<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> TOYOTA Yaris 2003 Diesel motore acceso 90 minuti da ferma | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

TOYOTA Yaris 2003 Diesel motore acceso 90 minuti da ferma

Io non so se questa cosa vale solo per Toyota o per tutti, ma deve offrirmi dei gran vantaggi perchè può succedere per svariati motivi il dover tenere il motore in moto al minimo per molto tempo senza rischiare di fondere tutto o quasi, altrimenti era meglio rimanere al sistema di lubrificazione dei motori vecchi...
 
Questo perché in seguito alla sostituzione (fai da te) del liquido refrigerante ho dovuto aspettare che la ventola del radiatore partisse quando di norma ciò dovrebbe avvenire dopo pochi minuti!
Ho capito solo poi, dopo una telefonata in assistenza, che questo è avvenuto per via del fatto che il circuito aveva perso troppa temperatura/pressione a seguito dello smontaggio di molta parte dei manicotti che compongono l'impianto è ciò proprio con l'intenzione nel voler massimizzare lo scolo dello stesso.
Perdere temperatura/pressione a seguito dello smontaggio manicotti è una frase senza alcun senso, meccanico, fisico e grammaticale.
Semplicemente, dopo aver svuotato un impianto di raffreddamento per la manutenzione periodica, vanno seguite le corrette procedure per il riempimento, procedure che variano da modello a modello; questo per evitare che in determinate parti del circuito permangano bolle d'aria, che impediscono in alcuni casi il contatto del liquido con quella parte di motore, in altri impediscono proprio la circolazione del liquido. A volte il circuito viene dotato di valvoline manuali per lo spurgo, perciò si procede al riempimento con queste valvole aperte per poi chiuderle in sequenza man mano che il liquido inizia a sgorgare. Altre volte si riempie a valvole chiuse, poi si avvia il motore e si aprono le valvoline di sfiato finchè esce liquido... poi magari si aspetta che il termostato apra (segnalato dal calore sul manicotto o dall'accensione della ventola) e si porta il motore a 2-3000rpm per qualche secondo... Ogni motore ha la sua procedura, che va conosciuta al fine di non improvvisare.
Riguardo al funzionamento al minimo, quoto U2511; il minimo è condizione gravosa per il motore, basse portate di fluidi funzionali e basso "effetto volano" degli alberi motore e camme, che causano continui strappi alla catena o alla cinghia dentata.
 
A occhio avrei detto che 90 minuti al minimo fosse una condizione di cui il progetto di un motore deve tenere conto.
Mi dite che così non è... :)
 
non si e' danneggiato nulla, e ti e'andata bene per ben due volte.

ROMA - In questi giorni caldi, anzi caldissimi, potrebbe sembrare un controsenso ma tenere acceso il condizionatore, con il motore in funzione, quando l'auto è ferma in sosta, è una infrazione del Codice della Strada (articolo 157 comma 7-bis) che prevede una multa che va dai 216 ai 432 euro. Anche se questa norma inserita nel 2007 con un apposito decreto legge, non dovrebbe essere applicata in caso di 'fermata', è sempre meglio se c'è da attendere una persona sotto al portone o per una commissione non stazionare sulla strada ma muoversi fino a che ci si può 'fermare' per far salire le persone o effettuare il carico/scarico. Come segnala il sito specializzato laleggepertutti.it, di solito Vigili e Polizia tendono a chiudere un occhio proprio basandosi sulla sottile differenza fra sosta e fermata, e lo dimostra il fatto che risultano pochi i contenziosi aperti su questa tipologia di trasgressione. La norma, va ricordato, regolamenta anche il funzionamento del motore nella stagione invernale, cosa che viene fatta abitualmente nelle soste, per mantenere la temperatura del riscaldamento ad un livello adeguato. In entrambi i casi - estate e inverno - la finalità è quella di evitare l'immissione dei gas provenienti dallo scarico se il veicolo non circola.
 
Perdere temperatura/pressione a seguito dello smontaggio manicotti è una frase senza alcun senso, meccanico, fisico e grammaticale.
Semplicemente, dopo aver svuotato un impianto di raffreddamento per la manutenzione periodica, vanno seguite le corrette procedure per il riempimento, procedure che variano da modello a modello; questo per evitare che in determinate parti del circuito permangano bolle d'aria, che impediscono in alcuni casi il contatto del liquido con quella parte di motore, in altri impediscono proprio la circolazione del liquido. A volte il circuito viene dotato di valvoline manuali per lo spurgo, perciò si procede al riempimento con queste valvole aperte per poi chiuderle in sequenza man mano che il liquido inizia a sgorgare. Altre volte si riempie a valvole chiuse, poi si avvia il motore e si aprono le valvoline di sfiato finchè esce liquido... poi magari si aspetta che il termostato apra (segnalato dal calore sul manicotto o dall'accensione della ventola) e si porta il motore a 2-3000rpm per qualche secondo... Ogni motore ha la sua procedura, che va conosciuta al fine di non improvvisare.
Riguardo al funzionamento al minimo, quoto U2511; il minimo è condizione gravosa per il motore, basse portate di fluidi funzionali e basso "effetto volano" degli alberi motore e camme, che causano continui strappi alla catena o alla cinghia dentata.
Buono a sapersi!
 
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