<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 19 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

Con la tecnologia odierna mi sembra impossibile non si possa trovare un algoritmo che accenda la luce sull'evasione. Alla fine si parla di numeri, entra X, esce Y. Si possono includere eredità, rendite, esborsi, donazioni etc. Si può tracciare tutto.

Gli algoritmi riescono a capire cosa farci vedere su un telefonino e quando, vuoi che non si possa creare una rete dati tra banche, inps, inail, etc etc? O vogliamo nasconderci dietro la privacy?
Nessun algoritmo è in grado di prevedere le scelte del soggetto economico, per questo motivo tutti i tentativi di "catastalizzare" il reddito (parametri, studi di settore, ISA e menate simili) sono sempre (e giustamente ...) falliti e per lo stesso motivo non esiste alcun approccio di successo per il contrasto dell'evasioone che sia puramente sigint. I sistemi sigint vanno bene, anche benissimo, se sono integrati e di supporto ad una attività humint, che invece è stata praticamente dismessa. Inutile avere caterve di funzionari chiusi in ufficio con cui si sottoscrivono on line vebali di adesione, bisogna avere personale sul territorio.

Per fare un paragone consono a questo forum, ai tempi in cui i Carabinieri e la Stradale presidiavano maggiormente il territorio, c'erano meno auto con le gomme lisce e fari non funzionanti.

Sempre per fare esempi chiari a tutti, un esempio di sigint e humint ben coordinati (dove lo fanno) è il sistema TargaSystem che evidenzia in tempo reale i veicoli potenzialmente privi di copertura assicurativa e di revisione. Da soli non possono nulla oppure richiederebbero un enorme dispoendio di risorse umane per andare casa per casa dei "sospetti", mentre un appostamento in zone opportune con due o tre pattuglie (la prima con l'attrezzatura, le altre posizionate successivamente in modo da fermare sul posto i sospettati ed inseguirli in caso di fuga) li pesca tutti
 
per questo motivo tutti i tentativi di "catastalizzare" il reddito (parametri, studi di settore, ISA e menate simili) sono sempre (e giustamente ...) falliti
a tal proposito ricordo uno dei miei primissimi lavori svolti che consisteva nell'elaborazione delle schede in cui i dipendenti assegnavano le ore lavorate alle commesse e le ore effettivamente lavorate da timbratura.
L'obiettivo dell'azienda era far quadrare i conti fra ore effettivamente lavorate e pagate e i costi applicati alle commesse.

Bene la prima elaborazione di congruenza produsse circa 8 cm in spessore di tabulati pieni di anomalie che alle impiegate costarono una settimana di straordinari.
Il responsabile, un veneziano fotocopia di Lino Tofolo, mi disse di mettere delle tolleranze per ridurre il volume di controlli.
Dissi "va bene, quanto?"
"60 minuti"
"Ok, però ricorda da 61 per il sistema è un errore".

Aggiungo una considerazione, visto che nel frattempo dalla vicenda son passati quarant'anni esatti: le nuove tecnologie, come la tanto sbandierata AI, in questi contesti potrebbe effettivamente fare la differenza, se adeguatamente addestrata, almeno a scoperchiare le situazioni più eclatanti*.

* mentre magari oggi genera un diluvio di raccomandate per un campo del modello Unico che non è compilato (perché in teoria non andrebbe fatto).
 
Con la tecnologia odierna mi sembra impossibile non si possa trovare un algoritmo che accenda la luce sull'evasione. Alla fine si parla di numeri, entra X, esce Y. Si possono includere eredità, rendite, esborsi, donazioni etc. Si può tracciare tutto.

Gli algoritmi riescono a capire cosa farci vedere su un telefonino e quando, vuoi che non si possa creare una rete dati tra banche, inps, inail, etc etc? O vogliamo nasconderci dietro la privacy?
Ovazione per te....
 
Non so per i grandi ma per i piccoli a me sembra che le varie innovazioni che sono arrivate negli ultimi anni tipo registratori telematici,lotteria degli scontrini,cashback etc siano servite solo a rendere la vita più difficile agli onesti (con un aggravio di costi considerevole in certi casi) lasciando sempre però alla discrezione dei singoli (esercente da una parte e cliente dall'altra) la scelta se fare le cose per bene o una mano lava l'altra e tutte e due lavano il viso.
Secondo me l'effetto è stato addirittura controproducente in termini di lotta all'evasione.
 
Ultima modifica:
se sono integrati e di supporto ad una attività humint
se l'humint fa quello che deve fare e non si accontenta invece di una parte della torta.
Ricordo un'amica che da piccola giocava con il figlio di un GdF e non capiva come mai le sue uova di pasqua contenessero orologi d'oro o collane di valore mentre i suoi solo un banale giocattolo ;)

Peggio, degli installatori, recentemente, mi raccontavano dell'imbarazzo quando un ufficiale gli ha espressamente chiesto di fare in nero ... all'inizio temevano una saltafosso!
 
Approposito di poveracci....
Leggo che nella capitale sono stati spesi 5.000.000.000 di euro (cinque miliardi) in giochi d' azzardo. Più di 1700 euro a testa per abitante.
:eek:
Lo stato non può certo lamentarsi.
Lancio una proposta, al posto dell' imposte, obbligo per ogni contribuente comprare un tot di gratta e vinci in proporzione al reddito dichiarato. Il fisco incassa, ed intando il contribuente, nella speranza di ottenere un bella vincita, paga contento....
Dopo AdE, AdE riscossione, AdE territorio, ecc. una bella AdE casinò (volendo anche senza accento :D)?
 
nella capitale sono stati spesi 5.000.000.000 di euro (cinque miliardi) in giochi d' azzardo. Più di 1700 euro a testa per abitante.
Lo stato non può certo lamentarsi.
Lancio una proposta, al posto dell' imposte, obbligo per ogni contribuente comprare un tot di gratta e vinci in proporzione al reddito dichiarato. Il fisco incassa
 
1700 euro a testa sono pure pochi.
O meglio sono tanti ma quelli che giocano pesante ne spendono molti di più.
Ho sempre avuto pensieri discordanti sul gioco d'azzardo.
Da un lato tendo a comprendere chi non campa tanto bene e spera nel colpo di fortuna che gli cambia la vita.
Anche se guardandola in un altro modo uno pensa se hai già pochi soldi e giochi pure peggiori soltanto la tua condizione.
Invece chi è benestante è vero che si può permettere di giocare ma al tempo stesso imho ha meno motivazioni per farlo.
Ultimamente si parla tanto del giro di scommesse da milioni di euro in cui sono coinvolti diversi sportivi.
Quello fa un po' incavolare perchè persone che guadagnano letteralmente milioni di euro all'anno,e quindi se vincono o perdono il loro tenore di vita resta uguale,a meno che non giochino veramente pesante e allora rischiano di finire con le pezze sul sedere.

Tra l'altro anni fa facevano vedere in tv che le slot machine erano un ottimo modo per riciclare il denaro di provenienza illecita perchè le ricevute delle vincite non indicavano quanto aveva giocato la persona.
Entravi nella sala slot con 100 euro dei quali non potevi dichiarare la provenienza,li mettevi nella macchinetta senza però giocare,ritiravi la ricevuta per una vincita da 100 euro e uscivi con dei soldi "puliti".
Sarà ancora così o avranno mangiato la foglia?
 
Ricordo di aver letto da qualche parte che nei periodi di recessione i giochi tipo gratta e vinci, lotto, etc incrementano notevolmente il gettito.
Evidentemente si innesca qualche meccanismo psicologico per cui la paura porta al rischio.

Rimane il fatto che io non ho mai conosciuto una persona che ha vinto "bene" al gioco. Per me rimangono personaggi mitologici.
 
Tra l'altro questa media di per se non racconta tutta la storia. Anche perchè sicuramente c'è gente che un gratta e vinci sa a mala pena cosa sia (io per esempio) che spende 0 in giochi e lotterie varie...

La mia adoratissima nonna tipo nel 1965, fece un bel terno secco e da allora ha sempre rigiocato gli stessi numeri, e non sono mai più usciti (di tanto in tanto ne uscivano due e prendeva tipo 20 euro per l'ambo)....allo Stato quella vincita è stata restituita con tanto di interessi
 
Numeri preoccuparti. Anche questo secondo me è un tipo di povertà.

Al sud più pensionati che lavoratori :

Se in Italia il numero delle pensioni erogate è pari a 22.772.000 e quello degli occupati ammonta a 23.099.000 (+327%), nelle regioni del Sud e delle Isole le pensioni pagate ai cittadini sono 7.209.000, mentre gli addetti sono 6.115.000. La Lombardia è la regione più virtuosa con un saldo pari a +733mila, seguita dal Veneto con +342mila e Lazio con +310mila. All'ultimo posto della classifica troviamo la Sicilia il cui saldo è - 303mila.

https://www.bresciaoggi.it/territor...-controtendenza-con-brescia-regina-1.10400677
 
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