@il_ghianda: Avendo avuto il dsg per 10 anni e ora L'e-cvt da quasi 1 direi che conosco bene le differenze e non sono d'accordo con te.
Ma poco importa, sono ragionamenti che ho già fatto con altri in altre occasioni e non è che devo convincere nessuno, non sono azionista vw o aisin.
Quello che ho suggerito più indietro (e più volte quando qualcuno chiedeva un parere) è come prima cosa valutare perché si vuole un automatico e lo scenario d'uso.
Personalmente l'ho scelto perché stufo di premere la frizione 1000 volte al giorno nei miei 20km di città. I primi tempi l'ho usato in manuale poi mi sono accorto che anche in automatico faceva quello che volevo quando volevo quindi in manuale ho finito di usarlo solo le poche volte che andavo in montagna da solo (perché mi scannavo tutti i 20km di salita e anche quelli di discesa). Ma appunto la funzione automatica non era la priorità.
Se non fai città, l'ho sempre sostenuto, sono tanti soldi buttati a meno che si sia convinti.
Personalmente, però, mi sono convinto subito, già provandolo su una prima passat tdi col 6marce nonostante il motore che è l'opposto di quello che preferisco come erogazione. L'unico difetto era la partenza da fermo, che avviene sempre a poco più del minimo ovvero nella zona morta dei quel motore, difetto non presente nel 7 marce perché la prima è cortissima e il mio motore (1.8tsi) aveva la coppia massmas (25kgm) da 1500 giri, proprio il regime d'innesto se schiacci con più decisione.
Anche gli altri difetti da te citati non li ho mai avuti, il motore stava quasi sempre tra 1500 e i 2000 giri, guarda caso sempre pronto e in coppia, cambiate sempre inavvertibili, ottima velocità di cambio marcia in caso di necessità quindi nessun buco o attesa in accelerazione (peraltro 0-100 in 7,9 con soli 160cv).
Svantaggi? Certo, il 7 a secco aveva le frizioni deboli (già scritto dietro) e la tendenza inutile (voluta da vw per rendere il tutto ancora più fluido) a mettere la 2 appena ti muovi anche a passo d'uomo, portando a sfrizionate continue in città, risolvibile con un colpo di paletta, nessuna fatica, un automatismo che si è creato subito.
L'eat6 della Peugeot è tutto diverso: botta in partenza, botta a ogni cambio marcia, botta quando si blocca il convertitore, trascinamento brusco in manovra. Non gli frega niente se sei in salita o in discesa e in città sei abbastanza sballottato, il motore è sempre tra i 2500 e i 3500, sempre pronto ma brusco, niente di tragico ma una differenza evidente col dsg7, se lo usi in manuale cambiando prima è molto più confortevole ma ovviamente rende meno scattante l'auto.
L'e-cvt è tutt'altro: intanto se ti vuoi muovere il motore sta fisso a 3000 giri o comunque a qualsiasi regime in funzione di quanto schiacci: se lo porto a 4000 giri vado da 0 a 189km/h. Se schiaccio a tavola si mette a 6000 giri e ci rimane da 0 a 189, poi scende a 4000.
Se sei su un falso piano in autostrada col cruise passi da 2500 (a 140) a un numero di giri qualsiasi a salire a seconda della pendenza e ti ritrovi a urlare in macchina, ti lascio immaginare sullo stesso percorso di prima in salita, sembra di andare con le ridotte. Diciamo che le strade in piano sono il solo terreno ideale.
Il vantaggio è che non ha componenti che strisciano e quindi l'usura dovrebbe essere minima, la risposta è sempre fluida ma completamente slegata dalla velocità dell'auto ma per andarci in giro ti devi abituare o adattare non poco, a fronte di certi vantaggi, sopratutto sulla gestione dei vari motori, hai anche certi svantaggi (non da poco).
Quindi no, personalmente non lo ritengo un cambio migliore del dsg7 ma un "male" necessario per godere degli altri vantaggi di questa particolare auto.