<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Ultimissime su accordo Fiat-Chrysler

ulteriori notizie dal Sole 24 Ore:

Fiat-Chrysler, per i sindacati niente scioperi fino al 2015

L'intesa raggiunta con i sindacati della Chrysler limita notevolmente la possibilità di pressioni da parte dell'Uaw, che si é impegnato a non indire più scioperi almeno fino al 2015. La votazione sull'accordo, già presentato ai 28mila membri dell'organizzazione, é stata indetta da oggi fino a domani sera, quando scade il termine fissato dall'Amministrazione Obama perché siano conclusi tutti gli accordi di ristrutturazione e possa essere così finalizzata l'alleanza con Fiat. Fonti del sindacato hanno commentato che l'accordo «é molto duro, ma non riteniamo che ci fosse altra scelta».

Marchionne scommette sulla bancarotta di Chrysler
Bancarotta «probabile per Chrysler». Questo è al momento, stando a quanto riferito dall'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne al presidente del sindacato Canadian Auto Workers (Caw), Ken Lewenza, l'epilogo possibile per la più piccola delle case automobilistiche americane. Lewenza riferisce - riporta la stampa americana - che secondo l'ad del Lingotto una bancarotta protetta temporanea negli Usa per Chrysler sarebbe un'ipotesi più che probabile. «Marchionne - afferma Lewenza - è stato prudente e mi ha detto "Ken, molte cose possono accadere in due giorni, ma se fossi uno scommettitore, direi che Chrysler farà ricorso al Chapter 11». Citando Marchionne, Lewenza riferisce: «Potremmo aver bisogno di ricorrervi». L'incontro fra Marchionne, Lewenza e il vice presidente di Chrysler, Tom LaSorda, si è svolto lunedì sera in una bisteccheria di Toronto ed è durato due ore.

L'accordo con i sindacati canadesi
Il Caw ha dato il via libera all'accordo con Chrysler per un più drastico taglio del costo del lavoro: in base all'intesa i circa 8.000 dipendenti della casa automobilistica in Canada ridurranno la propria retribuzione di 19 dollari canadesi l'ora (circa 15,57 dollari americani). Marchionne, riferisce ancora Lewenza, si è detto cosciente dei sacrifici accettati dal sindacato, pur aggiungendo che questi consentiranno agli stabilimenti canadesi di continuare a operare.
 
Chrom ha scritto:
harada31 ha scritto:
Accordo Fiat-Chrysler: mostrata ai concessionari statunitensi una inedita "compact sport sedan"


Secondo quanto riporta la stampa d?oltreoceano, nella giornata di ieri Chrysler avrebbe mostrato ai dubbiosi rivenditori nord-americani tre modelli, ancora avvolti (chi più chi meno) da una cortina di mistero: la Jeep Grand Cherokee atto terzo, la nuova 300C ed una inedita ?compact sport sedan from Fiat?.

Ralph Gilles, responsabile design per l?azienda di Auburn Hills, ha spiegato che il Lingotto fornirà la piattaforma, mentre lamierati ed interni saranno oggetto di personalizzazione yankee. Nessun organo di informazione ha però saputo svelare il modello . La logica ci suggerisce di optare per l?utilizzo della piattaforma C-Evo (e quindi la Milano), da cui derivare una classica berlina tre volumi, posizionata sotto la futura Sebring.

...Giulia o, più probabilmente, 169... cos'altro... :?: 8)

TENETEVI FORTI!

Sapete qual'è la berlina compatta e sportiva in tema?

QUESTA!

E date un'occhiata ai commenti :-o mandano a farsi friggere tutti gli stereotipi sugli ammerregani.
 
4Ri0 ha scritto:
E date un'occhiata ai commenti :-o mandano a farsi friggere tutti gli stereotipi sugli ammerregani.

Davvero una lettura interessante ed incoraggiante: impressiona la quantità di commenti positivi da parte di coloro che hanno effettivamente provato (in Europa - a noleggio) una Fiat Bravo.
C'è persino un commento positivo sui motori diesel: fino a poco fa gli americani non ne volevano proprio sentir parlare....
 
gentle-man ha scritto:
4Ri0 ha scritto:
E date un'occhiata ai commenti :-o mandano a farsi friggere tutti gli stereotipi sugli ammerregani.

Davvero una lettura interessante ed incoraggiante: impressiona la quantità di commenti positivi da parte di coloro che hanno effettivamente provato (in Europa - a noleggio) una Fiat Bravo.
C'è persino un commento positivo sui motori diesel: fino a poco fa gli americani non ne volevano proprio sentir parlare....
Veramente notevole.
 
L'unione di due grandi aziende genera spesso positive sinergie per entrambe, ma rispetto all'accordo con Chrysler quello che si paventa con Opel è a mio avviso meno vantaggioso per Fiat.
Il fatto solo di poter pensare alla conquista di un mercato tanto grande quanto competitivo qual'è quello degli U.S.A. fa sognare ad occhi aperti....
Tante e variopinte le prospettive che si aprirebbero, dando finalmente all'auto italiana il posto che le spetta per la sua storia, con incommisurabili benefici sulla nostra economia.
Tornerebbero insomma gli anni '50 anche per chi come me non li ha potuti vivere....
 
4Ri0 ha scritto:
Chrom ha scritto:
harada31 ha scritto:
Accordo Fiat-Chrysler: mostrata ai concessionari statunitensi una inedita "compact sport sedan"


Secondo quanto riporta la stampa d?oltreoceano, nella giornata di ieri Chrysler avrebbe mostrato ai dubbiosi rivenditori nord-americani tre modelli, ancora avvolti (chi più chi meno) da una cortina di mistero: la Jeep Grand Cherokee atto terzo, la nuova 300C ed una inedita ?compact sport sedan from Fiat?.

Ralph Gilles, responsabile design per l?azienda di Auburn Hills, ha spiegato che il Lingotto fornirà la piattaforma, mentre lamierati ed interni saranno oggetto di personalizzazione yankee. Nessun organo di informazione ha però saputo svelare il modello . La logica ci suggerisce di optare per l?utilizzo della piattaforma C-Evo (e quindi la Milano), da cui derivare una classica berlina tre volumi, posizionata sotto la futura Sebring.

...Giulia o, più probabilmente, 169... cos'altro... :?: 8)

TENETEVI FORTI!

Sapete qual'è la berlina compatta e sportiva in tema?

QUESTA!

E date un'occhiata ai commenti :-o mandano a farsi friggere tutti gli stereotipi sugli ammerregani.

...e no "4RiO", quì si parla di concept, non di auto esistente e sarà sicuramente la 169 a TP... te lo sei letto bene questo passo...

... AN also reports that Fiat is considering using the Chrysler LX platform, which currently underpins the 300 and Dodge Charger, as the basis for the perpetually-delayed, upper-premium Alfa Romeo 169. A rear-wheel-drive sedan with Alfa's stunning sheetmetal? Our interest is piqued, but we're not holding our breath. :shock:
 
La Chrysler from FIAT sarà una Chrysler ottenuta dall Bravo, probabilmente, o al massimo da Milano.
La FIAT from Chrysler sarà la 169, SE si decideranno a farla entro i prossimi 5 anni...
 
Marchionne, la svolta americana
Dalla sopravvivenza a Detroit


WASHINGTON - I tempi sono quelli di Sergio Marchionne: meno di cinque mesi per costruire un nuovo colosso mondiale dell'auto o qualcosa che potrà diventare tale se l'alleanza tra Fiat e Chrysler si dovesse rafforzare ulteriormente con l'annessione della tedesca Opel.

Se ci pensava da prima è difficile dirlo visto il carattere dell'uomo e la sua spiccata propensione a navigare in solitaria. Ma se si deve mettere una data di inizio al viaggio che potrebbe concludersi con l'accordo di Washington, quella data è ufficialmente l'8 dicembre 2008 quando, appunto, l'ad del Lingotto affida al giornale specializzato Automotive News quella che sarà ricordata come la "teoria della sopravvivenza".
Nel pieno della grande crisi partita dall'America, Sergio Marchionne ritorna sull'altra sponda dell'Atlantico per ripartire dalle rovine della Chrysler. Descrive un'industria mondiale dell'auto afflitta da una sorta di elefantiasi della capacità produttiva e bisognosa di sottoporsi con urgenza a una cura di snellimento al termine della quale lo scenario è il seguente: cinque o sei player in tutto, in grado di produrre singolarmente non meno di 6 milioni di vetture all'anno. I tempi di questa rivoluzione? Marchionne parla di due anni ma si capisce che quello è il termine massimo e che lui ha già individuato un traguardo più vicino, almeno per quanto riguarda la Fiat che, con i suoi 2 milioni 300 mila autoveicoli, si trova nella fascia a rischio.

"E invece noi vogliamo essere della partita" dice. Una partita che lui ha già scelto di giocare assieme alla più piccola delle big three dell'auto americana, in crisi profonda e con il rischio di scomparire definitivamente dalla scena. Mentre se si allea con Fiat può sopravvivere perché per Fiat essa, una volta rimessi a posto i conti e riorganizzata la produzione, è una "buona opportunità". E così il 19 gennaio l'ad del Lingotto può far sapere che l'interlocutore della nuova strategia delle alleanze di Fiat è appunto Chrysler.

Sembra, questo, l'inizio e invece è una tappa di un cammino che lui ha già intrapreso da tempo. Alle spalle ha almeno cinque mesi di contatti e con Bob Nardelli e Tom La Sorda, vecchie conoscenze degli anni in cui era studente a Toronto e che ora sono ai vertici di Chrysler. Due giorni fa è stato visto in una bisteccheria di Toronto con La Sorda e con il numero uno dei sindacati canadesi della Caw, Ken Liwenza.
Giorno dopo giorno, con loro, ha esaminato ciò che è utile per Fiat e ciò che lo è per Chrysler, difficoltà e modi per superarle. E poiché, come ripete spesso, viviamo in un mondo in cui la finanza non ha liquidità e sembra quasi di essere tornati allo scambio come unico strumento di affari, Marchionne utilizza questo meccanismo per un accordo che per Torino deve essere appunto a costo zero: tecnologia per costruire vetture di dimensioni più contenute, ecologiche e a prezzi bassi, in cambio di un ritorno dei torinesi in America e di un 35 per cento in Chrysler con possibilità di salire oltre il 50 per cento. L'assist di Barack Obama alla strategia di Marchionne è eccezionale. Il neopresidente dichiara la Fiat ha tutte le caratteristiche per essere il migliore alleato della Chrysler.

Ma la strada verso l'accordo non è in discesa. Se la Chrysler vuole incassare i 6 miliardi di dollari in aggiunta ai 4 già ottenuti dal governo americano deve presentare entro il 30 aprile un piano credibile che preveda un nuovo rapporto con i sindacati e le banche creditrici. E' questo il passaggio obbligato da superare. I sindacati e le banche sono un osso duro, minacciano di far saltare tutto. E costringono Marchionne a un rilancio da pokerista: "Senza l'accordo con i sindacati non firmerò nessuna alleanza" fa sapere quando si è già alla stretta decisiva. Funziona: i sindacati sottoscrivono l'accordo con consente a Chrysler di risparmiare 400 milioni di dollari all'anno. La partita con le banche Marchionne la gioca per interposta persona, affidandola ufficialmente alla task force di Obama. Ma fa bene attenzione a non allontanarsi mai dal tavolo. Con Alfredo Altavilla, ad di Powertrain Technology, segue le manovre spostandosi tra Torino, Detroit, Washington. I ritocchi dell'accordo, anche quelli delle ultime ore, quando l'interlocutore del Tesoro sono le banche, hanno la loro impronta.
 
ecco l'aggiornamento odierno sul Corriere della Sera:

Fiat, per Chrysler probabile bancarotta
Obama: «Speriamo di fare l'accordo»
I vertici della casa Usa: «Trattative proseguono». Lingotto, fondi Ue in arrivo per Termini Imerese


MILANO - «Non sappiamo ancora se l'accordo si farà. Penso che potremmo farcela, ma c'è ancora del lavoro da fare». Lo ha detto il presidente americano, Barack Obama a St. Louis, nel discorso tenuto in occasione dei suoi primi 100 da giorni alla Casa Bianca. Intanto, secondo quanto riporta l'emittente Cnbc, Fiat entro giovedì firmerà l'intesa. Obama ha sottolineato di sperare nell'accordo, in quanto potrebbe aiutare la casa automobilistica americana a produrre vetture più ecologiche e competere così sul mercato con prodotti più appetibili. «Uno dei potenziali vantaggi di questa fusione è rappresentato nelle tecnologie con le quali Chrysler potrebbe iniziare a produrre auto pulite - ha detto il presidente - in grado di andare incontro alle necessità future del mercato». Intanto il Washington Post dà per certa le prossima sostituzione dell'amministratore delegato di Chrysler, Robert Nardelli, con un vertice di nomina italiana; e italiani, sempre secondo il quotidiano della capitale americana, dovrebbero essere tre consiglieri su nove del nuovo board della compagni.

PROBABILE BANCAROTTA - In vista del filo di lana, però, si moltiplicano le voci sulla natura della partnership: secondo l'agenzia Bloomberg, per esempio, l'accordo tra il Lingotto e la casa Usa dovrebbe avvenire con Chrysler in bancarotta. Il presidente americano Obama dovrebbe annunciarla giovedì e la società entrerebbe in «Chapter 11», proprio per facilitare l'intesa con Torino: Bloomberg, citando alcune fonti, scrive che «Chrysler avrebbe remote possibilità di evitare» la bancarotta, malgrado gli accordi strappati in extremis a sindacati, lavoratori e creditori. I sindacati hanno fatto «enormi sacrifici» per andare incontro alle esigenze di Chrysler e ora sta ai creditori fare lo stesso, ha detto ancora il presidente americano. Il Tesoro americano e le quattro grandi banche creditrici di Chrysler hanno raggiunto un accordo per la ristrutturazione del debito della più piccola delle case automobilistiche. Mancava però il via libera dei creditori più piccoli che infatti, secondo quanto anticipano il Wall Street Journal e alcune agenzie di stampa internazionali, hanno risposto picche. I negoziati, secondo quanto riferisce il quotidiano finanziario, si sono interrotti nonostante il Tesoro abbia rialzato la sua proposta, portando da 2 a 2,25 miliardi di dollari cash la cifra che i creditori avrebbero incassato per azzerare i 6,9 miliardi di debito della Chrysler.

PASSI AVANTI» - Negli ultimi giorni sono stati compiuti «passi in avanti», aveva affermato pocanzi il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, ma un accordo fra Fiat e Chrysler non è ancora certo. «Non so se l'accordo sarà concluso. Riteniamo - ha spiegato - che alcuni positivi passi in avanti siano stati fatti negli ultimi giorni. Ma ostacoli restano ancora».

CHRYSLER: TRATTATIVE PROSEGUONO - Le trattative per un?alleanza tra Chrysler e Fiat proseguono e la società statunitense, alla vigilia della scadenza fissata dall?amministrazione Obama per il varo di un piano di ristrutturazione, sta registrando progressi che fanno ben sperare. Lo ha affermato l?amministratore delegato della Chrysler, Bob Nardelli che, in una lettera ai dipendenti diffusa dall?Associated Press, ha scritto di sperare di raggiungere l'accordo con Fiat. Nardelli, che ha anche sottolineato che il Tesoro Usa ha confermato l'esistenza di un accordo preliminare tra l'azienda e i creditori di Chrysler per la ristrutturazione del debito della casa automobilistica, si è mostrato ottimista alla luce di tre elementi: prima di tutto proprio l?accordo raggiunto con i maggiori creditori della società, l?intesa con i sindacati, già approvata dai leader delle organizzazioni dei lavoratori, e la struttura dei costi di Chrysler che, nel primo trimestre del 2009 è già significativamente inferiore sia a quella del trimestre precedente sia a quella del corrispondente periodo dell'anno precedente. Dall?inizio dell?anno Chrysler ha ottenuto 4 miliardi di dollari di prestiti governativi, dopo aver comunicato che non ce l?avrebbe fatta a sopravvivere con i propri mezzi a causa della forte contrazione delle vendite di auto negli Stati Uniti. A marzo la task force sull?auto scelta dall?amministrazione Obama ha rifiutato il piano di ristrutturazione presentato dall?azienda, precisando che senza un partner non sarebbe stata in grado di rimanere in vita. Il governo ha quindi dato tempo all?azienda fino al 30 aprile per stringere un?alleanza con Fiat, ottenere concessioni dai sindacati e convincere i creditori a concedere degli sconti. Se gli sforzi di Chrysler dovessero andare a buon fine, il governo ha promesso un prestito di altri 6 miliardi di dollari. In caso contrario, la società quasi certamente finirà in liquidazione.

SI' UE AD AIUTI PER TERMINI - Nel frattempo, la Commissione europea ha autorizzato aiuti per investimenti a finalità regionale pari a 46 milioni di euro, che le autorità italiane intendono concedere alla Fiat per un progetto che prevede la produzione di un nuovo modello di automobile in Sicilia. Gli investimenti previsti dal progetto serviranno ad ampliare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese, a modificare il processo di produzione e a diversificare la produzione dovrebbero permettere di salvaguardare i posti di lavoro esistenti nella Regione. La misura, spiega Bruxelles, risulta compatibile con i requisiti previsti dagli orientamenti sugli aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 e dalle norme sui grandi progetti di investimento, perché Fiat non aumenterebbe considerevolmente la sua capacità di produzione. «In un momento così difficile è fondamentale salvaguardare i posti di lavoro esistenti, cosa che questo progetto di investimento farà in Sicilia senza distorcere indebitamente la concorrenza», ha affermato la commissaria Ue alla Concorrenza, Neelie Kroes.
 
...queste invece le ultimissime dal Sole 24 ore:

Fiat-Chrysler, Obama ottimista: Chapter 11 procedura più rapida

L'accordo ci sarà. Entro oggi Fiat firmerà l'alleanza con Chrysler, terza casa automobilistica americana. A rivelarlo sono delle fonti vicine alla trattativa all'Associated Press. Proprio oggi, 30 aprile, scade l'ultimatum imposto dal governo degli Stati Uniti a Chrysler per soddisfare le richieste avanzate dall'amministrazione per la sua ristrutturazione.

Nella notte, i dipendenti della Chrysler hanno votato a larga maggioranza a favore di un accordo di alleanza con la Fiat. Lo ha annunciato il sindacato dei lavoratori dell'auto Uaw (United Auto Workers). Il completamento dell'accordo con Fiat rimane l'ultimo tassello del piano di ristrutturazione che permetterà a Chrysler di sopravvivere, dopo l'accordo con le banche che hanno acconsentito a ridurre i crediti che vantano verso il produttore automobilistico. E' probabile che Chrysler debba far ricorso al Chapter 11, visto gli altri suoi creditori minori non hanno ancora aderito all'accordo raggiunto con le banche per la riduzione dei debiti del produttore dell'auto.

Infatti, secondo l'Ap, sono stati interrotti i negoziati tra i creditori di Chrysler e il dipartimento al Tesoro per ridurre il debito della casa automobilistica di Detroit, che ammonta a 6,9 miliardi di dollari, ed evitare così il ricorso al "Chapter 11". Mentre le quattro banche a cui fa capo il 70 per cento del debito di Chrysler (JP Morgan, Goldman Sachs, Morgan Stanley e Citigroup) hanno raggiunto un accordo per ridurre le loro pretese a due miliardi di dollari, i circa 40 hedge funds che detengono il rimanente 30 per cento del debito hanno cercato di raggiungere un accordo per loro più vantaggioso. Tuttavia, ha detto la fonte, dopo aver accettato di continuare le trattative fino a notte inoltrata, il Tesoro ha deciso alla fine di interrompere il negoziato, dal momento che gli hedge funds non sono stati in grado di trovare un'intesa.

D'altra parte, lo stesso presidente Usa, nel corso della conferenza stampa per i suoi primi 100 giorni, si è detto «più ottimista rispetto a un mese fa» sulla possibilità di salvare la Chrysler e su un accordo della casa di Detroit con la Fiat. Obama ha poi affermato che la bancarotta per Chrysler «è la strada più rapida, visti anche gli sforzi effettuati dai lavoratori, che hanno fatto il massimo».
 
gentle-man ha scritto:
ecco l'aggiornamento odierno sul Corriere della Sera:


SI' UE AD AIUTI PER TERMINI - Nel frattempo, la Commissione europea ha autorizzato aiuti per investimenti a finalità regionale pari a 46 milioni di euro, che le autorità italiane intendono concedere alla Fiat per un progetto che prevede la produzione di un nuovo modello di automobile in Sicilia. Gli investimenti previsti dal progetto serviranno ad ampliare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese,


......e poi vi lamentate se la Fat è considerata una sanguisuga ?.....
....se vuol fare un nuovo modello di auto se lo faccia coi soldi suoi, se ne ha, altrimenti si metta a fare frigoriferi e condizionatori....
 
sitorno ha scritto:
gentle-man ha scritto:
ecco l'aggiornamento odierno sul Corriere della Sera:


SI' UE AD AIUTI PER TERMINI - Nel frattempo, la Commissione europea ha autorizzato aiuti per investimenti a finalità regionale pari a 46 milioni di euro, che le autorità italiane intendono concedere alla Fiat per un progetto che prevede la produzione di un nuovo modello di automobile in Sicilia. Gli investimenti previsti dal progetto serviranno ad ampliare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese,


......e poi vi lamentate se la Fat è considerata una sanguisuga ?.....
....se vuol fare un nuovo modello di auto se lo faccia coi soldi suoi, se ne ha, altrimenti si metta a fare frigoriferi e condizionatori....


Se devo spendere i miei soldi decido io quanto e soprattutto DOVE spenderli. Se vuoi che li venga a spendere da te devi darmi un motivo per farlo, altrimenti allargo ulteriormente lo stabilimento polacco.

E' la legge del mercato.
 
sembrerebbe proprio fatta:

MILANO - L'accordo è stato raggiunto. Fiat e Chrysler avrebbero trovato l'intesa a lungo inseguita negli ultimi mesi. Fonti del Corriere della Sera confermano che le ultime difficoltà sarebbero state superate.
Il probabile annuncio potrebbe arrivare durante la conferenza stampa del presidente degli Stati Uniti Barack Obama intorno alle 18 ora italiana. Lo stesso presidente Usa ieri si era detto ottimista sull'intesa che, secondo alcune fonti vicine alla trattativa, potrebbe anche passare attraverso la bancarotta controllata, definita comunque «un passaggio rapido».
 
sitorno ha scritto:
gentle-man ha scritto:
ecco l'aggiornamento odierno sul Corriere della Sera:


SI' UE AD AIUTI PER TERMINI - Nel frattempo, la Commissione europea ha autorizzato aiuti per investimenti a finalità regionale pari a 46 milioni di euro, che le autorità italiane intendono concedere alla Fiat per un progetto che prevede la produzione di un nuovo modello di automobile in Sicilia. Gli investimenti previsti dal progetto serviranno ad ampliare lo stabilimento Fiat di Termini Imerese,


......e poi vi lamentate se la Fat è considerata una sanguisuga ?.....
....se vuol fare un nuovo modello di auto se lo faccia coi soldi suoi, se ne ha, altrimenti si metta a fare frigoriferi e condizionatori....


Audi si becca oltre 100milioni di ? di contributi dal governo Spagnolo per far costruire la Q3 negli stabilimenti di Martorell.
Poi ti lamenti perchè ti indicano come l'uomo più inutile del forum.
 
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