dei futuri candidati e qui viene il bello. Dopo aver chiesto in base alle conoscenze di persone sul territorio in cui ricerchiamo i dipendenti, abbiamo chiesto ad un istituto scolastico affine alla nostra attività l'elenco dei neo diplomati per contattarli, abbiamo iniziato a chiamarli per chiedere se fossero interessati ad un colloquio di lavoro, e proponiamo un contratto da dipendente automunito con rimborso dei km percorsi per lavoro. tredicesima e quattordicesima, non venditori insomma qualcosa di solido.
Tralasciando quelli che giustamente vogliono proseguire con gli studi, non siamo riusciti a cavare un singolo aspirante dipendente, escludiamo anche quelli senza patente che a 20 anni non so come facciano a vivere visto che non stanno nelle metropoli. La voglia di impegnarsi, lavorare, non c'è più tra i giovani? Passo un velo pietoso su quelli che lo scorso anno vennero accompagnati da papà o mamma a fare il colloquio...
 
Vi siete accertati che non vengano perché lavorano già.
A me, insegno ITI meccanica, telefonano un sacco di aziende per chiedere neodiplomati, ma, di liberi, non ne posso segnalare. Quelli che vogliono lavorare nel settore sono tutti impegnati già prima del diploma.
E siamo in un'area di crisi complessa.
 
non credo che lavorino tutti già, alcuni solo a chiedere la disponibilità a venire a fare un colloquio volevano sapere lo stipendio e la consistenza di riposi e ferie, tutte cose lecite da chiedere ma secondo me almeno dopo essersi visti in faccia ed aver capito che lavoro offriamo
 
Se si parla di neodiplomati,quindi giovanissimi,penso che un posto di lavoro fisso sia poco allettante.
Non avendo ancora compiuto 20 anni e vivendo in casa possono non preoccuparsi della stabilità e dei contributi,mentre se la stessa proposta venisse fatta a un candidato di 30 anni probabilmente farebbe i salti mortali dalla gioia.
Paradossalmente un ragazzo giovane si trova nelle condizioni migliori per ambire a un posto di lavoro fisso.
Ma ha meno interesse di chi invece ha qualche anno in più,e quindi ha priorità differenti e ha bisogno di stabilità,e proprio per questo è meno ricercato da parte delle aziende.
Forse se vedessero quanti laureati che hanno passato i 30 devono supplicare per farsi fare un colloquio i neodiplomati sarebbero più propensi a impegnarsi subito in un lavoro fisso.
Io conosco un ragazzo giovanissimo che voleva proseguire gli studi,però un'azienda dove era stato per fare uno stage gli ha offerto un contratto di 12 mesi e ha accettato.
Adesso ha 24 anni e un contratto a tempo indeterminato,praticamente un record,è stato fortunato e al tempo stesso bravo a non farsi sfuggire un'occasione.
 
Io lavoro in una multinazionale con svariate migliaia di dipendenti sparsi in tutta Europa, di cui credo un buon 70% con meno di 30 anni e una buona parte di questi ne ha meno di 25.
La “voglia” di lavorare dei giovani direi, in base alla mia esperienza che viene fortemente influenzata da una miriade di fattori non necessariamente connessi gli uni con gli altri.
Diciamo che “generalmente” (ma generalizzare è sempre un errore) i giovani d’oggi (18/20 anni) li trovo abbastanza ignoranti su come gira il mondo. Non vi è una consapevolezza “politica” di niente, non vi sono conoscenze tecniche specifiche nè conoscenze “umanistiche”, non si sa che cosa vogliono o che cosa cerchino.
Insomma li vedo abbastanza rincoglioniti.
C’è tanta voglia di “bella vita”, vestiti firmati, auto costose, vacanze costose, inseguimento di “modelli” VIP senza alcuna qualità intrinseca, ma poco spirito di sacrificio.

Ovviamente, io vedo un campione ristretto di giovani, ristretto al mio lavoro, lavoro in cui non è richiesta nè una formazione tecnica nè una laurea nè un corso di studi specifico, quindi ci sta benissimo che altrove ci siano altri tipi di persone ed ovviamente non sto accusando i giovani d’oggi che sono il “prodotto” della società odierna, con tutti i limiti ed i pregi del caso.
 
Io come spesso accade quando si parla di giovani inviterei a fare da parte delle generazioni mature un esame di coscienza perché se si ritiene che i giovani di oggi abbiano così tante pecche forse un poco di responsabilità le ha anche chi li ha formati nella vita .
Io vedo più che altro una scarsa informazione dei giovani in merito al mondo del lavoro e al modo in cui ci si deve affacciare, i colloqui spesso non vengono fatti non sapendo che occorre anche per questi fare esperienza , che comunque un colloquio andato non bene è un mattoncino che poi ti porta a presentarti al successivo in modo più preparato.
Sulla metodologia del licenziamento concordo che farlo tramite whatsapp non è da consigliare, credo che rientri sempre in quello che dicevo in precedenza, ma da consulente presso molte aziende ho visto altrettanti metodi di licenziamento da parte delle aziende che anche se legali meritavano il biasimo per come eseguiti e forse anche un poco di vergogna.
 
Io come spesso accade quando si parla di giovani inviterei a fare da parte delle generazioni mature un esame di coscienza perché se si ritiene che i giovani di oggi abbiano così tante pecche forse un poco di responsabilità le ha anche chi li ha formati nella vita .
Io vedo più che altro una scarsa informazione dei giovani in merito al mondo del lavoro e al modo in cui ci si deve affacciare, i colloqui spesso non vengono fatti non sapendo che occorre anche per questi fare esperienza , che comunque un colloquio andato non bene è un mattoncino che poi ti porta a presentarti al successivo in modo più preparato.
Sulla metodologia del licenziamento concordo che farlo tramite whatsapp non è da consigliare, credo che rientri sempre in quello che dicevo in precedenza, ma da consulente presso molte aziende ho visto altrettanti metodi di licenziamento da parte delle aziende che anche se legali meritavano il biasimo per come eseguiti e forse anche un poco di vergogna.


Assolutamente.
Però, il modo in cui si È, spesso è (anche) un riflesso della società in cui si vive o si è vissuti.

Oggigiorno la società “porta” verso questi modelli di vita, ragazzi giovanissimi con in mano auto potenti, orologi costosi, vestiti alla moda, ragazze seminude, sessualmente libere, scarsa propensione ai risparmi, alla famiglia, a fare figli, uso smodato della tecnologia, assenza di domande e di curiosità, scarsa consapevolezza di ció che succede intorno a se e di come giri il mondo.
Non sto assolutamente dicendo che i giovani di ieri (cioè io) fossimo meglio o peggio, non sto dicendo che tutto oggi è negativo, però quello che io vedo è questo.
E anche chi “educa” non può esimersi dal fare i conti con la realtà.
Se la società ti offre “X” e va ad una certa velocità, volente o nolente devi farci i conti.

Ció si riflette anche sul lavoro ed il suo approccio.
 
non credo che lavorino tutti già, alcuni solo a chiedere la disponibilità a venire a fare un colloquio volevano sapere lo stipendio e la consistenza di riposi e ferie, tutte cose lecite da chiedere ma secondo me almeno dopo essersi visti in faccia ed aver capito che lavoro offriamo


Non e' detto che non abbiano voglia a lavorare in assoluto....

Potrebbe essere semplicemente che prima di venire vogliano semplicemente sapere se le basi contrattuali possano per loro
( egoisticamente, certo; ma fin che ci sono i nonni )
essere il minimo accettabile.
 
Mi stai facendo venire voglia di venirci io a colloquio nonostante abbia il contratto fisso.

Anche io ho sentito storie del genere raccontate da padri disperati.
Non voglio stare a giudicare le nuove generazioni, anche io ero una testa di bip da ragazzino.
Però non mi pare proprio di ricordare di gente che rifiutava un lavoro.
E ancora adesso non riesco a capacitarmene. Quale sarebbe il problema? Se il contratto è regolare e la paga giustamente non proprio da fame, il colloquio si fa. Primo per esperienza nel fare colloqui, che non guasta. Secondo, se mi assumono lavoro. Poi nel frattempo ne cerco un altro. Come si fa a preferire l'ozio? Questo proprio non lo capisco. Sarà anche colpa dei genitori? boh, non so. A me manca ancora qualche anno per scoprirlo, il mio figlio maggiore ne ha solo 12.
 
vero, ma vieni nei nostri uffici, ci guardiamo in faccia. vedi cosa facciamo, ti spieghiamo cosa dovrai fare e poi chiedi quanto prenderai


Infatti ho scritto appositamente....
" Egoisticamente "
Ma, come vale la supposta poca buona volonta' dei giovani....
Ricordo che anche i datori di lavoro hanno i loro torti.
Gia' a partire dalle paghe, decisamente da braccino corto.
 
Il primo lavoro che ho fatto, a novembre, dopo essermi diplomato a luglio, era facchinaggio presso una cooperativa.
La paga era scarsetta, i km da fare tanti (che condividevo andando in macchina con un ex tossicodipendente un po' esaurito che mi ha raccontato vita morte e miracoli di lui) sui turni 6.00-14.00 o 15.00-23.00.
Non posso dire sia stata certo una bella esperienza ma cominciavo a portare a casa qualche soldino in attesa di un posto attinente a quello per cui mi ero diplomato.
Certo che non presentarsi nemmeno al colloquio per sentire cosa abbiano da offire...
 
Infatti ho scritto appositamente....
" Egoisticamente "
Ma, come vale la supposta poca buona volonta' dei giovani....
Ricordo che anche i datori di lavoro hanno i loro torti.
Gia' a partire dalle paghe, decisamente da braccino corto.
o probabilmente hanno ambizioni troppo elevate considerando l'età ( sui 20 anni ) e la preparazione-conoscenze, abbiamo assunto un laureato recentemente e guardando il suo curriculum delle esperienze lavorative degli ultimi anni ha fatto diverse esperienze sempre nel settore , spero che con noi possa trovarsi bene
 
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