<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tragedia funivia | Page 14 | Il Forum di Quattroruote

Tragedia funivia

E' il concetto che il cavo deve reggere lo strappo.
Presumo tu intenda una decelerazione quasi istantanea, questa decelerazione moltiplicata per la massa da una forza, che deve essere minore o al massimo uguale a quella sopportabile dal cavo, tutti dati che al momento non conosciamo, sopratutto quelli relativi al cavo.
 
Presumo tu intenda una decelerazione quasi istantanea, questa decelerazione moltiplicata per la massa da una forza, che deve essere minore o al massimo uguale a quella sopportabile dal cavo, tutti dati che al momento non conosciamo, sopratutto quelli relativi al cavo.
Esatto. Non so cosa indendesse iuter, comunque diciamo tutti la stessa cosa.
La funivia penso si muova a circa 30 km/h e se la arresti di colpo al cavo dai un "botta" notevole. Se supera il carico di progetto dopo qualche evento può cedere.
 
Esatto. Non so cosa indendesse iuter, comunque diciamo tutti la stessa cosa.
La funivia penso si muova a circa 30 km/h e se la arresti di colpo al cavo dai un "botta" notevole. Se supera il carico di progetto dopo qualche evento può cedere.
Penso che l'accelerazione non debba eccedere, moltiplicata per la massa a pieno carico, la forza massima sopportabile. Non so se intervengano fenomeni di isteresi del cavo dopo ripetuti eventi, perlatro previsti dal progettista, anche se non auspicabili in un funzionamento corretto. Da capire quale sia la causa della rottura del traente e lo stato in cui versava il cavo, se correttamente manutenuto e verificato. Ma c'è un'indagine in corso per appurarlo. Di certo la rottura del traente è una causa scatenante ma non sufficiente a causare la tragedia, poichè i freni di emergenza avrebbero impedito la caduta senza controllo. Se poi l'anomalia ai freni ripetutamente intervenuti, abbia stressato il cavo casusandone la rottura è un'ipotesi da verificare e dovremo aspettare le perizie in corso.
 
Non esiste fune capace di reggere la forza cinetica (da non confondere con il peso) di svariate tonnellate in movimento a 9metri al secondo.
ho letto che la velocità di crociera della cabina era intorno ai 6 metri/secondo. mentre ipotizzano una velocità al deragliamento di circa 35 m/s (120 Km/ora)
 
ho letto che la velocità di crociera della cabina era intorno ai 6 metri/secondo. mentre ipotizzano una velocità al deragliamento di circa 35 m/s (120 Km/ora)
Comunque i dati, se confermati, non ci danno il presunto valore della forza che ha tranciato il traente e neppure sappiamo quanto avrebbe dovuto essere il limite sopportabile. Attendiamo, oggi è prevista la perizia di un professore del politecnico di Torino.
 
Il suicidio presuppone una sorta di pentimento, senso di colpa o vergogna. Rappresenta comunque, in casi come questo, una via per non affrontare le conseguenze delle proprie azioni. Poi c'è chi si pente sul serio, ma pensa di averla fatta talmente grossa da non essere perdonato, e il peso dicenta schiacciante.
Non la considero, dunque, una soluzione da veri uomini o donne.
In Giappone, dove c'è ( o c'era ) un'alto senso dell'onore, ma dubito che chi ce l'ha faccia consapevolemnte queste cose.


Azzeccatissimo quindi il titolone de:

-La Stampa-

" Ho manomesso i freni, Dio mi giudichera' "

??
 
Ultima modifica:
non ci danno il presunto valore della forza che ha tranciato il traente e neppure sappiamo quanto avrebbe dovuto essere il limite sopportabile

In passato ho avuto a che fare con funi in acciaio che usavamo per traino, ad esempio per tirare fuori mezzi agricoli o rimorchi impantanati, o per sradicare alberi e/o ceppaie: tirando piano e senza strattonare reggevano senza problemi, ma è capitato di romperne qualcuna proprio con uno strattone. Una corda di due o tre centimetri di diametro caricata in modo uniforme è resistentissima, ma gli strappi determinano picchi di carico enormi. E soprattutto, la corda non è che ti avvisa, quando inizia a sfilacciarsi in mezzo secondo cede. Non credo proprio che queste cose siano tali da far cadere dal pero un ingegnere meccanico, comportamenti come quello imputato (e confessato) sono da criminali e basta.
 
...e non credo proprio che contemplino l'ipotesi di escludere un sistema di sicurezza perchè interviene troppo frequentemente.

Di solito si prevede di poter bypassare un circuito di sicurezza ma viene operativamente ammesso solo per portare l'impianto in stato sicuro.

E' come coi falsi allarmi, della favola di "al lupo, al lupo".

Esiste comunque un altro aspetto: un conto bypassare le sicurezze mettendo a rischio la tua vita (da cui il ragionamento di alcuni miei colleghi che se uno vuole suicidarsi chi sono io per impedirglielo?) e chi invece lo fa mettendo a repentaglio quella degli altri.

Resta l'omertà ormai generalizzata che non porta anche l'ultimo dei dipendenti che si accorga di queste cose a segnalarle a chi di dovere per ... motivi economici: salvare il proprio stipendio. Ed anche su questo stanno indagando.
 
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