POLIZIADISTATO-PS ha scritto:
Salve a tutti, mi presento.
Sono un ingegnere meccanico italo/americano con quasi 30 anni d?esperienza, che ha lavorato sia in Europa sia in America con diverse case automobilistiche, ora impiegato presso un blasonato marchio. Premetto che non sono qui per interessi personali, non colpevolizzerò nessuno e non sono a conoscenza dei modi d?operare di questo rivenditore preso in causa, ma solo per dare qualche corretta informazione in un campo alquanto nebuloso.
Utilizzerò termini e concetti basici, tali da poter essere compresi da chiunque e mi avvallerò anche di qualche esempio, ma non menzionerò di proposito nessun marchio automobilistico.
Le casi madri hanno la loro sede in un determinato paese d?origine, possono poi avere diverse filiali/importatori/linee di produzione in tutto il mondo. Esistono automobili ufficialmente vendute in Italia, ma prodotte in USA e fino a qui tutto bene, esiste poi anche lo stesso modello destinato al mercato Americano, ma non vuol dire che siano perfettamente uguali. Questo perché ogni paese, e qui parliamo di Usa ed Europa, hanno normative/specifiche d?omologazione, strade, condizioni climatiche e per finire utilizzatori diversi. Per cui, le auto provenienti da oltre oceano, NON SONO UGUALI A QUELLE CHE SIAMO ABITUATI A VEDERE IN ITALIA.
- 1° ESEMPIO, prendiamo un?auto commercializzata in entrambi le nazioni (Italia/Usa):
Il modello Usa a prima vista sembra uguale, le uniche differenze visibili ad occhio, sono le luci e la scala del tachimetro in miglia/h. Gli indicatori di direzione sono rossi, manca il retronebbia e ci sono le luci di posizione laterali, ovviamente tutto ciò verrà adeguato dall?importatore parallelo. Ma come verrà adeguato? Per un fattore economico dubito che vengano sostituiti i fanali completi, quindi posteriormente dovrà essere aggiunto il retronebbia, dove verrà posizionato? S?integrerà alle filanti linee delle attuali auto? Come risolveranno il problema degli indicatori rossi? Possono utilizzare i fanali adibiti per la retromarcia con lampadine arancioni (stravolgendo tutta la disposizione dei fanali), oppure modificare fisicamente le plastiche originali ecc,. Con problemi che cadranno sul proprietario per reperire il pezzo danneggiato, in caso di sostituzione per via un parcheggio andato male. Se non verranno sostituiti i fanali per contenere le spese, dubito fortemente che il tachimetro venga sostituito. Ma in questo caso l?elettronica viene in aiuto, alcune auto, oltre al classico indicatore a lancette affiancano anche la possibilità di visualizzare la velocità in formato digitale numerico, funzione accessibile semplicemente tramite il menù del computer di bordo selezionando l?unità di misura più confacente al paese di utilizzo, oppure con l?ausilio di strumentazione diagnostica si può riprogrammare il software da miglia a Km/h. Alcune auto presentano ancora la doppia scala, ma è un vecchio espediente in disuso e comunque l?indicatore della strada percorsa, rimane in ogni caso in miglia, con tutti i problemi che possano derivare!
Do per scontato, che l?abile importatore si avvalga di un ufficio della motorizzazione civile che sorvoli su differenze costruttive ben più importati per poter omologare/targare le auto vendute. Si perché, sinora abbiamo parlato delle modifiche visibili ad un occhio inesperto, ma quando andrete alla revisione periodica ogni 2 anni presso la Motorizzazione Italiana, non sfuggirà di certo che su tutte le superfici vetrate, sui fanali e sulle cinture di sicurezza non vi è impresso il marchio di omologazione europea. Provate a pensare alle conseguenze legali in caso d?incidente con lesioni a persone, il perito dell?assicurazione appena legge sul libretto di circolazione la provenienza del mezzo, è la prima cosa che va a verificare e a chi chiederà il risarcimento del danno l?assicurazione? All?ingnaro proprietario del mezzo!
Continuo, con un argomento importante per il proprietario del mezzo, non che quelli in precedenza elencati non lo siano, ma questo è maggiormente sentito. Le auto americane, oltre oceano, NON SONO COPERTE DA GARANZIA UFFICIALE. Per cui vi ritrovate con un?auto nuova o quasi senza garanzia ufficiale. Non ascoltate chi vi racconta il contrario, basta leggere nei siti internet USA delle case costruttrici o telefonare al numero verde del marchio in questione. Ora vi faccio una domanda; perché l?importatore ufficiale d?auto in Italia non riconosce la garanzia sulle auto americane? PERCHE? NON SONO UGUALI! Per cui è bene pretendere una garanzia assicurativa oltre a quella di legge di 2 ANNI, così almeno si ha un?auto sostitutiva, un numero verde cui far riferimento, quando si romperà la vostra auto di notte in viaggio per le sospirate ferie, e non bisognerà ricorrere ad un avvocato per far valere i vostri diritti di consumatore.
- 2° ESEMPIO, auto commercializzata solo ed esclusivamente per il mercato Americano.
Se non vi fosse bastato quanto appena letto, qui si apre uno scenario inimmaginabile. Le differenze possono essere in freni sottodimensionati per le nostre strade e tipo di guida, e lo scoprirete alla prima gita in montagna con gli amici. Vi ritroverete senza freni! Continuo con usure e rotture inspiegabili d?elementi meccanici tipo motore, cambio, cuscinetti, freni, ecc ecc. Tutto questo è dato dal fatto che l?autovettura non è stata concepita per quel tipo di paese che ha le proprie strade, clima, stili di guida e lubrificanti. Si, perché se le auto sono Americane, anche i relativi lubrificanti saranno Americani, e dopo il primo cambio d?olio potranno emergere i problemi. Non si sottraggono neppure i pneumatici a questa legge, misure che sono standard in USA, sono introvabili in tutta Europa. Continuo con la reperibilità dei vari pezzi di ricambio, bisogna farseli spedire direttamente dagli USA.
Tutto il software presente in auto può essere incomprensibile per le strumentazioni diagnostiche delle officine italiane. Come lo risolvete un problema su un impianto di iniezione elettronica, air-bag ecc, senza avere l?apparato diagnostico dedicato?
Se nel primo esempio, nel caso che procuriate o siate coinvolti in un incidente stradale con dei feriti, le conseguenze siano gravi, in questo esempio sono catastrofiche!
Per valutare una convenienza d?acquisto di un qualsiasi oggetto, bisogna prendere in considerazione tutti gli aspetti, soprattutto se si spendono 50 o più mila euro.
Finisco con 2 domande;
Chi vi da la garanzia certa della data di prima immatricolazione dell?auto usata che avete appena comprato?!?!
La vita di un vostro familiare, vale solo quelle poche migliaia di Euro che avete risparmiato nell?acquistare quell?auto Americana?!?!
A voi la scelta dove acquistare un?auto.
Facciamo un po' di chiarezza, perche' vedo molti post che dan per scontato che tutto debba andare male (nel migliore dei casi) o che addirittura, come questo, danno informazioni errate o - immagino in buona fede - completamente fuorvianti.
Cosi' si fa solo allarmismo ingiustificato e confusione, convincendo la gente che l'importazione parallela e' impossibile o non conveniente, quando non solo e' possibilissima, ma puo' dare molte soddisfazioni con mezzi non disponibili "ufficialmente" sul nostro mercato.
Tanto per cominciare, si possono comprare auto d'importazione (americana, per esempio, ma anche giapponese, o inglese) con ottima qualita' e convertite a regola d'arte.
Come per ogni cosa, dipende solo da chi fa il lavoro... e da chi compra.
Prima di tutto bisogna partire con lo spirito giusto. L'importazione ufficiale ci offre un certo grado di standardizzazione, dunque si sa a priori come vanno certe cose e non e' necessario preoccuparsi di diversi fattori.
L'importazione parallela e' molto piu' variabile (per chi vende come per chi compra) e comporta tutta una serie di difficolta' aggiuntive. Queste pero' sono tutt'altro che insormontabili, ne' devono per forza dare origine a un disastro. Si tratta solo di variabili aggiuntive di cui bisogna tenere conto e che van gestite correttamente.
Se pretendiamo la pappa pronta e di non fare alcuno sforzo, e poi restiamo scottati, la colpa e' solo nostra.
Un principio fondamentale e' che bisogna informarsi bene su cosa si compra e quali sono i criteri che regolano un'importazione di questo genere, che non e' semplice come una ufficiale ne' per chi compra, ne' per chi vende.
Per esempio ci sono spese extra, come la conversione, il trasporto (che non gode delle economie di scala delle importazioni ufficiale e dunque ha costi maggiori) e, se si vogliono preparazioni particolari non omologate in Italia, la doppia immatricolazione in un paese UE di comodo (Germania, Austria, Inghilterra giusto per citarne alcuni) che talvolta comporta anche un costo assicurativo (anche se in taluni casi puo' essere ridotto con assicurazione per un mese, in attesa del cambio di immatricolazione).
Quanto alla garanzia, non e' affatto vero che non esiste, come tu affermi.
Certo, non c'e' (ne' e' ragionevole pretendere) la garanzia della casa madre. Ma chi importa pero' deve offrire comunque per legge due anni di garanzia se l'acquirente e' una persona fisica, e uno se e' una persona giuridica.
A noi decidere se ci sta bene o meno. Non ci stan bene solo due anni di garanzia sulla nostra Dodge Challenger? Compriamo una Kia Ceed che ne offre 7. Certo, non e' proprio la stessa cosa, ma non si puo' volere sempre la botte piena e la moglie ubriaca.
Sulla manutenzione e uso, di nuovo fai allarmismo infondato e fornisci informazioni assolutamente errate.
Tolti i mezzi venduti in regioni con climi estremi, e preparati specificamente per tali climi (un furgone tropicalizzato per il Camerun o un pickup artico comprato in Alaska), il resto dei veicoli e' costruito rispettando una serie di norme internazionali comuni. Giusto per fare un esempio, le Z4 in vendita in Italia sono le stesse che puoi comprare a Los Angeles. Sono tutte prodotte dallo stesso impianto, a Spartanburg, e la massima differenza che puoi trovare sono le luci.
Le misure degli pneumatici sono disponibili qui come la'.
Le Toyota Corolla che compriamo in Italia sono esattamente le stesse vendute in Senegal, con le stesse specifiche.
Non esistono fantomatiche "misure di pneumatici" esistenti negli Stati Uniti che qui non puoi trovare. Macchine particolari possono avere misure di gomme particolari disponibili solo su ordinazione, ma che siano "impossibili da trovare" molto semplicemente non ha alcuna rispondenza al vero.
Anche il software di diagnostica e' standardizzato, e il protocollo OBD e' il protocollo OBD, che si colleghi un'auto italiana, tedesca, americana o giapponese.
Se i marziani adottassero l'OBD, un'auto marziana sarebbe interrogabile secondo il protocollo OBD con un apparato italiano.
La mia moto americana, con elettronica americana, ha la centralina interrogabile e riprogrammabile con il mio portatile giapponese con sistema operativo italiano.
Quello che sostieni, semplicemente, non esiste.
CERTAMENTE un modello di cui in Italia circolano solo sette esemplari sara' meno conosciuto dai meccanici di modelli che circolano in milioni d'esemplari, e in caso di guasti o verifiche e' meglio rivolgersi a officine specializzate che trattino anche veicoli "esotici" e che sanno come mettere le mani su auto come queste.
Quello che invece va verificato, e che puo' creare qualche problema, e' il tipo di liquido da usarsi nell'impianto frenante: in italia si usa prevalentemente liquido DOT4 o DOT5.1 a base di esteri glicolici, mentre molti mezzi USA utilizzano liquido DOT5 a base siliconica, e i due impianti non sono compatibili. E' una semplice seccatura, perche' comunque il liquido DOT5 si puo' tranquillamente avere anche in Italia (anche se magari andra' ordinato), ma bisogna sapere con cosa si ha a che fare.
Stesso dicasi per certe parti di ricambio. Alcune auto sembrano uguali, ma le parti per il mercato americano sono leggermente diverse da quelle per il mercato italiano. In caso di incidente, per esempio, le parti di carrozzeria potrebbero dover essere importate dagli Stati Uniti con tempi e costi leggermente superiori, ma a parte questo non c'e' alcun problema.
Quanto a frasi come queste lasciano esattamente il tempo che trovano e sono puro sofisma:
Chi vi da la garanzia certa della data di prima immatricolazione dell?auto usata che avete appena comprato?!?!
Chi ti da' la garanzia certa della data di prima immatricolazione di QUALSIASI auto usata?
La vita di un vostro familiare, vale solo quelle poche migliaia di Euro che avete risparmiato nell?acquistare quell?auto Americana?!?!
Questo e' semplicemente appello alle paure per suscitare timore infondato.
Lo stesso infatti si puo' dire di chi compri qualsiasi modello piu' economico e meno protetto piuttosto di un altro indipendentemente dall'importazione parallela o meno.
Quindi, concludendo, l'importazione parallela di veicoli non disponibili ufficialmente e' possibilissima, va solo condotta tenendo conto di alcuni fattori. Gestendo le cose in modo corretto e' sicura e soddisfacente.
Difficilmente importando parallelamente un veicolo non ufficiale si puo' risparmiare, perche' mancano le economie di scala della rete ufficiale e certe procedure sono per loro natura piu' costose.
Detto questo, ciascuno si compri l'auto che vuole ma, per carita', prima informatevi correttamente e non date retta a post allarmistici e, quando leggete post come quello che apre questo thread, ricordatevi sempre che state sentendo una campana sola.