Per me che non l'ho mai fatto, si

Immagino sia semplicemente l'ansi della prima esperienza, ho sempre visto il mondo della compravendita delle auto come un mondo di squali e me ne sono tranquillamente tenuto a distanza. Comunque, non ho remore a credere che tutto quello che dici sia veritiero.
Le mie remore sono:
1) A che prezzo vendere l'auto? Vista l'offerta di Volvo, e i prezzi che vedo in giro, un offerta equa è fra i 20000 e i 22000 euro.
2) Per il passaggio assicurazione alla nuova auto, dovrei vendere l'auto entro 60 giorni dal passaggio della stessa, il che mi mette un po' di ansia (non conosco i risvolti negativi in caso di mancata vendita del veicolo entro i termini).
3) Avere a che fare con le persone non è il mio forte (cosa personale, ma si supera tutto)
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Ecco, la questione fregature è quella che mi preme di più evitare.
1) non è che ti posso dire io che cifra chiedere : anche tra i privati, c'è chi chiede cifre ragionevoli e chi invece spara prezzi anche superiori a quelli chiesti dai concessionari.
Guarda cosa chiedono gli altri, pensa quanto saresti disposto a pagarla tu e poi decidi, aumentando (non troppo) la cifra richiesta per poter scontare qualcosa all'acquirente (un migliaio di €, ti direi, è come mi sono in genere regolato io) che, di solito, è soddisfatto dal contentino psicologico dello sconto ottenuto..... in realtà si tratta di una fesseria, ma l'uomo medio è più contento di pagarla 20.000 su una richiesta di 21.000 che di trovarsi un prezzo di 19.700 non trattabile. In media, ripeto, e non vale per tutti e sempre tant'è vero che io stesso non chiesi una lira di sconto, quando comprai la Cayman due anni fa, essendo il prezzo già ottimo di suo.
Sconti eccessivi, partendo da richieste spropositate - e ci sono - danno invece, a me, una forte sensazione di scarsa serietà.
2) "Ansia" mi pare decisamente eccessiva e fuori luogo..... chiedi al tuo assicuratore cosa fare, tenendo presente che un'auto - purché in luogo privato e non per strada - può anche stare per un po' senza assicurazione, solo che questo impedirebbe ad un acquirente di farci un giro di prova su strada. Vedi tu.
3) su questo non c'è moltissimo da dire, ma se ti comporti in modo assolutamente onesto e trasparente, pretendendo identico comportamento dagli acquirenti, sarà tutto più facile.
Un esempio : sempre quando comprai la Cayman, chi me la vendette, un privato, volle solo assegni circolari, anche il primo dato per "bloccare" l'auto ed iniziare la pratica (c'era un leasing, come privato, da chiudere con la Porsche Italia) ed io gli diedi un assegno circolare, anche se comportava fare un salto in banca : era una richiesta ragionevole, per evitare a lui ogni possibile problema, e lo accontentai.
4) le fregature..... per evitare ogni rischio, accetta solo 2 sistemi di pagamento (niente contanti !) e cioè :
- bonifico anticipato, che tu devi devi già vedere sul TUO c/c, non accettando "prove" di bonifico che si pretende effettuato mostrandoti una ricevuta su un c/c dell'acquirente ;
- un assegno circolare, possibilmente emesso al momento, in tua presenza, nella banca dell'acquirente ; diversamente, chiedi in banca che controllino l'autenticità dell'assegno, le banche possono farlo.
- un assegno personale di c/c può essere accettato come anticipo, ma devono poi essere passati quel certo numero di giorni lavorativi (fissati dalle norme bancarie) perché il suo pagamento non sia più revocabile, e questo spesso stride con i tempi ristretti che la gente si aspetta per un passaggio di proprietà..... poi dipende, ci può essere una questione di fiducia personale o meno, non si può dire a priori cosa fare : quando comprai l'attuale iQ, usata, il venditore accettò da me un assegno di c/c a saldo, una bella prova di fiducia, anche se parliamo di una cifra limitata, sui 5.000 €.
Come criterio generale, non fidarti di gente che ti faccia pressioni psicologiche sui tempi, dicendo magari che loro non hanno tempo da perdere e che tempi e modi, a te eventualmente necessari per controllare (come detto) la bontà dei pagamenti, sono inutili paranoie : premere per stringere i tempi, togliendo all'altro di fatto le possibilità di controllo, è il tipico modo di fare dei truffatori, mentre un acquirente normale e serio, che non ha nulla da nascondere, sa benissimo che certe cose sono necessarie e si adatta, diversamente mandalo al diavolo senza pensarci due volte.
Sempre tenendo presente, comunque, che il mondo non è fatto solo di truffatori e che la gente normale - magari un po' rompipalle per certi aspetti, ma ancora normale - è la maggior parte.