<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Viaggio veloce e spia olio accord tourer idtec at | Il Forum di Quattroruote

Viaggio veloce e spia olio accord tourer idtec at

Ciao a tutti, oggi mi sono fatto un Malpensa Monaco di Baviera in giornata con la mia accord tourer idtec at, con partenza alle quattro e trenta, sei ore tranquille di strada con tappe caffè vignetta Austria e coda per la fiera. Il ritorno e' stato molto più spedito, prtenza alle quindici e arrivo a casa alle venti e trenta. Morale criuse impostato su 140 in Italia, 130 in Austria e 165 in germania, cdb che da 6.7 lx100km e che salgono a 7.0 quando incontri le code o i rallentamenti. Solo un problema, verso Trento si e' accesa la spia livello olio. Stop in autogrill e sopresa, l'olio era sparito! Lo avevo controllato solo quindici giorni fa, sempre per l'accensione della spia, ma avevo lasciato l'accord con due ruote sul marciapiede ed il livello al successivo controllo segnava meta'. Tenuto conto che mi sto avvicinando al tagliando deo 40mila non ho dato peso al tutto. Ero più preoccupato dall'eccessivo livello che stanno accusando alcune macchine con il filtro, causa rigenerazioni. Fatto il rabbocco tutto ok, salvo l'accensione della spia gialla chiave per tagliando anche se mancano ancora 2300 km. Devo correre dal conce? Che dici Meipsodevo tremare o e' tutto nella normalita'?
 
eliapio ha scritto:
. . . . .
Devo correre dal conce? Che dici Meipso devo tremare o e' tutto nella normalita'?

Ciao, eliapio; vediamo di capire che sta succedendo.
Dici che hai controllato l'olio quindici giorni fa ma non lo hai rabboccato perché, una volta rimessa la vettura in piano, la spia si è spenta ed il livello corrispondeva "a metà", ovvero, credo, nella mezzeria tra il livello minimo e quello massimo.
Bene, ci hai girottolato un po' e poi sei partito per il viaggio che citi; ad occhio e croce, una bella tirata: tra andata e ritorno circa 1100 km. Giusto?
Ecco, questa percorrenza è sufficiente a consumare, all'incirca, anche un decilitro di olio, specie nelle condizioni di marcia autostradale. In queste condizioni, infatti, la richiesta di potenza è piuttosto elevata, sebbene l'uso del cruise faccia presupporre un'andatura piuttosto costante e quindi con scarse variazioni di velocità e conseguenti modeste richieste di potenza aggiuntiva. Ma dai 150-160 km/h, la cavalleria necessaria diviene piuttosto ingente, anche se il regime di rotazione non si attesta su valori molto elevati e resta grossomodo costante.
Mettiamo, adesso, in coda alle circostanze sopra descritte, il fatto che sei prossimo al tagliando dei 40mila km. Deduco che hai già percorso circa 17-18mila km dal cambio olio precedente; ma anche se fossero 15mila, sarebbe la stessa cosa, ovvero che il lubrificante si trova assai infiacchito, sfibrato, diluito dal gasolio fornito dalle post-iniezioni delle rigenerazioni dell'insulso dpf. L'olio, in questo stato, viene "mangiato" con molta più facilità dal motore, come è naturale che sia. E l'apporto - negativo - fornito dalle rigenerazioni in termini di volume aggiuntivo non equivale a quanto se ne va.
Anche perché, in autostrada, le rigenerazioni sono meno frequenti e, qualora vi siano, sono meno voraci di gasolio postiniettato; la temperatura nelle zone strategiche dell'apparato di scarico sta su valori piuttosto elevati.
Si capisce bene che il decilitro sopra citato possa essere tranquillamente raddoppiato. Mettiamo due decilitri, allora.
Teniamo conto, altresì, per rigore e per giusta cognizione, che l'olio messo correntemente da Honda nei motori "dotati" di dpf è un 5W30; ci vuole questo, per diversi motivi che non ti sto ad elencare e che ho citato più e più volte. Si, ci vuole, ma non si tratta certo di un olio che ben si sposa con motori di elevata coppia motrice, turbocompressi, se considerati in concomitanza di un utilizzo caratterizzato dalla richiesta di una certa potenza. E' adatto per il dpf, o meglio, per le conseguenze che il medesimo ha sul motore e soprattutto sull'olio del motore, almeno per certi aspetti, ma non sarebbe adeguato, o almeno non l'optimum, per ottenere resistenza alle condizioni gravose.
Ecco, credo di averti presentato in maniera esaustiva la questione: l'olio, già prima del viaggio, era appena al di sopra del limite di innesco della segnalazione, ad occhio e croce giusto un paio di decilitri in più; i fatti sopra esposti hanno provocato un consumo maggiore del consueto e tale da innescare la segnalazione. L'aver macinato molti km in poche ore ha reso il frangente più acuto e tale da destare la tua preoccupazione.
Ritengo, pertanto, da escludere qualsiasi noia meccanica, esclusa quella implementata di serie, ovvero il famigerato filtro.
Anticipa il tagliando (si tratta, a ben vedere, di un anticipo solo teorico: con il dpf, l'olio si rovina assai, assai prima dei 20mila km; raccapriccio vigoroso e profondo mi pervade pensando a quelle vetture, poverette, equipaggiate con dpf, per le quali la casa prescriva un cambio di olio ogni 30mila o addirittura 35 mila km....... roba da delinquenti, davvero) o, se non lo vuoi anticipare, provvedi al rabbocco ma, trattandosi di quantità piuttosto rilevante, utilizza l'olio prescritto dalla casa o uno strettamente equivalente.
Sapero di esserti stato d'aiuto, ti saluto.
 
meipso ha scritto:
con il dpf, l'olio si rovina assai, assai prima dei 20mila km; raccapriccio vigoroso e profondo mi pervade pensando a quelle vetture, poverette, equipaggiate con dpf, per le quali la casa prescriva un cambio di olio ogni 30mila o addirittura 35 mila km

quoto!

qui infatti si fa davvero fatica a capire il perché di una simile "politica" del cambio olio a 30/35k. Determinare una precocissima obsolescenza nei motori? Massimizzare i profitti della rete d'assistenza a medio termine?
Bah, comunque per non andare troppo OT, la chiudo qui
 
Grazie Maestro, fatto tutto come da indicazioni, compreso rabbocco con olietto specifico. Tagliando prenotato con un paio di migliaia di km in anticipo sui 40 mila da libretto. Volevo chedere velocemente se un olio più sportivo dovesse avere effetti negativi sul malefico filtro ma farebbe funzionare meglio il fantastico idtec....
 
eliapio ha scritto:
Ciao a tutti, oggi mi sono fatto un Malpensa Monaco di Baviera in giornata con la mia accord tourer idtec at, con partenza alle quattro e trenta, sei ore tranquille di strada con tappe caffè vignetta Austria e coda per la fiera. Il ritorno e' stato molto più spedito, prtenza alle quindici e arrivo a casa alle venti e trenta. Morale criuse impostato su 140 in Italia, 130 in Austria e 165 in germania, cdb che da 6.7 lx100km e che salgono a 7.0 quando incontri le code o i rallentamenti. Solo un problema, verso Trento si e' accesa la spia livello olio. Stop in autogrill e sopresa, l'olio era sparito! Lo avevo controllato solo quindici giorni fa, sempre per l'accensione della spia, ma avevo lasciato l'accord con due ruote sul marciapiede ed il livello al successivo controllo segnava meta'. Tenuto conto che mi sto avvicinando al tagliando deo 40mila non ho dato peso al tutto. Ero più preoccupato dall'eccessivo livello che stanno accusando alcune macchine con il filtro, causa rigenerazioni. Fatto il rabbocco tutto ok, salvo l'accensione della spia gialla chiave per tagliando anche se mancano ancora 2300 km. Devo correre dal conce? Che dici Meipsodevo tremare o e' tutto nella normalita'?

Caspita, solo 6,7 l/100 km con il cambio automatico? Ma a che tipo di andatura riesci a consumare così poco?

Grazie e ciao
 
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???
 
francisco2010 ha scritto:
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???

E' una domanda legittima che mi pongo anch'io. Ad oggi, i costruttori che so per certo che adottano tale sistema sono solo Toyota e Renault, e nemmeno su tutti i modelli e le versioni di motore.
Il sistema citato richiede la presenza di un quinto iniettore posto poco a monte del filtro antiparticolato, con evidente aggravio di costi; tuttavia, in tal modo si riduce l'incidenza della diluizione dell'olio, ma non la si scongiura del tutto: nel momento della rigenerazione, infatti, la quantità di gasolio iniettato, sempre in fasi del ciclo non foriere di lavoro meccanico, viene comunque enfatizzata. Si può però dire che, dal momento che la maggiore quantità viene fornita al filtro dall'esterno delle camere di combustione, il gravame sull'olio lubrificante venga significativamente ridotto. E non è poco.
 
eliapio ha scritto:
Volevo chedere velocemente se un olio più sportivo dovesse avere effetti negativi sul malefico filtro ma farebbe funzionare meglio il fantastico idtec....

E' una questione complessa. La meccanica propulsiva in menzione richiederebbe un olio di tessitura più robusta di quella ravvisabile in un 5W30 o similari; tuttavia, questo olio, più fluido, garantisce che possa meglio miscelarsi con il gasolio postiniettato che in parte ricade in coppa. Sembra, infatti, che la costituzione di un corpo lubrificante per quanto possibile monofasico, omogeneo, che non presenti discontinuità di densità ed altre caratteristiche, sia il primo presupposto per garantire una buona lubrificazione. Un olio più denso resterebbe in parte separato dal gasolio, formando un insieme eterogeneo e tale da non garantire i presupposti sopra sommariamente indicati. E' per questo che viene prescritto un olio più fluido, proprio perché, in quanto tale, "assomiglia" di più al gasolio e si imparenta meglio con il medesimo. Il problema è che un olio già fluido, se viene ulteriormente diluito con l'apporto di un liquido già di per sé ancora più fluido, lo diviene troppo; per questo è bene, anzi, inevitabile, infittire gli intervalli di sostituzione dell'olio, al fine di evitare l'eccessivo sfibramento dell'intero corpo lubrificante che lo può far divenire, tra l'altro, inadatto ad una congrua protezione della meccanica. In questo caso, infatti, la scadenza tra un tagliando e l'altro non può che essere vista in termini meramente indicativi; se ci si accorge che sono state effettuate molte rigenerazioni e che alcune di queste sono durate molto a lungo, è bene accingersi con solerzia alla sostituzione dell'olio, anche se la percorrenza è molto inferiore a quella prescritta.
 
meipso ha scritto:
francisco2010 ha scritto:
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???

E' una domanda legittima che mi pongo anch'io. Ad oggi, i costruttori che so per certo che adottano tale sistema sono solo Toyota e Renault, e nemmeno su tutti i modelli e le versioni di motore.
Il sistema citato richiede la presenza di un quinto iniettore posto poco a monte del filtro antiparticolato, con evidente aggravio di costi; tuttavia, in tal modo si riduce l'incidenza della diluizione dell'olio, ma non la si scongiura del tutto: nel momento della rigenerazione, infatti, la quantità di gasolio iniettato, sempre in fasi del ciclo non foriere di lavoro meccanico, viene comunque enfatizzata. Si può però dire che, dal momento che la maggiore quantità viene fornita al filtro dall'esterno delle camere di combustione, il gravame sull'olio lubrificante venga significativamente ridotto. E non è poco.

Mai sentito che nei motori con iniettore dedicato al DPF, ci siano comunque post-iniezioni nelle camere di scoppio per aiutare la rigenerazione nel filtro.
Così facendo non si sommerebbero i costi del primo sistema agli svantaggi del secondo?

Comunque, una spiegazione al fatto che la maggior parte delle case abbia optato per le post-iniezioni, oltre agli evidenti vantaggi economici, sta nel timore di guasti nella zona del 5° iniettore che possano provocare incendi.

Tornando alla questione originaria del consumo d'olio prima dei tempi previsti dal tagliando, ritengo la tua spiegazione inadeguata, in quanto si stava parlando semplicemente del livello dell'olio motore, non della sua qualità.
Ed avere un consumo d'olio di questa portatata in un modello con post-iniezioni (laddove il livello dell'olio tende ad aumentare causa diluizione col gasolio incombusto), lascia molte perplessità.
 
controilbanditismo ha scritto:
meipso ha scritto:
francisco2010 ha scritto:
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???

E' una domanda legittima che mi pongo anch'io. Ad oggi, i costruttori che so per certo che adottano tale sistema sono solo Toyota e Renault, e nemmeno su tutti i modelli e le versioni di motore.
Il sistema citato richiede la presenza di un quinto iniettore posto poco a monte del filtro antiparticolato, con evidente aggravio di costi; tuttavia, in tal modo si riduce l'incidenza della diluizione dell'olio, ma non la si scongiura del tutto: nel momento della rigenerazione, infatti, la quantità di gasolio iniettato, sempre in fasi del ciclo non foriere di lavoro meccanico, viene comunque enfatizzata. Si può però dire che, dal momento che la maggiore quantità viene fornita al filtro dall'esterno delle camere di combustione, il gravame sull'olio lubrificante venga significativamente ridotto. E non è poco.

Mai sentito che nei motori con iniettore dedicato al DPF, ci siano comunque post-iniezioni nelle camere di scoppio per aiutare la rigenerazione nel filtro.
Così facendo non si sommerebbero i costi del primo sistema agli svantaggi del secondo?

Comunque, una spiegazione al fatto che la maggior parte delle case abbia optato per le post-iniezioni, oltre agli evidenti vantaggi economici, sta nel timore di guasti nella zona del 5° iniettore che possano provocare incendi.

Tornando alla questione originaria del consumo d'olio prima dei tempi previsti dal tagliando, ritengo la tua spiegazione inadeguata, in quanto si stava parlando semplicemente del livello dell'olio motore, non della sua qualità.
Ed avere un consumo d'olio di questa portatata in un modello con post-iniezioni (laddove il livello dell'olio tende ad aumentare causa diluizione col gasolio incombusto), lascia molte perplessità.

Evidentemente, non hai letto con attenzione quanto ho scritto sopra. Non sei obbligato a farlo, ci mancherebbe. Ma prima di additare per inadeguata una spiegazione, prima, almeno, andrebbe letta. Non ti pare?
Infatti, ho evidenziato che tale consumo di olio, comunque ascrivibile a livelli normali (1 litro ogni 10mila km corrisponde ad 1 decilitro ogni 1000km, tenore ampiamente inferiore a quanto ritenuto corretto da qualsiasi costruttore relativamente ad un motore diesel turbocompresso) si trova enfatizzato qualora l'olio sia già stato, in maggiore o minore misura, degradato dalle postiniezioni e quindi dalla diluzione da parte del gasolio.
In queste condizioni, l'olio viene "mangiato" con assai maggiore facilità dal motore. Tanto che detto tenore può essere anche ben più del doppio.
Prova ad informarti, a tal proposito, presso tecnici di officina o altri addetti del mestiere (fra l'altro, succede anche nei motori ciclo Otto, dopo un episodio importante di ingolfamento). Edit: in condizioni di marcia autostradale, le rigenerazioni avvengono con maggiore facilità, richiedendo, pertanto, un apporto di gasolio postiniettato minimo. Al contempo, la marcia autostradale, caratterizzata da una potenza erogata considerevole, può innescare un consumo di olio maggiore del normale se questo si trovi degradato, dall'uso, dalla percorrenza e, soprattutto, dalle diluizioni avvenute nel periodo antecedente. L'olio si consuma, quindi, senza essere fittiziamente rimpinguato dal gasolio proveniente dalle postiniezioni.
Per quanto attiene l'utilizzo delle postiniezioni anche in concomitanza della presenza del quinto iniettore, è nozione acquisita direttamente presso le competenti officine. Si tratta, infatti, di una sorta di strategia collaborativa, a ben vedere; se le condizioni per la pulitura del filtro richiedono poco gasolio, come quando l'apparato di scarico è ben caldo, la pressione dei gas è alta e così via, questo viene postiniettato, in bassa quantità; qualora la situazione sia più pesante, si ricorre al'apporto, più massiccio, del quinto iniettore.
Trovo plausibile l'aver posto attenzione al maggior rischio di incendio in caso di guasto del dispositivo posto a ridosso del filtro, stanti le notevoli temperature che il medesimo può raggiungere in fase di rigenerazione; tuttavia, se qualche costruttore lo implementa di serie, può aver ragionevolmente messo a punto un insieme di accortezze volte a scongiurare l'inconveniente citato.
 
meipso ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
meipso ha scritto:
francisco2010 ha scritto:
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???

E' una domanda legittima che mi pongo anch'io. Ad oggi, i costruttori che so per certo che adottano tale sistema sono solo Toyota e Renault, e nemmeno su tutti i modelli e le versioni di motore.
Il sistema citato richiede la presenza di un quinto iniettore posto poco a monte del filtro antiparticolato, con evidente aggravio di costi; tuttavia, in tal modo si riduce l'incidenza della diluizione dell'olio, ma non la si scongiura del tutto: nel momento della rigenerazione, infatti, la quantità di gasolio iniettato, sempre in fasi del ciclo non foriere di lavoro meccanico, viene comunque enfatizzata. Si può però dire che, dal momento che la maggiore quantità viene fornita al filtro dall'esterno delle camere di combustione, il gravame sull'olio lubrificante venga significativamente ridotto. E non è poco.

Mai sentito che nei motori con iniettore dedicato al DPF, ci siano comunque post-iniezioni nelle camere di scoppio per aiutare la rigenerazione nel filtro.
Così facendo non si sommerebbero i costi del primo sistema agli svantaggi del secondo?

Comunque, una spiegazione al fatto che la maggior parte delle case abbia optato per le post-iniezioni, oltre agli evidenti vantaggi economici, sta nel timore di guasti nella zona del 5° iniettore che possano provocare incendi.

Tornando alla questione originaria del consumo d'olio prima dei tempi previsti dal tagliando, ritengo la tua spiegazione inadeguata, in quanto si stava parlando semplicemente del livello dell'olio motore, non della sua qualità.
Ed avere un consumo d'olio di questa portatata in un modello con post-iniezioni (laddove il livello dell'olio tende ad aumentare causa diluizione col gasolio incombusto), lascia molte perplessità.

Evidentemente, non hai letto con attenzione quanto ho scritto sopra. Non sei obbligato a farlo, ci mancherebbe. Ma prima di additare per inadeguata una spiegazione, prima, almeno, andrebbe letta. Non ti pare?
Infatti, ho evidenziato che tale consumo di olio, comunque ascrivibile a livelli normali (1 litro ogni 10mila km corrisponde ad 1 decilitro ogni 1000km, tenore ampiamente inferiore a quanto ritenuto corretto da qualsiasi costruttore relativamente ad un motore diesel turbocompresso) si trova enfatizzato qualora l'olio sia già stato, in maggiore o minore misura, degradato dalle postiniezioni e quindi dalla diluzione da parte del gasolio.
In queste condizioni, l'olio viene "mangiato" con assai maggiore facilità dal motore. Tanto che detto tenore può essere anche ben più del doppio.

Meipso, sono solito leggere prima di prendere la parola e di soluto lo faccio quando c'è qualcosa che non convince.

Secondo te quanto olio manca per passare da metà tra min e max a sotto il minimo?
Un decilitro?

Tutto il tuo lungo ragionamento si basa su questo...
Ma è dato veritiero?
 
controilbanditismo ha scritto:
meipso ha scritto:
francisco2010 ha scritto:
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???

E' una domanda legittima che mi pongo anch'io. Ad oggi, i costruttori che so per certo che adottano tale sistema sono solo Toyota e Renault, e nemmeno su tutti i modelli e le versioni di motore.
Il sistema citato richiede la presenza di un quinto iniettore posto poco a monte del filtro antiparticolato, con evidente aggravio di costi; tuttavia, in tal modo si riduce l'incidenza della diluizione dell'olio, ma non la si scongiura del tutto: nel momento della rigenerazione, infatti, la quantità di gasolio iniettato, sempre in fasi del ciclo non foriere di lavoro meccanico, viene comunque enfatizzata. Si può però dire che, dal momento che la maggiore quantità viene fornita al filtro dall'esterno delle camere di combustione, il gravame sull'olio lubrificante venga significativamente ridotto. E non è poco.

Mai sentito che nei motori con iniettore dedicato al DPF, ci siano comunque post-iniezioni nelle camere di scoppio per aiutare la rigenerazione nel filtro.
Così facendo non si sommerebbero i costi del primo sistema agli svantaggi del secondo?

Comunque, una spiegazione al fatto che la maggior parte delle case abbia optato per le post-iniezioni, oltre agli evidenti vantaggi economici, sta nel timore di guasti nella zona del 5° iniettore che possano provocare incendi.

Tornando alla questione originaria del consumo d'olio prima dei tempi previsti dal tagliando, ritengo la tua spiegazione inadeguata, in quanto si stava parlando semplicemente del livello dell'olio motore, non della sua qualità.
Ed avere un consumo d'olio di questa portatata in un modello con post-iniezioni (laddove il livello dell'olio tende ad aumentare causa diluizione col gasolio incombusto), lascia molte perplessità.

Scusa se intervengo nella vostra discussione ma le ragioni esposte da Meipso mi sembrano in effetti il motivo scatenante del consumo d'olio registrato da chi aveva esposto il problema riscontratosi, infatti il degradamento dell'olio che si diluisce con il gasolio tende a far diventare l'olio presente nella coppa una sorta di combustibile e non più un lubrificante e quando ciò avviene in maniera massiccia possono succedere guai anche molto seri tipo combustione del lubrificante in camera di scoppio come avvenne nei casi citati da Quattroruote nei modelli di 500 Multijet senza la modifica del DPF vicino agli scarichi. La scadenza teorica posta dalle case a 30000-35000km mi sembra un po' eccessiva; è secondo me più utile fare cambi oli più frequenti anche perchè l'olio proprio per le rigenerazioni tende a modificare in peggio le proprie caratteristiche lubrificanti.
Tornando al caso esposto il massiccio consumo d'olio registrato è secondo me proprio il caso in cui il lubrificante diluito di gasolio è andato in camera di combustione e forse ripeto forse si è rischiato il caso di autocombustione del lubrificante, secondo me faresti meglio a non usare l'auto in quelle condizioni di marcia con l'olio che adesso c'è e a sostituirlo il prima possibile.
Se posso esporvi il mio uso di auto con DPF una Lancia Delta 2.0mjt, a 13000km ho cambiato l'olio di prima installazione e a 35000km ho fatto il tagliando regolare e il mio capofficina mi ha detto che il degradamento dell'olio messo a 13000km registrato dalla centralina motore era al 40% di degradamento e teoricamente con quel degradamento riscontrato potevo fare altri 10000km ma ho preferito comunque cambiarlo. Per me 25000km tra un cambio e l'altro sono anche troppi se si vuole non pregiudicare la durata del motore, facendo cambi ogni 30-35000 con i motori attuali a 300000km non ci si arriva (per questo rimpiango ancora la mia vecchia PuntoJTD che a 300000km non consumava una goccia d'olio,)
 
controilbanditismo ha scritto:
Meipso, sono solito leggere prima di prendere la parola e di soluto lo faccio quando c'è qualcosa che non convince.

Secondo te quanto olio manca per passare da metà tra min e max a sotto il minimo?
Un decilitro?

Tutto il tuo lungo ragionamento si basa su questo...
Ma è dato veritiero?

Quello che tu qualifichi come "un lungo ragionamento" si basa su assunti che vanno ben al di là della questione del decilitro.
Gli aspetti che avevi evidenziato come forieri della tua perplessità, li ho riportati nuovamente ed erano già contenuti nel primo post. E ritengo che siano chiari, dal momento che così li hanno ritenuti altri lettori, o, almeno, che siano "mediamente chiari".
Nel presupposto che tu sia in buona fede e che, come può benissimo essere in dipendenza dell'interlocutore, io non riesca ad esprimermi in maniera comprensibile, circoscriverò il presente sotto l'aspetto, a mio avviso vacuo, ma evidentemente mi sbaglio, di questa frase "Secondo te quanto olio manca per passare da metà tra min e max a sotto il minimo?".
Ad esempio, se il sensore relativo è settato per segnalare una carenza quando il livello si abbassi sotto un certo valore, che, su Honda (anche su Civic, ad esempio, ma anche su Accord my2006) si attesta grossomodo proprio intorno alla metà tra le indicazioni min e max dell'asticella di controllo dell'olio, in teoria può bastare anche un solo grammo in meno per innescare la segnalazione. Tale segnalazione non avviene quando il livello è "sotto il minimo" per evidenti ragioni di sicurezza. La locuzione dell'autore del post, ovvero "l'olio era sparito", non credo che si riferisca al fatto che l'olio fosse scomparso del tutto dal pescaggio dell'asticella. In questo caso, comunque, ne mancherebbe, in totale, un litro, ovvero mezzo litro circa rispetto al controllo effettuato prima del viaggio. E' una quantità rilevante, ma nel contesto considerato, potrebbe pure accadere, stante l'effettivo incremento del consumo. Ritengo, però, che il livello possa essersi attestato nell'ultima parte dell'asticella, in fondo, e quindi, rispetto a quanto misurato in precedenza, si possa trattare di una frazione del mezzo litro menzionato, ovvero, all'incirca, sui tenori già indicati.
Come dicevo, in teoria potrebbe bastare una quantità di olio molto esigua per innescare la segnalazione; ma non è congruo immaginare che i sensori di livello siano così sensibili, anche perché possono essere "ingannati" dagli inevitabili scuotimenti che si hanno in coppa dovuti al movimento della vettura; tant'è che l'autore del topic ha ben evidenziato che la prima segnalazione l'ha avuta con la vettura posteggiata su un dislivello laterale, nella fattispecie un marciapiede, situazione che, spero che sia facile da capire, approssima la situazione indotta da uno spostamento dovuto per cause dinamiche sulla massa di lubrificante durante la marcia del veicolo.
Quindi, occorre che la segnalazione, pur dovendo avvenire con sicurezza e ripetitività, abbia un certo grado di approssimazione. Uno-due decilitri può essere un tenore di variazione di volume del lubrificante ragionevolmente ampio da provocare l'accensione della spia, basti vederne gli effetti sul livello misurato durante un comune rabbocco.
Sempre nello stesso ambito, e segnatamente sul fatto che domandi se possa essere un decilitro (ma possono essere due, come ho scritto qui e già più sopra) ad innescare la segnalazione, si, può essere.
Non posso, sinceramente, fornirti maggiori chiarimenti sugli aspetti di specie. Abbi pazienza, ma devi accontentarti.
 
LelePT ha scritto:
controilbanditismo ha scritto:
meipso ha scritto:
francisco2010 ha scritto:
Ma perché Honda non adotta il sistema Renault, nel quale le post iniezioni di gasolio vengono fatte a valle dello scarico, in modo da non inquinare l'olio motore???

E' una domanda legittima che mi pongo anch'io. Ad oggi, i costruttori che so per certo che adottano tale sistema sono solo Toyota e Renault, e nemmeno su tutti i modelli e le versioni di motore.
Il sistema citato richiede la presenza di un quinto iniettore posto poco a monte del filtro antiparticolato, con evidente aggravio di costi; tuttavia, in tal modo si riduce l'incidenza della diluizione dell'olio, ma non la si scongiura del tutto: nel momento della rigenerazione, infatti, la quantità di gasolio iniettato, sempre in fasi del ciclo non foriere di lavoro meccanico, viene comunque enfatizzata. Si può però dire che, dal momento che la maggiore quantità viene fornita al filtro dall'esterno delle camere di combustione, il gravame sull'olio lubrificante venga significativamente ridotto. E non è poco.

Mai sentito che nei motori con iniettore dedicato al DPF, ci siano comunque post-iniezioni nelle camere di scoppio per aiutare la rigenerazione nel filtro.
Così facendo non si sommerebbero i costi del primo sistema agli svantaggi del secondo?

Comunque, una spiegazione al fatto che la maggior parte delle case abbia optato per le post-iniezioni, oltre agli evidenti vantaggi economici, sta nel timore di guasti nella zona del 5° iniettore che possano provocare incendi.

Tornando alla questione originaria del consumo d'olio prima dei tempi previsti dal tagliando, ritengo la tua spiegazione inadeguata, in quanto si stava parlando semplicemente del livello dell'olio motore, non della sua qualità.
Ed avere un consumo d'olio di questa portatata in un modello con post-iniezioni (laddove il livello dell'olio tende ad aumentare causa diluizione col gasolio incombusto), lascia molte perplessità.

Scusa se intervengo nella vostra discussione ma le ragioni esposte da Meipso mi sembrano in effetti il motivo scatenante del consumo d'olio registrato da chi aveva esposto il problema riscontratosi, infatti il degradamento dell'olio che si diluisce con il gasolio tende a far diventare l'olio presente nella coppa una sorta di combustibile e non più un lubrificante e quando ciò avviene in maniera massiccia possono succedere guai anche molto seri tipo combustione del lubrificante in camera di scoppio come avvenne nei casi citati da Quattroruote nei modelli di 500 Multijet senza la modifica del DPF vicino agli scarichi. La scadenza teorica posta dalle case a 30000-35000km mi sembra un po' eccessiva; è secondo me più utile fare cambi oli più frequenti anche perchè l'olio proprio per le rigenerazioni tende a modificare in peggio le proprie caratteristiche lubrificanti.
Tornando al caso esposto il massiccio consumo d'olio registrato è secondo me proprio il caso in cui il lubrificante diluito di gasolio è andato in camera di combustione e forse ripeto forse si è rischiato il caso di autocombustione del lubrificante, secondo me faresti meglio a non usare l'auto in quelle condizioni di marcia con l'olio che adesso c'è e a sostituirlo il prima possibile.
Se posso esporvi il mio uso di auto con DPF una Lancia Delta 2.0mjt, a 13000km ho cambiato l'olio di prima installazione e a 35000km ho fatto il tagliando regolare e il mio capofficina mi ha detto che il degradamento dell'olio messo a 13000km registrato dalla centralina motore era al 40% di degradamento e teoricamente con quel degradamento riscontrato potevo fare altri 10000km ma ho preferito comunque cambiarlo. Per me 25000km tra un cambio e l'altro sono anche troppi se si vuole non pregiudicare la durata del motore, facendo cambi ogni 30-35000 con i motori attuali a 300000km non ci si arriva (per questo rimpiango ancora la mia vecchia PuntoJTD che a 300000km non consumava una goccia d'olio,)

Si, difatti il degradamento dovuto alla diluzione rende il lubrificante più "bruciabile" dal motore. E' questo, in buona sostanza, il motivo per cui ne viene "mangiato" di più. Chiaro che se dovessero essere presenti altri fattori correlabili ad una evidente usura meccancia, tipo raschiaoli o guidavalvole consumati, l'olio finirebbe facilmente nello scarico determinando un abbassamento del livello molto più rapido della media. Ma quando si parla di motore "dotato" di dpf, con rigenerazioni innescate da postiniezioni in camera di combustione, con olio presente in coppa da molti km, nella fattispecie quasi 20mila, oltretutto di tipo "tenero", e, in più, con una percorrenza complessiva che si attesta in meno di 40mila km, la causa non può che essere questa.
 
La mia Civic Sport 1.6 a benza 110cv in 20.000 km consuma 1,5 kg d'olio. Di solito dopo i 11-12.000 km rabbocco quasi un kg.

Quest'ultimo anno causa beghe varie, non ho lavato la macchina per circa 6 mesi, io il controllo lo faccio di solito dopo il lavaggio, visto che do una pulita anche sotto al cofano e controllo così anche il livello.

Mi sono trovato che l'astina appena si sporcava, ho rabboccato 1.5kg. Mi vien ancora male a pensarci.

Holaa
 
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