<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Valutazioni dell'usato spesso troppo basse...perche'? | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Valutazioni dell'usato spesso troppo basse...perche'?

givemefive ha scritto:
In questi giorni ho accompagnato un mio amico in varie concessionarie per la ricerca della sua nuova auto.
Per una monovolume medio-piccola, prossima ad un restiling, listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500.
Terminata la trattativa il mio conoscente ho provato a farmi fare io un preventivo dando dentro la mia auto.
Premessa: la concessionaria in oggetto ha due saloni in citta, uno dei quali vende le auto usate. Coincidenza hanno un' auto identica alla mia solo con 45.000 km. contro i 25.000 della mia.
Prezzo di vendita con un anno di garanzia non della casa 14.800 euro.
Ovvio che neanche per un momento ho pensato di incassare quella cifra per la mia, ma, la differenza richiesta per permutarla era di 10.000 euro, cioe 9.500 euro offerti per la mia auto.
Immagino che anche se venduta a 19.500 il margine di guadagno, magari ridotto, sia comunque presente.
Ed i 5.300 euro di differenziale ritiro-vendita sono congrui?

io non credo che i 5.300 euro di sconto sul nuovo senza ritiro usato li faccia tutti il concessionario anzi, secondo me interviene in tal senso pesantemente la casa. a me risulta che la percentuale della concessionaria sul nuovo sia del 10-12% (ovviamente varia da marchio a marchio e da modello a modello) ma anche altri utenti più del settore in altre discussioni hanno indicato un margine che va dall'8al16%. quindi capisci da te che su 5.300 euro di sconto la maggior parte sono offerti dalla casa se la percentuale del concessionario è di 2500 - 3000. di conseguenza il differenziale di trattamento tra chi dà dentro l'usato e chi prende direttamente il nuovo che tu indichi-dal punto di vista del concessionario- è molto più basso se si premette che la casa non interviene con lo stesso sostegno nel caso dell'acquisto con permuta.

l'avevo spiegato anche in un precedente post.e d'altronde che la scontistica media cambia da concessionario a concessionario anche per lo stesso modello è cosa nota. basta andare in province diverse per ottenere - a volte- trattamenti diversi che sono legati a scontistiche o accordi particolari con la casa madre (che magari fissa obiettivi diversi o concede sconti più ampi per incentivare le vendite in una province rispetto all'altra).capitato anche a me più volte

d'altronde c'è pure qui chi si lamenta che è cara la vita. il lamentarsi è lo sport nazionale dell'italiano medio
 
dubbioso80 ha scritto:
Eldinero ha scritto:
[Da come la racconti tu sembra che le concessionarie si muiono di fame ( poverini, ma come faranno a mettere il prazo con la cena? )
Invece, come sempre, la verità sta nel mezzo, ci sono i venditori onesti che si accontentano di guadagnare qualcosina e poi ci sono gli squali disonesti che pur di ottenere il massimo fanno svalutazioni vergognose a tutto vantaggio loro!
standing ovation :lol:
quel "qualcosina" che ti è sfuggito è fantastico
ma pensa te quel farabutto del sig rossi..si compra il piazzale, si compra il salone, si compra l'officina, si compra le auto in esposizione, ti paga subito l'usato, paga i dipendenti, e poi addirittura si permette di voler guadagnare un pò più di QUALCOSINA :lol:

Ma tu ieri oltre a prendere in giro tutti non c'avevi niente da fare?

Non hai capito niente del mio discorso, e nemmeno perdo tempo con chi vuole fare il gradasso!
 
jackari ha scritto:
givemefive ha scritto:
In questi giorni ho accompagnato un mio amico in varie concessionarie per la ricerca della sua nuova auto.
Per una monovolume medio-piccola, prossima ad un restiling, listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500.
Terminata la trattativa il mio conoscente ho provato a farmi fare io un preventivo dando dentro la mia auto.
Premessa: la concessionaria in oggetto ha due saloni in citta, uno dei quali vende le auto usate. Coincidenza hanno un' auto identica alla mia solo con 45.000 km. contro i 25.000 della mia.
Prezzo di vendita con un anno di garanzia non della casa 14.800 euro.
Ovvio che neanche per un momento ho pensato di incassare quella cifra per la mia, ma, la differenza richiesta per permutarla era di 10.000 euro, cioe 9.500 euro offerti per la mia auto.
Immagino che anche se venduta a 19.500 il margine di guadagno, magari ridotto, sia comunque presente.
Ed i 5.300 euro di differenziale ritiro-vendita sono congrui?

io non credo che i 5.300 euro di sconto sul nuovo senza ritiro usato li faccia tutti il concessionario anzi, secondo me interviene in tal senso pesantemente la casa. a me risulta che la percentuale della concessionaria sul nuovo sia del 10-12% (ovviamente varia da marchio a marchio e da modello a modello) ma anche altri utenti più del settore in altre discussioni hanno indicato un margine che va dall'8al16%. quindi capisci da te che su 5.300 euro di sconto la maggior parte sono offerti dalla casa se la percentuale del concessionario è di 2500 - 3000. di conseguenza il differenziale di trattamento tra chi dà dentro l'usato e chi prende direttamente il nuovo che tu indichi-dal punto di vista del concessionario- è molto più basso se si premette che la casa non interviene con lo stesso sostegno nel caso dell'acquisto con permuta.

l'avevo spiegato anche in un precedente post.e d'altronde che la scontistica media cambia da concessionario a concessionario anche per lo stesso modello è cosa nota. basta andare in province diverse per ottenere - a volte- trattamenti diversi che sono legati a scontistiche o accordi particolari con la casa madre (che magari fissa obiettivi diversi o concede sconti più ampi per incentivare le vendite in una province rispetto all'altra).capitato anche a me più volte

d'altronde c'è pure qui chi si lamenta che è cara la vita. il lamentarsi è lo sport nazionale dell'italiano medio

Certamente concorre la casa madre nel portare lo sconto a livelli così importanti, avavo già ricordato che trattasi di una fine serie.
Prova però a vederla anche dal mio punto di vista.
Auto nuova prezzo di listino 25.000 differenza per la permuta 10.000 ovvero valutazione dell' usato 15.000.
Come dicevo prima c'è un auto uguale alla mia in vendita a 14.800.
So che ovviamente in tale prezzo c'è il margine del concessionario, ma la mia viene comunque valutata 200 euro in più del loro usato.
Adesso mi chiedo i i 5.300 euro di mancato sconto dove sono finiti?
Oppure qual'è il reale valore dell' auto usata? Se molto più basso, come riferito dal venditore intorno a 11.800 euro, perchè ne vendono una simile, anzi con 20.000 km in più a 14.800.
Certo considerando il valore dell' usato 11.800 si raggiunge lo sconto di 3.200 euro in linea con quanto affermavi tu.
Non contesto certamente l' operato del venditore ma i l' entità delle cifre, secondo me troppo distanti da quello che un potenziale compratore riesca a comprendere.
 
arizona77 ha scritto:
dubbioso80 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
la butto li:
provate dal Conce a fare usato contro usato,
e poi dite, pago il tuo usato l' eurotax giallo ( quello caro, altrimenti il discorso si inverte )
e tu ritiri il mio con la valutazione del blu'.....
PRRRRRRRRRRRROVA ;)
:oops:non sò cosa vuoi dire :oops:
traduzione per ignoranti?

semplice.....
ho una auto X
tu Conce una Y
4R dice che una auto vale a seconda se si compra o se si vende,
lo stesso per Eurotax.
Allora io dico:
vado col mio usato, e ti do' la differenza per il tuo,
valutando la mia il minimo delle quotazioni ( 4R o Eurotax ),
e la tua il massimo, prrrrrrrrrrrrrova.....
ti danno se ti va bene -20 della tua e ti chiedono il 30% in piu' della loro
Magari in qualche caso sarà così, ma non mi risulta che tutti ragionino in questo modo...mio padre chiede la differenza fra quotazione vendita Y e quotazione acquisto X, e ci toglie anche qualche centinaio di ? quando è possibile...poi è chiaro che se sull'auto X vanno spesi dei soldi si chiede di più, ma nella norma è così...Bisogna anche considerare il modello dell'auto X e la rivendibilità, se tu hai una Peugeot 307 1.6 VTi è chiaro che vale poco...se, almeno i salonisti, facessero come dici tu penso che chiuderebbero in poco tempo, almeno la maggior parte...
 
Victor92CS ha scritto:
arizona77 ha scritto:
dubbioso80 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
la butto li:
provate dal Conce a fare usato contro usato,
e poi dite, pago il tuo usato l' eurotax giallo ( quello caro, altrimenti il discorso si inverte )
e tu ritiri il mio con la valutazione del blu'.....
PRRRRRRRRRRRROVA ;)
:oops:non sò cosa vuoi dire :oops:
traduzione per ignoranti?

semplice.....
ho una auto X
tu Conce una Y
4R dice che una auto vale a seconda se si compra o se si vende,
lo stesso per Eurotax.
Allora io dico:
vado col mio usato, e ti do' la differenza per il tuo,
valutando la mia il minimo delle quotazioni ( 4R o Eurotax ),
e la tua il massimo, prrrrrrrrrrrrrova.....
ti danno se ti va bene -20 della tua e ti chiedono il 30% in piu' della loro
Magari in qualche caso sarà così, ma non mi risulta che tutti ragionino in questo modo...mio padre chiede la differenza fra quotazione vendita Y e quotazione acquisto X, e ci toglie anche qualche centinaio di ? quando è possibile...poi è chiaro che se sull'auto X vanno spesi dei soldi si chiede di più, ma nella norma è così...Bisogna anche considerare il modello dell'auto X e la rivendibilità, se tu hai una Peugeot 307 1.6 VTi è chiaro che vale poco...se, almeno i salonisti, facessero come dici tu penso che chiuderebbero in poco tempo, almeno la maggior parte...

Ti terro' in considerazione,
anc h' io ho deciso di passare al mondo dell' usato.
Per le quotazioni parlo sempre di auoto ben messe
che sia una macchina invendibile lo dice gia' la quotazione bassa diun 307.
Non e' detto....i salonisti campano quando comprano bene l' usato per propio conto, al di fuori del discorso salone: ovvero permuta.
 
givemefive ha scritto:
jackari ha scritto:
givemefive ha scritto:
In questi giorni ho accompagnato un mio amico in varie concessionarie per la ricerca della sua nuova auto.
Per una monovolume medio-piccola, prossima ad un restiling, listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500.
Terminata la trattativa il mio conoscente ho provato a farmi fare io un preventivo dando dentro la mia auto.
Premessa: la concessionaria in oggetto ha due saloni in citta, uno dei quali vende le auto usate. Coincidenza hanno un' auto identica alla mia solo con 45.000 km. contro i 25.000 della mia.
Prezzo di vendita con un anno di garanzia non della casa 14.800 euro.
Ovvio che neanche per un momento ho pensato di incassare quella cifra per la mia, ma, la differenza richiesta per permutarla era di 10.000 euro, cioe 9.500 euro offerti per la mia auto.
Immagino che anche se venduta a 19.500 il margine di guadagno, magari ridotto, sia comunque presente.
Ed i 5.300 euro di differenziale ritiro-vendita sono congrui?

io non credo che i 5.300 euro di sconto sul nuovo senza ritiro usato li faccia tutti il concessionario anzi, secondo me interviene in tal senso pesantemente la casa. a me risulta che la percentuale della concessionaria sul nuovo sia del 10-12% (ovviamente varia da marchio a marchio e da modello a modello) ma anche altri utenti più del settore in altre discussioni hanno indicato un margine che va dall'8al16%. quindi capisci da te che su 5.300 euro di sconto la maggior parte sono offerti dalla casa se la percentuale del concessionario è di 2500 - 3000. di conseguenza il differenziale di trattamento tra chi dà dentro l'usato e chi prende direttamente il nuovo che tu indichi-dal punto di vista del concessionario- è molto più basso se si premette che la casa non interviene con lo stesso sostegno nel caso dell'acquisto con permuta.

l'avevo spiegato anche in un precedente post.e d'altronde che la scontistica media cambia da concessionario a concessionario anche per lo stesso modello è cosa nota. basta andare in province diverse per ottenere - a volte- trattamenti diversi che sono legati a scontistiche o accordi particolari con la casa madre (che magari fissa obiettivi diversi o concede sconti più ampi per incentivare le vendite in una province rispetto all'altra).capitato anche a me più volte

d'altronde c'è pure qui chi si lamenta che è cara la vita. il lamentarsi è lo sport nazionale dell'italiano medio

Certamente concorre la casa madre nel portare lo sconto a livelli così importanti, avavo già ricordato che trattasi di una fine serie.
Prova però a vederla anche dal mio punto di vista.
Auto nuova prezzo di listino 25.000 differenza per la permuta 10.000 ovvero valutazione dell' usato 15.000.
Come dicevo prima c'è un auto uguale alla mia in vendita a 14.800.
So che ovviamente in tale prezzo c'è il margine del concessionario, ma la mia viene comunque valutata 200 euro in più del loro usato.
Adesso mi chiedo i i 5.300 euro di mancato sconto dove sono finiti?
Oppure qual'è il reale valore dell' auto usata? Se molto più basso, come riferito dal venditore intorno a 11.800 euro, perchè ne vendono una simile, anzi con 20.000 km in più a 14.800.
Certo considerando il valore dell' usato 11.800 si raggiunge lo sconto di 3.200 euro in linea con quanto affermavi tu.
Non contesto certamente l' operato del venditore ma i l' entità delle cifre, secondo me troppo distanti da quello che un potenziale compratore riesca a comprendere.
I margini indicati da Jackari mi sembrano un pò esagerati, normalmente vanno dal 3/4 al 10% massimo, ed è anche difficile arrivarci...poi dipende da marca, modello, periodo dell'anno, zona geografica, incentivi ecc...Comunque la tua ti veniva permutata quanto valeva, senza sconto dal listino, mi pare un trattamento normale, poi se tu fossi stato deciso 500? o qualcosa in più il venditore aveva già preventivato di lasciarteli sicuramente...certo non sarebbe stato un vero e proprio affare per te, ma nemmeno per il concessionario...Un cattivo trattamento è come quando, nel mio caso, decidemmo di cambiare la Golf V 1.9 TDI (quotata 10500?) ch'era stata prima di mio padre e poi mia e prendere una Polo Highline 1.6 TDI nuova (19600? da listino), mi chiesero 11500? di differenza, li c'era da lamentarsi, ma sotto c'era l'imbroglio del venditore che voleva prendere lui stesso la mia auto per rivendersela privatamente e lucrarci sopra...

P.S. Se i margini indicati da Jackari sono intesi da listino, senza permuta e senza sconto mi scuso...
 
Victor92CS ha scritto:
givemefive ha scritto:
jackari ha scritto:
givemefive ha scritto:
In questi giorni ho accompagnato un mio amico in varie concessionarie per la ricerca della sua nuova auto.
Per una monovolume medio-piccola, prossima ad un restiling, listino da 25.000 euro lo sconto per contratti entro il 2011 era di ben 5.500 euro portando il prezzo finale a 19.500.
Terminata la trattativa il mio conoscente ho provato a farmi fare io un preventivo dando dentro la mia auto.
Premessa: la concessionaria in oggetto ha due saloni in citta, uno dei quali vende le auto usate. Coincidenza hanno un' auto identica alla mia solo con 45.000 km. contro i 25.000 della mia.
Prezzo di vendita con un anno di garanzia non della casa 14.800 euro.
Ovvio che neanche per un momento ho pensato di incassare quella cifra per la mia, ma, la differenza richiesta per permutarla era di 10.000 euro, cioe 9.500 euro offerti per la mia auto.
Immagino che anche se venduta a 19.500 il margine di guadagno, magari ridotto, sia comunque presente.
Ed i 5.300 euro di differenziale ritiro-vendita sono congrui?

io non credo che i 5.300 euro di sconto sul nuovo senza ritiro usato li faccia tutti il concessionario anzi, secondo me interviene in tal senso pesantemente la casa. a me risulta che la percentuale della concessionaria sul nuovo sia del 10-12% (ovviamente varia da marchio a marchio e da modello a modello) ma anche altri utenti più del settore in altre discussioni hanno indicato un margine che va dall'8al16%. quindi capisci da te che su 5.300 euro di sconto la maggior parte sono offerti dalla casa se la percentuale del concessionario è di 2500 - 3000. di conseguenza il differenziale di trattamento tra chi dà dentro l'usato e chi prende direttamente il nuovo che tu indichi-dal punto di vista del concessionario- è molto più basso se si premette che la casa non interviene con lo stesso sostegno nel caso dell'acquisto con permuta.

l'avevo spiegato anche in un precedente post.e d'altronde che la scontistica media cambia da concessionario a concessionario anche per lo stesso modello è cosa nota. basta andare in province diverse per ottenere - a volte- trattamenti diversi che sono legati a scontistiche o accordi particolari con la casa madre (che magari fissa obiettivi diversi o concede sconti più ampi per incentivare le vendite in una province rispetto all'altra).capitato anche a me più volte

d'altronde c'è pure qui chi si lamenta che è cara la vita. il lamentarsi è lo sport nazionale dell'italiano medio

Certamente concorre la casa madre nel portare lo sconto a livelli così importanti, avavo già ricordato che trattasi di una fine serie.
Prova però a vederla anche dal mio punto di vista.
Auto nuova prezzo di listino 25.000 differenza per la permuta 10.000 ovvero valutazione dell' usato 15.000.
Come dicevo prima c'è un auto uguale alla mia in vendita a 14.800.
So che ovviamente in tale prezzo c'è il margine del concessionario, ma la mia viene comunque valutata 200 euro in più del loro usato.
Adesso mi chiedo i i 5.300 euro di mancato sconto dove sono finiti?
Oppure qual'è il reale valore dell' auto usata? Se molto più basso, come riferito dal venditore intorno a 11.800 euro, perchè ne vendono una simile, anzi con 20.000 km in più a 14.800.
Certo considerando il valore dell' usato 11.800 si raggiunge lo sconto di 3.200 euro in linea con quanto affermavi tu.
Non contesto certamente l' operato del venditore ma i l' entità delle cifre, secondo me troppo distanti da quello che un potenziale compratore riesca a comprendere.
I margini indicati da Jackari mi sembrano un pò esagerati, normalmente vanno dal 3/4 al 10% massimo, ed è anche difficile arrivarci...poi dipende da marca, modello, periodo dell'anno, zona geografica, incentivi ecc...Comunque la tua ti veniva permutata quanto valeva, senza sconto dal listino, mi pare un trattamento normale, poi se tu fossi stato deciso 500? o qualcosa in più il venditore aveva già preventivato di lasciarteli sicuramente...certo non sarebbe stato un vero e proprio affare per te, ma nemmeno per il concessionario...Un cattivo trattamento è come quando, nel mio caso, decidemmo di cambiare la Golf V 1.9 TDI (quotata 10500?) ch'era stata prima di mio padre e poi mia e prendere una Polo Highline 1.6 TDI nuova (19600? da listino), mi chiesero 11500? di differenza, li c'era da lamentarsi, ma sotto c'era l'imbroglio del venditore che voleva prendere lui stesso la mia auto per rivendersela privatamente e lucrarci sopra...

P.S. Se i margini indicati da Jackari sono intesi da listino, senza permuta e senza sconto mi scuso...

si certo sono intesi sul prezzo di listino ;)
si capiva dal discorso
 
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...un tagliando da 270 euro equivalgono a 540.000 lire ed è caro se rapportato ai tempi che furono, ma farei ormai un discorso inutile...
Invece secondo me è caro e basta, anche rapportato ai tempi che sono; rendersene conto e, soprattutto, comportarsi di conseguenza, non sarebbe affatto un discorso inutile, anzi. "Tardi" è pur sempre meglio che "mai".

...a volte ritengo che rispettare troppo il denaro sia quasi come venerarlo ... questo non mi sta bene. Va rispettato, speso con oculatezza...
Appunto. Io non credo che, ad esempio, evitare di indebitarsi oppure rifiutarsi di comprare cose il cui prezzo è chiaramente sproporzionato rispetto all'effettivo valore oppure preoccuparsi di mettere da parte dei soldi con cui poter affrontare i (prevedibilissimi) imprevisti della vita costituisca una forma di "troppo rispetto" e tanto meno di "venerazione" del denaro.
Qui si innesterebbe, poi, una domanda: se "venerare" il denaro non è cosa buona e giusta, come definire le tante altre forme di "venerazione" nei confronti, ad esempio, della moda, dell'esibizione, dell'apparire ecc. che, ad essere anche solo un po' sinceri, stanno dietro in misura più o meno intensa alla stragrande maggioranza dei nostri acquisti, compresi quelli finti (ossia quelli in cui si "compra" senza pagare)?

...ognuno ha fatto la sua politica, dall'azienda di trasporti che in 10 anni a 10 euro all'anno ha fatto arrivare l'abbonamento a prezzi esagerati...
Ognuno ha fatto i suoi tentativi di approfittare della situazione, così come accade in moltissimi altri contesti; se poi i tentativi riescono o meno dipende dalla reazione delle altre persone.
Se sono un costruttore/venditore di guanti e cappelli posso benissimo, improvvisamente, raddoppiare il prezzo dei miei prodotti; se la gente (magari anche brontolando un po') continuerà a comprarli, perché mai dovrei fare marcia indietro? Anzi, potrò dire di essere stato un bravo imprenditore che ha saputo aumentare gli utili aziendali a tutto vantaggio, tra l'altro, della stabilità dei posti di lavoro dei suoi dipendenti. O no?
Viceversa, se la gente (anche senza brontolare) smetterà o quasi di comprare i miei guanti e cappelli perché (giustamente) riterrà inaccettabili e arbitrari gli aumenti, il mio tentativo sarà fallito e non mi resteranno molte alternative.

...ormai stiamo dove stiamo e poco importa...
Come dicevo, non credo affatto che il rassegnato fatalismo sia l'atteggiamento più opportuna. Se mi accorgo di aver fatto degli sbagli non ha molto senso continuare a farli; non ci sarà più lo spazio di manovra che ci sarebbe stato anni fa, ma quel poco che c'è va sfruttato fino in fondo. Anche perché altrimenti esso, inevitabilmente, si ridurrà ancora di più.

ANSA :
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/12/30/visualizza_new.html_19380760.html
 
ilopan ha scritto:
marimasse ha scritto:
ilopan ha scritto:
...un tagliando da 270 euro equivalgono a 540.000 lire ed è caro se rapportato ai tempi che furono, ma farei ormai un discorso inutile...
Invece secondo me è caro e basta, anche rapportato ai tempi che sono; rendersene conto e, soprattutto, comportarsi di conseguenza, non sarebbe affatto un discorso inutile, anzi. "Tardi" è pur sempre meglio che "mai".

...a volte ritengo che rispettare troppo il denaro sia quasi come venerarlo ... questo non mi sta bene. Va rispettato, speso con oculatezza...
Appunto. Io non credo che, ad esempio, evitare di indebitarsi oppure rifiutarsi di comprare cose il cui prezzo è chiaramente sproporzionato rispetto all'effettivo valore oppure preoccuparsi di mettere da parte dei soldi con cui poter affrontare i (prevedibilissimi) imprevisti della vita costituisca una forma di "troppo rispetto" e tanto meno di "venerazione" del denaro.
Qui si innesterebbe, poi, una domanda: se "venerare" il denaro non è cosa buona e giusta, come definire le tante altre forme di "venerazione" nei confronti, ad esempio, della moda, dell'esibizione, dell'apparire ecc. che, ad essere anche solo un po' sinceri, stanno dietro in misura più o meno intensa alla stragrande maggioranza dei nostri acquisti, compresi quelli finti (ossia quelli in cui si "compra" senza pagare)?

...ognuno ha fatto la sua politica, dall'azienda di trasporti che in 10 anni a 10 euro all'anno ha fatto arrivare l'abbonamento a prezzi esagerati...
Ognuno ha fatto i suoi tentativi di approfittare della situazione, così come accade in moltissimi altri contesti; se poi i tentativi riescono o meno dipende dalla reazione delle altre persone.
Se sono un costruttore/venditore di guanti e cappelli posso benissimo, improvvisamente, raddoppiare il prezzo dei miei prodotti; se la gente (magari anche brontolando un po') continuerà a comprarli, perché mai dovrei fare marcia indietro? Anzi, potrò dire di essere stato un bravo imprenditore che ha saputo aumentare gli utili aziendali a tutto vantaggio, tra l'altro, della stabilità dei posti di lavoro dei suoi dipendenti. O no?
Viceversa, se la gente (anche senza brontolare) smetterà o quasi di comprare i miei guanti e cappelli perché (giustamente) riterrà inaccettabili e arbitrari gli aumenti, il mio tentativo sarà fallito e non mi resteranno molte alternative.

...ormai stiamo dove stiamo e poco importa...
Come dicevo, non credo affatto che il rassegnato fatalismo sia l'atteggiamento più opportuna. Se mi accorgo di aver fatto degli sbagli non ha molto senso continuare a farli; non ci sarà più lo spazio di manovra che ci sarebbe stato anni fa, ma quel poco che c'è va sfruttato fino in fondo. Anche perché altrimenti esso, inevitabilmente, si ridurrà ancora di più.

ANSA :
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/12/30/visualizza_new.html_19380760.html

i dati del codacons sono sempre di parte ;)
se sentiamo l'istat quasi quasi non c'è nemmeno la normale inflazione
è un pò come nelle manifestazioni di piazza: per gli organizzatori c'erano 80milioni di persone per la questura 800.
 
givemefive ha scritto:
...non ho capito il senso di questo messaggio...
Niente di particolare.
Solo un'osservazione circa l'universale ipocrisia dei cosiddetti "prezzi" di listino, che di fatto esistono solo sulla carta ma non corrispondono alla realtà.
Un po' come accade, seppure in maniera diversa, per i "valori" dell'usato.
 
ilopan ha scritto:
ANSA: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2011/12/30/visualizza_new.html_19380760.html
A parte la più o meno elevata veridicità del dato numerico, che andrebbe comunque verificata (non si tratta certo di una fonte imparziale e disinteressata), non mi pare proprio che il contenuto di quell'articolo, che già avevo letto, contraddica la sostanza di quanto da me affermato circa il ruolo che noi consumatori, ci piaccia o meno, abbiamo avuto e continuiamo ad avere nella recita.
Neanche un po'.

Anzi: il fatto che non ne venga fatto alcun cenno, vista la fonte, mi sembrerebbe casomai una conferma.

PS. Qui poi si innesterebbe facilmente un altro discorso, il cui fulcro è sintetizzabile in una domanda: che cosa fanno di concreto le cosiddette Associazioni dei Consumatori (che se non erro ricevono soldi pubblici in proporzione al numero degli iscritti), oltre a "segnalare" e sottolineare e raccontare aumenti e speculazioni di cui sinceramente mi sono sempre accorto benissimo da solo?
 
arizona77 ha scritto:
Victor92CS ha scritto:
arizona77 ha scritto:
dubbioso80 ha scritto:
arizona77 ha scritto:
la butto li:
provate dal Conce a fare usato contro usato,
e poi dite, pago il tuo usato l' eurotax giallo ( quello caro, altrimenti il discorso si inverte )
e tu ritiri il mio con la valutazione del blu'.....
PRRRRRRRRRRRROVA ;)
:oops:non sò cosa vuoi dire :oops:
traduzione per ignoranti?

semplice.....
ho una auto X
tu Conce una Y
4R dice che una auto vale a seconda se si compra o se si vende,
lo stesso per Eurotax.
Allora io dico:
vado col mio usato, e ti do' la differenza per il tuo,
valutando la mia il minimo delle quotazioni ( 4R o Eurotax ),
e la tua il massimo, prrrrrrrrrrrrrova.....
ti danno se ti va bene -20 della tua e ti chiedono il 30% in piu' della loro
Magari in qualche caso sarà così, ma non mi risulta che tutti ragionino in questo modo...mio padre chiede la differenza fra quotazione vendita Y e quotazione acquisto X, e ci toglie anche qualche centinaio di ? quando è possibile...poi è chiaro che se sull'auto X vanno spesi dei soldi si chiede di più, ma nella norma è così...Bisogna anche considerare il modello dell'auto X e la rivendibilità, se tu hai una Peugeot 307 1.6 VTi è chiaro che vale poco...se, almeno i salonisti, facessero come dici tu penso che chiuderebbero in poco tempo, almeno la maggior parte...

Ti terro' in considerazione,
anc h' io ho deciso di passare al mondo dell' usato.
Per le quotazioni parlo sempre di auoto ben messe
che sia una macchina invendibile lo dice gia' la quotazione bassa diun 307.
Non e' detto....i salonisti campano quando comprano bene l' usato per propio conto, al di fuori del discorso salone: ovvero permuta.
A disposizione... :) :) :)
 
La mia domanda, invece è un'altra e perdonate se qualcuno già l'ha posta e io non me me sono accorto. Perché le quotazioni di Quattroruote o Eurotax sono puntualmente più basse anche del 30 o 40%? Ovviamente considerando tutti i parametri immaginabili... nel senso: se vuoi comprare a valore di quotazione trovi solo auto col doppio dei km stimati e ultrausurate in tutto... queste quotazioni "medie" con cosa fanno "media" se quei prezzi sono in realtà introvabili?
 
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