<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Trattative FCA-Renault | Page 21 | Il Forum di Quattroruote

Trattative FCA-Renault

Stato
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Queste sono le ultime notizie ma ormai conviene aspettare e vedere che succede....si è detto tutto ed il contrario di tutto

https://www.ilpost.it/2019/06/04/fusione-renault-fca-francia/

Mi sembra uno degli articoli più oggettivi e quindi imparziali letti finora oltre a quelli di Quattroruote.it.

Il quadro generale che si delinea è quello comunque definito dal "Manifesto", quindi non proprio così roseo come descritto da altre testate e da vari osservatori ed esponenti politici. Lo riporto così come è scritto, solo con un breve commento, dato anche il mio ruolo di moderatore in questo forum.

"Secondo Simone Gasperin, dottorando presso "Institute for Innovation and Public Purpose" c/o Unyversity College - Londra, la nuova società vedrebbe le quote di tutti dimezzate, ma anche, per la prima volta, la perdita del dominio assoluto, da parte della famiglia Agnelli, del settore automobilistico italiano. Lo stato italiano dovrebbe approfittarne per entrare nel capitale della nuova società, al fine di controbilanciare quello francese, evitando però di regalare altri soldi agli eredi Agnelli."

E' amareggiante riscontrare come, a fusione fatta, l'unico oggettivo costruttore italiano al 100% di automobili resterebbe la Ferrari. Sarebbe stato bello scorporare anche Maserati e Alfa Romeo sotto un'unica società che detenesse le tre aziende "sportive" italiane, Ma non è stato e non sarà così. Se davvero Elkann non avrà compiti operativi, il baricentro sarà francese, come alcuni osservatori temevano, e a questo punto bisogna ammettere che avevano ragione. Staremo a vedere, ma la prospettiva reale sembra questa, la fine di un'era, l'era dell'industria automobilistica italiana, di proprietà italiana, una storia sulla quale a suo tempo avevo personalmente impostato la tesi di laurea in Economia. Per uno di 65 anni, che ha vissuto gli anni '60 e il "miracolo economico", trainato, inutile negarlo, dalla Fiat, è un brutto colpo, un po' come sentirsi defraudati da qualcosa che si sentiva proprio. Del resto tutto era iniziato col passaggio al gruppo VW di Lamborghini e Ducati, e con questa operazione si chiude il cerchio, addio motorismo italiano, Ferrari a parte.

Attendiamo ora l'ufficialità e il servizio di Quattroruote.

PS: v. ultime novità nel mio successivo post!
 
Ultima modifica:
Condivido il tuo rammarico anche se ancora non riesco a realizzare mentalmente l'idea di un settore auto ancora meno italiano di quanto lo sia ora.
Purtroppo avendo meno della metà dei tuoi anni, ho visto solo in pratica la parabola discendente dell'industria italiana dell'auto (ferrari esclusa ma è un mondo a sé) che tranne qualche sprazzo ha sempre ceduto terreno, con continue ripromesse di rilancio mai alla fine non dico mantenute, xché ci può anche essere l'insuccesso, ma nemmeno tentate con decisione e voglia.
Questa voglia che è venuta a mancare mano mano, e ora che il settore si complica con elettrico, adas, guida autonoma, norme antinquinamento sempre più rigide, ibrido ecc ecc anziché investire, si è cercato di tirare avanti alla bell'e meglio. Unica parentesi lo sviluppo della Giulia, una cosa contro la logica mostrata sinora, che mi aveva fatto pensare invece ad un'inversione di tendenza.
Invece sembra tutto abbandonato ancor di più.

Quindi ho temuto il peggio: il fallimento, la chiusura, la svendita a qualche casa che aspettava solo quello.
Una piccola parte di me, conscia di questo vissuto, teme che una fusione di questo tipo sia l'unica cosa che permetta almeno all'industria italiana di non scomparire del tutto ma almeno di esistere.
Spero che sia una fusione davvero alla pari che possa permettere di investire sul prodotto, ma ovviamente so che le unioni alla pari difficilmente possono esistere specialmente in ambito economico industriale.
 
Una piccola parte di me, conscia di questo vissuto, teme che una fusione di questo tipo sia l'unica cosa che permetta almeno all'industria italiana di non scomparire del tutto ma almeno di esistere.

Questo è vero. Quanto meno resta quel 50% al quale ci si può aggrappare per avere ancora un poco di italianità nell'industria dell'auto.
Poi bisogna aggiungere, per dovere di cronaca, che le Alfa Romeo e le Maserati, nonchè alcune Fiat, verranno ancora costruite in Italia da personale italiano e con mentalità italiana, e con progetti soprattutto italiani. Questo non si può negarlo, come non si può negare che Ducati venga percepita ancora come un'azienda italiana, anche se italiana non è neanche per l'1% credo, come proprietà.

Del resto a livello di proprietà di italiano non è che ci sia rimasto tantissimo, anche in altri settori. Nel calcio "che conta" per esempio ormai le uniche squadra italiane, con l'addio di Della Valle alla Fiorentina, sono proprio la Juventus, che è un po' la Ferrari del calcio, e il Napoli di De Laurentiis (finchè non venderà anche lui....). La Roma è americana e il Milan e l'Inter sono cinesi.
 
Un paese a fine corsa
Cos' altro pretendere

-Quelli*, e sono ancora tanti,
che hanno i soldi, se li " godono ";
altro che darsi da fare.
Per poi crearsi delle preoccupazioni in piu' per niente.
??

-Quelli* che han lauree & Co giuste appena possono scappano all' Estero.

-P.s.: scappan pure i pensionati*.
:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye::emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:



*Ovviamente non tutti
 
Ultim'ora: tutto rimandato a domani

https://www.lastampa.it/2019/06/04/...o-a-domani-RAlirPzEMauEjhSi0owc2J/pagina.html

Il bello è che ancora si lamentano dopo tutte le concessioni fatte (sarebbe un'acquisizione da parte di FCA, però il comando è praticamente francese ed anche la sede..)



Questo è vero. Quanto meno resta quel 50% al quale ci si può aggrappare per avere ancora un poco di italianità nell'industria dell'auto.
Poi bisogna aggiungere, per dovere di cronaca, che le Alfa Romeo e le Maserati, nonchè alcune Fiat, verranno ancora costruite in Italia da personale italiano e con mentalità italiana, e con progetti soprattutto italiani. Questo non si può negarlo, come non si può negare che Ducati venga percepita ancora come un'azienda italiana, anche se italiana non è neanche per l'1% credo, come proprietà.

Del resto a livello di proprietà di italiano non è che ci sia rimasto tantissimo, anche in altri settori. Nel calcio "che conta" per esempio ormai le uniche squadra italiane, con l'addio di Della Valle alla Fiorentina, sono proprio la Juventus, che è un po' la Ferrari del calcio, e il Napoli di De Laurentiis (finchè non venderà anche lui....). La Roma è americana e il Milan e l'Inter sono cinesi.


Il tuo ragionamento è logico, ma calza fossero se FCA fosse stata comprata da qualche grossa entità asiatica (Volvo la definireste cinese?), il mio fastidio -con quel briciolo di amor patrio che mi rimane, nonostante il nostro esterofilismo dilagante- è vedere una fusione ipotetica 50-50 con una risultante che è chiaro ipotizzare filofrancese nel lungo periodo; le acquisizioni dei nostri marchi di lusso o degli alimentari sono solo colpa nostra e della gestione "pseudofamiliare" della nostra economia, ma farci mettere perennemente i piedi in testa (vedi STX) anche quando si può dibattere pariteticamente solo perché la controparte sa curare meglio i propri interessi mi fa rodere e non poco. In questo i pochi e blandi comunicati dei nostri governanti sono vergognosi, ANCHE se FCA è un'entità privata mezza americana col domicilio in olanda.
 
ulteriore articolo da La Stampa, correggo, vedo ora che è lo stesso articolo postato qualche minuto fa, ma lascio lo stesso il mio post, invariato, non fosse altro che per far notare a tutti che abbiamo lette le stesse parole, ma le abbiamo interpretate in modo abbastanza diverso: giusto come ho scritto alla fine del post

https://www.lastampa.it/2019/06/04/...o-a-domani-RAlirPzEMauEjhSi0owc2J/pagina.html

in cui tra l'altro si legge:
"Il nuovo appuntamento è stato fissato per domani, «a fine giornata». In caso di fumata bianca sulle grandi linee del progetto, il Cda potrebbe a questo punto decidere l’apertura condizionata di negoziati esclusivi con Fca. Una trattativa che potrebbe durare mesi, se non addirittura un anno. Obiettivo? Formare il terzo colosso mondiale nel settore dell’auto nel quadro della fusione «tra eguali», 50-50, con John Elkann alla presidenza e Jean Dominique Senard, l’attuale presidente di Renault, come a.d."

cut

Intanto, il fondo attivista francese Ciam, azionista di Renault, ha criticato la proposta di fusione di Fca, definita «un’acquisizione» e non una fusione alla pari, che «sottovaluta totalmente» Renault, alle cui attività industriali viene attribuito «un valore implicito negativo di 3 miliardi di euro». «Siamo sorpresi della mancanza di un premio collegato a questa acquisizione e ci opporremo fermamente a questa presa di controllo opportunistica che non solo sottovaluta Renault ma in più non prevede alcun premio di controllo», afferma Ciam, giudicando ingiustificato il dividendo di 2,5 miliardi che Fca vorrebbe staccarsi prima delle nozze.
«A nostro avviso - si legge nella lettera - questo dividendo non solo non dovrebbe essere pagato a Fca ma dovrebbe piuttosto essere versato agli azionisti di Renault assieme a una somma supplementare».

Quindi leggiamo tutto ed il contrario di tutto, anche perché NON SAPPIAMO NULLA
Qui sono state fatte da molti congetture: molto pessimiste da chi ha sempre criticato a prescindere FIAT Agnelii ( famiglia in genere) Marchionne ecc, meno pessimiste di altri, ma ripeto pure congetture, che, in qualche post però assumono valore di certezze... certezze di che??

 
Ultima modifica:
Si, per ora devo ritirare quello che ho detto sopra, perchè anche la Reuters e Le Monde avrebbero detto tutto l'opposto di quanto si era letto nella pag.precedente.

Elkann presidente PIENAMENTE OPERATIVO e Senard (Renault) CEO, sede legale non in Francia ma in Olanda, poi varie sedi secondarie per EMEA (Parigi), NAFTA e LATAM (Detroit) e APAC (Tokyo). CDA con 4 componenti di FCA, 4 Renault e 1 Nissan (se Nissan entra nell'accordo).

Il socio di MAGGIORANZA RELATIVA sarebbe EXOR (15%), seguito da Stato Francia (7,5%) e Nissan (7,5%).

Di fatto la componente italiana avrebbe allora la maggiore importanza..................

A questo punto non resta che attendere le dichiarazioni ufficiali, come dicevo prima a margine di un'amara riflessione che ora sarebbe molto meno amara. Stay TUNED.

E, come dico sempre, mi fido solo di Quattroruote!
 
Qui sono state fatte da molti congetture: molto pessimiste da chi ha sempre criticato a prescindere FIAT Agnelii ( famiglia in genere) Marchionne ecc, meno pessimiste di altri, ma ripeto pure congetture, che, in qualche post però assumono valore di certezze... certezze di che??

E' proprio vero, finora solo congetture, dettate spesso solo da faziosi punti di vista. La realtà al momento non la sa nessuno, forse nemmeno i protagonisti della vicenda ancora sanno quale sarà l'epilogo.

Quella de "Ilpost.it" (ma anche quella de "Il manifesto", fonte originaria, con tanto di citazione di Simone Gasperin, dottorando presso "Institute for Innovation and Public Purpose" c/o Unyversity College - Londra), si è rivelata una fake news.

In buona sostanza, nel caso avvenga la fusione con Renault, FCA avrebbe il 50% della nuova società (come Renault) e circa il 15% delle azioni complessive, comunque più degli altri partecipanti. Questo appare abbastanza assodato.
Quella che appare ancora in forte discussione è la "governance", cioè chi saranno gli amministratori e con quali poteri. E su ciò ovviamente ci sono delle ipotesi a volte faziose oltre che del tutto fantasiose.
 
Ultima modifica:
Queste sono le ultime notizie ma ormai conviene aspettare e vedere che succede....si è detto tutto ed il contrario di tutto

https://www.ilpost.it/2019/06/04/fusione-renault-fca-francia/
mi semba un po' superficiale.,
Si parla di vendite simili (ma poi da 3.8 a 4.8 simili fino a un certo punto) e si dice
Un po’ sorprendentemente, visti questi numeri, il valore di mercato di FCA è di circa 18 miliardi, mentre quello di Renault è di 15.
credo si dovrebbe analizzare anche utili e/o fatturato.
Il numero di veicoli è relativo, conta anche il valore che generano, CREDO FCA grazie a JEEP abbia anche una redditività per veicolo maggiore.
BMW è da sola, vende molto meno, ma non mi pare in crisi per dire...
 
mi semba un po' superficiale.,
Si parla di vendite simili (ma poi da 3.8 a 4.8 simili fino a un certo punto) e si dice
credo si dovrebbe analizzare anche utili e/o fatturato.
Il numero di veicoli è relativo, conta anche il valore che generano, CREDO FCA grazie a JEEP abbia anche una redditività per veicolo maggiore.
BMW è da sola, vende molto meno, ma non mi pare in crisi per dire...


BMW, come MB
non e' piu' un marchio elitario.
( Con Mini una, e Smart l' altra )
entrambe si avviano verso i 2,5 mln di pezzi
 
Ultima modifica:
Sale la tensione nella trepidante attesa della risposta da parte dei francesi...
schiere di scribacchini, ragionieri e consulenti sono ora al lavoro in fumosi seminterrati nell'intento di formulare la risposta più appropriata al quesito posto dagli italo/americani... ci si fonde o ci si fila?
La risposta avrà ripercussioni sull'intero globo per generazioni a venire.
 
Stato
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