<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 129 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

Forse era meglio quando si usava la "cartella", ok pesava pure quella, ma la portavi con la mano e non appesa alla (povera) schiena.
Non è portabile per oltre 1 km a piedi, peserebbe in media oltre 20 kg, anche 30 quando ci sono 2 dizionari. Andate davanti ad un liceo classico e pesate gli zaini, mi figlia ne ha sempre 2 di una tracolla, a volte 3, con ben 2 tracolle...ansima ad arrivare al parcheggio...
 
In generale quando si confrontano generazioni differenti mi sembra che ci sia un po' il dente avvelenato da parte dei più grandi.
Sento spesso discorsi tipo visto che io ho sofferto questo questo e quest'altro e saltavo i fossi per il lungo che le nuove generazioni stiano zitte e non si lamentino.
E probabilmente è sempre stato così da quando i "vecchi" potevano rinfacciare ai giovani che loro avevano vissuto la guerra.
Però oggi se prendiamo un ragazzo di 20-25 anni probabilmente i suoi genitori saranno nati dopo gli anni 60.
Che non vuol dire per forza rose e fiori ma comunque essere un ventenne negli anni 80 forse dava un filino di prospettive in più rispetto ad oggi.
Imho sono discorsi un po' antipatici,soprattutto se come nel caso che citavo a farli è una persona che tutto sommato non ha vissuto chissà quali difficoltà economiche e lavorative e oggi magari ci gode a dare addosso a chi gli sta pagando la pensione.
A volte che i ragazzi giovani vengano bollati come scansafatiche o schizzinosi secondo me è un po' ingiusto.
 
io mi ricordo il professore al liceo che insisteva per far comprare l'edizione dell'Eneide, dei Promessi sposi o della Divina Commedia che diceva lui, gli si fece presente che tanti hanno a casa queste opere, perchè spendere soldi per altre edizioni? Provo a ribattere....si fece fronte compatto e si arrese. Io ho massimo rispetto per i professori, per i dottori o per qualsiasi altra figura professionale, però non accetto neanche quell'atteggiamento di 'vassallaggio', del tipo dei vecchietti davanti al dottore che sembra sia un Dio sceso in terra, se qualcosa non è corretto una mano la si può alzare. Poi sarà che da me chi ha fatto carriera sono stati proprio quelli che oltre a studiare avevano anche un sano spirito critico, i soli 'secchioni' anche se bravi non hanno avuto grandi carriere.


Anche....

Sempre che il profe di turno,
accetti le critiche....
E non pensi di avere ragione per chissa' quale diritto
 
Anche....

Sempre che il profe di turno,
accetti le critiche....
E non pensi di avere ragione per chissa' quale diritto

sempre pensato che se si è compatti verso quelli che spesso sono dei soprusi alla fine chi prova a farli desiste. Certo non è che teorizzo uno screditamento dei professori, è che su alcune cose non è che uno può fingere sempre di essere nato ieri, c'è un limite a tutto. Per me vale per tutte le categorie professionali questo appunto.
 
gli si fece presente che tanti hanno a casa queste opere, perchè spendere soldi per altre edizioni?
Spesso a mia figlia diamo dizionari e classici presi dalla nostra biblioteca, tranne quelli in greco. Però un poco fatica coi commenti non collimati con quelli scelti dalla prof. Qualche volta glieli ha contestati, penalizzando il voto, pazienza, ha quasi 9 lo stesso, però magari potrebbe avere 9 pieno. Idem per i dizionari.
 
io mi ricordo il professore al liceo che insisteva per far comprare l'edizione dell'Eneide, dei Promessi sposi o della Divina Commedia che diceva lui, gli si fece presente che tanti hanno a casa queste opere, perchè spendere soldi per altre edizioni? Provo a ribattere....si fece fronte compatto e si arrese. Io ho massimo rispetto per i professori, per i dottori o per qualsiasi altra figura professionale, però non accetto neanche quell'atteggiamento di 'vassallaggio', del tipo dei vecchietti davanti al dottore che sembra sia un Dio sceso in terra, se qualcosa non è corretto una mano la si può alzare. Poi sarà che da me chi ha fatto carriera sono stati proprio quelli che oltre a studiare avevano anche un sano spirito critico, i soli 'secchioni' anche se bravi non hanno avuto grandi carriere.

Io ho usato una copia de I promessi sposi che avevamo in casa però in tutta sincerità devo dire che me ne sono pentito perchè la versione nuova che i professori in qualche caso insistevano per farla comprare agli studenti era commentata e quindi ti dava una mano se ad esempio saltavi una lezione e dovevi studiare da solo le pagine che erano state trattate in classe.
Sul libro scritto direttamente dal professore invece nessuno osò contestare direttamente perchè altrimenti la bocciatura era assicurata.
Detto tra noi quel particolare professore era il più antipatico,tra i più assenteisti e aveva gli assistenti più ignoranti mai visti.
Uno in particolare aveva una pronuncia orribile,come se fino a 5 minuti prima avesse parlato solo in dialetto e l'italiano fosse una seconda lingua.
 
Spesso a mia figlia diamo dizionari e classici presi dalla nostra biblioteca

Anche sui dizionari si potrebbe aprire un dibattito.
Ovviamente le scuole raccomandano quelli giusti (ai miei tempi raccomandavano il Castiglioni Mariotti) ma nuovi costano uno sproposito.
C'era qualcuno che o perchè se lo dimenticava o perchè proprio non ce l'aveva durante le versioni lo prendeva in prestito dalla biblioteca della scuola ma erano un paio per tutto l'istituto.
Mia madre me lo comprò usato a un mercatino (le soffiarono davanti al naso un dizionario in condizioni molto migliori) e effettivamente c'era una bella differenza rispetto ai dizionari migliori.
Però quello c'era e comunque un 8 riuscivo a rimediarlo,nelle versioni almeno.
 
Io ho usato una copia de I promessi sposi che avevamo in casa però in tutta sincerità devo dire che me ne sono pentito perchè la versione nuova che i professori in qualche caso insistevano per farla comprare agli studenti era commentata e quindi ti dava una mano se ad esempio saltavi una lezione e dovevi studiare da solo le pagine che erano state trattate in classe.
Sul libro scritto direttamente dal professore invece nessuno osò contestare direttamente perchè altrimenti la bocciatura era assicurata.
Detto tra noi quel particolare professore era il più antipatico,tra i più assenteisti e aveva gli assistenti più ignoranti mai visti.
Uno in particolare aveva una pronuncia orribile,come se fino a 5 minuti prima avesse parlato solo in dialetto e l'italiano fosse una seconda lingua.

Da me se non si sapevano i Promessi Sposi era un sacrilegio. In più in terza media era il centenario della morte del Manzoni ed è stato un casino.
 
C'era qualcuno che o perchè se lo dimenticava o perchè proprio non ce l'aveva durante le versioni lo prendeva in prestito dalla biblioteca della scuola ma erano un paio per tutto l'istituto.
E sono ciancicati, a volte pasticciati, mezzi manchevoli... un handicap tradurre con quelli in versione.
 
In generale quando si confrontano generazioni differenti mi sembra che ci sia un po' il dente avvelenato da parte dei più grandi.
Sento spesso discorsi tipo visto che io ho sofferto questo questo e quest'altro e saltavo i fossi per il lungo che le nuove generazioni stiano zitte e non si lamentino.
E probabilmente è sempre stato così da quando i "vecchi" potevano rinfacciare ai giovani che loro avevano vissuto la guerra.
Però oggi se prendiamo un ragazzo di 20-25 anni probabilmente i suoi genitori saranno nati dopo gli anni 60.
Che non vuol dire per forza rose e fiori ma comunque essere un ventenne negli anni 80 forse dava un filino di prospettive in più rispetto ad oggi.
Imho sono discorsi un po' antipatici, soprattutto se come nel caso che citavo a farli è una persona che tutto sommato non ha vissuto chissà quali difficoltà economiche e lavorative e oggi magari ci gode a dare addosso a chi gli sta pagando la pensione.
A volte che i ragazzi giovani vengano bollati come scansafatiche o schizzinosi secondo me è un po' ingiusto.

Quella sulla cartella era una battuta, io non ho mai fatto discorsi inter-generazionali, anche perchè (a parte che per me l'età è un numero), non è affatto detto che quello che facevo io quando ero ragazzo fosse "migliore" di quello che fanno i ragazzi di oggi, anzi, per tante cose è meglio oggi. Ma in generale non è poi così diverso quello che si fa oggi da quello che facevo io, non sono così vecchio da aver fatto la guerra, essendo nato nel 1954, in piena ripresa economica.

Io adoro le mie nipoti e andiamo d'accordissimo, ci divertiamo tanto insieme e con loro sto benissimo. Devo dire che anche loro mi adorano, a volte mi commuovo per quello che fanno e dicono.

Sto molto bene anche ai raduni Abarth, dove l'età media ovviamente è molto più bassa della mia, ma mi diverto davvero tanto, ogni volta non vedo l'ora di farne un altro e i "colleghi" quando passa molto tempo tra un raduno e l'altro mi mancano. Ovviamente ci diamo tutti del tu, dai 18 ai 90 anni.
 
Però quello c'era e comunque un 8 riuscivo a rimediarlo,nelle versioni almeno.
Complimenti, se è per questo il prof. Vecchioni traduceva già al lieo senza vocabolario... però adesso c'è tanta competizione ed i prof hanno alzato l'asticella... c'è chi ha 9 e va a lezione per il 10... marziani... e mia figlia studia ed è uscita con 10 e lode per tutte le scuole precedenti, ma adesso il 9 di media è quasi impossibile...
 
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