meipso ha scritto:In linea di massima, il discorso è corretto. Per esserlo in maniera più compiuta, occorre considerare anche un altro parametro, ovvero la dilatazione del lubrificante dovuto per cause termiche. L'olio, quando è caldo, aumenta di volume e quindi occupa più spazio all'interno della coppa, del che ne consegue un livello misurabile più elevato.
Quindi: se misuri l'olio a caldo - condizione che si attua dopo un congruo periodo di funzionamento del motore, questo relazionato, come è ovvio, al tipo di uso - dopo cinque minuti lo è ancora; da un lato si ha meno "peso" di olio in coppa perché una parte del medesimo è ancora in giro per il motore, dall'altro questo minor peso manifesta maggior "presenza" (volume) perché, per l'appunto, si trova dilatato a causa della temperatura.
Se si attendesse qualche minuto in più (difficile fare una stima precisa di questo aspetto: dipende da quanto è caldo il motore, non in termini di temperatura, che tende ad assestarsi su un valore ragionevolmente costante, quanto, piuttosto, a come si è diffuso il calore capillarmente in tutti i componenti del motore; inoltre, la fluidità dell'olio, che è determinante nell'attuazione della minore o maggiore rapidità dello "scolamento" in coppa), forse si avrebbe quasi tutto il volume dell'olio nela coppa, ma si potrebbe ravvisare una contrazione del volume del medesimo dal momento che parte del calore si è disperso in ambiente.
Si potrebbe, allora, ritenere corretta o, comunque, ragionevolmente efficace la misurazione del livello a motore freddo e tenere il livello in questa situazione all'incirca tra la metà dell'indicazione tra min e max ed il max, in modo da presumere che a caldo, se si potesse disporre di tutto l'olio in coppa, lo stesso si attesterebbe intorno al max. Oppure, a caldo, e ritenere grossomodo equivalenti i due apporti sopra indicati, uno in positivo - la dilatazione termica - l'altro in negativo - ciò che viene trattenuto temporaneamente in circolo nel motore. In questo caso, però, dal momento che l'olio, da caldo, è, di solito, molto fluido e quindi ricade in coppa velocemente, si dovrebbe prendere per buono un livello leggermente più alto del precedente, purché:
- il tempo che si attende sia ragionevolmente congruo per permettere all'olio di rifluire in coppa;
- tale tempo non sia eccessivo e tale da arrecare un discostamento apprezzabile della temperatura all'atto della misurazione con quella di esercizio;
- la vettura sia posta in piano;
- si usi l'asticella nella maniera corretta, ovvero: estrarla, pulirla bene, reinserirla, attendere qualche istante in modo che l'olio vi si "aggrappi" congruamente, estrarla con calma e leggere il livello avendo estrema cura di non restare ingannati o distolti da eventuali "sporcature" di lubrificante che potrebbero manifestarsi durante la risalita dell'asta medesima all'interno della cannula che la alloggia.
Come è intuibile, le ultime due indicazioni valgono anche nell'ambito della misurazione a freddo.
Meipso, sei stato chiarissimo come sempre.
Se ben ricordo dai tempi dell'università, il coefficiente di dilatazione termica dell'olio lubrificante e nell'ordine di 7*10^-4 per grado Celsius (7 *10 alla meno quattro) quindi possiamo assumere che la variazione del volume di olio tra 25°C e 125° C sia all'incirca del 7 %. La tua osservazione ci puo stare.
Vorrei invecie che mi tu confermassi, o meno, che per eliminare tutte le variabili dovute alla dilatazione termica e/o scolamento totale nella coppa, le misurazioni del livello olio tramite astina, vadano fatte sempre nelle medesime condizioni, altrimenti non possiamo avere valutazioni confrontabili sulla variazione del volume del liquido lubrificante dovute a consumo o ad allungamento.