<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vendite Alfa Italia: male anche ad agosto | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Vendite Alfa Italia: male anche ad agosto

BelliCapelli3 ha scritto:
alexmed ha scritto:
pilota54 ha scritto:
alexmed ha scritto:
Tranquilli con questo benessere diffuso, con questo ottimismo per il futuro... vedrete anche nei prossimi mesi quante auto venderanno (o case, o abbigliamento, o...) in Italia.

Alex però qui non stiamo parlando del mercato generale, che tutto sommato ad agosto ha tenuto botta con "solo" un -6,50%, stiamo parlando dell'Alfa, che ad agosto ha perso il 35% e su base annua è sotto del 27%.

E' chiaro che con 2 modelli (tra poco 3, ma uno conta poco come numeri) non si può andare avanti per molto senza perdere ancora vendite e quote di mercato. Occorre darsi un a mossa con Giulia, 169, Alfa-Mazda e SUV, con una certa celerità.

Dubito fortissimamente che presentando auto sopra i 30mila euro si risolveranno i dati di vendita del mercato italiano. Pure mercedes con la ClasseC sta facendo km zero a mani basse...

Da quando il mercato nazionale ha qualche rilevanza? È da mò che in Italia sopravvivacchiano solo le aziende che esportano.

Questa litania del mercato italiano è un falso strumentale.

Infatti il vostro amico canadese cosa dice? Puntiamo sul mercato nordamericano per l'Alfa, tradotto dal suo linguaggio meglio fare Giulia, Suv, ammiraglia in salsa americana e siccome i nostri ultimi governi hanno praticamente detto a Fiat fai quello che vuoi ecco che non trovo molto strano una riduzione di rilevanza non solo del mercato europeo per Fiat, ma pure per gli impianti produttivi in favore degli USA che saranno pure prima o poi anche la sede legale. Trovo miracoloso che si siano messi a costruire Maserati a Grugliasco, ma avranno fatto bene i loro conti su costi e ricavi, immagino.
 
alexmed ha scritto:
Infatti il vostro amico canadese cosa dice? Puntiamo sul mercato nordamericano per l'Alfa, tradotto dal suo linguaggio meglio fare Giulia, Suv, ammiraglia in salsa americana e siccome i nostri ultimi governi hanno praticamente detto a Fiat fai quello che vuoi ecco che non trovo molto strano una riduzione di rilevanza non solo del mercato europeo per Fiat, ma pure per gli impianti produttivi in favore degli USA che saranno pure prima o poi anche la sede legale. Trovo miracoloso che si siano messi a costruire Maserati a Grugliasco, ma avranno fatto bene i loro conti su costi e ricavi, immagino.

Plausibile. Se non che, non è che alfa al di lá dell'oceano sia in attivitá febbrile.

Il suv, la 169, la Giulia sono in freezer anche di lá.

Allora, se ci si vuole orientare, forse sarebbe utile cominciare a spostare l'attenzione da ciò che dice a ciò che fa.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
alexmed ha scritto:
pilota54 ha scritto:
alexmed ha scritto:
Tranquilli con questo benessere diffuso, con questo ottimismo per il futuro... vedrete anche nei prossimi mesi quante auto venderanno (o case, o abbigliamento, o...) in Italia.

Alex però qui non stiamo parlando del mercato generale, che tutto sommato ad agosto ha tenuto botta con "solo" un -6,50%, stiamo parlando dell'Alfa, che ad agosto ha perso il 35% e su base annua è sotto del 27%.

E' chiaro che con 2 modelli (tra poco 3, ma uno conta poco come numeri) non si può andare avanti per molto senza perdere ancora vendite e quote di mercato. Occorre darsi un a mossa con Giulia, 169, Alfa-Mazda e SUV, con una certa celerità.

Dubito fortissimamente che presentando auto sopra i 30mila euro si risolveranno i dati di vendita del mercato italiano. Pure mercedes con la ClasseC sta facendo km zero a mani basse...

Da quando il mercato nazionale ha qualche rilevanza? È da mò che in Italia sopravvivacchiano solo le aziende che esportano.

Questa litania del mercato italiano è un falso strumentale.

Questo è vero, ormai il mercato italiano conta poco, in Europa e tanto più nel mondo.
 
norbig ha scritto:
Giulietta forse risente del restyling annunciato, ma con una gamma così ristretta è difficile vendere...

Questo può avere influito in misura anche significativa. Col restyling potrebbe risuperare la Golf, ma parliamo sempre di mercato nazionale.
 
Curiosamente nei dati statistici di vendita per segmento del sito Unrae ho notato che nel segmento F compaiono due Alfa Romeo 8C.

Alfa Romeo nel segmento F! Fa un certo effetto....

Fa altresì un certo effetto notare che il segmento E è crollato, anzi, tutti sono crollati.
Il segmento D ha preso il posto del segmento E.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Plausibile. Se non che, non è che alfa al di lá dell'oceano sia in attivitá febbrile.

Il suv, la 169, la Giulia sono in freezer anche di lá.

Allora, se ci si vuole orientare, forse sarebbe utile cominciare a spostare l'attenzione da ciò che dice a ciò che fa.

Dici che è tutto fermo? Vedremo nei prossimi due anni. Tanto per discutere che a me invece interessa vedere solo l'Alfa made in Hiroshima. :)
 
La Golf ovviamente nel medio lungo periodo venderà di più della Giulietta che è già arrivata al suo apice e sta cominciando la discesa.

Ci sono però diversi elementi che giocano a favore della Giulietta nei confronti della Golf:

1) (lo metto per primo anche se immagino che pochi scelgano la Giulietta per questo) Retrotreno a due bracci e mezzo su tutte le versioni, mentre la Golf 1.6 TDI - che oggi è la versione più venduta - ha solo l'economico ponte interconnesso.
2) Led Diurni anche senza mettere i fari bixeno, mentre su Golf sono più moderni ma vincolati a quest'ultimi, viceversa ci sono dei tristi "lumicini" gialli.
3) 6a marcia sul 1.6 JTD, mentre sulla Golf 1.6 TDI il cambio ha solo 5 marce. Ora è uscita la verisone Bluemotion 1.6 TDI 110 cv che ha anche la 6a però fa parte di un allestimenti speciale.
4) Sulla Giulietta le versioni turbo GPL vendono bene perché mantengono pressoché inalterate le prestazioni ed il rombo del motore a benzina.
 
Fancar_ ha scritto:
Curiosamente nei dati statistici di vendita per segmento del sito Unrae ho notato che nel segmento F compaiono due Alfa Romeo 8C.

Alfa Romeo nel segmento F! Fa un certo effetto....

Fa altresì un certo effetto notare che il segmento E è crollato, anzi, tutti sono crollati.
Il segmento D ha preso il posto del segmento E.

Incredibile! Vuol dire che ce n'erano ancora 2 da immatricolare! O c'è un errore e si tratta della 4C? :shock:
 
Forse erano espositive e sono state immatricolate. Qui dalle mie parti c'è una concessionaria che ha una 8C spider bianca esposta in salone, non so se sia in vendita, il prezzo non è esposto :)
 
Avevo citato una dichiarazione. Per dovere di cronaca:

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-simpatico-marpionne-ricatta-il-parlamento-o-una-legge-sulla-rappresentanza-sindacale-o-via-62059.htm

Cosí si capisce meglio come questa discesa agli inferi dei numeri non faccia apparentemente alcun rumore in seno a Fiat.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Avevo citato una dichiarazione. Per dovere di cronaca:

http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/il-simpatico-marpionne-ricatta-il-parlamento-o-una-legge-sulla-rappresentanza-sindacale-o-via-62059.htm

Cosí si capisce meglio come questa discesa agli inferi dei numeri non faccia apparentemente alcun rumore in seno a Fiat.

«Di soli diritti si può morire», il monito del top manager. Da allora nulla si è mosso nelle stanze dei bottoni. E così Marchionne, nel riaprire i cancelli delle fabbriche alla Fiom, ha deciso di lanciare un vero ultimatum. I nomi di Mirafiori e Cassino (circa 9.500 le persone occupate) non vengono fatti, ma è chiaro che i due stabilimenti sono i soggetti della nota.

Ma a Cassino non è dove si produce la giulietta? insieme a Delta e Bravo?
E a Mirafiori si produce ormai solo la Mito? Per soli 3 giorni al mese?
 
Sempre parlando di questo fantastico gruppo e questo immenso imprenditore ho visto la puntata di Presadiretta di ieri sera e hanno fatto un servizio sulla desertificazione industriale di Torino città nella quale abito.

Come sapete tutti a Mirafiori producono solo la Mito 3 giorni al mese, mentre prima producevano sei modelli e le aziende di componentistica, tante, hanno praticamente chiuso.
Le alette parasole ad esempio adesso le fanno in Serbia e in Polonia.

Lo so, è un discorso vecchio e fuori dal tempo che mi fa sembrare un vecchio comunista della fiom che non sono, ma io credo che gli imprenditori debbano avere delle responsabilità nei confronti delle aziende che amministrano, verso la propria storia (come è possibile trattare cosi' Torino, simbolo stesso della Fiat e degli Agnelli) e verso le proprie maestranze.

Certo la cosa che conta di più per questi finanzieri senza scupolo alcuno, sono i bilanci, ma qualcuno dovrebbe chiedere il conto delle promesse mancate che sono state barattate in cambio della perdita di diritti dei lavoratori e discutibili scelte contrattuali (discutibili perchè non c'è ragione di accorciare la pausa caffè a gente che non lavora) e di milioni di ore di cassaintegrazione pagate da tutti i contribuenti italiani.

Non era argomento della trasmissione ma pensando alla situazione del gruppo in italia mi è venuto in mente un spunto che potrebbe essere interessante ovvero i simboli, secondo me i simboli sono importanti e sputare su di essi è un segnale bello e buono.

Vorrei farvi riflettere come sono stati trattati i simboli della Fiat con rapido riassunto:

Alfa e la sua storia azzerati, museo chiuso, stabilimenti produttivi cancellati per sempre.

Lancia di via Monginevro a Torino smantellata con le ruspe per fare speculazione edilizia e mentre le ruspe procedevano alla demolizione, un cartellone vicino all'ex fabbrica pubblicizzava la favolosa new-Flavia, il grattacielo Lancia situato nell'omonima via, poco distante dello stabilimento il simbolo della Lancia in tutta la città venduto e con le storiche insegne Lancia cancellate per sempre.

Mirafiori, Fiat e Torino desertificati, azzerati la nuova Punto, simbolo storico del saper fare macchine piccole in Italia e tradizionale arma di riscatto per l'azienda, cancellata (non venitemi a dire che non avrebbe mercato, perchè modelli come la 208 e soprattutto la Clio stanno vendendo bene). Torino ovvero il simbolo del gruppo trattata come se non avesse niente a che fare con la Fiat.

Questi a me non mi sembrano piani industriali strategie, mi sembra solo odio profondo verso tutto quanto di buono è stato fatto dall'azienda italiana e dai suoi gloriosi marchi da cancellare il più in fretta possibile, come i lavoratori da annullare.

Nessuno chiede il conto di queste nefandezze, nessuno dice che un imprenditore che non fa prodotti e desertifica l'azienda che dirige è quantomeno un incapace che dovrebbe essere cacciato a pedate. So benissimo che esistono altre logiche, ma allora tutto diventa valido, la truffa, rubare soldi, spacciare droga ai bambini, perchè anche queste cose producono profitto.

Spero che almeno la storia, visto che i contemporanei continuano ad applaudire questi arroganti truffatori che magari si comprano anche il corriere della sera, qualifichi questi avvoltoi per quello che sono.

Scusate la lunghezza e scusate se sembro un bolscevico ma il servizio di ieri sera mi ha fatto riflettere anche se erano cose che avevo e che abbiamo tutti sotto gli occhi.
 
HenryChinaski ha scritto:
Sempre parlando di questo fantastico gruppo e questo immenso imprenditore ho visto la puntata di Presadiretta di ieri sera e hanno fatto un servizio sulla desertificazione industriale di Torino città nella quale abito.

D'altra parte i piani alti della politica hanno detto: signor Fiat faccia come le pare a noi non interessa.
 
alexmed ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
Sempre parlando di questo fantastico gruppo e questo immenso imprenditore ho visto la puntata di Presadiretta di ieri sera e hanno fatto un servizio sulla desertificazione industriale di Torino città nella quale abito.

D'altra parte i piani alti della politica hanno detto: signor Fiat faccia come le pare a noi non interessa.

I piani alti.della politica sono attualmente assenti ingiustificati.

Ma fossero anche presenti, prima di mettersi ad un tavolo di trattativa è anche doveroso capire quanto è credibile ed affidabile la controparte.

Ora, se fossi Marchionne, a trattare con un politico italiano non mi ci metterei proprio. Tuttavia, il problema è che temo che questa considerazione sia un po' "palindroma": funziona anche al contrario.

Se si sposta l'attenzione.da quel che.dicono a.quel che fanno, il piú pulito ha la rogna.
 
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