<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un Grande tecnico Alfa Filippo Surace. | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Un Grande tecnico Alfa Filippo Surace.

75TURBO-TP ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Su alcuni testi ho notizie piu 'dettagliate su alcune cose di cui parla ma poca roba,solo alcune pagine ma interessanti perche' riguardano la Giulia e l'Alfetta e come fu difficile e complicato mettere a punto il Transaxle.

Se hai tempo e voglia di postarle, mi farebbe molto piacere leggerle
Per l'Alfetta non fu semplice e fu coinvolto in maniera rilevante,la meccanica era completamente nuova e l'albero di trasmissione girava agli stessi giri del motore,il Maiale cosi' chiamavano in Alfa il grosso gruppo cambio differnziale e frizione era collocato posteriormente.
Questa soluzione fu tentata negli Stati Uniti ed abbandonata,fu tentata anche da Porsche e abbandonata come avvenne per Ferrari e Lancia,noi dell'Alfa Romeo fummo i soli che riuscirono a metterla a punto,qualcuno fu costretto a rimettere la frizione al motore.....

Questo ci costo' fatica, tanta.

Il problema principale era costituito dal motore con il proprio volano e dal secondo volano che era la frizione,quindi c'era sempre il rischio ai bassi giri e al minimo,perche' aveva una frequenza di oscillazzione bassissima.
Quando si introdusse il motore diesel si ebbero problemi ancora maggiori,che furono tutti risolti dal mio team.

.........L'Alfetta nacque male ma fini' bene,risolvemmo mettendo tre giunti elastici sull'albero di trasmissione.....nacque pero' un problema di vibrabioni flessionali inattesi ed improbabili su un quattro cilindri,ci rimisi le ferie del 1971 per risolverlo.
Furuno adottati una serie di interventi sul contagiri elettronico che segnava male e cambiando il disegno dell'albero a gomiti e altro ancora.
Ci furono anche vibrazioni della parte anteriore della vettura con l'intervento di consulenti del rumore si risolse irrobustendo tutto.

La parte piu' ardua fu l'impostazione,l'Alfetta aveva il ponte posteriore e una meccanica complicata il De Dion con doppia barra al posto della Panhard ,che garantiva una cinematica PERFETTA.
Anche qui ci furono problemi di vibrazioni e rumorosita' causata dalla frizione che non essendo mai perfettamente bilanciate causano vibrazioni che se vanno in risonanza sono notevoli.....la soluzione era abbassare la rigidita' del supporto anteriore del gruppo frizione cambio differenziale.....ma questo non si poteva fare perche era lo stesso gruppo che teneva il naso del De dion e quindi avremmo perso in tenuta di strada.....fu costretto ad andare da Satta e dire che bisognava segare tutto e ridisegnare con due supporti,comincio' ad urlare come un pazzo,poi disse che avevo ragione e si risolse cosi'.

Alla fine fu un grande successo da Arese uscirono circa 1.500.000 Alfa Transaxle.

Anche Busso parla degli enormi problemi di progettazione della 116....la 116 andava male molto male,scese in pista nel 1968 e fu subito come eravamo certi SPLENDIDA come tenuta di strada ma con gravi problemi di cambio trasmissione e sterzo,se ripenso a quegli anni, troppi, per risolvere i problemi penso al miracolo,duro' venti anni con una produzione che superava tutta la produzione milanese degli anni precedenti messa insieme.
Il 1971 fu un anno tremendo per risolvere i vari problemi.....ma quando riuscimmo a portare al Balocco un esemplare definitivo senza difetti tutti ne furono entusiasti dai grandi capi ai collaudatori.....Enrico Sala mi regala un termine che ricordero'"INCANTATO".

Grazie.
E' un piacere leggere queste righe.
 
75TURBO-TP ha scritto:
fpaol68 ha scritto:
75TURBO-TP ha scritto:
Su alcuni testi ho notizie piu 'dettagliate su alcune cose di cui parla ma poca roba,solo alcune pagine ma interessanti perche' riguardano la Giulia e l'Alfetta e come fu difficile e complicato mettere a punto il Transaxle.

Se hai tempo e voglia di postarle, mi farebbe molto piacere leggerle
Per l'Alfetta non fu semplice e fu coinvolto in maniera rilevante,la meccanica era completamente nuova e l'albero di trasmissione girava agli stessi giri del motore,il Maiale cosi' chiamavano in Alfa il grosso gruppo cambio differnziale e frizione era collocato posteriormente.
Questa soluzione fu tentata negli Stati Uniti ed abbandonata,fu tentata anche da Porsche e abbandonata come avvenne per Ferrari e Lancia,noi dell'Alfa Romeo fummo i soli che riuscirono a metterla a punto,qualcuno fu costretto a rimettere la frizione al motore.....

Questo ci costo' fatica, tanta.

Il problema principale era costituito dal motore con il proprio volano e dal secondo volano che era la frizione,quindi c'era sempre il rischio ai bassi giri e al minimo,perche' aveva una frequenza di oscillazzione bassissima.
Quando si introdusse il motore diesel si ebbero problemi ancora maggiori,che furono tutti risolti dal mio team.

.........L'Alfetta nacque male ma fini' bene,risolvemmo mettendo tre giunti elastici sull'albero di trasmissione.....nacque pero' un problema di vibrabioni flessionali inattesi ed improbabili su un quattro cilindri,ci rimisi le ferie del 1971 per risolverlo.
Furuno adottati una serie di interventi sul contagiri elettronico che segnava male e cambiando il disegno dell'albero a gomiti e altro ancora.
Ci furono anche vibrazioni della parte anteriore della vettura con l'intervento di consulenti del rumore si risolse irrobustendo tutto.

La parte piu' ardua fu l'impostazione,l'Alfetta aveva il ponte posteriore e una meccanica complicata il De Dion con doppia barra al posto della Panhard ,che garantiva una cinematica PERFETTA.
Anche qui ci furono problemi di vibrazioni e rumorosita' causata dalla frizione che non essendo mai perfettamente bilanciate causano vibrazioni che se vanno in risonanza sono notevoli.....la soluzione era abbassare la rigidita' del supporto anteriore del gruppo frizione cambio differenziale.....ma questo non si poteva fare perche era lo stesso gruppo che teneva il naso del De dion e quindi avremmo perso in tenuta di strada.....fu costretto ad andare da Satta e dire che bisognava segare tutto e ridisegnare con due supporti,comincio' ad urlare come un pazzo,poi disse che avevo ragione e si risolse cosi'.

Alla fine fu un grande successo da Arese uscirono circa 1.500.000 Alfa Transaxle.

Anche Busso parla degli enormi problemi di progettazione della 116....la 116 andava male molto male,scese in pista nel 1968 e fu subito come eravamo certi SPLENDIDA come tenuta di strada ma con gravi problemi di cambio trasmissione e sterzo,se ripenso a quegli anni, troppi, per risolvere i problemi penso al miracolo,duro' venti anni con una produzione che superava tutta la produzione milanese degli anni precedenti messa insieme.
Il 1971 fu un anno tremendo per risolvere i vari problemi.....ma quando riuscimmo a portare al Balocco un esemplare definitivo senza difetti tutti ne furono entusiasti dai grandi capi ai collaudatori.....Enrico Sala mi regala un termine che ricordero'"INCANTATO".
Grazie 75 :D
Queste pagine dovrebbero essere affisse sui muri del Lingotto e spedite a casa di chi ha fatto in modo che questo patrimonio di conoscenze, di passione e di inventiva venisse distrutto probabilmente per sempre.
 
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