Da alcuni anni leggo prevalentemente su Kindle, che trovo molto comodo soprattutto per tre motivi:
1) quando sono in giro ho sempre appresso tutti i libri che voglio;
2) mi risolve il problema dello spazio in libreria, che è finito da un pezzo;
3) mi permette di leggere anche al buio, per esempio quando la moglie già dorme e non la voglio disturbare.
Inoltre lo trovo molto comodo per rileggere cose mie: le carico sul Kindle in formato pdf, così posso rileggere a letto e aggiungere note (per le correzioni, ad esempio).
Per quanto riguarda i contenuti, leggo un po' di tutto, soprattutto romanzi, racconti e saggistica. Ma non riesco a essere costante: alterno periodi di abbondante lettura ad altri in cui leggo pochissimo.
Quest'estate, in campeggio al mare, oltre a un famoso libro sulla politica attuale, mi sono dedicato al grande romanzo francese ottocentesco: prima "Il tulipano nero" di Dumas (a suo tempo mi era piaciuto molto il celebre "Conte di Montecristo", su un altro livello) e poi poponientedimenoche "I miserabili"... argh... un romanzo scritto in tempi in cui la gente aveva parecchio tempo per leggere!
Un'opera immensa, direi enciclopedica, che non si limita a raccontare una storia, ma vuole far conoscere la Francia dell'epoca e i fatti storici per filo e per segno.
Ho capito perché è considerato uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi!
Finisco su cose molto più leggere: si è parlato di Topolino. Bene, a luglio ho approfittato di una settimana a casa di mia madre 90enne per rileggere alcuni bellissimi albi del Topolino d'Oro pubblicati negli anni 70 ma con storie degli anni 30, che mio padre ci aveva comprato da bambini.
A parte il senso di nostalgia galoppante per quelle storie avventurose, divertenti e romantiche di Topolino degli anni 30, mi sono sorpreso a riconoscere subito (spesso a "prevedere") scene e gag che non vedevo più da oltre 40 anni.
Se da bambino avevo la passione di disegnare fumetti e inventare storie, ci sarà un motivo...
1) quando sono in giro ho sempre appresso tutti i libri che voglio;
2) mi risolve il problema dello spazio in libreria, che è finito da un pezzo;
3) mi permette di leggere anche al buio, per esempio quando la moglie già dorme e non la voglio disturbare.
Inoltre lo trovo molto comodo per rileggere cose mie: le carico sul Kindle in formato pdf, così posso rileggere a letto e aggiungere note (per le correzioni, ad esempio).
Per quanto riguarda i contenuti, leggo un po' di tutto, soprattutto romanzi, racconti e saggistica. Ma non riesco a essere costante: alterno periodi di abbondante lettura ad altri in cui leggo pochissimo.
Quest'estate, in campeggio al mare, oltre a un famoso libro sulla politica attuale, mi sono dedicato al grande romanzo francese ottocentesco: prima "Il tulipano nero" di Dumas (a suo tempo mi era piaciuto molto il celebre "Conte di Montecristo", su un altro livello) e poi poponientedimenoche "I miserabili"... argh... un romanzo scritto in tempi in cui la gente aveva parecchio tempo per leggere!
Un'opera immensa, direi enciclopedica, che non si limita a raccontare una storia, ma vuole far conoscere la Francia dell'epoca e i fatti storici per filo e per segno.
Ho capito perché è considerato uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi!
Finisco su cose molto più leggere: si è parlato di Topolino. Bene, a luglio ho approfittato di una settimana a casa di mia madre 90enne per rileggere alcuni bellissimi albi del Topolino d'Oro pubblicati negli anni 70 ma con storie degli anni 30, che mio padre ci aveva comprato da bambini.
A parte il senso di nostalgia galoppante per quelle storie avventurose, divertenti e romantiche di Topolino degli anni 30, mi sono sorpreso a riconoscere subito (spesso a "prevedere") scene e gag che non vedevo più da oltre 40 anni.
Se da bambino avevo la passione di disegnare fumetti e inventare storie, ci sarà un motivo...