Inutile starne a discutere su tutto ciò.
Chiaro che il calo drammatico del mercato dell'auto è dovuto ai seguenti fattori:
- caro carburante eccessivo;
- spese per l'assicurazione alle stelle e ormai insostenibili;
- Pedaggi autostradali troppo cari;
- superbollo.
E poi a livello "automobilistico" anche per alcune cause indirette come:
- traffico comunque troppo elevato nelle città;
- situazione delle strade italiane disastrosa;
- impossibilità di accollarsi le spese di riparazione per le automobili stesse.
Altre cause indirette sono ad esempio:
- pagamento dell'imu (cara, soprattutto sulle seconde case);
- banche che non rilasciano più finanziamenti cosi facilmente;
- perdita dei posti di lavoro con perdita quindi anche dello stipendio.
Va anche precisato che tutte queste misure colpiscono quasi solo il cittadino "medio" italiano, quello che porta ricchezza al nostro paese. Il professore M. sembra infatti che voglia ridurre alla fame i cittadini del ceto medio...
I ricchi invece divengono sempre più ricchi, infatti almeno in Europa, i marchi premium come Audi, Bmw, Mercedes non sono assolutamente in forte perdita anzi guadagnano.
Chi è in forte perdita, invece, sono proprio i marchi che da sempre hanno "motorizzato" il ceto medio europeo, vale a dire Ford, Fiat, Peugeot, Renault ecc.
Anche se la Peugeot, in questi ultimi due mesi, grazie alla 208, ha invece avuto un aumento delle immatricolazioni (che però vengono sbilanciate in PSA dal trend negativo di Citroen).
La Renault, con la nuova Clio, almeno qui in Italia, deve ancora "ingranare" la marcia.