<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Trattative FCA-Renault | Page 20 | Il Forum di Quattroruote

Trattative FCA-Renault

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Veramente ha venduto agli americani....ha spostato la sede fiscale in GB e quella legale on NL.
Quindi cosa ci sia da rimpiangere proprio non lo capisco.

Non ha venduto agli americani, la proprietà (o meglio il pacchetto di controllo) di FCA è in mano agli Agnelli.

La società è italo-americana ma a controllo italiano (per ora). Diciamo che come produzione ora la quota america (nord e sud) dovrebbe avere preso il sopravvento, ma il rilancio di Jeep era una delle condizioni della fusione.
 
Ultima modifica:
Si okay FCA non è più italiana... ma... ma... non prendiamoci in giro: quei signori hanno tantissime attività in Italia, la domenica sera si vanno a vedere la partita della loro squadra che gioca in Italia e non in Olanda; si sono costruiti uno stadio in Italia; il grosso della storia ce l’hanno qua in Italia e checchè se ne dica è qui in Italia che partoriscono i progetti delle auto, é qui in Italia dove c’è la loro storia.

Una seria politica industriale dovrebbe prendere parte a decisioni del genere, dovrebbe essere coinvolta.

Non possiamo lasciare tutto in mano “all’economia”
 
Il fatto, anche se OT, che fiat ha acquistato Chrysler ma quest'ultima ha salvato Fiat in pratica.
Il bello (e questa fu una maestria di Marchionne) che in pratica l'ha avuta quasi gratis grazie alle sovvenzioni del governo Obama.
All'inizio la proposta di Marchionne, che in pratica era la prendo gratis, fu respinta, poi dato che la fine stava giungendo, hanno dovuto contattarlo perché fu l'unico interessato.
Ha fatto un colpaccio...però lui sapeva già che non sarebbe bastato a garantire la vita futura a lungo termine (non so se poi i parecchi errori o alcuni modelli che non hanno avuto il gradimento sperato han ridotto le possibili condivisioni meccaniche tra i 2 rami...) infatti cercava già un parter che all'inizio fu GM, poi Opel e di nuovo GM.
Insomma la fusione con Renault in realtà io la vedo un po' come il proseguo (e la conclusione...) del suo lavoro iniziato con il distacco da GM.

Diciamo che una delle cose migliori dell'accordo è stato lo sblocco di una certa liquidità che aveva Chrysler (ma che era appunto bloccata), liquidità che poi è servita ad entrambe le società.
Comunque di fatto si tratta di un gruppo italo-americano controllato da capitale italiano.

Ubicazione stabilimenti
- Italia 12
- USA 5
- Canada 2
- Mexico 2
- America sud (Brasile, Venezuela, Argentina) 5
- Polonia, Turchia, Serbia, India, Cina 5

Quindi in Italia c'è comunque il maggior numero di stabilimenti ed Europa b. Americhe (15 contro 14).
 
Matrimonio tutto in salita... con l'amante giapponese che chiede una revisione del contratto.
Che la telenovela abbia inizio.
 
io sarei perplesso a lasciare la sede legale a Parigi.. coi francesi sei capace di avere la maggioranza e non comandare nulla.
Diverso se la sede fosse in un Paese terzo con regole chiare e uniformi per tutti
 
Ultima modifica:
La fretta che traspare e che sembra guidare Elkann secondo me la dice lunga sulla situazione del gruppo ... Se non chiudono con Renault vanno incontro a un periodo a dir poco difficile, dovendo poi eventualmente stringere altri accordi da posizione più debole ... Avevano capito che Renault sarebbe stata l'unica disponibile a trattare (quasi) alla pari ... Immagino siano quindi disposti ad accettare alcuni compromessi

In ogni caso per l'economia del nostro paese cambia poco ... La prospettiva è tra un nuovo gruppo a guida francese (grande punto di domanda sull'alto di gamma) o una FCA con il fiato corto
 
Ho letto tutto l'articolo, lungo ma interessante, soprattutto alla fine.
Lasciami dire però che sono tuttora dell'opinione che ci siano pochi fatti e molta dietrologia, minata da grandi pregiudizi.

Cito questo passaggio che avevi riportato anche tu:

"Il governo accorda inoltre a Fiat la possibilità diricevere un altro 15%, sempre senza spese, al verificarsi di alcuni eventi legati alla crescita di Chrysler». E chiaro che è Chrysler a comprare Fiat e non viceversa. Ancora Barone: «Nell’affare Fiat-Chrysler è Fiat che sta offrendo i suoi beni più preziosi, ossia i brevetti sui motori e la rete di vendita, per avere in cambio delle cambiali. Quindi, fino a prova contraria, sono gli americani che stanno comprando la Fiat, o quanto meno una sua parte"

Scusa, ma non vedo proprio il nesso logico di questa frase. Si può discutere dell'utilità dell'acquisto e della sua convenienza, ma se io compro un prodotto scadente non è che il venditore acquisisce me, ho solo preso una fregatura.

Ripeto, pochi fatti, molte distorsioni della realtà. Per il resto sul progetto fabbrica Italia concordo con l'articolo.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto