<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

Una mia stagista si è appena laureata in ingegneria civile (magistrale). Unico consiglio che gli ho dato: ok fai pure l'esame di stato per avere l'abilitazione, ma evita come la peste di aprire partita iva, dopo anno Ade ed Inarcassa ti saltano addosso. E vai via dall'Italia alla velocità della luce. A me dispiace perderla come possibile collaboratrice, ma mettersi oggi a fare i liberi professionisti è da pazzi, andare a P.Iva come pseudodipendenti in studi professionali vuol dire 1000 €/mese lordi fatturati, sfruttati oltre che imparare poco o niente.


E' un mondaccio cosi'

" non c'e' piu' trippa ...."
 
Altra notizia di oggi è che gli italiani all'estero hanno quasi raggiunto i 6 milioni di individui. L'emigrazione giovane in effetti è in aumento, per chi rimane l'età media aumenta e si fanno sempre meno figli.
Situazione come già detto altre volte molto rischiosa per l'equilibrio del nostro paese.

Ho quattro ragazzi del Kosovo che mi stanno facendo dei lavori in casa e sabato uno mi ha detto... vedevamo L'Italia come un paese moderno dove cercare fortuna. Siamo qui da sei mesi e abbiamo capito che tutto è un gran casino e mi hanno confessato che si stanno organizzando per andare in Germania dove altri loro amici invece si trovano bene.


Che 'sti stranieri,
nel 2023
( praticamente tutti col telefonino )
CONTINUINO ad arrivare in Italia pensando di arrivare nella California di fine '800
....

Mi lascia molto incredulo
 
Estratto dell’articolo di Enrico Marro per il “Corriere della Sera”

Le lavoratrici italiane del settore privato hanno guadagnato in media, nel 2022, quasi 8mila euro in meno rispetto ai colleghi maschi. Per la precisione, 7.922 euro: 18.305 euro la retribuzione media annua lorda delle donne contro 26.227 euro degli uomini. La media totale (uomini e donne) è stata di 22.839 euro lordi

Le differenze sono marcate anche per aree geografiche. Nel Nord la retribuzione lorda media è stata di 26.933 euro mentre nel Sud di 16.959 euro, cioè diecimila euro in meno.
 
Ade ed Inarcassa ti saltano addosso
Non ne dubito, ma anche a cedolino, tasse, contributi, trattenute, fondi perduti etc, il netto è più o meno di ½ del lordo. Poi ci sono le spese vive di viaggio, di aggiornamento obbligatorio a pagamento, la polizza responsabilità civile per colpa, la quota all'associazione di categoria, la previdenza integrativa, l'ordine locale, l'albo nazionale... da 100 lordi scendi a 40 netti...
 
Quindi se si va dal panettiere a comprare una rosetta,importo totale dello scontrino 1,09 euro il panettiere deve,giustamente,fare lo scontrino ma deve anche accettare il pagamento elettronico.
Anche se a vendere una sola rosetta e metterla nel sacchetto di carta probabilmente non ci guadagna quasi nulla e magari l'idea di pagare anche 2 centesimi di commissione e aspettare l'accredito un paio di giorni non lo entusiasma.
Il dentista invece su 50 euro non ha margine (può essere per carità ma allora non sarebbe meglio dirgli te ne do 60 o 70 e mi fai la ricevuta invece di essere "complici" di un'evasione?) e quindi bisogna andargli incontro e pagare cash in nero perchè fa un prezzo di favore da amico.
Quegli 11 euro di iva si possono evadere,mentre i 23 centesimi di iva sulla rosetta no,quelli vanno versati e per essere sicuri che il panettiere,che non è un amico anzi è un mariuolo,li versi non gli chiediamo lo scontrino (cosa normale che non dovrebbe nemmeno essere chiesta) perchè pare brutto ma scegliamo una via traversa.
Pretendiamo invece di pagare con la carta e se fa storie gli lasciamo li la rosetta già incartata e andiamo altrove.
Poi quell'euro e 9 centesimi non ci fidiamo a metterlo in mano al panettiere in contanti perchè si sa che il contante finanzia la criminalità.
Non sia mai che con quella cifra il panettiere decida di finanziare delle attività illecite su scala intercontinentale.
Il dentista no,con quei 50 euro sicuramente farà delle opere di bene non potrebbe mai spenderli malamente.
Io non ho nulla contro i dentisti,tranne per il fatto che stavo per imparentarmi con uno di loro,ma ho il vago sospetto che potenzialmente possano evadere più dei panettieri.
A me è capitato dal dentista di sentire dire al paziente davanti a me doveva pagare 8000 euro,dal panettiere mai sentite cifre così alte.
Da un bel po' di tempo le spese mediche vanno obbligatoriamente pagate con metodi tracciabili per poterle detrarre.
Il pane si può pagare in contanti.
Strano questo fatto.
A me sembra che questa crociata venga combattuta in maniera poco coerente e con le idee piuttosto confuse.

Sul fatto che i dipendenti non possano evadere mi sento di dissentire.
Conosco diverse persone che lavorano dal lunedì al venerdì come dipendenti e nel weekend arrotondano.
Vicino a casa mia stanno ristrutturando una casa e si capisce che stanno facendo i lavori alla buona,senza affidarsi a un'impresa.
La domenica ci sono dei ragazzi giovanissimi che lavorano palesemente in nero,magari usando attrezzature prese in prestito dalla ditta per cui lavorano durante la settimana.
E a fine giornata probabilmente ricevono 50 euro in contanti che si mettono in tasca e non vanno a finire nella loro dichiarazione dei redditi.
Oppure le ore di straordinario pagate in contanti che non vanno a finire nella busta paga.
Ma quella non è evasione,è impossibile per un dipendente evadere lo sanno tutti.

E anche qualche pensionato che pur essendo andato in pensione continua a fare qualche lavoretto.
Perchè la pensione è poca o per noia.
Conosco due fratelli che fanno così.
Uno era un autonomo,l'altro un dipendente.
Entrambi dopo essere andati in pensione hanno continuato a lavorare ma in nero.
Ma no devo sbagliarmi per forza,non è possibile.

Io lavoro a contatto col pubblico,da dipendente,tutti i giorni.
Tanti dicono lascia stare la ricevuta,alcuni addirittura cercano di lasciartela sul bancone (così se escono senza magari pigli pure una multa anche avendola emessa).
Tanti tirano fuori la carta anche per importi molto bassi.
Si porta pazienza ma tante volte verrebbe voglia di dire al cliente di provare a passare dall'altra parte del bancone.
Non tanto tempo fa è arrivato il marito di una cliente.
Lei paga quasi sempre in contanti e dice sempre lascia stare la ricevuta non mi serve,ma io faccio lo stesso.
Lui aveva la carta.
Non era tanto giovane quindi mi ha detto fai tu,mi ha dato la carta e un pizzino su cui c'era scritto Banca intesa PIN XXXXX,Banca popolare PIN XXXXX etc etc.
Io quel giorno per fortuna non avevo gran che da fare quindi mi sono messo li e ho iniziato a digitare.
Al quarto pagamento non approvato cambiando anche carta e provando a inserirla invece di appoggiarla,dopo una decina di minuti persi,stavo iniziando a perdere le speranze.
Per fortuna è arrivata in soccorso la suocera che ci ha fatto notare che il pin che stavamo digitando non era quello giusto,perchè quello giusto era scritto sul retro del pizzino.
Riprovo e finalmente il pagamento da 60 euro viene approvato.
Istintivamente ho alzato le braccia e ho detto Evviva!
I clienti hanno riso.
Ma a pensarci sopra c'era poco da ridere imho.

Nell'azienda per cui lavoro,come in tutte immagino (di sicuro in quelle che conosco da vicino),negli ultimi anni i pagamenti elettronici sono aumentati molto.
Ormai la gente è convinta che tenere 20 euro in tasca esponga al rischio di essere rapiti dai narcos.
Siamo passati da una transazione su cinque a una su tre,certi giorni non apriamo nemmeno il cassetto della cassa.
Eppure guardando i corrispettivi degli ultimi cinque anni (a parte il periodo della pandemia) il volume d'affari è rimasto praticamente identico di anno in anno.
Saremo diventati bravissimi a fare il nero anche coi pagamenti elettronici...

Infine poco tempo fa ero in tabaccheria.
Davanti a me un signore ha chiesto un pacchetto di sigarette e ha tirato fuori la carta.
Il tabaccaio gli ha chiesto "Due?".
E il signore ha risposto "No uno".
E il tabaccaio ha ripetuto "Due?".
Il messaggio subliminale era che su un solo pacchetto di sigarette la commissione gli mangiava il guadagno,che immagino sia già esiguo.
Il signore ha detto che aveva pochi soldi sulla carta,era una prepagata,e alla fine il tabaccaio ha ceduto ma ha fatto capire che si trattava di un'eccezione e che in futuro il minimo erano due pacchetti.
Io onestamente non so quanto guadagni un tabaccaio e non fumo ma se non vende volentieri un pacchetto per volta col pagamento elettronico immagino che abbia le sue buone ragioni.
Se fumassi pagherei in contanti o comprerei due pacchetti per volta senza insistere o cercare di imporre a chi è li per servire me ma non è il mio servo di fare come dico io perchè sono in missione per conto di Dio contro gli infedeli evasori...
 
Back
Alto