<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto | Page 12 | Il Forum di Quattroruote

Un'altro sbadato che dimentica il figlio in auto

hpx ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
«Ho visto la follia negli occhi di quell'uomo quando si è accorto che il suo bambino, dimenticato in auto per 8 ore, non reagiva. Ho ancora nelle orecchie il suo urlo straziante. Non bastavano sette persone per tenerlo fermo...»

Questo ti sembra un padre capace di dimenticare il figlio?

Posta così la domanda ti dovrei dire di si, è ovvio che dalla reazione l'ha dimenticato lui chi se no, casomai volevi chiedermi "Questo ti sembra un padre capace di dimenticare volontariamente il figlio?" Allora ti dico di no se no oltre ad essere un abile attore è anche un assassino, ma assolutamente non mi sembra il caso.
Proprio perché è ovvio che è lui ad essersi dimenticato, questa tua distinzione non ha senso. A parte quello polemico, naturalmente.

PanDemonio ha scritto:
Questa ti sembra la raezione a un evento che rientra nell'ordine naturale delle cose?
Che cavolo di domanda è
E' italiano. basta leggere. Magari ricordandosi di cosa abbiamo parlato fino a due secondi prima.

Ma è molto più comodo arrampicarsi sugli specchi, evidentemente.

Per me basta così.

Grazie, e buon proseguimento.
 
Mi sono letto tutti gli interventi, invero molto interessanti, e devo dire che senza l'intervento di "hpx" questo topic si sarebbe probabilmente fermato a pagina 2 anzichè 12.
Va quindi dato atto a HPX di aver argomentato con notevole tenacia e intelligenza ponendosi nel ruolo, non sempre agevole, di "uno contro tutti"
Io comunque apprezzo i suoi interventi anche se alla fin fine il forumista che più mi ha colpito per acume, sensibilità, e senso logico è Pandemonio. Veramente un gigante.
Ma veniamo a HPX.
Dal punto di vista puramente teorico alcune tue affermazioni sono sia logiche che condivisibili. Il succo del tuo discorso è: quando c'è in gioco un vita umana (indipendentemente dall'età e dal rapporto di parentela) non sono ammesse distrazioni e soprattutto non sono giustificabili in nessun caso. Difficile non essere d'accordo.
Il problema nasce nel passaggio fra la teoria e la realtà.
Ti faccio un esempio.
Ritengo che la "mia" vita sia molto importante, anzi importantissima a tal punto che mai e poi mai mi metterei nelle condizioni di rischiare di perderla soprattutto, ad esempio, quando guido.
Dopo 2 milioni di chilometri e zero incidenti (salvo un inezia di tamponamento nella verde età) mi sono sempre chiesto come cribbio possano accadere certi incidenti e, non ti nascondo, ho spesso avuto la presunzione di dire " a me queste cose non potrebbero mai accadere"
Ebbene sai cosa mi è successo? Intorno alle due di notte nella mia città che conosco come le mie tasche, guidando da solo in tutta calma e ascoltando musica a basso volume mi sono trovato di fronte ad un semaforo lampeggiante
di un incrocio pericolosissimo (mi immettevo da una laterale nella circonvallazione piuttosto trafficata a qualunque ora del giorno e della notte) e cosa ho fatto? Semplice, mi sono dimenticato di fermarmi e di dare la doverosissima precedenza. In pratica solo all'ultimo momento me ne sono reso conto e ho inchiodato (andavo comunque pianissimo) ma ormai la mia auto aveva praticamento invaso parte della careggiata. Se sono qui a raccontarlo c'è solo un semplice e banalissimo motivo. Ho avuto un cùlo spettacolare.
Questo per dirti che di sicuro a sto mondo non c'è proprio nulla e che una banale distrazione poteva costarmi la "mia" preziosissima e insostituibile vita mandando in soffitta tutte le mie certezze.
Io penso che non ci sia nulla di più misterioso e imponderabile della banalissima distrazione. Potremmo scrivere fiumi di parole ma la "distrazione" resterebbe come un monolito indistruttibile.
Molto spesso la differenza fra la vita e la morte è solo dettata dalla fortuna. Chiamalo destino, chiamalo fato chiamalo come vuoi ma una cosa è certa: non puoi farci nulla.
 
provocantibus ha scritto:
Mi sono letto tutti gli interventi, invero molto interessanti, e devo dire che senza l'intervento di "hpx" questo topic si sarebbe probabilmente fermato a pagina 2 anzichè 12.
Va quindi dato atto a HPX di aver argomentato con notevole tenacia e intelligenza ponendosi nel ruolo, non sempre agevole, di "uno contro tutti"
Io comunque apprezzo i suoi interventi anche se alla fin fine il forumista che più mi ha colpito per acume, sensibilità, e senso logico è Pandemonio. Veramente un gigante.
Ma veniamo a HPX.
Dal punto di vista puramente teorico alcune tue affermazioni sono sia logiche che condivisibili. Il succo del tuo discorso è: quando c'è in gioco un vita umana (indipendentemente dall'età e dal rapporto di parentela) non sono ammesse distrazioni e soprattutto non sono giustificabili in nessun caso. Difficile non essere d'accordo.
Il problema nasce nel passaggio fra la teoria e la realtà.
Ti faccio un esempio.
Ritengo che la "mia" vita sia molto importante, anzi importantissima a tal punto che mai e poi mai mi metterei nelle condizioni di rischiare di perderla soprattutto, ad esempio, quando guido.
Dopo 2 milioni di chilometri e zero incidenti (salvo un inezia di tamponamento nella verde età) mi sono sempre chiesto come cribbio possano accadere certi incidenti e, non ti nascondo, ho spesso avuto la presunzione di dire " a me queste cose non potrebbero mai accadere"
Ebbene sai cosa mi è successo? Intorno alle due di notte nella mia città che conosco come le mie tasche, guidando da solo in tutta calma e ascoltando musica a basso volume mi sono trovato di fronte ad un semaforo lampeggiante
di un incrocio pericolosissimo (mi immettevo da una laterale nella circonvallazione piuttosto trafficata a qualunque ora del giorno e della notte) e cosa ho fatto? Semplice, mi sono dimenticato di fermarmi e di dare la doverosissima precedenza. In pratica solo all'ultimo momento me ne sono reso conto e ho inchiodato (andavo comunque pianissimo) ma ormai la mia auto aveva praticamento invaso parte della careggiata. Se sono qui a raccontarlo c'è solo un semplice e banalissimo motivo. Ho avuto un cùlo spettacolare.
Questo per dirti che di sicuro a sto mondo non c'è proprio nulla e che una banale distrazione poteva costarmi la "mia" preziosissima e insostituibile vita mandando in soffitta tutte le mie certezze.
Io penso che non ci sia nulla di più misterioso e imponderabile della banalissima distrazione. Potremmo scrivere fiumi di parole ma la "distrazione" resterebbe come un monolito indistruttibile.
Molto spesso la differenza fra la vita e la morte è solo dettata dalla fortuna. Chiamalo destino, chiamalo fato chiamalo come vuoi ma una cosa è certa: non puoi farci nulla.

Ti ringrazio che almeno tu, indipendentemente da come la pensi, hai comunque cercato di capire il mio punto di vista senza pregiudizi e con obiettività rispetto a qualcun altro.
La prendo un pò alla larga. Proprio perchè la vita è "misteriosa", per la nostra mente non dal punto di vista scientifico, che è da quando esiste l'uomo in quanto tale, cioè da millenni, che ci si chiede che scopo ha la vita su questa benedetta terra.
Le religioni tentano di spiegare questo ma invano, perchè comunque si basano su un qualcosa che non è concreto dal punto di vista materiale e scientifico che è la fede. Quindi ognuno di noi vede il mondo e pensa di viverlo secondo i propri principi, credenze, virtù, esprimendosi nella società e nell'arco della propria vita secondo questi valori che gli sono stati insegnati, o che ha scoperto nell'arco della sua esistenza. Tant'è che in base dove tu ti possa trovare nella storia, e oggi nel mondo il concetto di vità, sul suo significato e su come viverla può essere estremamente diverso, come sono diverse e a volte disastrose le conseguenze o i risvolti di tali azioni sulla società in cui vivi. Quello che non sopporto è che molti hanno la presunzione di pensare che il loro modo di fare tutto questo sia quello giusto perché vivono e si esprimono in una società o in un ambiente che è portata a ragionare in questo modo, escludendo a priori che invece potrebbe esserci un modo, condivisibile o no, diverso di interpretare le cose. C'è un termine che spiega la condivisione di più pensieri e che ti riporto il significato.
La tolleranza è un termine sociologico, culturale e religioso relativo alla capacità collettiva ed individuale di vivere pacificamente con coloro che credono e agiscono in maniera diversa dalla propria (e che magari, da questa prospettiva, potrebbe apparire quantomeno biasimevole). I sistemi autoritari si fondano, al contrario, sull'intolleranza.
L'aspetto sicuro di questo dramma, purtroppo, è che un padre ha messo davanti a se l'aspetto lavorativo rispetto a quello del proprio figlio stop. Per qualsiasi cosa che si possa dire e pensare la verità oggettiva pur brutale e insensibile che sia è quella non si scappa, è successo in quel modo. Poi del perché sia potuta accadere una disgrazia simile, ancora più incomprensibile per la dinamicità dei fatti e nonostante dietro non ci fosse nessun problema patologico, non sta a me dirlo e ricercarlo ne tantomeno giudicarlo. Per me, ed è qui lo scontro, che un uomo riesca a fare una cosa del genere lo trovo inaccettabile.
 
hpx ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
Foerse qui qualche risposta in più c'è.
Oh, sì:

«Ho visto la follia negli occhi di quell'uomo quando si è accorto che il suo bambino, dimenticato in auto per 8 ore, non reagiva. Ho ancora nelle orecchie il suo urlo straziante. Non bastavano sette persone per tenerlo fermo...»

Questo ti sembra un padre capace di dimenticare il figlio?

Questa ti sembra la reazione a un evento che rientra nell'ordine naturale delle cose?

Pensaci.

In ospedale, l'hanno sentita gridare all'indirizzo del marito: «Ma come ha fatto? Oddio, come ha fatto?».

Mettere il lavoro prima dei bisogni di tuo figlio tanto da ucciderlo è un evento che rientra nell'ordine naturale delle cose?

Io penso alla tua mentre tu pensa a questa.

Per il resto è meglio piantarla qua tanto siamo su 2 piani diversi e non ne verremo mai a capo.
Non volevo scriverla perchè è solo un sentito dire, ma visto che hai scritto anche tu un "pare": sembra che quando erano successi quei due casi ravvicinato avesse commentato allo tuo stesso modo gli eventi
 
Suby01 ha scritto:
hpx ha scritto:
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
Foerse qui qualche risposta in più c'è.
Oh, sì:

«Ho visto la follia negli occhi di quell'uomo quando si è accorto che il suo bambino, dimenticato in auto per 8 ore, non reagiva. Ho ancora nelle orecchie il suo urlo straziante. Non bastavano sette persone per tenerlo fermo...»

Questo ti sembra un padre capace di dimenticare il figlio?

Questa ti sembra la reazione a un evento che rientra nell'ordine naturale delle cose?

Pensaci.

In ospedale, l'hanno sentita gridare all'indirizzo del marito: «Ma come ha fatto? Oddio, come ha fatto?».

Mettere il lavoro prima dei bisogni di tuo figlio tanto da ucciderlo è un evento che rientra nell'ordine naturale delle cose?

Io penso alla tua mentre tu pensa a questa.

Per il resto è meglio piantarla qua tanto siamo su 2 piani diversi e non ne verremo mai a capo.
Non volevo scriverla perchè è solo un sentito dire, ma visto che hai scritto anche tu un "pare": sembra che quando erano successi quei due casi ravvicinato avesse commentato allo tuo stesso modo gli eventi

Scusami Suby01 ma non riesco a inquadrare e collocare il discorso.
 
hpx ha scritto:
L'aspetto sicuro di questo dramma, purtroppo, è che un padre ha messo davanti a se l'aspetto lavorativo rispetto a quello del proprio figlio stop.

No. L'aspetto sicuro è che quel pover'uomo è rimasto vittima di uno di quei cortocircuiti mentali che capitano A TUTTI per cui a volte si è perfettamente convinti di aver fatto una cosa, mentre per mille motivi non la si è fatta. Quasi sempre non succede niente, a volte le conseguenze sono tragiche.
 
hpx ha scritto:
L'aspetto sicuro di questo dramma, purtroppo, è che un padre ha messo davanti a se l'aspetto lavorativo rispetto a quello del proprio figlio stop.
Questa è una bestemmia intollerabile.

Continui ad accusare quell'uomo di aver SCELTO di lasciare in auto il proprio figlio per concentrarsi sul lavoro della mattina, ma NON E' COSI'!!!

Quando è sceso dall'auto, per lui ERA VUOTA, e il figlio era dove sapeva che si trovava ogni altra mattina, all'asilo portato dalla madre.

Insistere con la tua versione nel tentativo di trovare un appiglio che giustifichi il tuo sdegno è ridicolo e meschino.

Prima te ne rendi conto e meglio è.
 
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
L'aspetto sicuro di questo dramma, purtroppo, è che un padre ha messo davanti a se l'aspetto lavorativo rispetto a quello del proprio figlio stop.
Questa è una bestemmia intollerabile.

Continui ad accusare quell'uomo di aver SCELTO di lasciare in auto il proprio figlio per concentrarsi sul lavoro della mattina, ma NON E' COSI'!!!

Quando è sceso dall'auto, per lui ERA VUOTA, e il figlio era dove sapeva che si trovava ogni altra mattina, all'asilo portato dalla madre.

Insistere con la tua versione nel tentativo di trovare un appiglio che giustifichi il tuo sdegno è ridicolo e meschino.

Prima te ne rendi conto e meglio è.
Ieri al Tg hanno fatto vedere ii funerali del picolo;
Erano straziati papà e mamma, non hanno voluto la stampa e nessuno aila cerimonia funebre ed il cronista ha detto che il piccolo è morto per colpa di un momento (ahimè fatale) di black out del genitore.

Quando al papà gli chiesero - i parenti che cercavano il piccolo all'asilo- dove fosse il piccolo, lui urlò a squarciagola realizzando in quell'istante la tragedia.

Alla fine questo post che va esaurendosi per come vi abbiamo partecipato tutti, è un post di sensibilità e di opinioni anche diverse ma serie e ragionate....che un po' ci nobilita, insomma non siamo solo motori, tasse e consumii e scelte di questo o quel modello di auto...o link ansa o notizie da web...!

Ognuno di noi ha le proprie caratteristiche e le proprie opinioni, ma è uno dei post più belli dal punto di vista di partecipazione e molto meno per l'argomento, che abbiamo scritto ultimammente.

Alla fine sapere che c'è intelligenza e sensibilità tra amici mai conosciuti non ci fa male.
Grazie a tutti ed onore e pace, alla famiglia del piccolo, perchè aver parlato di loro non è stato un atto di cinismo ma di sensibilità verso la tragedia, mettendosi nei panni di tutti....sollecitando il cuore da padre e pensando in fondo che sotto sotto..la tragedia può colpire chiunque.

Secondo me è' il momento che le battaglie campali delle opinioni, stiano ferme e la tastiera taccia...va bene così, non macchiamo il post di botte e risposte che possano diversificare il buon livello espresso da tutti.
 
PanDemonio ha scritto:
hpx ha scritto:
L'aspetto sicuro di questo dramma, purtroppo, è che un padre ha messo davanti a se l'aspetto lavorativo rispetto a quello del proprio figlio stop.
Questa è una bestemmia intollerabile.

Continui ad accusare quell'uomo di aver SCELTO di lasciare in auto il proprio figlio per concentrarsi sul lavoro della mattina, ma NON E' COSI'!!!

Quando è sceso dall'auto, per lui ERA VUOTA, e il figlio era dove sapeva che si trovava ogni altra mattina, all'asilo portato dalla madre.

Insistere con la tua versione nel tentativo di trovare un appiglio che giustifichi il tuo sdegno è ridicolo e meschino.

Prima te ne rendi conto e meglio è.
Quoto PanDemonio, io credo sia una cosa inconscia, non dipendente dalla volontà di anteporre il lavoro al figlio.
 
L'aspetto sicuro di questo dramma, purtroppo, è che un padre ha messo davanti a se l'aspetto lavorativo rispetto a quello del proprio figlio stop. .[/quote]

Caro hpx...con questa bestialità che hai scritto hai perso molti punti!
 
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