<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> [TV] sono incavolato nero | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

[TV] sono incavolato nero

CCMORSEL ha scritto:
forse ho scritto troppo velocemente e mi dispiace comunque quello che volevo diree' che hai ragione perfettamente sui palinsesti infatti non c'e' assolutamente nulla di interessante a meno che' uno non decida di perdere tempo guardando qualcosa che non lo interessa
ma visto che ormai la situazione e' cosi' da un bel po' di tempo io ho cambiato stile preferendo fare altre cose rispetto a guardare qualcosa che non mi interessa
sicuramente anche io mi arrabbio perche' devo pagare il canone e per vedere un documentario o un telegiornale negli orari che mi sono comodi devo per forza avere un pacchetto sky
come pure non capisco se sia possibile che non ci sia qualcosa di gia' preconfezionato su anniversari ( di questi giorni ) sullo sbarco sulla luna o sulla strage di capaci
pero' il succo della mia risposta non era una critica ,ma che purtroppo ( o per fortuna ) dopo tanti anni di nulla televisivo ho cambiato molto i miei stili di vita
ciao madmax

non la avevo presa come critica, ti assicuro!

ormai siamo al cane che si morde la coda: non faccio programmi culturali seri perchè in tv non tirano -&gt non ci sono programmi culturali seri in tv per cui chi li vuole vedere si deve rivolgere ad altro -&gt la cultura in tv non tira -&gt non facciamo programmi culturali -&gt ... e di nuovo da capo...
 
cognizionezerozero ha scritto:
a_gricolo ha scritto:
Beh, ma vuoi mettere i programmi scientifici di altissssssssima qualità come Voyager col catastrofista Giacobbo, che a confronto Peppino 'o Iettatore sembra un giullare, oppure il recente Misteri con Enrico Ruggeri che con la divulgazione scientifica c'entra come i peperoni nel caffelatte?

leggevo proprio in questi giorni un saggio degli anni ''80 che tratta tra le altre cose questo aspetto della divulgazione scientifica, scritto da Sprague De Camp (ingegnere, progettista, ricercatore e - en passant - uno dei maestri della SF dei tempi d'oro).

secondo l'autore, la necessaria specializzazione della ricerca, sia essa scientifica che umanistica, comporta la perdita di fruibilità dei risultati e dei metodi della stessa.

in altre parole, oltre a divenire sempre meno rapido a parità di risorse, lo sviluppo della ricerca comporta necessariamente che più è avanzata, meno persone sono in grado di capirla, anche solo a grandi linee, senza un preparazione specifica lunga e difficoltosa.

tutti capiscono che la forza di gravità attira gli oggetti a terra, molti che causa le maree, molti meno che sia in grado di curvare lo spazio, pochissimi che in realtà la gravità sembrerebbe conseguenza della curvatura locale dello spazio dovuta alla massa.

a questo punto, in una società come la nostra dove lo stimolo base è la soddisfazione rapida di un bisogno futile, la naturale curiosità verso i fatti del mondo viene deformata con la lente della pigrizia, nemmeno quella della semplicità.

più in generale, una cultura che non riesce a capire un fenomeno - naturale o sociale - lo mitizza, nel tentativo - assolutamente umano - di esteriorizzarne gli effetti e le cause, soprattutto se queste ultime significano ammettere una debolezza - personale o sociale.

Questo accade con la scienza, accade con la religione, accade con la storia, accade con la "pseudodivulgazione" scientifica etc. etc. etc.

Beh, vedo che Piero Angela o Roberto Vacca riescono a potabilizzare la scienza abbastanza bene. C'è la fossa delle Marianne tra SuperQuark e Voyager, secondo me....
 
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