<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> TRASMISSIONE GIANNINO SU FCA A RADIO 24 | Il Forum di Quattroruote

TRASMISSIONE GIANNINO SU FCA A RADIO 24

Oggi, purtroppo a spizzichi e bocconi, ho sentito la trasmissione in questione. Mi propongo di risentirla in podcast. Presente un tizii che ha scritto un libro molto dentro al mondo Fiat, partito operaio e arrivato al vertice di New Holland mi pare.

Da quello che ho capito, con i limiti di cui sopra, sono emersi alcuni punti salienti:
- la capitalizzazione di borsa di FCA è inferiore alla somma dei valori attribuiti a Chrysler e Ferrari, per cui le attività europee e brasiliane di FIAT avrebbero valore negativo . Anche in Brasile inizia ad andare male.
- i precedenti 9 piani industrali presentati da Marchionne servivano tutti ad altro vhe non a realizzarli sul serio.
- secondo il tizio nel 2018, agli Agnelli, conviene vendere.
 
Non e' che uno arriva in Borsa e taaaaaaaac.....
O sei un superinnovatore, ricordo Soru,
altrimenti, a fare auto poi, di 'sti tempi, peggio.
 
renatom ha scritto:
Oggi, purtroppo a spizzichi e bocconi, ho sentito la trasmissione in questione. Mi propongo di risentirla in podcast. Presente un tizii che ha scritto un libro molto dentro al mondo Fiat, partito operaio e arrivato al vertice di New Holland mi pare.

Da quello che ho capito, con i limiti di cui sopra, sono emersi alcuni punti salienti:
- la capitalizzazione di borsa di FCA è inferiore alla somma dei valori attribuiti a Chrysler e Ferrari, per cui le attività europee e brasiliane di FIAT avrebbero valore negativo . Anche in Brasile inizia ad andare male.
- i precedenti 9 piani industrali presentati da Marchionne servivano tutti ad altro vhe non a realizzarli sul serio.
- secondo il tizio nel 2018, agli Agnelli, conviene vendere.

Non saprei, certo spiegherebbe un sacco di cose..

Tienici aggiornati.
 
renatom ha scritto:
- secondo il tizio nel 2018, agli Agnelli, conviene vendere.
ho sentito solo questa parte (ero in auto).

non era una considerazione "aziendale" ma di natura finanziaria-redditiera: gli Agnelli (in senso ampio) sono al momento una famiglia di circa 300 persone, legati economicamente da una controllante di partecipazione.
il commentatore considerava quindi l'asset complessivo, che visto dal punto di vista non più dell'industriale ma dell'investitore è oggettivamente sbilanciato verso il settore automobilistico.

il che è ragionevole: un industriale è logico che abbia la principale parte della sua ricchezza allocata nella propria industria; quando però cessa di essere tale e diventa un investitore deve investire in modo accorto.

quello che, a mio modesto parere, rende il discorso forse prematuro è che non si parla di 300 persone in pari quota di 1/300 ciascuno, ma c'è qualcuno che ha ancora quote sufficienti per mettersi in testa di fare l'industriale.
sicuramente prima o poi deve succedere che:
- o le partecipazioni singole si diluiscono nella crescita delle generazioni, e allora diventano degli investitori puri
- oppure qualcuno comincia ad acquisire quote di altri
 
Quindi se ho capito, Fiat da industria automoblisitica si è trasformata in una società finanziaria (fca) e in quanto tale potrebbe in un domani abbandonare il campo automobilistico o farlo diventare una parte non più trainante dell'attività del gruppo. Forse è già così visiti i lisitini di Fiat, Alfa e la defunta Lancia.
 
Ex Batri ha scritto:
Quindi se ho capito, Fiat da industria automoblisitica si è trasformata in una società finanziaria (fca)
no, FIAT si è trasformata in una diversa industria automobilistica (FCA).

non è FCA che si immagina possa uscire dall'auto, ma la Giovanni Agnelli & C s.a.p.a. (la finanziaria di famiglia) o al più la Exor, che dalla Giovanni Agnelli è controllata e che ha il 30% di FCA
 
Che la fiat si fosse trasformata in una finanziaria era evidente da anni, solo la stampa specializzata e non pareva non accorgersi di questa deriva. Nessuna casa mondiale ha una tale povertà di modelli e di tecnologia.
Il ramo brasiliano senza investimenti e modelli freschi è destinato a veloce sfacelo.
Del resto quel poco che c'è nel resto del mondo, Turchia in primis produce modelli obsoleti che nemmeno i turchi comprano più.
La strategia del pessimo Marchionne ovvero inventare piani industriali (ben otto) e non realizzarli mai riuscendo a non investire mezzo euro era abbastanza chiara.
Emblematica la volontà di non dare un erede alla Punto, macchina che ha sempre venduto bene in una categoria in cui la Fiat era a livelli d'eccellenza e che storicamente ha salvato la fabbrica ex italiana della crisi cicliche dei mercati.
Ora la Punto da auto, vendutissima e innovatiiva e una auto giurassica ed invendible.
 
Non è la Fiat ad essere diventata una finanziaria, ma i Lambs ad essere diventati finanzieri. È differente. Con buona pace dei tre o quattrocentomila impiegati tra dipendenti ed indotto.
Loro devono comprensibilmente garantirsi il tenore di vita che hanno sempre avuto, ed evidentemente si son resi conto da tempo che fare auto è diventata ormai cosa troppo impegnativa. Detto questo, che per non rinunciare nemmeno un po' al proprio stile di vita si sorvoli sul futuro di tanta gente che l'ha reso possibile, è molto discutibile.
Ma tant'è, avremmo dovuto pensarci quando altri costruttori premevano per venire a produrre in Italia e non gliel'abbiamo permesso per far contento l'Avvocato.

Marchionne ha solo fatto si che per l'ennesima volta la Famiglia si comprasse qualcosa senza spendere un centesimo.
 
Quello che ho capto io, è che il compito di Marchionne sia quello di rendere FCA un qualcosa di vendibile, cosa che non era fino a qualche anno fa. In questo modo si spiega l'apparente assenza di una strategia di lungo termine in molti mercati. Probabilmente sanno già che vendono. Stanno cercando di valorizzare gli asset più appetibili, Ferrari e Chrysler, mentre il resto è stato abbandonato al suo destino. Penso che l'eventuale acquirente chiuderà anche Fiat.

La grossa frammentazione della proprietà e l'assenza di volontà/possibilità della proprietà di metterci soldi sono tra le maggiori cause della situazione.
 
Insomma alla fine della fiera cosa è rimasto della gloriosa fabbrica Italiana di automobili?
E le rassicurazioni che nulla sarebbe cambiato?
Spostata la sede legale, la sede fiscale, gli stabilimenti, cambiato il nome, olra anche i loro storici investitori se la danno a gambe ....
A certo rimangono gli operai col cerino in mano, quello della CIG, finchè dura ... Marpionne sei un genio malefico.
 
Quello che ho capto io, è che il compito di Marchionne sia quello di rendere FCA un qualcosa di vendibile, cosa che non era fino a qualche anno fa. In questo modo si spiega l'apparente assenza di una strategia di lungo termine in molti mercati. Probabilmente sanno già che vendono. Stanno cercando di valorizzare gli asset più appetibili, Ferrari e Chrysler, mentre il resto è stato abbandonato al suo destino. Penso che l'eventuale acquirente chiuderà anche Fiat.

La grossa frammentazione della proprietà e l'assenza di volontà/possibilità della proprietà di metterci soldi sono tra le maggiori cause della situazione.

Esatto. Sono anch'io di questo avviso.
 
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