<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> vendite in Italia = 1977 | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

vendite in Italia = 1977

Resta il fatto che nemmeno il mercato da 2 milioni e rotti di mezzi all'anno era normale.
Così come non era normale rottamare auto di 4 anni perfettamente in ordine.

E se ci stessimo riassestando verso un mercato dell'auto più fisiologico e "umano"?
E' un po' cinico, pensando ai molti posti di lavoro che sono a rischio, ma credo che se c'è un lato positivo nella faccenda, è sicuramente questo...
 
pier2008cc ha scritto:
imu
carburanti alle stelle
superbollo
redditometro
controlli anti-evasione "diciamo un pò invasivi"
zero fiducia
mutui col contagoccie
europa che...ma esiste l'europa ? o è solo sulla carta?
spread
per ora non mi viene in mente altro.....diciamo che tutto questo contribuisce nell'italiano medio a chiudere il portafoglio e a chiudersi in casa, acquistando solo ciò di cui ha necessità
esatto,siamo passati da un eccesso all'altro in modo repentino ed è stato un disastro.
 
Il calo spaventoso delle vendite è dovuto chiaramente alla mancanza di soldi.
Mettiamoci pure la paura che i media ti mettono tutti i giorni, l' incertezza per il futuro ecc.

E poi, i concessionari e le case, cosa fanno per incentivare le vendite? Ben poco.
Solo fumo negli occhi con offerte che sembrano allettanti mentre in realtà ti danno da una parte e ti prendono dall' altra.

Io voglio cambiare auto e in tutti i concessionari dove sono stato, sembra di dare fastidio :shock: :shock: :shock: :shock: (tranne audi ma per me costa troppo)
 
Inutile starne a discutere su tutto ciò.

Chiaro che il calo drammatico del mercato dell'auto è dovuto ai seguenti fattori:
- caro carburante eccessivo;
- spese per l'assicurazione alle stelle e ormai insostenibili;
- Pedaggi autostradali troppo cari;
- superbollo.

E poi a livello "automobilistico" anche per alcune cause indirette come:
- traffico comunque troppo elevato nelle città;
- situazione delle strade italiane disastrosa;
- impossibilità di accollarsi le spese di riparazione per le automobili stesse.

Altre cause indirette sono ad esempio:
- pagamento dell'imu (cara, soprattutto sulle seconde case);
- banche che non rilasciano più finanziamenti cosi facilmente;
- perdita dei posti di lavoro con perdita quindi anche dello stipendio.

Va anche precisato che tutte queste misure colpiscono quasi solo il cittadino "medio" italiano, quello che porta ricchezza al nostro paese. Il professore M. sembra infatti che voglia ridurre alla fame i cittadini del ceto medio...

I ricchi invece divengono sempre più ricchi, infatti almeno in Europa, i marchi premium come Audi, Bmw, Mercedes non sono assolutamente in forte perdita anzi guadagnano.

Chi è in forte perdita, invece, sono proprio i marchi che da sempre hanno "motorizzato" il ceto medio europeo, vale a dire Ford, Fiat, Peugeot, Renault ecc.
Anche se la Peugeot, in questi ultimi due mesi, grazie alla 208, ha invece avuto un aumento delle immatricolazioni (che però vengono sbilanciate in PSA dal trend negativo di Citroen).
La Renault, con la nuova Clio, almeno qui in Italia, deve ancora "ingranare" la marcia.
 
biasci ha scritto:
Il calo spaventoso delle vendite è dovuto chiaramente alla mancanza di soldi.
Mettiamoci pure la paura che i media ti mettono tutti i giorni, l' incertezza per il futuro ecc.

E poi, i concessionari e le case, cosa fanno per incentivare le vendite? Ben poco.
Solo fumo negli occhi con offerte che sembrano allettanti mentre in realtà ti danno da una parte e ti prendono dall' altra.

Io voglio cambiare auto e in tutti i concessionari dove sono stato, sembra di dare fastidio :shock: :shock: :shock: :shock: (tranne audi ma per me costa troppo)
non voglio difendere i concessionari però spesso la guerra ai prezzi incide solo sul bilancio della concessionaria e pochissimo sulla casa produttrice. Quando chiediamo lo sconto questi soldi in meno li intasca la concessionaria,la Peugeot guadagna uguale. Insomma non vorrei ritrovarmi nei loro panni. Forse le cose cambierebbero se fossero direttamente le case a gestire le concessionarie e a piangersi la scontistica.
 
Luigigeo una cosa che non si dice mai però è: Ma quante vetture premium sono intestate al privato e quante a società di leasing e noleggio a breve e lungo termine? Ovviamente intendo il primo intestatario perchè poi queste macchine quando vengono rivendute diventano intestate ai privati che si vogliono passare il capriccio a poco prezzo. Ma la prima immatricolazione di una Classe E? Al 90% dei casi sono società di leasing,noleggio e preparatori (eheheheh anche loro fanno numero!).
 
Continuo a pensare che giustificare questo crollo per via della crisi sia fuorviante: La verità, è che il crollo dell'auto era inevitabile e la crisi lo ha "solamente" accellerato.
Il punto, è che il mercato auto sono anni che è saturo, sono anni che esiste un problema di sovra capacità produttiva (anche se sembra se ne accorgano solo adesso) e, purtroppo, sono anni che non si affronta il problema ma si tampona rimandandolo ai posteri.
In un mercato saturo, qualcuno ha pensato bene di tirare a campare basando tutto sui numeri e quote di mercato, drogando irresponsabilmente coi vari incentivi, km0 e diavolerie varie! Il tutto, nel tentativo di creare un mercato di sostituzione sempre più veloce, pur sapendo che era un utopia... :rolleyes:
Era inevitabile che i nodi venissero al pettine! E con questa crisi, sono arrivati prima del previsto.
La soluzione? Semplice: ridimensionamento! Non ce n'è... :rolleyes:
E sarà moto doloroso, purtroppo! :(
 
biasci ha scritto:
Il calo spaventoso delle vendite è dovuto chiaramente alla mancanza di soldi.
Mettiamoci pure la paura che i media ti mettono tutti i giorni, l' incertezza per il futuro ecc.

E poi, i concessionari e le case, cosa fanno per incentivare le vendite? Ben poco.
Solo fumo negli occhi con offerte che sembrano allettanti mentre in realtà ti danno da una parte e ti prendono dall' altra.

Io voglio cambiare auto e in tutti i concessionari dove sono stato, sembra di dare fastidio :shock: :shock: :shock: :shock: (tranne audi ma per me costa troppo)

Credimi: i concessionari sono alla frutta! Girano, ormai, le macchine al costo per togliersi di mezzo capitali immobilizzati e sperare di sopravvivere con gli obbiettivi! Più di cosi non possono fare! Che pretendi di più, che paghino per vendere? Non so...
Sulle case, invece, hai ragione: loro, si parano il c...o con la pelle dei concessionari! :evil:
 
ottovalvole ha scritto:
biasci ha scritto:
Il calo spaventoso delle vendite è dovuto chiaramente alla mancanza di soldi.
Mettiamoci pure la paura che i media ti mettono tutti i giorni, l' incertezza per il futuro ecc.

E poi, i concessionari e le case, cosa fanno per incentivare le vendite? Ben poco.
Solo fumo negli occhi con offerte che sembrano allettanti mentre in realtà ti danno da una parte e ti prendono dall' altra.

Io voglio cambiare auto e in tutti i concessionari dove sono stato, sembra di dare fastidio :shock: :shock: :shock: :shock: (tranne audi ma per me costa troppo)
non voglio difendere i concessionari però spesso la guerra ai prezzi incide solo sul bilancio della concessionaria e pochissimo sulla casa produttrice. Quando chiediamo lo sconto questi soldi in meno li intasca la concessionaria,la Peugeot guadagna uguale. Insomma non vorrei ritrovarmi nei loro panni. Forse le cose cambierebbero se fossero direttamente le case a gestire le concessionarie e a piangersi la scontistica.

Quoto.
 
pilota54 ha scritto:
C'è da chiedersi però perchè il superbollo non viene tolto dato che fa incassare MOLTO MENO soldi allo Stato....................

Perchè è tanto demagogico, e alimenta l'invidia sociale, magari quella dell'esodato o del pensionato al quale hanno messo abbondantemente le mani in tasca, che così ha un piccolo contentino, serve a distrarli e a rimandare le idee a proposito di forconi, etc.

Divide et impera.

p.s. Non la metto in politica, perchè tanto dare addosso all'automobile "di lusso" è una tradizione italiana bipartisan e mascochistica, basti ricordare l'iva al 38% sulle auto oltre i 2000 cc, che falcidiò il mercato interno delle auto di classe medio-superiore, ponendo le basi per la fine delle grandi berline italiane Alfa e Lancia.
 
Nel parcheggio del mio condominio vedo sempre le stesse auto. Nessuno si sogna di cambiare auto e ormai la media come età si è abbastanza elevata. L'auto più giovane ha 6 anni, la più anziana 18. La maggior parte sta attorno ai 10-12 anni.

Il problema è che si inizia pure a risparmiare sulla manutenzione...
 
alexmed ha scritto:
Nel parcheggio del mio condominio vedo sempre le stesse auto. Nessuno si sogna di cambiare auto e ormai la media come età si è abbastanza elevata. L'auto più giovane ha 6 anni, la più anziana 18. La maggior parte sta attorno ai 10-12 anni.

Il problema è che si inizia pure a risparmiare sulla manutenzione...
e questo è un guaio grosso
Edit: Bisognerebbe sensibilizzare la gente a rinunciare alla macchina nuova ma ad investire sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della macchina e se si può magari organizzare dei ceck up presso le concessionarie in modo da smuovere un pò l'economia con le riparazioni.
 
Avete dato tutti un interessante, competente, costruttivo e soprattutto educato contributo alla discussione. Buon proseguimento.
 
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