Grattaballe ha scritto:quadamage76 ha scritto:secondo me era stata scelta la soluzione del rinvio, tra l'altro è assai simile al cinematismo del m-air che però è realizzato oleodinamicamente, perché con 4 pulegge non avrebbero saputo calcolare adeguatamente l'andamento della fase in funzione dei giochi. Cioè: tra pignone e catena ci sono fisiologicamente dei giochi, se hai 4 pignoni in presa il gioco recuperato e perso sul primo nel momento in cui la camma impegna e rilascia il piattello dove va a finire? Non è che sul 4° pignone poi la catena si presenta con la somma dei giochi dei 3 precedenti modificando in maniera importante la fase? Questa cosa negli anni '60 era calcolabile facilmente? Dubito, lo studio della dinamica dei sistemi di corpi rigidi in presenza di giochi è molto complesso.
Ciao Matteo
Negli anni 60 si andava sulla luna, non erano sicuramente questi i problemi. Anche perchè una catena che percorre due pulegge già c'era in tutti i 4 cilindri Alfa e di riflesso anche sulla Montreal. Secondo me l'ing. Busso era "fissato" con le valvole grandi, molto inclinate e la candela in mezzo a una camera di scoppio a cupola, perfettamente verticale. Il rendimento e le emissioni hanno decretato la fine di questa tipologia di motore e le testate erano ugualmente troppo larghe.
perche' dici fissato per quella soluzione?........se si poteva fare meglio perche' rinunciarci.....busso non era certo quello che sulle alfa cercava di risparmiare,anche per l'alfetta per la meccanica diede"carta bianca".....secondo me deve esserci una spiegazione...
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Il comando valvole richiese parecchie attenzioni da parte dei progettisti: la tradizione Alfa poggiava sul comando diretto delle valvole da parte degli alberi a camme, ma per realizzare ciò su un motore a V occorrevano quattro assi con relative pulegge di comando. I tempi non erano ancora maturi per questa soluzione giudicata, all?epoca poco agibile