<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Velina: DR Motor Situazione di stallo per Termini Imerese | Il Forum di Quattroruote

Velina: DR Motor Situazione di stallo per Termini Imerese

L'appuntamento è fissato per dopo Pasqua, quando gli operai della Fiat e dell'indotto di Termini Imerese torneranno a riunirsi in assemblea. Le vicende degli ultimi giorni, tra cui la notizia che alla Dr Motor sarebbe stato negato il prestito di circa 100 milioni necessario per avviare l'attività nell'ex impianto Fiat, hanno contribuito a rendere il clima ancora più preoccupante. "Le banche stanno facendo resistenza - afferma il rappresentante locale della Cgil, Enzo Masini - sullo sblocco dei finanziamenti alla Dr".

La situazione a Termini. "Nella prossima riunione informeremo i lavoratori - dice il segretario provinciale della Uilm Vincenzo Comella, dopo l'incontro che si è svolto il 2 aprile scorso al ministero dello Sviluppo economico - dello stato dell'arte su Termini Imerese. La situazione, però, comincia a preoccuparci". Sono 1.670 le tute blu della Fiat in cassa integrazione per cessazione attività dal primo gennaio di quest'anno, a cui vanno aggiunti altri 400 circa operai dell'indotto. "Se Di Risio non si insedia - aggiunge - potrebbe essere a rischio anche la cassa integrazione in particolare per gli operai dell'indotto. Alcuni, infatti, sono in Cig per crisi aziendale soltanto per quest'anno". Una situazione, dunque, che al momento appare tutta in salita, dopo quasi quattro mesi dalla sottoscrizione dell'accordo di programma al ministero per lo Sviluppo economico.

Il commento della Regione. "Il fatto che si sia deciso di aggiornare al 3 maggio il tavolo tecnico romano sarebbe una chiara indicazione - dice Salvino Caputo, presidente della commissione Attività produttive del Parlamento siciliano - che la Dr Motor non è in condizioni di potere dare garanzie di investimenti e di avvio delle produzioni a Termini Imerese, e che gli impegni assunti a dicembre si spostano sine die. Temo - ha precisato Caputo - che nonostante gli investimenti programmati dallo Stato e dalla Regione per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro e il rilancio delle attività industriali siamo a un punto morto. Si è trattato di un incontro certamente deludente che deve fare riflettere tutti e in particolare il Governo della Regione che ha investito oltre 200 milioni di euro".

Silvio Campione

capite qual'è il cancro italiano??? le banche NON DANNO CREDITO!!! ergo...anche se c'è chi vuole investire e creare occupazione LORO non danno credito e se ne fregano ALTAMENTE degli operai in cassa integrazione. Capite perchè Fiat investe all'estero e perchè tutti gli imprenditori italiani stanno scappando via? Perchè all'esterò chi vuole investire ha il tappeto rosso,viene incentivato ad investire,viene aiutato,le banche danno credito e i governi aiutano. QUI NO!!!
da un piccolo artigiano con le porte chiuse.
 
e agli operai di Grugliasco che dovevano lavorare per Rossignolo e la DeTomaso. Ho scritto alle Iene sperando in una risposta...magari fanno un servizio o cercano di indagare chissà...
 
juantorena ha scritto:
Che le banche non diano credito è purtroppo risaputo, ma nel caso della DR non oso dar loro torto ...

Nemmeno io. Pur con tutta la solidarietà di questo mondo nei confronti degli operai ex Fiat.

Saluti
 
Gli operai hanno la mia massima solidarietà...ma altrettanto realisticamente sono convinto che la DR non può essere la loro fonte di salvezza.
 
kanarino ha scritto:
Gli operai hanno la mia massima solidarietà...ma altrettanto realisticamente sono convinto che la DR non può essere la loro fonte di salvezza.

Il mio pensiero coincide alla perfezione col tuo.
La dr NON è una Casa automobilistica ma un semplice importatore di autovetture cinesi alle quali apporta qualche lievissima modifica estetica prima di metterle in commercio.
La qualità di queste vetture è stata testata dalle varie riviste con i risultati (molto scarsi) che tutti ricordiamo, la dr1 e la dr2 non si capisce cosa ci facciano insieme in gamma visto che si sovrappongono perfettamente, la dr5 dopo aver incantato il mondo col suo tetto apribile elettrico e con i suoi interni in pelle ha però fatto una pessima figura con la storia del TD "made in Fiat" che è sempre esistito sulla carta ma mai in realtà (chissà perchè), per non parlare delle versioni a GPL e metano (queste ultime davvero imbarazzanti).
Con cosa dr voleva salvare lo stabilimento siciliano? Cosa voleva produrci? E soprattutto, dove avrebbe venduto quello che ci avrebbe prodotto?

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
kanarino ha scritto:
Gli operai hanno la mia massima solidarietà...ma altrettanto realisticamente sono convinto che la DR non può essere la loro fonte di salvezza.

Il mio pensiero coincide alla perfezione col tuo.
La dr NON è una Casa automobilistica ma un semplice importatore di autovetture cinesi alle quali apporta qualche lievissima modifica estetica prima di metterle in commercio.
La qualità di queste vetture è stata testata dalle varie riviste con i risultati (molto scarsi) che tutti ricordiamo, la dr1 e la dr2 non si capisce cosa ci facciano insieme in gamma visto che si sovrappongono perfettamente, la dr5 dopo aver incantato il mondo col suo tetto apribile elettrico e con i suoi interni in pelle ha però fatto una pessima figura con la storia del TD "made in Fiat" che è sempre esistito sulla carta ma mai in realtà (chissà perchè), per non parlare delle versioni a GPL e metano (queste ultime davvero imbarazzanti).
Con cosa dr voleva salvare lo stabilimento siciliano? Cosa voleva produrci? E soprattutto, dove avrebbe venduto quello che ci avrebbe prodotto?

Saluti

Non è facile fare auto, è facile fare pezzi di ferro che si muovono su quattro ruote.
E' un periodo che già grandi marchi centenari vengono acquisiti da altri brands, perchè il mercato dell'auto è "frizzante" per non dire folle.

Io nella DR vedevo l'azienda italiana che faceva da sponda ai desiderosi cinesi che vogliono espandersi in Europa, e che oggi hanno liquidità (vedi Volvo, ecc,ecc) e che quindi partiva con un suo progetto ma con le garanzie dei capitali asiatici.
Insomma una specie di ambasciatrice di aziende cinesi che tramite lei...invadevano il mercato europeo...una piattaforma di lancio a qualche brand cinese.
Questa notizia mi dice che non è così, ed allora fondamentalmente limitandoci alla capacità di fare auto, di appeal e di qualità, in un "condimento" di scarsi capitali...la vedo davvero molto dura.

Diverso sarebbe stato se a Termini fosse partita la prima fabbrica auto a matrice (proprietà) cinese nel vecchio continente (non credo che ce ne siano altre)...insomma come le prime giapponesi di tanti anni fa che "nascerono", se non sbaglio (ho paura a dare date e luoghi, mi beccate subito e mi cazziate) in Belgio, Inghilterra e Francia...e che oggi perfettamente integrate, anzi quasi europee del tutto.
 
fabiologgia ha scritto:
kanarino ha scritto:
Gli operai hanno la mia massima solidarietà...ma altrettanto realisticamente sono convinto che la DR non può essere la loro fonte di salvezza.

Il mio pensiero coincide alla perfezione col tuo.
La dr NON è una Casa automobilistica ma un semplice importatore di autovetture cinesi alle quali apporta qualche lievissima modifica estetica prima di metterle in commercio.
La qualità di queste vetture è stata testata dalle varie riviste con i risultati (molto scarsi) che tutti ricordiamo, la dr1 e la dr2 non si capisce cosa ci facciano insieme in gamma visto che si sovrappongono perfettamente, la dr5 dopo aver incantato il mondo col suo tetto apribile elettrico e con i suoi interni in pelle ha però fatto una pessima figura con la storia del TD "made in Fiat" che è sempre esistito sulla carta ma mai in realtà (chissà perchè), per non parlare delle versioni a GPL e metano (queste ultime davvero imbarazzanti).
Con cosa dr voleva salvare lo stabilimento siciliano? Cosa voleva produrci? E soprattutto, dove avrebbe venduto quello che ci avrebbe prodotto?

Saluti

infatti, produrre e' il meno....il problema e' vendere
 
ilopan ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
kanarino ha scritto:
Gli operai hanno la mia massima solidarietà...ma altrettanto realisticamente sono convinto che la DR non può essere la loro fonte di salvezza.

Il mio pensiero coincide alla perfezione col tuo.
La dr NON è una Casa automobilistica ma un semplice importatore di autovetture cinesi alle quali apporta qualche lievissima modifica estetica prima di metterle in commercio.
La qualità di queste vetture è stata testata dalle varie riviste con i risultati (molto scarsi) che tutti ricordiamo, la dr1 e la dr2 non si capisce cosa ci facciano insieme in gamma visto che si sovrappongono perfettamente, la dr5 dopo aver incantato il mondo col suo tetto apribile elettrico e con i suoi interni in pelle ha però fatto una pessima figura con la storia del TD "made in Fiat" che è sempre esistito sulla carta ma mai in realtà (chissà perchè), per non parlare delle versioni a GPL e metano (queste ultime davvero imbarazzanti).
Con cosa dr voleva salvare lo stabilimento siciliano? Cosa voleva produrci? E soprattutto, dove avrebbe venduto quello che ci avrebbe prodotto?

Saluti

Non è facile fare auto, è facile fare pezzi di ferro che si muovono su quattro ruote.
E' un periodo che già grandi marchi centenari vengono acquisiti da altri brands, perchè il mercato dell'auto è "frizzante" per non dire folle.

Perche' e' l' auto che e' un bene complesso e diverso dagli altri:
-un' auto deve essere bella
-deve essere il piu' avanti possibile
-deve avere i materiali giusti e ben montati
diversamente da un mitra o da un caccia che basta che sparino meglio e
piu' in fretta della concorrenza ;)
 
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