<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Vendita Alfa Romeo. | Page 22 | Il Forum di Quattroruote

Vendita Alfa Romeo.

angelo0 ha scritto:
La ridicolitá di Fiat é la trasparenza italiana.
Un alfa sopra i due litri non si vende ,nemmeno se fatta d'oro.
ci trovereste sempre un difetto,lo era 40 anni fa ,lo sará 40 anni dopo.
se non lo trovate voi il difetto, ci sará qualcuno che lo inventa e voi ci credete.
Ridicolo é che questo marchio alfa per vivere deve diventare di nicchia,speranto che venda all 'estero si questo é ridicolo,solo che alfa non é Ferrari.

Io sinceramente non ti capisco. Secondo te fiat è ridicola perchè trasparente. Che cosa significa?

Non trovi invece ridicolo che alfa sia ridotta a mito e giulietta?
 
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
marcobeggi ha scritto:
angelo0 ha scritto:
La ridicolitá di Fiat é la trasparenza italiana.
Un alfa sopra i due litri non si vende ,nemmeno se fatta d'oro.
ci trovereste sempre un difetto,lo era 40 anni fa ,lo sará 40 anni dopo.
se non lo trovate voi il difetto, ci sará qualcuno che lo inventa e voi ci credete.
Ridicolo é che questo marchio alfa per vivere deve diventare di nicchia,speranto che venda all 'estero si questo é ridicolo,solo che alfa non é Ferrari.

HAI PIENAMNETE RAGIONE, Ormai per alcuni qualsiasi cosa si muova se non è krukka allora non è buona a prescindere.
Siamo ai limiti dell'ottusaggine più bieca. 8)
Anche per te qualsiasi cosa non e' uscita da Fiat e' un cesso_Oppure hai cambiato opinione e i cessi sono capaci di farli tutti?

Non è questione di Fiat: Goldrake non compra se non è made in Pomigliano. E un amante dei tramezzini. Sulla sua 159 ogni tanto si ferma, stacca il pannello porta e ne tira fuori uno: si chiama "merenda Pack" ed è un optional costosissimo, anche a livello di manutenzione: tutte le volte che esaurisci le scorte, passi a Pomigliano e ti fanno il pieno. C'è anche la variante "pasticceria pack": stacchi il pannello porta, e ci trovi una porzione di pastiera napoletana. :XD:
Scusa dimenticavo che Sasa' lavora a Pomigliano,chisa' come se la cavera' con le Panda. :p
 
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
marcobeggi ha scritto:
angelo0 ha scritto:
La ridicolitá di Fiat é la trasparenza italiana.
Un alfa sopra i due litri non si vende ,nemmeno se fatta d'oro.
ci trovereste sempre un difetto,lo era 40 anni fa ,lo sará 40 anni dopo.
se non lo trovate voi il difetto, ci sará qualcuno che lo inventa e voi ci credete.
Ridicolo é che questo marchio alfa per vivere deve diventare di nicchia,speranto che venda all 'estero si questo é ridicolo,solo che alfa non é Ferrari.

HAI PIENAMNETE RAGIONE, Ormai per alcuni qualsiasi cosa si muova se non è krukka allora non è buona a prescindere.
Siamo ai limiti dell'ottusaggine più bieca. 8)
Anche per te qualsiasi cosa non e' uscita da Fiat e' un cesso_Oppure hai cambiato opinione e i cessi sono capaci di farli tutti?

Non è questione di Fiat: Goldrake non compra se non è made in Pomigliano. E un amante dei tramezzini. Sulla sua 159 ogni tanto si ferma, stacca il pannello porta e ne tira fuori uno: si chiama "merenda Pack" ed è un optional costosissimo, anche a livello di manutenzione: tutte le volte che esaurisci le scorte, passi a Pomigliano e ti fanno il pieno. C'è anche la variante "pasticceria pack": stacchi il pannello porta, e ci trovi una porzione di pastiera napoletana. :XD:
L'idea non è mica male, pensa, a seconda dei gusti uno sceglie l'auto col pack adatto. Adesso, visto il periodo, si potrebbe prendere la 159 col "pack struffoli" :D
 
Maxetto ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
marcobeggi ha scritto:
angelo0 ha scritto:
La ridicolitá di Fiat é la trasparenza italiana.
Un alfa sopra i due litri non si vende ,nemmeno se fatta d'oro.
ci trovereste sempre un difetto,lo era 40 anni fa ,lo sará 40 anni dopo.
se non lo trovate voi il difetto, ci sará qualcuno che lo inventa e voi ci credete.
Ridicolo é che questo marchio alfa per vivere deve diventare di nicchia,speranto che venda all 'estero si questo é ridicolo,solo che alfa non é Ferrari.

HAI PIENAMNETE RAGIONE, Ormai per alcuni qualsiasi cosa si muova se non è krukka allora non è buona a prescindere.
Siamo ai limiti dell'ottusaggine più bieca. 8)
Anche per te qualsiasi cosa non e' uscita da Fiat e' un cesso_Oppure hai cambiato opinione e i cessi sono capaci di farli tutti?

Non è questione di Fiat: Goldrake non compra se non è made in Pomigliano. E un amante dei tramezzini. Sulla sua 159 ogni tanto si ferma, stacca il pannello porta e ne tira fuori uno: si chiama "merenda Pack" ed è un optional costosissimo, anche a livello di manutenzione: tutte le volte che esaurisci le scorte, passi a Pomigliano e ti fanno il pieno. C'è anche la variante "pasticceria pack": stacchi il pannello porta, e ci trovi una porzione di pastiera napoletana. :XD:
L'idea non è mica male, pensa, a seconda dei gusti uno sceglie l'auto col pack adatto. Adesso, visto il periodo, si potrebbe prendere la 159 col "pack struffoli" :D
:lol:
 
fpaol68 ha scritto:
angelo0 ha scritto:
La ridicolitá di Fiat é la trasparenza italiana.
Un alfa sopra i due litri non si vende ,nemmeno se fatta d'oro.
ci trovereste sempre un difetto,lo era 40 anni fa ,lo sará 40 anni dopo.
se non lo trovate voi il difetto, ci sará qualcuno che lo inventa e voi ci credete.
Ridicolo é che questo marchio alfa per vivere deve diventare di nicchia,speranto che venda all 'estero si questo é ridicolo,solo che alfa non é Ferrari.

Io sinceramente non ti capisco. Secondo te fiat è ridicola perchè trasparente. Che cosa significa?

Non trovi invece ridicolo che alfa sia ridotta a mito e giulietta?
No devi capire me ,ma voi stessi dovete capirvi no bla bla bla ma :oops:

Fatti non parole. "Negli Stati Uniti si agisce, in Italia si parla", è quanto ha affermato Sergio Marchionne ai cronisti a margine dell'incontro, spiegando anche che in meno di un anno e mezzo Chrysler ha investito 3 miliardi di dollari negli Usa.

che non succede in Italia ci sará un motivo.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
pazzoalfa ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Ancora non ti rassegni ?
Quando la BMW fa la Mini lo fa per fare cassa,ha la gamma piena e anche di piu'.

Quando Alfa Romeo a differenza di BMW mette il proprio marchio su una Gpunto non lo fa per fare cassa ma per allungare l'Agonia ormai segnata,perche oltre c'e' solo la Golf Italiana. ;)
Fivestars.
Quoto al 100%. ;)

:shock: pazzoalfa che quota 75turbo e gli dà 5 stelle.....ohibò....si è rivoltato il mondo.....questa Fiat è riuscita a rivoltare il mondo... :lol:

Non sarà mica l'apocalisse? :shock:

carissimo,
io ragiono con la mia testa e scrivo sempre ciò che penso,
se c'è da Elogiare fiat per qualcosa ( esempio 500 ) non ho problemi a scriverlo, se c'è da rimproverare ( e questo Topic ne è un chiaro esempio ) mi comporto alla stessa maniera.
tutto qui. ;)
 
pazzoalfa ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
pazzoalfa ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Ancora non ti rassegni ?
Quando la BMW fa la Mini lo fa per fare cassa,ha la gamma piena e anche di piu'.

Quando Alfa Romeo a differenza di BMW mette il proprio marchio su una Gpunto non lo fa per fare cassa ma per allungare l'Agonia ormai segnata,perche oltre c'e' solo la Golf Italiana. ;)
Fivestars.
Quoto al 100%. ;)

:shock: pazzoalfa che quota 75turbo e gli dà 5 stelle.....ohibò....si è rivoltato il mondo.....questa Fiat è riuscita a rivoltare il mondo... :lol:

Non sarà mica l'apocalisse? :shock:

carissimo,
io ragiono con la mia testa e scrivo sempre ciò che penso,
se c'è da Elogiare fiat per qualcosa ( esempio 500 ) non ho problemi a scriverlo, se c'è da rimproverare ( e questo Topic ne è un chiaro esempio ) mi comporto alla stessa maniera.
tutto qui. ;)
essere leali dovrebbe essere un pregio,a volte puo essere la cosa sbagliata..

D
quando questa interpretata come si vuole,
 
pazzoalfa ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
pazzoalfa ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Ancora non ti rassegni ?
Quando la BMW fa la Mini lo fa per fare cassa,ha la gamma piena e anche di piu'.

Quando Alfa Romeo a differenza di BMW mette il proprio marchio su una Gpunto non lo fa per fare cassa ma per allungare l'Agonia ormai segnata,perche oltre c'e' solo la Golf Italiana. ;)
Fivestars.
Quoto al 100%. ;)

:shock: pazzoalfa che quota 75turbo e gli dà 5 stelle.....ohibò....si è rivoltato il mondo.....questa Fiat è riuscita a rivoltare il mondo... :lol:

Non sarà mica l'apocalisse? :shock:

carissimo,
io ragiono con la mia testa e scrivo sempre ciò che penso,
se c'è da Elogiare fiat per qualcosa ( esempio 500 ) non ho problemi a scriverlo, se c'è da rimproverare ( e questo Topic ne è un chiaro esempio ) mi comporto alla stessa maniera.
tutto qui. ;)

Non so, ma forse non hai colto l'ironia di BC ;)
 
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Si e' da tempo che Pazzoalfa ha capito da che parte stanno gli Alfisti e chi sono i veri nemici dell'Alfa non i Tedeschi ma Fiat. ;)

Invece angelo mi si sta vanguardizzando.... sarà il troppo dolore.... ;)
basterebbe leggere con un pizzico di attenzione tedesca, e capiresti di piu.
Altro che dolore e lacrime....su con la vita :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Si e' da tempo che Pazzoalfa ha capito da che parte stanno gli Alfisti e chi sono i veri nemici dell'Alfa non i Tedeschi ma Fiat. ;)

Invece angelo mi si sta vanguardizzando.... sarà il troppo dolore.... ;)
fai una bella truzione di queto Bericht ma sopratutto sincero.
Poi magari incomincerai a capire se mi chiamo..........................
Non ho mai scritto che alfa non abbia fatto sbagli ma ho sempre cercato dire da dove e perché si sbaglia.

12.09.1988

AUTOMOBILE
Rostiger Ruhm

Alfa Romeo will, durch Fiat-Milliarden gestärkt, "wieder nach oben" - mit neuen Modellen, starken Motoren und besserer Qualität. Ende September rollt der Alfa 164 an. *

Es war einmal ein Flirt, der sich zur großen Liebe steigerte. Aber allmählich verflüchtigte sie sich, statt dessen gab es nur noch Streit und Ärger.

So traurig endete die Affäre zwischen Alfa Romeo und den deutschen Autokäufern. Mit schlampig verarbeiteten Karossen erbrachten die Italiener den Nachweis, daß alte Liebe sehr wohl rosten kann.

Zwar beteuerten die Manager aus Mailand Jahr um Jahr, die Pfusch-Probleme endlich beseitigt zu haben; immer wieder gelobten sie Besserung und strengere Qualitätskontrollen. Doch die beschwörenden Worte der ständig wechselnden Alfa-Direktoren an die davonlaufenden Liebhaber erwiesen sich regelmäßig als leere Sprüche. "Das Rostlauben-Image sind wir los", trompete ein Alfa-Mann vor der deutschen Presse - in Wahrheit war die Firma bloß ihre Kundschaft los.

Nun, nach der Übernahme des maroden Staatsunternehmens durch den Fiat-Konzern, soll die ruhmreiche, fast 80 Jahre alte Traditionsmarke wieder auf die Überholspur gesteuert werden - vorerst noch mit den bekannten Versprechungen: "Das Vertrauen der Autofahrer in die Marke wird niemals enttäuscht", will Alfas Deutschland-Chef Siegfried Ehrler den Bundesbürgern einbleuen.

"Schlag auf Schlag" werden laut Ehrler "leistungsstarke und qualitativ hochstehende Fahrzeuge" über die Alpen stürmen, "jedes Jahr mindestens eine Neuheit". Ein erster "Beweis der Trendwende" (Ehrler) rollt noch Ende dieses Monats an - der Alfa 164.

Mit drei Litern Hubraum, 184 PS und 230 km/h Spitze soll der viertürige Fronttriebler ausreichend gerüstet sein, um als "Limousine der Oberklasse" verwöhnte Fahrer zur Probefahrt zu animieren. Trotz üppiger Ausstattung, darunter serienmäßig ABS, Leichtmetallräder und elektrisch verstell- und beheizbare Vordersitze, wurde der Kaufpreis mit 45 200 Mark knapp kalkuliert.

"Das sind rund 15 000 Mark weniger, als Mercedes und BMW für vergleichbare Modelle verlangen", rechnet der ehemalige BMW-Manager Ehrler vor. Eine Vierzylinder-Version (ohne ABS und Luxus-Zutaten) mit einem 143 PS starken Zweiliter-Motor unter der flachen Fronthaube wollen die Italiener schon für 37 400 Mark anbieten.

Schnell und preisgünstig sei er ja, aber nicht ohne Fehler, monierten Autotester letzte Woche nach Probefahrten rund um Wiesbaden. Zumindest im Sechszylinder-Modell spürt der Fahrer die technischen Grenzen des Frontantriebs, so sehr zerren die 184 Pferdestärken am Lenkrad. Bei Nässe oder holpriger Fahrbahn sind ständige Lenkkorrekturen nötig, wenn der nur 1300 Kilogramm schwere Wagen nicht ins Schlingern geraten soll. Im Innenraum sind derart viele Drucktasten untergebracht, daß bei der Bedienung selbst der Klaviervirtuose Justus Frantz überfordert wäre.

Alfas jüngster Sproß ist Nachzügler einer großen Typen-Familie mit vielen Vätern. Unter dem teilweise verzinkten, von Ferraris Hausschneider Pininfarina entworfenen Blechkleid verstecken sich zahlreiche Ideen aus fremden Entwicklungsabteilungen. In enger Zusammenarbeit mit den Konstrukteuren von Fiat, Saab und Lancia entstanden beispielsweise wesentliche Teile der Fahrgastzelle, spezielle Versteifungen des Rahmens und der Fahrschemel zur Aufnahme von Triebwerk und Vorderradaufhängung.

Während die drei Konkurrenten die Resultate ihrer gemeinsamen Anstrengungen längst präsentiert hatten (Fiat Croma, Saab 9000, Lancia Thema), ging Alfas Neuling erst im September 1987 und zunächst nur in Italien an den Start. Daß die sportliche Spätlese nun mit einem weiteren Jahr Verzögerung nach Deutschland kommt, begründen die Mailänder mit "der starken Nachfrage in Italien". Zugleich räumen sie ein, daß die Erfahrungen aus den letzten Monaten genutzt wurden, um Fehler und automobile Kinderkrankheiten auszumerzen. "Denn in Deutschland", fürchtet Alfa-Sprecher Rinaldo Hercolani, "können wir uns keinen Flop mehr leisten."

Wohl wahr: Nachlässig lackierte Karosserien, die zuweilen schon während des Transports zu gammeln anfingen, häufige Reparaturen und hoher Wertverlust hatten schließlich auch hartnäckige Anhänger abgeschreckt. Seit 1973 fuhren die Alfa-Manager mit Vollgas in die Miesen, mehr als zwei Milliarden Mark Schulden häuften sich an. Statt die Produktionskapazität von 400 000 Einheiten auszunutzen, liefen in den Werken Arese (bei Mailand) und Pomigliano d'Arco (bei Neapel) gerade noch 170 000 Wagen von den Fließbändern.

Die Schieflage führte auch in der verunsicherten Belegschaft zu Spannungen. "Mitunter wurde schon gestreikt", klagte ein Alfa-Manager, "weil in der Kantine die Spaghetti zu weich gekocht waren." Die Folge: noch mehr Pfuscharbeit, weiterer Ärger mit den Käufern. Ein Alfa, höhnten Händler der Konkurrenz, sei "das einzige Auto, das schon im Katalog rostet".

Verärgert stiegen Alfa-Fahrer auf andere Fabrikate um, vor allem in der Bundesrepublik. Im vergangenen Jahr fanden die Italiener gerade noch gut 5000 deutsche Käufer. Der Marktanteil rutschte von einst 1,6 Prozent Mitte der siebziger Jahre auf kümmerliche 0,15 Prozent, weniger noch, als Exoten wie Rußlands Lada oder Japans Daihatsu erreichen.

Um wenigstens die vom Kraftfahrtbundesamt monatlich veröffentlichten Zulassungszahlen nicht allzusehr gegen Null sacken zu lassen, mußten Tricks und Schummeleien herhalten: Massenhaft wurden in der Bundesrepublik Fahrzeuge tageweise zugelassen, sogleich wieder abgemeldet, nach Italien zurückgekarrt und dort verramscht. "Das habe ich gestoppt", versichert Alfas Ehrler.

Im nächsten Jahr will die Frankfurter Werksniederlassung mehr als 9000 Fahrzeuge verkaufen, darunter mindestens 3000 Modelle des Flaggschiffs 164. Vittorio Ghidella, Chef der Auto-Division im Fiat-Konzern, verspricht der einst so stolzen Tochter neuen Auftrieb "mit modernster Technik, Hochleistungsmotoren,

Allrad-Antrieb und später vielleicht auch Allradlenkung". Schon im nächsten Sommer wird der Spider, seit 22 Jahren einziges Alfa-Cabrio, von den häßlichen Gummigeschwüren an Front und Heck befreit werden; ebenfalls 1989 wird ein "aggressives, sehr sportliches Coupe" vorgestellt. Ein Jahr später soll, auf dem Fahrgestell des Typs 164, "ein luxuriöser Sportwagen" folgen.

Einigen deutschen Alfa-Händlern soll gekündigt werden, andere müssen Verkaufsräume und Werkstätten modernisieren. Mit rund 200 Service-Stationen wollen die Mailänder künftig in der Bundesrepublik auskommen. Ehrler: "Daß mancher Kunde vielleicht 80 Kilometer zum nächsten Händler fahren muß, nehmen wir in Kauf." Erfahrene Alfa-Verkäufer bleiben skeptisch. "Noch sinkt das Schiff", meint ein deutscher Großstadthändler, der früher fast 300 Alfas jährlich absetzen konnte, aber mittlerweile zufrieden ist, "wenigstens jede Woche einen zu verkaufen". Ohne drastische Preisabschläge seien die Kunden kaum zurückzugewinnen. "Gewitzte Käufer", klagt der Händler, "wissen doch seit langem, was sie bei uns rausholen können."

DER SPIEGEL 37/1988
 
angelo0 ha scritto:
BelliCapelli3 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Si e' da tempo che Pazzoalfa ha capito da che parte stanno gli Alfisti e chi sono i veri nemici dell'Alfa non i Tedeschi ma Fiat. ;)

Invece angelo mi si sta vanguardizzando.... sarà il troppo dolore.... ;)
fai una bella truzione di queto Bericht ma sopratutto sincero.
Poi magari incomincerai a capire se mi chiamo..........................
Non ho mai scritto che alfa non abbia fatto sbagli ma ho sempre cercato dire da dove e perché si sbaglia.

12.09.1988

AUTOMOBILE
Rostiger Ruhm

Alfa Romeo will, durch Fiat-Milliarden gestärkt, "wieder nach oben" - mit neuen Modellen, starken Motoren und besserer Qualität. Ende September rollt der Alfa 164 an. *

Es war einmal ein Flirt, der sich zur großen Liebe steigerte. Aber allmählich verflüchtigte sie sich, statt dessen gab es nur noch Streit und Ärger.

So traurig endete die Affäre zwischen Alfa Romeo und den deutschen Autokäufern. Mit schlampig verarbeiteten Karossen erbrachten die Italiener den Nachweis, daß alte Liebe sehr wohl rosten kann.

Zwar beteuerten die Manager aus Mailand Jahr um Jahr, die Pfusch-Probleme endlich beseitigt zu haben; immer wieder gelobten sie Besserung und strengere Qualitätskontrollen. Doch die beschwörenden Worte der ständig wechselnden Alfa-Direktoren an die davonlaufenden Liebhaber erwiesen sich regelmäßig als leere Sprüche. "Das Rostlauben-Image sind wir los", trompete ein Alfa-Mann vor der deutschen Presse - in Wahrheit war die Firma bloß ihre Kundschaft los.

Nun, nach der Übernahme des maroden Staatsunternehmens durch den Fiat-Konzern, soll die ruhmreiche, fast 80 Jahre alte Traditionsmarke wieder auf die Überholspur gesteuert werden - vorerst noch mit den bekannten Versprechungen: "Das Vertrauen der Autofahrer in die Marke wird niemals enttäuscht", will Alfas Deutschland-Chef Siegfried Ehrler den Bundesbürgern einbleuen.

"Schlag auf Schlag" werden laut Ehrler "leistungsstarke und qualitativ hochstehende Fahrzeuge" über die Alpen stürmen, "jedes Jahr mindestens eine Neuheit". Ein erster "Beweis der Trendwende" (Ehrler) rollt noch Ende dieses Monats an - der Alfa 164.

Mit drei Litern Hubraum, 184 PS und 230 km/h Spitze soll der viertürige Fronttriebler ausreichend gerüstet sein, um als "Limousine der Oberklasse" verwöhnte Fahrer zur Probefahrt zu animieren. Trotz üppiger Ausstattung, darunter serienmäßig ABS, Leichtmetallräder und elektrisch verstell- und beheizbare Vordersitze, wurde der Kaufpreis mit 45 200 Mark knapp kalkuliert.

"Das sind rund 15 000 Mark weniger, als Mercedes und BMW für vergleichbare Modelle verlangen", rechnet der ehemalige BMW-Manager Ehrler vor. Eine Vierzylinder-Version (ohne ABS und Luxus-Zutaten) mit einem 143 PS starken Zweiliter-Motor unter der flachen Fronthaube wollen die Italiener schon für 37 400 Mark anbieten.

Schnell und preisgünstig sei er ja, aber nicht ohne Fehler, monierten Autotester letzte Woche nach Probefahrten rund um Wiesbaden. Zumindest im Sechszylinder-Modell spürt der Fahrer die technischen Grenzen des Frontantriebs, so sehr zerren die 184 Pferdestärken am Lenkrad. Bei Nässe oder holpriger Fahrbahn sind ständige Lenkkorrekturen nötig, wenn der nur 1300 Kilogramm schwere Wagen nicht ins Schlingern geraten soll. Im Innenraum sind derart viele Drucktasten untergebracht, daß bei der Bedienung selbst der Klaviervirtuose Justus Frantz überfordert wäre.

Alfas jüngster Sproß ist Nachzügler einer großen Typen-Familie mit vielen Vätern. Unter dem teilweise verzinkten, von Ferraris Hausschneider Pininfarina entworfenen Blechkleid verstecken sich zahlreiche Ideen aus fremden Entwicklungsabteilungen. In enger Zusammenarbeit mit den Konstrukteuren von Fiat, Saab und Lancia entstanden beispielsweise wesentliche Teile der Fahrgastzelle, spezielle Versteifungen des Rahmens und der Fahrschemel zur Aufnahme von Triebwerk und Vorderradaufhängung.

Während die drei Konkurrenten die Resultate ihrer gemeinsamen Anstrengungen längst präsentiert hatten (Fiat Croma, Saab 9000, Lancia Thema), ging Alfas Neuling erst im September 1987 und zunächst nur in Italien an den Start. Daß die sportliche Spätlese nun mit einem weiteren Jahr Verzögerung nach Deutschland kommt, begründen die Mailänder mit "der starken Nachfrage in Italien". Zugleich räumen sie ein, daß die Erfahrungen aus den letzten Monaten genutzt wurden, um Fehler und automobile Kinderkrankheiten auszumerzen. "Denn in Deutschland", fürchtet Alfa-Sprecher Rinaldo Hercolani, "können wir uns keinen Flop mehr leisten."

Wohl wahr: Nachlässig lackierte Karosserien, die zuweilen schon während des Transports zu gammeln anfingen, häufige Reparaturen und hoher Wertverlust hatten schließlich auch hartnäckige Anhänger abgeschreckt. Seit 1973 fuhren die Alfa-Manager mit Vollgas in die Miesen, mehr als zwei Milliarden Mark Schulden häuften sich an. Statt die Produktionskapazität von 400 000 Einheiten auszunutzen, liefen in den Werken Arese (bei Mailand) und Pomigliano d'Arco (bei Neapel) gerade noch 170 000 Wagen von den Fließbändern.

Die Schieflage führte auch in der verunsicherten Belegschaft zu Spannungen. "Mitunter wurde schon gestreikt", klagte ein Alfa-Manager, "weil in der Kantine die Spaghetti zu weich gekocht waren." Die Folge: noch mehr Pfuscharbeit, weiterer Ärger mit den Käufern. Ein Alfa, höhnten Händler der Konkurrenz, sei "das einzige Auto, das schon im Katalog rostet".

Verärgert stiegen Alfa-Fahrer auf andere Fabrikate um, vor allem in der Bundesrepublik. Im vergangenen Jahr fanden die Italiener gerade noch gut 5000 deutsche Käufer. Der Marktanteil rutschte von einst 1,6 Prozent Mitte der siebziger Jahre auf kümmerliche 0,15 Prozent, weniger noch, als Exoten wie Rußlands Lada oder Japans Daihatsu erreichen.

Um wenigstens die vom Kraftfahrtbundesamt monatlich veröffentlichten Zulassungszahlen nicht allzusehr gegen Null sacken zu lassen, mußten Tricks und Schummeleien herhalten: Massenhaft wurden in der Bundesrepublik Fahrzeuge tageweise zugelassen, sogleich wieder abgemeldet, nach Italien zurückgekarrt und dort verramscht. "Das habe ich gestoppt", versichert Alfas Ehrler.

Im nächsten Jahr will die Frankfurter Werksniederlassung mehr als 9000 Fahrzeuge verkaufen, darunter mindestens 3000 Modelle des Flaggschiffs 164. Vittorio Ghidella, Chef der Auto-Division im Fiat-Konzern, verspricht der einst so stolzen Tochter neuen Auftrieb "mit modernster Technik, Hochleistungsmotoren,

Allrad-Antrieb und später vielleicht auch Allradlenkung". Schon im nächsten Sommer wird der Spider, seit 22 Jahren einziges Alfa-Cabrio, von den häßlichen Gummigeschwüren an Front und Heck befreit werden; ebenfalls 1989 wird ein "aggressives, sehr sportliches Coupe" vorgestellt. Ein Jahr später soll, auf dem Fahrgestell des Typs 164, "ein luxuriöser Sportwagen" folgen.

Einigen deutschen Alfa-Händlern soll gekündigt werden, andere müssen Verkaufsräume und Werkstätten modernisieren. Mit rund 200 Service-Stationen wollen die Mailänder künftig in der Bundesrepublik auskommen. Ehrler: "Daß mancher Kunde vielleicht 80 Kilometer zum nächsten Händler fahren muß, nehmen wir in Kauf." Erfahrene Alfa-Verkäufer bleiben skeptisch. "Noch sinkt das Schiff", meint ein deutscher Großstadthändler, der früher fast 300 Alfas jährlich absetzen konnte, aber mittlerweile zufrieden ist, "wenigstens jede Woche einen zu verkaufen". Ohne drastische Preisabschläge seien die Kunden kaum zurückzugewinnen. "Gewitzte Käufer", klagt der Händler, "wissen doch seit langem, was sie bei uns rausholen können."

DER SPIEGEL 37/1988
Leggendo questo articolo HO CAPITO TUTTO, MA PROPRIO TUTTO... solo l'ultima frase non capisco :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
Ma che c'è scritto Angelo :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
 
QUESTO

12.09.1988

AUTOMOBILI
Rusty gloria

Alfa Romeo vuole con Fiat-miliardi rafforzato dalla "back up" -, i modelli di motori forte e di migliore qualità. Nuovo La fine dei rotoli di settembre della Alfa 164 a *.

C'era una volta un flirt, salito al grande amore. Ma gradualmente evaporata, invece c'erano solo lotte e di rabbia.

Così tristemente concluso l'affare tra Alfa Romeo e la acquirenti di auto tedesco. Con sciatto corpi trasformati fornito la prova che gli italiani, che l'amore può ruggine molto vecchio pozzo.

Anche se i manager hanno protestato contro il Milan di anno in anno, i problemi hanno finalmente eliminato, il pasticcione, che ripetutamente promesso riforme e controlli di qualità più rigorosi. le suggestive parole del mutamento Alfa registi mai a loro gli amanti della velocità si rivelò ma vuote parole d'ordine regolarmente. - Ma "ruggine secchi L'immagine, stiamo andando," l'uomo tromba un'Alfa prima di tedesco alla stampa, infatti, l'azienda è stata semplicemente i suoi clienti vanno .

Ora, dopo aver assunto la società di stato in difficoltà da parte del Gruppo Fiat, è il glorioso anni tradizione segno 80 quasi in pista veloce sarà gestita ancora una volta - per ora ancora noto con la promessa: "La fiducia dei piloti del marchio non sarà mai deluso" sarà Alfas Germania boss Siegfried Ehrler federale einbleuen i cittadini.

"Rugby", secondo Ehrlich potenti veicoli di alta qualità sulla tempesta alpino "," Ogni anno almeno una novità. " Una prima "prova della svolta" (Ehrlich) i rotoli o alla fine di questo mese - l'Alfa 164i

Con tre litri, 184 cv e 230 km / h è la top-porta a trazione anteriore e quattro sono adeguatamente attrezzati per la berlina di lusso "driver imbarazzo per un test drive per incoraggiare" come. Nonostante le abbondanti servizi, tra cui ABS, cerchi in lega e sedili anteriori riscaldati e regolabili elettricamente, Mark è stato il prezzo di acquisto, con 45 200 uno rigorose.

"Si tratta di circa 15 000 i marchi meno rispetto ai modelli comparabili di Mercedes e BMW per la carica" calcola l'ex manager di BMW Ehrler prima. Una versione a quattro cilindri (senza ABS e ingredienti di alta qualità) con un CV del motore due litri 143 sotto il cofano piatto gli italiani hanno per 37 400 marchi offrire.

Veloce ed economico che è, sì, ma non senza colpa, i tester auto lamentato la scorsa settimana dopo la prova di guida in giro per Wiesbaden. Almeno nel modello a sei cilindri, il pilota si sente i limiti tecnici della trazione anteriore, in modo che il rimorchiatore 184 cavalli sul volante. Quando bagnato o irregolare correzioni dello sterzo strada sono necessari solo se la costante pesante 1.300 kg auto non arriva in rotolo. Al suo interno sono talmente tanti pulsanti situati che il funzionamento anche del virtuoso pianista Justus Frantz sarebbe stato sopraffatto.

sparare sbandati recente Alfa è una grande famiglia con molti tipi di padri. Nel parzialmente zincata, Pininfarina ha progettato casa Ferrari carrozzeria Schneider nascondere molte idee da altri reparti di sviluppo. Lavorando a stretto contatto con i designer di Fiat, Lancia e Saab, per esempio, erano parti essenziali del vano passeggeri, la rigidità specifica del telaio e controtelaio per ospitare il motore e le sospensioni anteriori.

Mentre i tre concorrenti, i risultati dei loro sforzi congiunti è stato a lungo presentato (Fiat Croma e Saab 9000, Lancia), Rookie Alfa fu solo nel settembre 1987 e inizialmente solo in Italia all'inizio. Che lo sport Vendemmia Tardiva l'ora con un altro anno in Germania è il ritardo, i motivi di Milano che "la forte domanda in Italia." Allo stesso tempo, riconoscere che l'esperienza degli ultimi mesi sono stati utilizzati fuori, gli errori e le malattie infantili automobile da estirpare. "Perché in Germania," Rinaldo Hercolani paure Alfa portavoce, "non possiamo più permetterci di flop."

Abbastanza vero: verniciato corpi senza cura, che ha già iniziato durante il trasporto verso barbone a volte, le frequenti riparazioni e ammortamenti alto era testardo seguaci finalmente bonificato. Dal 1973, il manager ha guidato tutto gas Alfa nel Meanies, oltre due miliardi di dollari di debito si accumula. La capacità di produzione di 400 000 unità, invece di sfruttare le corse nelle opere Arese (Milano) e Pomigliano d'Arco (Napoli) solo un ulteriore 170 000 auto dalle linee di montaggio.

Tale squilibrio è anche portato a tensioni nel mondo del lavoro insicuro. "A volte era già in sciopero», si lamentò una e-Alfa manager, "perché la mensa spaghetti erano cotti troppo morbido dentro" Il risultato: anche pasticcione lavorare di più, ulteriori problemi con gli acquirenti. Un Alfa, i commercianti deriso del concorso era "l'unica auto che ha ruggine nel catalogo.

driver Angry ha Alfa-on per altre marche, in particolare nella Repubblica federale. Lo scorso anno, gli italiani erano il solo poco più di 5.000 buyers tedeschi. La quota di mercato scivola dal 1,6 per cento una volta che la metà degli anni settanta, in un minuscolo 0,15 per cento, molto meno di quello russo o giapponese Daihatsu Lada raggiungere esotici.

Almeno dalla Federal Motor Transport Authority rilasciato ammissione mensile cifre troppo a zero abbassamento non lasciare doveva, e imbrogli servire Tricks: Messe sono state la Repubblica federale di veicoli su base giornaliera consentito, una volta uscito di nuovo, a zurückgekarrt Italia e poi ceduta. "Ho smesso", dice Ehrler Alfa.

L'anno prossimo lavorerà con la sede di Francoforte di vendere più di 9.000 veicoli, di cui almeno 3000 modelli di 164 ° ammiraglia Vittorio Ghidella, responsabile della divisione auto del gruppo Fiat, promettendo la figlia una volta orgogliosi di una spinta con le ultime tecnologie, i motori ad alte prestazioni,

Quattro ruote motrici e poi forse-volante a quattro. "L'estate successiva, la Spider, anni solo convertibile Alfa nelle ulcere gomma brutto sulla parte anteriore e posteriore, libero a 22 in quanto, oltre 1989 costituisce una" sportiva coupè molto "presentato aggressivo. Un anno dopo, il telaio del tipo 164, "una vettura sportiva di lusso" da seguire.

Alcuni Alfa concessionari tedeschi debba essere chiuso, altri hanno a modernizzare officine e showroom. Con circa 200 stazioni di servizio desidera che il futuro della Repubblica Federale di Milano, d'accordo. Ehrlich: "fatto che alcuni clienti hanno a guidare km da rivenditore più vicino forse 80, prendiamo in considerazione. I" Esperto Alfa-venditori rimangono scettici. "Una volta che la nave affonda", dice un trader città tedesca che potrebbe vendere quasi 300 anni Alfas prima, ma ora è soddisfatto, "almeno ogni settimana per vendere". Senza drastici tagli dei prezzi per riconquistare i clienti sono piccoli. "Acquirenti Furbo", si lamenta il concessionario ", per lungo tempo sanno quello che può uscire di qui."

Der Spiegel 37/1988
 
valvonauta_distratto ha scritto:
In parole povere,l alfa gia prima che la comprasse Fiat faceva piancere, ma anche dopo non é diventata migliore. Gia nel 1973 stava con 2miliardi di Dollari di deficit. Nella metá anni settanta l 'alfa stava con 1,6 % in buona posizione nel mercato tedesco ma praticamente nel 1986 stava con 5000 vendite con un 0,15% sul mercato.
Con la nomea che questa arrugginiva sui cataloghi.
Meglio che mi fermo qui................................
 
angelo0 ha scritto:
valvonauta_distratto ha scritto:
In parole povere,l alfa gia prima che la comprasse Fiat faceva piancere, ma anche dopo non é diventata migliore. Gia nel 1973 stava con 2miliardi di Dollari di deficit. Nella metá anni settanta l 'alfa stava con 1,6 % in buona posizione nel mercato tedesco ma praticamente nel 1986 stava con 5000 vendite con un 0,15% sul mercato.
Con la nomea che questa arrugginiva sui cataloghi.
Meglio che mi fermo qui................................
Ma se lo stato pretendeva ,giustamente,da Alfa Romeo di dare lavoro al Sud e poi i soldi doveva cacciarli e trovarseli Alfa Romeo come poteva fare?
Perche' negli anni 60 inizi 70 quando non c'era l'Alfasud le cose andavano bene?

Se faceva piangere l'Alfa la Fiat faceva "schifo" perche' agli italiani costava 10 volte di piu' di quello che costava Alfa Romeo dandoci le tempra e le tipo ricarrozzate e facendo fuggire gli Alfisti verso marche estere,,ti sei mai chiesto perche' le Ferrovie dello stato le poste statali la sanita' e tutti gli enti pubblici hanno continuato a fare passivi e non sono stati venduti insieme ad Alfa Romeo?
Mica l'ha voluta Alfa Romeo l'Alfasud che arrugginiva mica l'ha chiesto Alfa Romeo di assumere operai inesperti,oppure fiat ha fatto meglio a chiudere tutto?
5000 Alfa Romeo Vere valgono molto piu' di un milione di fiat ricarrozzate,oggi siamo a meno di 100.000 fiat ricarrozzate alla fine degli anni 80 con quel cesso che era l'Alfa ne vendeva tre volte tanto di ALFA DOCG.
 
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