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Tornando alle biciclette

alexmed

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Membro dello Staff
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?
 
O in Austria non sono normali (mai visto anziani andare sulla neve in bici) oppure ci sono guidatori più prudenti, magari grazie alle regole più severe. Quindi anche i ciclisti si fidano di più.
Poi quello che cade da solo... his cock! :D
 
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Strano,
Brescia e' una citta' di pianura, non grande, come tante in Veneto e in EmiliaR.
dove invece le biciclette sono diffusissime.
 
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

vai in austria, così puoi pedalare quanto vuoi senza rischiare,
in italia è così e non cambierà mai la solfa.
 
...cos'è che non quadra ? ...niente, quella è l' Austria con gli austriaci e questa è l' Italia con gli italiani ;) ...
 
DEMONT ha scritto:
...cos'è che non quadra ? ...niente, quella è l' Austria con gli austriaci e questa è l' Italia con gli italiani ;) ...

io in austria non ci andrei manco morto, son stronzi,
odiamo gli italiani e poi fà freddo e non c'è il mare
e lo spaghetto allo scoglio e la pizza come da noi. :D :D
 
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Non quadrano

1) La densita' e quantita' di popolazione di Innsbruck rispetto a Milano (Innsbruck ha 1/11 della popolazione e 1/6 della densita' di popolazione di Milano, Salzburg e' analoga)

2) Il livello di educazione dei ciclisti di Innsbruck e Salisburgo rispetto a quelli italiani.

In una citta' come Milano la bici e' un mezzo di spostamento completamente inadatto a condividere strade drasticamente sovraffollate con mezzi moderni.
Servirebbero piste ciclabili e servirebbe che venissero costruite in modo intelligente e usate civilmente.
Soprattutto, servirebbe targhino e patente per i ciclisti, che non possono non conoscere e, soprattutto, non rispettare il CdS.
Tutto il resto e' demagogia.
 
99octane ha scritto:
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Non quadrano

1) La densita' e quantita' di popolazione di Innsbruck rispetto a Milano (Innsbruck ha 1/11 della popolazione e 1/6 della densita' di popolazione di Milano, Salzburg e' analoga)

2) Il livello di educazione dei ciclisti di Innsbruck e Salisburgo rispetto a quelli italiani.

In una citta' come Milano la bici e' un mezzo di spostamento completamente inadatto a condividere strade drasticamente sovraffollate con mezzi moderni.
Servirebbero piste ciclabili e servirebbe che venissero costruite in modo intelligente e usate civilmente.
Soprattutto, servirebbe targhino e patente per i ciclisti, che non possono non conoscere e, soprattutto, non rispettare il CdS.
Tutto il resto e' demagogia.

A me basterebbe che venissero usate. Ne mio comune, la giunta, anni fa, fece costruire molte piste ciclabili,tali che ogni punto della città potesse essere raggiunto in bicicletta. Idea lodevole, io stesso ne faccio uso quando vado in bicicletta, peccato che moltissimi ciclisti, tra cui anziani e, ancora più grave, mamme con uno o due seggiolini sulla bicicletta o coi bambini al seguito sulla loro, si disinteressano della pista ciclabile e viaggiano sul ciglio della strada, mettendo in pericolo sè stessi, i figli, e i conducenti delle automobili. Quanto alla targa per le biciclette, sono d'accordo fino ad un certo puto: sarebbe fastidioso e costoso immatricolare un mezzo di basso costo e di ampia diffusione come una bicicletta, meglio una targa personale rilasciata dopo un piccolo esame, fatto gratuitmente a scuola; molto più semplice.
 
99octane ha scritto:
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Non quadrano

1) La densita' e quantita' di popolazione di Innsbruck rispetto a Milano (Innsbruck ha 1/11 della popolazione e 1/6 della densita' di popolazione di Milano, Salzburg e' analoga)

2) Il livello di educazione dei ciclisti di Innsbruck e Salisburgo rispetto a quelli italiani.

In una citta' come Milano la bici e' un mezzo di spostamento completamente inadatto a condividere strade drasticamente sovraffollate con mezzi moderni.
Servirebbero piste ciclabili e servirebbe che venissero costruite in modo intelligente e usate civilmente.
Soprattutto, servirebbe targhino e patente per i ciclisti, che non possono non conoscere e, soprattutto, non rispettare il CdS.
Tutto il resto e' demagogia.

Invece gli automobilisti a Milano sono i migliori al mondo e tutti santi vero? Su un minimo di obiettività, quando passo in tangenziale a dove c'é il limite a 90, ti passano sopra almeno a 140km/h
 
EdoMC ha scritto:
99octane ha scritto:
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Non quadrano

1) La densita' e quantita' di popolazione di Innsbruck rispetto a Milano (Innsbruck ha 1/11 della popolazione e 1/6 della densita' di popolazione di Milano, Salzburg e' analoga)

2) Il livello di educazione dei ciclisti di Innsbruck e Salisburgo rispetto a quelli italiani.

In una citta' come Milano la bici e' un mezzo di spostamento completamente inadatto a condividere strade drasticamente sovraffollate con mezzi moderni.
Servirebbero piste ciclabili e servirebbe che venissero costruite in modo intelligente e usate civilmente.
Soprattutto, servirebbe targhino e patente per i ciclisti, che non possono non conoscere e, soprattutto, non rispettare il CdS.
Tutto il resto e' demagogia.

A me basterebbe che venissero usate. Ne mio comune, la giunta, anni fa, fece costruire molte piste ciclabili,tali che ogni punto della città potesse essere raggiunto in bicicletta. Idea lodevole, io stesso ne faccio uso quando vado in bicicletta, peccato che moltissimi ciclisti, tra cui anziani e, ancora più grave, mamme con uno o due seggiolini sulla bicicletta o coi bambini al seguito sulla loro, si disinteressano della pista ciclabile e viaggiano sul ciglio della strada, mettendo in pericolo sè stessi, i figli, e i conducenti delle automobili. Quanto alla targa per le biciclette, sono d'accordo fino ad un certo puto: sarebbe fastidioso e costoso immatricolare un mezzo di basso costo e di ampia diffusione come una bicicletta, meglio una targa personale rilasciata dopo un piccolo esame, fatto gratuitmente a scuola; molto più semplice.

I mali nel rapporto ciclista automobilsta derivano dalla carenza che ci accomuna un po' tutti nel Bel paese....
la mancanza di senso civico ( alias rispetto degli altri ) .
 
Buono il targhino, ho investito uno stro.nzo in bici che mi ha tagliato la strada e sono andato a fosso con lo scooterone nuovo, ho dovuto pagarmi i danni pur avendo ragione, sto stro.nzo niente, io gli metterei pure l'assicurazione obbligatoria alle bici, se ti strisciano la macchina se ne fregano perche' tanto non pagano.
 
acle1968 ha scritto:
99octane ha scritto:
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Non quadrano

1) La densita' e quantita' di popolazione di Innsbruck rispetto a Milano (Innsbruck ha 1/11 della popolazione e 1/6 della densita' di popolazione di Milano, Salzburg e' analoga)

2) Il livello di educazione dei ciclisti di Innsbruck e Salisburgo rispetto a quelli italiani.

In una citta' come Milano la bici e' un mezzo di spostamento completamente inadatto a condividere strade drasticamente sovraffollate con mezzi moderni.
Servirebbero piste ciclabili e servirebbe che venissero costruite in modo intelligente e usate civilmente.
Soprattutto, servirebbe targhino e patente per i ciclisti, che non possono non conoscere e, soprattutto, non rispettare il CdS.
Tutto il resto e' demagogia.

Invece gli automobilisti a Milano sono i migliori al mondo e tutti santi vero? Su un minimo di obiettività, quando passo in tangenziale a dove c'é il limite a 90, ti passano sopra almeno a 140km/h

Cosa c'entrano gli automobilisti, scusa? Dove li avrei citati?
In tangenziale in bici e' vietato andare.
 
99octane ha scritto:
acle1968 ha scritto:
99octane ha scritto:
alexmed ha scritto:
Sono stato alcuni giorni in Austria (Innsbruck e Salisburgo).

Guardando il numero impressionante di biciclette in giro, di portabici e di gente che ci andava mentre nevicava con qualche grado sotto lo zero e anche con le strade innevate... giovani, anziani,.bambini, persone con la borsa della spesa etc mi è venuto in mente questo forum dove alcuni proponevano di vietare le strade alle bici.
Tornato in quel di Brescia... tutti in auto nessuna bici nei paraggi se non gli appassionati con la bici da corsa in allenamento.

Cos'è che non quadra?

Non quadrano

1) La densita' e quantita' di popolazione di Innsbruck rispetto a Milano (Innsbruck ha 1/11 della popolazione e 1/6 della densita' di popolazione di Milano, Salzburg e' analoga)

2) Il livello di educazione dei ciclisti di Innsbruck e Salisburgo rispetto a quelli italiani.

In una citta' come Milano la bici e' un mezzo di spostamento completamente inadatto a condividere strade drasticamente sovraffollate con mezzi moderni.
Servirebbero piste ciclabili e servirebbe che venissero costruite in modo intelligente e usate civilmente.
Soprattutto, servirebbe targhino e patente per i ciclisti, che non possono non conoscere e, soprattutto, non rispettare il CdS.
Tutto il resto e' demagogia.

Invece gli automobilisti a Milano sono i migliori al mondo e tutti santi vero? Su un minimo di obiettività, quando passo in tangenziale a dove c'é il limite a 90, ti passano sopra almeno a 140km/h

Cosa c'entrano gli automobilisti, scusa? Dove li avrei citati?
In tangenziale in bici e' vietato andare.

Quello che Acle voleva dirti è che la differenza tra Innsbruck e Milano è il rispetto reciproco e per il CDS: a Milano è totalmente assente.

Sia dalla parte dei ciclisti che dalla parte degli automobilisti. Ma fa parte dell'italia e la sua omertà, vero? Prova a dire ad uno che no ha rispettato lo stop, ti manda a cagare, vero?
 

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