<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> TP sulla Giulia, ma solamente sulla versione Spider !!! | Page 10 | Il Forum di Quattroruote

TP sulla Giulia, ma solamente sulla versione Spider !!!

chassis_engineer ha scritto:
loopo ha scritto:
E con questo cosa vorresti dire? Che il potenziale cliente Alfa é disposto di pagare qualcosa di piú per avere qualcosa di piú?
Vuol dire che viene percepito da praticamente tutti i clienti come prodotto meritevole di spenderci qualcosa in più "per farsela bene", come succede per alcuni marchi che vengono sempre presi come esempio.
Evidentemente chi vuole risparmiare sul "superfluo" o sul dettaglio estetico fico non si compra Giulietta.
Questo in risposta a chi la mena sempre con stà storia del premium.

Secondo me, premium non è solo metterci il dettaglio "fico" o l'accessorio super tecnologico: quelli, oggi li montano anche le non premium. Premium è sinonimo di scelte tecniche, qualità e posizionamento di mercato che il Marchio si è "meritato" nel corso dei decenni; ragione per cui il cliente (spesso fidelizzato) è disposto a esborsi "superiori".
 
key-one ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
key-one ha scritto:
Secondo me l' Alfa Romeo oggi potrebbe/dovrebbe produrre auto leggermente più care del loro segmento di appartenenza , ma non inaccessibili , come del resto erano -non negli anni '50/60 quando il reddito pro capite era ancora piuttosto basso anche per i cosidetti ceti medi,-, ma nei decenni successivi , quelli appunto dell' Alfetta , Giulietta "becco d'anitra" e Alfa 75.
Allora c'era l'Alfa-sud/33 a presidiare con un pizzico di sprint,e la trazione anteriore, i segmenti medio-piccoli.
Mentre le berline derivate dall'Alfetta non erano per tutti , ma nemmeno proibitive e lo stesso i coupè/spider.
Con l'aggiunta dell'immancabile Suv e i dovuti aggiustamenti dovuti al mutare dei tempi e all'emergere dei vari dragoni , tigri e imperi di mezzo , perchè non ricalcare oggi un posizionamento simile ?.Lasciando a Fiat il presidio del low-cost e dei segmenti/modelli più generalisti?.
Ti dico una cosa.
Il 90% di quelli che si comprano Giulietta la prendono con ALMENO un pacchetto optional, tra Sport Pack, Premium Pack, etc...

Traete le conseguenze.

Molto bene. Infatti la Giulietta - nome fuori luogo a parte- è un'ottima macchina e rientra nello schema da me citato prima ,nel quale prende il posto dell'alfa 33 e poi 147 ,per le quali già il clente era disposto a pagare qiualcosa di più rispetto alle coetanee 128 , Ritmo e Tipo.
Va bene pure la sua versione a 3 volumi che oggi sembra tornare in auge anche per Bmw serie 1 e Audi 3.
Ciò che va meno bene è se si vuol "stiracchiare" quel modello affibbiandogli tutti i nomi altolocati di famiglia ed evitare di progettare e produrre le vere eredi di Giulietta , Giulia , Alfetta , 75 , Sprint , Duetto e spider , le quali appartenevano ad un'altra fascia di mercato e che oggi dovrebbero avere origini più nobili del pianale Bravo riadattato. Basterebbero pure i telai Crysler a volerli utilizzare bene,però :!: Saluti

Già ma per una segmento D, l'attuale telaio 300c, è troppo grosso, lo è quasi per una segmento E europea. Bisogna partire gradualmente per arrivare in un futuro ad un modello premium vero (Giulia tp es); oggi uno c-wide con opportuni adattamenti potrebbe già andare bene; accompagnato da realizzazioni adeguate negli altri segmenti (es. Alfa tp ammiraglia)...
 
GenLee ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
loopo ha scritto:
E con questo cosa vorresti dire? Che il potenziale cliente Alfa é disposto di pagare qualcosa di piú per avere qualcosa di piú?
Vuol dire che viene percepito da praticamente tutti i clienti come prodotto meritevole di spenderci qualcosa in più "per farsela bene", come succede per alcuni marchi che vengono sempre presi come esempio.
Evidentemente chi vuole risparmiare sul "superfluo" o sul dettaglio estetico fico non si compra Giulietta.
Questo in risposta a chi la mena sempre con stà storia del premium.

Secondo me, premium non è solo metterci il dettaglio "fico" o l'accessorio super tecnologico: quelli, oggi li montano anche le non premium. Premium è sinonimo di scelte tecniche, qualità e posizionamento di mercato che il Marchio si è "meritato" nel corso dei decenni; ragione per cui il cliente (spesso fidelizzato) è disposto a esborsi "superiori".
Una A3 allora è premium?
 
GenLee ha scritto:
key-one ha scritto:

Forte: questa sembra essere quella col nome lungo praticamente tutto il portellone: 33 1.7 i.e. boxer 16v quadrifoglio permanent 4: gran bel mezzo....

Sì , a parte il nome logorroico , magniloquente e fanfarone :D , che tu giustamente ricordi occupare quasi tutto il portellone :lol: , era un'ottima auto con tenuta e stabilità invidiabili da tante C di oggi super-assisstite dall'elettronica , senza la quale scarroccerebbero come barchette in mezzo al mare.
Inoltre era disponibile in versione 4x4 e prodotta in una magnifica versione Wagon, carrozzata da Pininfarina e che ottenne parecchio successo .
Stesso gradimento sembra ottenere l'attuale erede di Alfasud,33,145,147 di nome Giulietta , proprio perchè si inserisce su una scia già sperimentata ed apprezzata dalla clientela .

Attached files /attachments/1080482=4482-alfa_33_sw_from_uk[1].jpg
 
GenLee ha scritto:
key-one ha scritto:
chassis_engineer ha scritto:
key-one ha scritto:
Secondo me l' Alfa Romeo oggi potrebbe/dovrebbe produrre auto leggermente più care del loro segmento di appartenenza , ma non inaccessibili , come del resto erano -non negli anni '50/60 quando il reddito pro capite era ancora piuttosto basso anche per i cosidetti ceti medi,-, ma nei decenni successivi , quelli appunto dell' Alfetta , Giulietta "becco d'anitra" e Alfa 75.
Allora c'era l'Alfa-sud/33 a presidiare con un pizzico di sprint,e la trazione anteriore, i segmenti medio-piccoli.
Mentre le berline derivate dall'Alfetta non erano per tutti , ma nemmeno proibitive e lo stesso i coupè/spider.
Con l'aggiunta dell'immancabile Suv e i dovuti aggiustamenti dovuti al mutare dei tempi e all'emergere dei vari dragoni , tigri e imperi di mezzo , perchè non ricalcare oggi un posizionamento simile ?.Lasciando a Fiat il presidio del low-cost e dei segmenti/modelli più generalisti?.
Ti dico una cosa.
Il 90% di quelli che si comprano Giulietta la prendono con ALMENO un pacchetto optional, tra Sport Pack, Premium Pack, etc...

Traete le conseguenze.

Molto bene. Infatti la Giulietta - nome fuori luogo a parte- è un'ottima macchina e rientra nello schema da me citato prima ,nel quale prende il posto dell'alfa 33 e poi 147 ,per le quali già il clente era disposto a pagare qiualcosa di più rispetto alle coetanee 128 , Ritmo e Tipo.
Va bene pure la sua versione a 3 volumi che oggi sembra tornare in auge anche per Bmw serie 1 e Audi 3.
Ciò che va meno bene è se si vuol "stiracchiare" quel modello affibbiandogli tutti i nomi altolocati di famiglia ed evitare di progettare e produrre le vere eredi di Giulietta , Giulia , Alfetta , 75 , Sprint , Duetto e spider , le quali appartenevano ad un'altra fascia di mercato e che oggi dovrebbero avere origini più nobili del pianale Bravo riadattato. Basterebbero pure i telai Crysler a volerli utilizzare bene,però :!: Saluti

Già ma per una segmento D, l'attuale telaio 300c, è troppo grosso, lo è quasi per una segmento E europea. Bisogna partire gradualmente per arrivare in un futuro ad un modello premium vero (Giulia tp es); oggi uno c-wide con opportuni adattamenti potrebbe già andare bene; accompagnato da realizzazioni adeguate negli altri segmenti (es. Alfa tp ammiraglia)...

Sì , una C-wide potrebbe già andare bene per presidiare il mercato ,in versione 3 volumi , magari pure a 3 porte denominata coupè e SW con versione integrale. Il nome no , però :!: Già si è forzato il significante sul significato :D :lol: con l'attuale Giulietta . Parliamo quindi , visto che ormai è successo :lol: , di Giulietta berlina , coupè e station , riservando alla futura premium vera ,da te auspicata, il nome Giulia,
E' vero che il telaio Crysler è abbondante già per il segmento E e sarebbe strabordante per il D , siamo però sicuri che accorciando passo e lunghezza -le cesoie dei carrozzieri han sempre fatto miracoli :D- non si potrebbe ottenere una berlina TP , caratterizzata da larghezza e carreggiate generose , con uno stile particolare , magari disegnato dai grandi atelier italiani :?:

Attached files /attachments/1080489=4485-render_alfa_romeo_giulia_01[1].jpg
 
key-one ha scritto:
E' vero che il telaio Crysler è abbondante già per il segmento E e sarebbe strabordante per il D , siamo però sicuri che accorciando passo e lunghezza -le cesoie dei carrozzieri han sempre fatto miracoli :D- non si potrebbe ottenere una berlina TP , caratterizzata da larghezza e carreggiate generose , con uno stile particolare , magari disegnato dai grandi atelier italiani :?:
Giova chiarire una volta per tutte questo punto.

Una piattaforma può essere declinata con diversi valori di passo solo se ciò è stato previsto nel progetto originario.
La piattaforma Chrysler in questione è disponibile nelle due versioni con passo:
1) 305 cm (300C)
2) 295 cm (Challenger)

Andare fuori da questo schema significa, di fatto, rifare una nuova piattaforma, con i costi che ne conseguono.
A quel punto, meglio partire dal "foglio (CAD) bianco".
 
chassis_engineer ha scritto:
key-one ha scritto:
E' vero che il telaio Crysler è abbondante già per il segmento E e sarebbe strabordante per il D , siamo però sicuri che accorciando passo e lunghezza -le cesoie dei carrozzieri han sempre fatto miracoli :D- non si potrebbe ottenere una berlina TP , caratterizzata da larghezza e carreggiate generose , con uno stile particolare , magari disegnato dai grandi atelier italiani :?:
Giova chiarire una volta per tutte questo punto.

Una piattaforma può essere declinata con diversi valori di passo solo se ciò è stato previsto nel progetto originario.
La piattaforma Chrysler in questione ha due misure di passo:
1) 305 cm (300C)
2) 295 cm (Challenger)

Andare fuori da questo schema significa, di fatto, rifare una nuova piattaforma, con i costi che ne conseguono.
A quel punto, meglio partire dal "foglio (CAD) bianco".

Grazie della esauriente spiegazione.
 
Sono andato a documentarmi un po' sulla Dodge Challenger , la sua lunghezza massima è intorno ai 5 metri. Un po' troppo per una segmento D . Forse lavorando un po' sugli sbalzi , si riuscirebbe a ridurre l'ingombro sui 4, 80 ; 4,85 metri.
In questo caso si renderebbe possibile una confortevole berlina TP che potrebbe occupare una sua posizione medio-alta, lasciando ancora spazio per la ammiraglia Alfa/Maserati.Il nome potrebbe essere Alfa "millenove" , agganciando la comoda e grande berlina anni '50 . Inoltre un gran coupè/cabrio ricavato dalla Challenger non avrebbe poi neanche infime ascendenze. Certo mancherebbe ancora l'erede della 75 , della duetto e della Alfetta GT e della loro agilità...

SCHEDA TECNICA Dodge Challenger SRT8 L.E.

MOTORE Ciclo Otto, anteriore longitudinale, 8 cilindri a V. Distribuzione a singolo albero a camme centrale, 4 valvole per cilindro. Cilindrata 6.059 cc, alesaggio 103 mm x corsa 90,9 mm. Potenza max 431 Cv (317 kW) a 6.200 giri/min. Coppia max 58,1 kgm (569 Nm) a 4.800 giri/min.

TRASMISSIONE Trazione posteriore, differenziale autobloccante, cambio automatico a 5 rapporti + rm.

AUTOTELAIO Avantreno a ruote indipendenti, bracci triangolari sovrapposti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici. Retrotreno a ruote indipendenti, bracci multipli, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici. Barra antirollio anteriore e posteriore. Sterzo a pignone e cremagliera con servoassistenza idraulica. Freni a disco autoventilanti anteriori da 360 mm di diametro, posteriori da 350 mm, Abs. Cerchi in lega da 20? con pneumatici 245/45.

DIMENSIONI E PESO Passo 2.946 mm, carreggiata ant. 1.603 mm, post. 1.604 mm, lunghezza 5.023 mm, larghezza 1.923 mm, altezza 1.449 mm. Peso 1.874 kg. Bagagliaio 460 litri. Serbatoio 72 litri.

PRESTAZIONI Velocità massima 270 km/h. Accelerazione 0-100 km/h 4,9 secondi. Consumo medio 14,7 l/100 km (6,8 km/l).

La vettura non è commercializzata in Italia


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