Stavo giusto leggendo la Repubblica on line ;
A questo inatteso finale si è arrivati dopo una giornata lunghissima. Il consiglio di amministrazione di Renault, convocato per il secondo giorno consecutivo a Bologne-Billancourt, alle porte di Parigi, dopo sei ore di discussione, ha fatto sapere di non essere in grado di prendere una decisione a causa dell'auspicio espresso dai rappresentanti dello Stato francese di rinviare il voto a un consiglio ulteriore". A spingere verso questa decisione, secondo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa, ha contribuito anche l'atteggiamento di Nissan ostile all'operazione, che avrebbe messo a rischio l'alleanza con il gruppo francese.
Secondo Bloomberg e Wsj, i due rappresentanti di Nissan nel consiglio di amministrazione di Renault avrebbero appunto ritirato l'appoggio alla proposta di fusione presentata da Fca, alimentando i dubbi sull'impegno di Nissan a salvaguardare l'alleanza con Renault se la fusione andasse avanti. Per questo lo stato francese avrebbe chiesto di posticipare il voto. "Fiat Chrysler Automobilis ha ritirato la proposta di fusione con Renault dopo che il partner della casa auto francese, Nissan Motor, si è rifiutato di appoggiare l'intesa", scrive il quotidiano statunitense.
Le nozze non si celebreranno "a qualsiasi condizione" aveva avvertito ieri il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire, lasciando presagire che qualcosa non stava funzionando. Parigi, nel caso di fusione, aveva reclamato una sede "operativa" Fca-Renault in Francia, garanzie sui siti industriali, sull'occupazione e aveva preteso una poltrona per un rappresentante governativo nel nuovo cda che sarebbe dovuto essere paritetico, formato da quattro membri per parte. A John Elkann sarebbe potuta spettare la presidenza, mentre l'amministratore delegato post-fusione sarebbe dovuto essere di sponda transalpina e tra i nomi indicati da Parigi c'era quello dell'attuale Ceo di Renault, Jean-Dominique Senard. Nel nuovo gruppo la quota pubblica francese si sarebbe diluita al 7,5%...