<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tipo 2.0 16v | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Tipo 2.0 16v

modus72 ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
In che senso l'immagine del marchio non conta nulla? Nel senso che tuo zio non è legato solo a VW?
Nel senso che a mio zio non frega nulla del marchio sul cofano, basta che il prodotto funzioni e valga i soldi spesi. Dopo la Ritmo e la Panda prima serie, è uscito automobilisticamente dall'Italia girando per VW, Opel, BMW, tutte con piena soddisfazione in particolar modo VW con le due Passat. E' vero che son passati molti anni ma ci parlavo l'altra sera, non ha alcuna intenzione di tornare ad una qualsiasi italiana.

Conta,conta, l'immagine. Che si costruisce negli anni,decenni con affidabilità,modelli riusciti etc etc.
Mi permetto di dire che tuo zio ha un'immagine, giustamente, negativa delle italiane, basata sulle esperienze passate e mai forse ritornerebbe in Italia.
Questo tipo di immagine intendo.
La Fiat purtroppo ha sempre puntato solo sulle sue riuscitissime piccole, cercando di allargare la stessa filosofia di prodotto che usa sulle compatte anche sui segmenti superiori (dalle finiture,agli allestimenti per esempio).....
 
modus72 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Comunque da cosa poteva essere provocata? Telaio? Non credo abbia torsioni del genere. Carrozzeria?
Scarsa rigidità torsionale della struttura, niente di più niente di meno.

Cioè e con una cosa del genere veniva commercializzata una vettura degli anni 90? Passava i crash di allora? Meno rigida di una Uno?
Incredibile....Comunque a me non è mai successo e di cose del genere non ne ho sentito,devo informarmi.
 
GenLee ha scritto:
modus72 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Comunque da cosa poteva essere provocata? Telaio? Non credo abbia torsioni del genere. Carrozzeria?
Scarsa rigidità torsionale della struttura, niente di più niente di meno.

Cioè e con una cosa del genere veniva commercializzata una vettura degli anni 90? Passava i crash di allora? Meno rigida di una Uno?
Incredibile.....
No, anche la Uno aveva la stessa caratteristica... Una volta, per cambiare una ruota, dovetti tirarla giù dal cric perchè il portellone non si apriva...
La rigidezza torsionale è comunque ben diversa dalla resistenza agli urti, le forze in atto sono completamente diverse per tipologia, verso ed intensità. Peraltro per gli urti si richiede una cellula abitacolo indeformabile, ma tutto il resto deve piegarsi a modo. E comunque la Tipo era nata in un epoca in cui i crash test erano poco poù che formalità burocratiche, visto che consentivano l'omologazione di auto come la vecchia Panda e la 500; s'è visto con la la Brava e infine con la 147, peraltro evolute rispetto alla Tipo, quali fossero le prestazioni di quel pianale in fatto di resistenza agli urti..
 
GenLee ha scritto:
Piuttosto spegami in che modalità succedeva una cosa del genere e le probabili cause.

La storia è questa: per ridurre le vibrazioni prodotte dagli organi meccanici ci sono due strade: o aumenti la rigidità di telaio e pianale, probabilmente scaricando diversamente le vibrazioni, probabilmente con dei supporti elastici, (non so, faccio un esempio) oppure crei un insieme particolarmente elastico, che assorba in sè le vibrazioni.

La Fiat ha storicamente scelto la seconda strada mentre altri costruttori, per esempio Lancia, hanno scelto la prima.

Ora non è che le Fiat si aprissero in due, sia chiaro ma l'elasticità della struttura si manifestava in questi episodi nei quali la struttura è messa sotto stress salendo con una ruota sul marciapiede.

E per me questa storia è vera perchè in effetti in alcune Fiat, ad esempio la Uno, se chiudevi lo sportello con troppa forza, non si chiudeva e tornava indietro rimbalzando, anche senza avere messo una ruota sul marciapiede.

Per fare un confronto, nella stessa condizione con una ruota sul marciapiede, apri lo sportello e lo lasci chiudere col suo stesso peso, senza dare nessuna forza, lo sportello di una Delta si chiudeva mentre quello della Ritmo rimbalzava e non si chiudeva.

Ora non so se tutte le Ritmo, tutte le Tipo e tutte le Croma si comportassero allo stesso modo. Probabilmente i vari periodi di maggiore o minore bontà costruttiva contribuivano a migliorare o peggiorare la situazione.
 
Aries.77 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Piuttosto spegami in che modalità succedeva una cosa del genere e le probabili cause.

La storia è questa: per ridurre le vibrazioni prodotte dagli organi meccanici ci sono due strade: o aumenti la rigidità di telaio e pianale, probabilmente scaricando diversamente le vibrazioni, probabilmente con dei supporti elastici, (non so, faccio un esempio) oppure crei un insieme particolarmente elastico, che assorba in sè le vibrazioni.

La Fiat ha storicamente scelto la seconda strada mentre altri costruttori, per esempio Lancia, hanno scelto la prima.

Ora non è che le Fiat si aprissero in due, sia chiaro ma l'elasticità della struttura si manifestava in questi episodi nei quali la struttura è messa sotto stress salendo con una ruota sul marciapiede.

E per me questa storia è vera perchè in effetti in alcune Fiat, ad esempio la Uno, se chiudevi lo sportello con troppa forza, non si chiudeva e tornava indietro rimbalzando, anche senza avere messo una ruota sul marciapiede.

Per fare un confronto, nella stessa condizione con una ruota sul marciapiede, apri lo sportello e lo lasci chiudere col suo stesso peso, senza dare nessuna forza, lo sportello di una Delta si chiudeva mentre quello della Ritmo rimbalzava e non si chiudeva.

Ora non so se tutte le Ritmo, tutte le Tipo e tutte le Croma si comportassero allo stesso modo. Probabilmente i vari periodi di maggiore o minore bontà costruttiva contribuivano a migliorare o peggiorare la situazione.

:thumbup:
No ma per carità dal basso della mi esperienza non è che non creda a questo.
E' successo e provato,stop.
Posso dire che a me una cosa così non è successa. E che negli anni 80-90 succedesse una cosa piuttosto gravicella, da auto di "plastica" :p , mi rende incredulo.
Ora è storicamente provato che gli sportelli Fiat spesso facciano cilecca.
Ti posso solo dire che della nostra Tipo, di provenienza estera peraltro, ho un ottimo ricordo. Io di scricchiolii ne sentivo ma pochi per la verità. Lampadine fulminate nella media. Motorini elettrici vetri mai sostituiti. Solo una cosa mi dava fastidio, il cassettino della plancia che non sono mai riuscito a chiudere del tutto, però era illuminato e con serratura :) .
 
GenLee ha scritto:
Cioè e con una cosa del genere veniva commercializzata una vettura degli anni 90? Passava i crash di allora? Meno rigida di una Uno?
Incredibile....
La Tipo era cmq uscita a inizio '88 se non sbaglio, e quindi la progettazione risaliva a prima metà anni '80; detto questo, la mancata chiusura del portellone era uno dei brutti "biglietti da visita" di Fiat, assieme agli scricchiolii della plancia della Uno o al nottolino della portiera che si forzava con una clips di piccolo formato... :?
 
GenLee ha scritto:
Aries.77 ha scritto:
GenLee ha scritto:
Piuttosto spegami in che modalità succedeva una cosa del genere e le probabili cause.

La storia è questa: per ridurre le vibrazioni prodotte dagli organi meccanici ci sono due strade: o aumenti la rigidità di telaio e pianale, probabilmente scaricando diversamente le vibrazioni, probabilmente con dei supporti elastici, (non so, faccio un esempio) oppure crei un insieme particolarmente elastico, che assorba in sè le vibrazioni.

La Fiat ha storicamente scelto la seconda strada mentre altri costruttori, per esempio Lancia, hanno scelto la prima.

Ora non è che le Fiat si aprissero in due, sia chiaro ma l'elasticità della struttura si manifestava in questi episodi nei quali la struttura è messa sotto stress salendo con una ruota sul marciapiede.

E per me questa storia è vera perchè in effetti in alcune Fiat, ad esempio la Uno, se chiudevi lo sportello con troppa forza, non si chiudeva e tornava indietro rimbalzando, anche senza avere messo una ruota sul marciapiede.

Per fare un confronto, nella stessa condizione con una ruota sul marciapiede, apri lo sportello e lo lasci chiudere col suo stesso peso, senza dare nessuna forza, lo sportello di una Delta si chiudeva mentre quello della Ritmo rimbalzava e non si chiudeva.

Ora non so se tutte le Ritmo, tutte le Tipo e tutte le Croma si comportassero allo stesso modo. Probabilmente i vari periodi di maggiore o minore bontà costruttiva contribuivano a migliorare o peggiorare la situazione.

:thumbup:
No ma per carità dal basso della mi esperienza non è che non creda a questo.
E' successo e provato,stop.
Posso dire che a me una cosa così non è successa. E che negli anni 80-90 succedesse una cosa piuttosto gravicella, da auto di "plastica" :p , mi rende incredulo.
Ora è storicamente provato che gli sportelli Fiat spesso facciano cilecca.
Ti posso solo dire che della nostra Tipo, di provenienza estera peraltro, ho un ottimo ricordo. Io di scricchiolii ne sentivo ma pochi per la verità. Lampadine fulminate nella media. Motorini elettrici vetri mai sostituiti. Solo una cosa mi dava fastidio, il cassettino della plancia che non sono mai riuscito a chiudere del tutto, però era illuminato e con serratura :) .

Probabilmente il fatto che fosse una vettura destinata all'estero migliorava la situazione. A quei tempi, le vetture destinate all'estero avevano un "trattamento" migliore.

Francamente, io posso dire che in 17 di Fiat Tipo di mio zio non è mai successo. Ed era una per il mercato italiano
 
Non so se fossero leggende (e a qsto punto nn credo), però ricordo che a fine anni '70 si diceva che i modelli Fiat avevano 3 &quot;fasce qualitative&quot;:
Vetture &quot;riuscite bene&quot; --&gt mercato estero.
Vetture con qualità nella media --&gt mercato italiano.
Vetture con qualità sotto la media --&gt dipendenti.

Nella ns esperienza non posso che confermare :?
 
stefano_68 ha scritto:
Non so se fossero leggende (e a qsto punto nn credo), però ricordo che a fine anni '70 si diceva che i modelli Fiat avevano 3 &quot;fasce qualitative&quot;:
Vetture &quot;riuscite bene&quot; --&gt mercato estero.
Vetture con qualità nella media --&gt mercato italiano.
Vetture con qualità sotto la media --&gt dipendenti.

Nella ns esperienza non posso che confermare :?

Direi che la cosa è verosimile. Non so per l'ultima perchè non so come potevano sapere che quell'auto sarebbe stata venduta a un dipendente o ad un privato, ma la differenza tra le prime due mi sa di vera.
 
stefano_68 ha scritto:
Non so se fossero leggende (e a qsto punto nn credo), però ricordo che a fine anni '70 si diceva che i modelli Fiat avevano 3 &quot;fasce qualitative&quot;:
Vetture &quot;riuscite bene&quot; --&gt mercato estero.
Vetture con qualità nella media --&gt mercato italiano.
Vetture con qualità sotto la media --&gt dipendenti.

Nella ns esperienza non posso che confermare :?
All'epoca delle Uno la cosa era sicuramente vera per la verniciatura, o meglio, per i trattamenti anticorrosivi. Ne avemmo prova sulla nostra 55S, destinata alla Germania e poi rientrata: fu proprio un carrozziere cui ci rivolgemmo per far sistemare una porta che si accorse della differenza.
 
Aries.77 ha scritto:
Direi che la cosa è verosimile. Non so per l'ultima perchè non so come potevano sapere che quell'auto sarebbe stata venduta a un dipendente o ad un privato, ma la differenza tra le prime due mi sa di vera.

Mah, il metodo poteva esserci, magari semplicemente destinando la produzione delle vetture ordinate da dipendenti su catene di montaggio che storicamente riportavano risultati qualitativi meno brillanti.
La ns Ritmo ad es., oltre al fatto di non averla potuta ritirare come ordinata ma avendola dovuta scegliere tra "quelle che c'erano disponibili", aveva una slabbratura sul fascione anteriore , sotto il faro, e un'altro difetto che ora nn ricordo più.
I dipendenti (mio nonno) non si potevano lamentare, secondo "Giuanin lamiera". :?
 
modus72 ha scritto:
All'epoca delle Uno la cosa era sicuramente vera per la verniciatura, o meglio, per i trattamenti anticorrosivi. Ne avemmo prova sulla nostra 55S, destinata alla Germania e poi rientrata: fu proprio un carrozziere cui ci rivolgemmo per far sistemare una porta che si accorse della differenza.

LA trovo una cosa semplicemente indecente, anche se non so se le CAse estere si comportassero diversamente...
 
stefano_68 ha scritto:
Mah, il metodo poteva esserci, magari semplicemente destinando la produzione delle vetture ordinate da dipendenti su catene di montaggio che a consuntivo riportavano risultati qualitativi meno brillanti.
La ns Ritmo ad es., oltre al fatto di non averla potuta ritirare come ordinata ma avendola dovuta scegliere tra "quelle che c'erano disponibili", aveva una slabbratura sul fascione anteriore , sotto il faro, e un'altro difetto che ora nn ricordo più.
I dipendenti (mio nonno) non si potevano lamentare, secondo "Giuanin lamiera". :?

Bella mentalità. Complimenti :?
 
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