Fulcrum ha scritto:iCastm ha scritto:Nessuno vuole sfruttare i poveracci di turno, si va all'estero non tanto per la convenienza delle risorse umane quanto più per quelle fiscali e logistiche. All'estero i governi collaborano attivamente e fondano joint venture con gli investitori. I governi offrono condizioni fiscali, infrastrutturali e sindacali adeguati e le aziende producono. E non parlo necessariamente dei paesi meno sviluppati: il governo spagnolo ha offerto una congrua cifra all'Audi se avesse mantenuto la produzione in Spagna, una cifra pari a quella della conversione delle linee di montaggio per la prossima Q3.
Ma dai...
Si va in Polonia, in Romania, in Cina, in India, in Pakistan, in Bangladesh,... perchè la manodopera viene pagata a prezzi locali.
La logistica, spesso e volentieri, bisogna crearla appositamente e in molti paesi è necessario aggiungere la voce "corruzione" al bilancio.
Cordiali Saluti
Fulcrum
Esageri.
Il costo della manodopera incide relativamente poco sui bilanci aziendali a meno che non si consideri il caso Dacia: certe operazioni costa di meno farle fare alle persone che non ai robot. Ma è un caso unico e isolato.
Per quanto riguarda le infrastrutture è vero che bisogna costruirle apposta, ma i governi locali le fanno subito e ben volentieri.
Sulla voce corruzione allargo le braccia, ma ogni mondo è paese.