Sempre parlando di questo fantastico gruppo e questo immenso imprenditore ho visto la puntata di Presadiretta di ieri sera e hanno fatto un servizio sulla desertificazione industriale di Torino città nella quale abito.
Come sapete tutti a Mirafiori producono solo la Mito 3 giorni al mese, mentre prima producevano sei modelli e le aziende di componentistica, tante, hanno praticamente chiuso.
Le alette parasole ad esempio adesso le fanno in Serbia e in Polonia.
Lo so, è un discorso vecchio e fuori dal tempo che mi fa sembrare un vecchio comunista della fiom che non sono, ma io credo che gli imprenditori debbano avere delle responsabilità nei confronti delle aziende che amministrano, verso la propria storia (come è possibile trattare cosi' Torino, simbolo stesso della Fiat e degli Agnelli) e verso le proprie maestranze.
Certo la cosa che conta di più per questi finanzieri senza scupolo alcuno, sono i bilanci, ma qualcuno dovrebbe chiedere il conto delle promesse mancate che sono state barattate in cambio della perdita di diritti dei lavoratori e discutibili scelte contrattuali (discutibili perchè non c'è ragione di accorciare la pausa caffè a gente che non lavora) e di milioni di ore di cassaintegrazione pagate da tutti i contribuenti italiani.
Non era argomento della trasmissione ma pensando alla situazione del gruppo in italia mi è venuto in mente un spunto che potrebbe essere interessante ovvero i simboli, secondo me i simboli sono importanti e sputare su di essi è un segnale bello e buono.
Vorrei farvi riflettere come sono stati trattati i simboli della Fiat con rapido riassunto:
Alfa e la sua storia azzerati, museo chiuso, stabilimenti produttivi cancellati per sempre.
Lancia di via Monginevro a Torino smantellata con le ruspe per fare speculazione edilizia e mentre le ruspe procedevano alla demolizione, un cartellone vicino all'ex fabbrica pubblicizzava la favolosa new-Flavia, il grattacielo Lancia situato nell'omonima via, poco distante dello stabilimento il simbolo della Lancia in tutta la città venduto e con le storiche insegne Lancia cancellate per sempre.
Mirafiori, Fiat e Torino desertificati, azzerati la nuova Punto, simbolo storico del saper fare macchine piccole in Italia e tradizionale arma di riscatto per l'azienda, cancellata (non venitemi a dire che non avrebbe mercato, perchè modelli come la 208 e soprattutto la Clio stanno vendendo bene). Torino ovvero il simbolo del gruppo trattata come se non avesse niente a che fare con la Fiat.
Questi a me non mi sembrano piani industriali strategie, mi sembra solo odio profondo verso tutto quanto di buono è stato fatto dall'azienda italiana e dai suoi gloriosi marchi da cancellare il più in fretta possibile, come i lavoratori da annullare.
Nessuno chiede il conto di queste nefandezze, nessuno dice che un imprenditore che non fa prodotti e desertifica l'azienda che dirige è quantomeno un incapace che dovrebbe essere cacciato a pedate. So benissimo che esistono altre logiche, ma allora tutto diventa valido, la truffa, rubare soldi, spacciare droga ai bambini, perchè anche queste cose producono profitto.
Spero che almeno la storia, visto che i contemporanei continuano ad applaudire questi arroganti truffatori che magari si comprano anche il corriere della sera, qualifichi questi avvoltoi per quello che sono.
Scusate la lunghezza e scusate se sembro un bolscevico ma il servizio di ieri sera mi ha fatto riflettere anche se erano cose che avevo e che abbiamo tutti sotto gli occhi.