Buon pomeriggio a voi,
per la salvaguardia dell'ambiente e della salute delle persone l'Unione Europea ha imposto alle Case auto di ridurre il limite delle emissioni di CO2 allo scarico.
L'obiettivo del Regolamento, allegato, adottato lo scorso aprile dal Consiglio Europeo è fare in modo che, dal 2030, le auto e i furgoni nuovi generino in media, rispettivamente, emissioni di CO2 inferiori del 37,5% e del 31% di rispetto ai livelli del 2021.
Tra il 2025 e il 2029 autovetture e furgoni dovranno generare emissioni di CO2 inferiori del 15%.
Si tratta di obiettivi per l'intero parco veicoli dell'UE.
L'impegno di riduzione delle emissioni sarà distribuito tra i costruttori sulla base della massa media del loro parco automobilistico.
La normativa fa riferimento quindi, in termini relativi, anche all’incidenza di ciascun marchio sui mercati dei Paesi UE.
Per compensare gli squilibri fra parametri UE e sforamenti nelle emissioni di CO2, ed evitare salassi che rischierebbero di mettere seriamente in crisi più di un grande Gruppo automobilistico, si è ricorso all’acquisto dei "crediti ecologici”: ad esempio, l'accordo Mazda - Toyota nel 2018 e di FCA - Tesla nel 2019.
In pratica, un’azienda più virtuosa entra nel portfolio di una società che, al contrario, sfora la soglia di emissioni, dietro un corrispettivo economico; il vantaggio consiste nell’abbassare la media delle emissioni ed evitare, di fatto, pesanti sanzioni.
Dal 2020 tutti i Costruttori dovranno avere una gamma di modelli con emissioni medie di CO2 comprese entro il limite dei 95 g/km .
Per chi supererà questo limite le sanzioni sono applicate dal 2021.
Fra il 2017 ed il 2018, Suzuki ha ridotto i valori medi di emissioni di anidride carbonica dello 0,7% valore non sufficiente ad evitare l'applicazioni di sanzioni.
Per far fronte a quanto sopra, dall'autunno prossimo, la gamma Suzuki in vendita in Europa sarà proposta con parecchie novità.
La casa giapponese offrirà, come più volte anticipato, solo motorizzazioni ibride su tutta la gamma.
Celerio e Baleno non saranno più disponibili, riservate al mercato indiano, cosi come S Cross.
Saranno proposte le nuove versioni di Ignis, Swift, Vitara e Jimny con i nuovi motori, contenuti estetici e dotazioni.
La motorizzazione 1.000 non sarà più sviluppata.
Infine, a seguito dell'accordo di collaborazione sottoscritto lo scorso marzo, saranno introdotti due nuovi modelli derivati da Toyota Yaris e RAV 4.
Quanto sopra ha avuto come conseguenze immediata la difficoltà dei concessionari, e di riflesso della clientela, ad evadere gli ordini acquisiti.
La nuova gamma sarà ordinabile e disponibile dal novembre prossimo.