<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tecnica di guida: l'uso della frizione. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Tecnica di guida: l'uso della frizione.

Mah, mi sembra che la stiamo mettendo giù più dura di quel che è, tutte le cose andrebbero usate con un po' di orecchio, mio fratello senza grandissimi riguardi ha fatto 175.000km con la sua mondeo 2.0 benzina e ancora sta marciando, ne ha fatti di tutti gli usi, spesso in qualche viaggio si è fatto pure ore di coda in tutte le condizioni climatiche, io avevo una escort, tenuta 14 anni per oltre 160.000km, rottamata con la frizione originale!
l'unica cosa che chi conduce l'auto può fare, è entrare in sintonia con il proprio mezzo meccanico, certo che se uno ha dei vizi, tipo tenere il piede invece che a riposo, appoggiato al pedale, si capisce che la frizione durerà di meno, se uno a ogni partenza sfriziona più di quel che serve idem,
ripeto, come in tutte le cose, ci vuole orecchio e buonsenso!
 
lsdiff ha scritto:
Per far durare la frizione, l'unico "trucco" è farla pattinare il meno possibile, magari autando le scalate con il punta-tacco. Ed evitando gli spari al semaforo, ovviamente.

Se la frizione cigola andrei per prima cosa a controllare che lo snodo del pedale sia ben ingrassato.

Il tacco punta si faceva col cinquino e c'era un motivo, farlo con le auto moderne mi sembra anacronistico, inutile e dannoso. Per utilizzare correttamente la frizione basta "allenamento" ed un pò di attitudine. Se non sei "portato" c'è poco da spiegare, prendi un'auto col cambio automatico. Le altre tecniche spiegate, francamente mi sembrano più coreografiche che attuative. E sei mediamente portato la frizione dura senza troppi problemi.
 
kaponord ha scritto:
. E sei mediamente portato la frizione dura senza troppi problemi.

Confermo. Ho abolito il cambio manuale sei anni fa, ma i primi 25 anni li ho fatti portando le auto a 150-220mila km senza MAI mettere le mani sulla frizione, pur avendo una guida abbastanza grezza. Comunque, ribadisco: automatico forever!
 
nonnomaio ha scritto:
EdoMC ha scritto:
nonnomaio ha scritto:
Una cosa importante qui a Genova e altrove dove la pianura praticamente non esiste, è saper partire correttamente in salita. Per non rovinare la frizione il sistema è quello che insegnano a scuola guida, cioè con l'uso del freno a mano, oppure (molto più pratico sopratutto per le auto col freno d'emergenza elettrico) usare il piede destro contemporaneamente su freno e acceleratore. Gli smanettoni che tengono l'auto ferma anche su forti pendenze usando acceleratore e frizione hanno il conto aperto dal meccanico.

(Ultima auto, diesel con forte coppia, 160.000 Km con la frizione originale).

Non sono molto d'accordo con la frase in grassetto. Nel senso che teoricamente è corretto, ma nella grande maggioranza dei casi inattuabile. Dipende tantissimo dalla pedaliera. L'Astra, ad esempio ha il pedale dell'acceleratore molto più basso rispetto al freno, piuttosto piccolo e anche distante. Col mio piede, non riesco a prenderli tutti e due. Su altre auto, tipo la Boxster, invece è possibile: il pedale è grande, incernierato in basso e abbastanza vicino al freno, riesco tranquillamente a fare anche il punta-tacco. Oltre alla Boxster, che abbiano il pedale a tavoletta, ricordo le Bmw, la Golf, la Passat, non me ne venono in mente altre. Quanto al freno di stazionamento elettrico, quasi tutte le auto che ne sono dotate hanno l'antiarretramento in salita.

Può darsi, io non pretendo di aver guidato tutti i modelli di auto, ti posso dire che in tutte quelle che ho guidato sinora ( dalla fiat 600 del '63 alla subaru di oggi attraverso almeno una trentina di altre tra mie e a noleggio) col tacco punta, punta tacco, o suola tomaia (magari le scarpe non erano contente) ci riuscivo bene.
Quanto all'antiarretramento, ce l'ho, lo trovo scomodo da usare con un pulsante seminascosto e mi viene molto più naturale e fluido farlo coi pedali in qualsiasi situazione.
.

Non capisco, devi premere un pulsante per azionare l'hill holder (antiarretramento)??? Vedi che forse non hai capito cos'è e/o l'hai confuso col freno a mano...
 
Ahahahahahah! Guarda questo stupendo tutorial sull'uso della frizione e sul dosaggio del gas:
http://www.youtube.com/watch?v=VE3Pm-7xQVY
 
Grattaballe ha scritto:
Tra poco il cambio automatico sarà obbligatorio...
Credo anch'io.
Soprattutto perché, a pensarci bene, tutta questa complessa e incessante attività sincronizzata piede destro piede sinistro mano destra, oltre a sottoporre il cervello ad uno stress non indifferente, costituisce una innegabile fonte di costante e pericolosissima distrazione dalla guida.
Non a caso i pirati della strada, come è noto, usano cambio e frizione molto più frequentemente e compiaciutamente rispetto ai guidatori "disciplinati".
 
kaponord ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Per far durare la frizione, l'unico "trucco" è farla pattinare il meno possibile, magari autando le scalate con il punta-tacco. Ed evitando gli spari al semaforo, ovviamente.

Se la frizione cigola andrei per prima cosa a controllare che lo snodo del pedale sia ben ingrassato.

Il tacco punta si faceva col cinquino e c'era un motivo, farlo con le auto moderne mi sembra anacronistico, inutile e dannoso. Per utilizzare correttamente la frizione basta "allenamento" ed un pò di attitudine. Se non sei "portato" c'è poco da spiegare, prendi un'auto col cambio automatico. Le altre tecniche spiegate, francamente mi sembrano più coreografiche che attuative. E sei mediamente portato la frizione dura senza troppi problemi.

Vieni in pista con me che te lo spiego io a che cosa serve il punta tacco: se non lo facessi, dubito che sarei riuscito a far durare la frizione originale della mia S2000 (che per l'appunto uso anche in pista) oltre 95 mila km. E ancora tiene... Il punta tacco ha solo due controindicazioni: aumenta leggeremente i consumi e ti fa sembrare un emerito coglione se lo fai a 2 all'ora nel traffico dell'ora di punta, ma per il resto...

PS con il cinquino funzionava molto meglio la doppietta.
 
lsdiff ha scritto:
kaponord ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Per far durare la frizione, l'unico "trucco" è farla pattinare il meno possibile, magari autando le scalate con il punta-tacco. Ed evitando gli spari al semaforo, ovviamente.

Se la frizione cigola andrei per prima cosa a controllare che lo snodo del pedale sia ben ingrassato.

Il tacco punta si faceva col cinquino e c'era un motivo, farlo con le auto moderne mi sembra anacronistico, inutile e dannoso. Per utilizzare correttamente la frizione basta "allenamento" ed un pò di attitudine. Se non sei "portato" c'è poco da spiegare, prendi un'auto col cambio automatico. Le altre tecniche spiegate, francamente mi sembrano più coreografiche che attuative. E sei mediamente portato la frizione dura senza troppi problemi.

Vieni in pista con me che te lo spiego io a che cosa serve il punta tacco: se non lo facessi, dubito che sarei riuscito a far durare la frizione originale della mia S2000 (che per l'appunto uso anche in pista) oltre 95 mila km. E ancora tiene... Il punta tacco ha solo due controindicazioni: aumenta leggeremente i consumi e ti fa sembrare un emerito coglione se lo fai a 2 all'ora nel traffico dell'ora di punta, ma per il resto...

PS con il cinquino funzionava molto meglio la doppietta.

Invece della autocelebrazione sarebbe stata gradita una spiegazione tecnica.Ovvero in che modo l'utilizzo della tecnica tacco/punta riduce il consumo della frizione. Mentre ho detto che all'epoca, per il tacco/punta c'era un motivo. Non necessariamente quello di far durare di più la frizione.
 
kaponord ha scritto:
lsdiff ha scritto:
kaponord ha scritto:
lsdiff ha scritto:
Per far durare la frizione, l'unico "trucco" è farla pattinare il meno possibile, magari autando le scalate con il punta-tacco. Ed evitando gli spari al semaforo, ovviamente.

Se la frizione cigola andrei per prima cosa a controllare che lo snodo del pedale sia ben ingrassato.

Il tacco punta si faceva col cinquino e c'era un motivo, farlo con le auto moderne mi sembra anacronistico, inutile e dannoso. Per utilizzare correttamente la frizione basta "allenamento" ed un pò di attitudine. Se non sei "portato" c'è poco da spiegare, prendi un'auto col cambio automatico. Le altre tecniche spiegate, francamente mi sembrano più coreografiche che attuative. E sei mediamente portato la frizione dura senza troppi problemi.

Vieni in pista con me che te lo spiego io a che cosa serve il punta tacco: se non lo facessi, dubito che sarei riuscito a far durare la frizione originale della mia S2000 (che per l'appunto uso anche in pista) oltre 95 mila km. E ancora tiene... Il punta tacco ha solo due controindicazioni: aumenta leggeremente i consumi e ti fa sembrare un emerito coglione se lo fai a 2 all'ora nel traffico dell'ora di punta, ma per il resto...

PS con il cinquino funzionava molto meglio la doppietta.

Invece della autocelebrazione sarebbe stata gradita una spiegazione tecnica.Ovvero in che modo l'utilizzo della tecnica tacco/punta riduce il consumo della frizione. Mentre ho detto che all'epoca, per il tacco/punta c'era un motivo. Non necessariamente quello di far durare di più la frizione.

Con il tacco/punta adegui tu il regime di rotazione del motore a quello del cambio, riducendo al minimo lo scorrimento reciproco dei dischi della frizione e quindi il loro consumo. Senza il tacco/punta, il motore verrebbe invece fatto salire di giri per trascinamento, con conseguente usura proprio degli organi d'attrito della frizione..
 
Spesso non è tanto la frizione che si rovina ma il cuscinetto reggispinta, quando si mette mano per la sostituzione è d'obbligo, se l'auto ha più di 100 mila km sostituire tutto il corpo frizione. Insomma il cuscinetto che in molte auto è abbastanza cagionevole va trattato coi guanti, ossia, nelle fermate in città e una volta bloccata l'auto è consigliabile non tenere premuta la frizione, poichè il cuscinetto lavora in continuazione anche a macchina ferma.
 
marimasse ha scritto:
Grattaballe ha scritto:
Tra poco il cambio automatico sarà obbligatorio...
Credo anch'io.
Soprattutto perché, a pensarci bene, tutta questa complessa e incessante attività sincronizzata piede destro piede sinistro mano destra, oltre a sottoporre il cervello ad uno stress non indifferente, costituisce una innegabile fonte di costante e pericolosissima distrazione dalla guida.
Non a caso i pirati della strada, come è noto, usano cambio e frizione molto più frequentemente e compiaciutamente rispetto ai guidatori "disciplinati".

Ahahah :D

Cambiare non è distrarsi dalla guida, è la guida, o meglio uno dei suoi aspetti dinamici fondamentali.

Anche con un cambio automatico, visto che pure con questo si possono selezionare rapporti e modalità di intervento, e si può scalare.

Se si considera il fatto di cambiare come stress e distrazione, secondo me si ha qualche problema di coordinazione alla guida, visto che dovrebbe essere un automatismo acquisito.

La considerazione sui "pirati della strada" che userebbero di più il cambio la trovo esilarante: il rapporto da tenere in un determinato punto di un percorso, ad una determinata velocità, con una determinata vettura, è un fatto squisitamente tecnico: non usare il cambio come si deve, per esempio in una discesa ripida, è semplicemente un pericolo, cioè quello di percorrere una curva in condizioni di stabilità non ottimali o affaticare inutilmente i freni. Così come utilizzare a dovere il cambio in un sorpasso permette di effettuarlo più velocemente ed in maggiore sicurezza.
 
kaponord ha scritto:
Il tacco punta si faceva col cinquino e c'era un motivo, farlo con le auto moderne mi sembra anacronistico, inutile e dannoso.

Il punta/tacco invece è una manovra fondamentale se si vuole guidare con un buon dinamismo qualsiasi vettura a cambio manuale, storica o moderna che sia, ed ancora di più se a trazione posteriore.

E' così "dannoso" che una sportiva come la Nissan 370Z, per prima, monta un dispositivo (Syncro Rev System) che tramite l'acceleratore by-wire effettua il punta/tacco automaticamente nella versione a cambio manuale, dando un colpo di gas al momento di scalare, ottimo per gli impediti che non sanno farlo. A me non è piaciuto, in pista, e l'ho staccato: preferisco il mio piede.
Penso invece che nella guida disimpegnata sia un ottimo sistema che può dare una mano in qualche situazione.
Dare un colpetto di gas in scalata è così "dannoso" che tutti i cambi elettroattuati e doppia frizione lo effettuano anch'essi in automatico all'atto della scalata...chissà perché?

La ragione del punta-tacco, come ha spiegato Lsdiff, è quella di armonizzare il regime del motore a quello della trasmissione: in questo modo, quando la frizione riprende a trasmettere coppia -in questo caso dalla trasmissione verso il motore che fa da freno- il passaggio avviene in modo meno brusco. Ciò ha diversi vantaggi:

- impedire il bloccaggio o il saltellamento delle ruote in scalata: con le auto a trazione posteriore, su fondi viscidi, ciò è molto pericoloso e può avvenire anche a bassa velocità, provocando anche un testacoda (provato sulla pelle tanti anni fa, da neopatentato).

- ridurre lo stress su tutti gli organi di trasmissione, migliorando allo stesso tempo l'innesto delle marce.

Se la manovra (che non è semplicissima, soprattutto agli inizi, e richiede una buona dose di coordinazione) è ben effettuata, si può frenare in maniera più omogenea, senza un grosso picco di coppia frenante determinato dall'innesto della frizione, quindi in modo più efficace e calibrato.

E' una manovra praticamente obbligatoria quando si vogliono davvero sfruttare le prestazioni di un'auto a cambio manuale, per esempio in pista, ma anche su strada permette di guidare in modo più fluido ed efficace, e su fondi viscidi più sicuro.
 
Jambana ha scritto:
kaponord ha scritto:
Il tacco punta si faceva col cinquino e c'era un motivo, farlo con le auto moderne mi sembra anacronistico, inutile e dannoso.

Il punta/tacco invece è una manovra fondamentale se si vuole guidare con un buon dinamismo qualsiasi vettura a cambio manuale, storica o moderna che sia, ed ancora di più se a trazione posteriore.

E' così "dannoso" che una sportiva come la Nissan 370Z, per prima, monta un dispositivo (Syncro Rev System) che tramite l'acceleratore by-wire effettua il punta/tacco automaticamente nella versione a cambio manuale, dando un colpo di gas al momento di scalare, ottimo per gli impediti che non sanno farlo. A me non è piaciuto, in pista, e l'ho staccato: preferisco il mio piede.
Penso invece che nella guida disimpegnata sia un ottimo sistema che può dare una mano in qualche situazione.
Dare un colpetto di gas in scalata è così "dannoso" che tutti i cambi elettroattuati e doppia frizione lo effettuano anch'essi in automatico all'atto della scalata...chissà perché?

La ragione del punta-tacco, come ha spiegato Lsdiff, è quella di armonizzare il regime del motore a quello della trasmissione: in questo modo, quando la frizione riprende a trasmettere coppia -in questo caso dalla trasmissione verso il motore che fa da freno- il passaggio avviene in modo meno brusco. Ciò ha diversi vantaggi:

- impedire il bloccaggio o il saltellamento delle ruote in scalata: con le auto a trazione posteriore, su fondi viscidi, ciò è molto pericoloso e può avvenire anche a bassa velocità, provocando anche un testacoda (provato sulla pelle tanti anni fa, da neopatentato).

- ridurre lo stress su tutti gli organi di trasmissione, migliorando allo stesso tempo l'innesto delle marce.

Se la manovra (che non è semplicissima, soprattutto agli inizi, e richiede una buona dose di coordinazione) è ben effettuata, si può frenare in maniera più omogenea, senza un grosso picco di coppia frenante determinato dall'innesto della frizione, quindi in modo più efficace e calibrato.

E' una manovra praticamente obbligatoria quando si vogliono davvero sfruttare le prestazioni di un'auto a cambio manuale, per esempio in pista, ma anche su strada permette di guidare in modo più fluido ed efficace, e su fondi viscidi più sicuro.

Chi non guida così tutti i giorni?
 
kaponord ha scritto:
Chi non guida così tutti i giorni?

Percorrendo quotidianamente belle strade piene di curve direi che è una pratica consolidata, un automatismo, che permette anche di guidare in modo più dolce in ingresso curva, anche e soprattutto andando veramente a passeggio. Un colpetto di gas e l'attacco della frizione avviene in modo impercettibile, con somma soddisfazione del sottoscritto visto che cercare di guidare correttamente per me è anche una questione estetica. :D

Il bloccaggio del ponte sulle TP, comunque, come tutte le loro reazioni apparentemente "strane" è un problema che avviene di solito proprio quando si guida in modo disimpegnato, magari distratto. Basta un fondo molto viscido (foglie bagnate, pioggia iniziata da poco, nevischio) e una distrazione nel far calare troppo di giri il motore scalando, rilasciando poi la frizione di colpo a ingresso curva, magari con una marcia bassa, per provare l'ebbrezza poco piacevole di vedere la coda della vettura che vuole superare il muso, anche a 50 km/h.
In genere poi si condisce il tutto con una bella frenata, in modo da completare l'opera con un bel 180°.

La dinamica delle vetture non andrebbe presa troppo sottogamba, certi accorgimenti alla guida, oltre a servire per andare più veloce, servono anche ad essere più sicuri quando si va piano su strada.
 
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