sono stati costretti dall'unione europea per abbassare la co2 totale dei modelli a listino, probabile che con celerio e baleno non sarebbero rientrati e comunque a loro la tecnologia ibrida full e plug-in mancava totalmente, ad ogni modo tutte le giapponesi sono in crisi, vedi mazda costretta a pigliarsi la yaris, mitshubishi che cambia la asx per pigliarsi la captur di renault, subaru che si prende l'elettrica pronta da toyota, l'unica che ancora resiste è honda e nissan che comunque fa parte di renault.... sono tutti nella stessa barca più o meno spiazzati di dove sta andando il mercato e non pronti per l'elettrico...
La "collaborazione" con Toyota aveva certamente questo obiettivo, ma tenersi qualche modello economico a listino avrebbe certamente aiutato, visto che Suzuki non è certo un marchio di prima fascia. Comunque a mio parere i marchi giapponesi rispecchiano una gran parte di noi automobilisti, dato che entrambi non sono ancora pronti per l'elettrico.
Principalmente deve essere "contenta" Suzuki che può fregarsene anche dei numeri, ma non certo dei profitti. Diversamente saluterà questi mercati. Per noi l'unico reale problema resterà il supporto ad eventuali ricambi. Per il nuovo ci accontenteremo dell'offerta degli altri produttori. 19100 euro (questo il reale prezzo di partenza in promo di Ignis/Swift) possono addirittura sensibilmente avanzare ad esempio per una delle cinque auto più vendute, ma anche di altre. Circa furti e vendite ritengo andrebbero confrontati i numeri rispetto al parco circolante di quel modello: 8816 furti tra milioni di Panda ancora circolanti (vendute almeno 100.000 all'anno da 40 anni) sono quasi un'inezia rispetto ai 1389 di una Smart ForFour.
Sarebbe più esatto definire che, pur di restare su un mercato retto da regole demenziali, alcune Case hanno preferito la strada del rebadging o della joint-venture invece che investire su soluzioni tecniche potenzialmente inutili su altri mercati più importanti.
https://www.quattroruote.it/news/nu...uzuki_jimny_5_porte_uscita_anticipazioni.html L'attesa variante cinque porte della Suzuki Jimny debutterà il prossimo 13 gennaio all'Auto Expo di Nuova Delhi. Ad ogni modo non c'è ancora alcun dato ufficiale che dica che arrivi in Italia o in Europa.
saranno anche demenziali ma se mai si comincia con il cambiamento le giapponesi sarebbero ancora lì a produrre auto a nafta o al più ibride con la felicità di chi vende petrolio...
Veramente il mercato mondiale / asiatico ha sempre assorbito auto giapponesi a benzina, giacché il gasolio ha preso piede solo in Europa, Africa e India. Quindi la stragrande maggioranza della produzione giapponese è sempre stata a benzina. Poi che si continui a vendere petrolio, ben venga (IMHO), beninteso con un uso ragionato, ma la civiltà umana non può esistere senza.
può esistere può esistere... gli uomini primitivi sono esistiti pur non sapendo manco cosa fosse il petrolio... noi siamo uomini evoluti, cerchiamo di usare il sale in zucca che abbiamo per trovare fonti alternative per non inquinare!
Concordo e già penalizzare pesantemente marchi che producono auto leggere e niente, fa già ridere così.
Non può più esistere perché nell'evoluzione c'è il miglioramento dello stile di vita comprendente ad esempio saponi e pneumatici. Più che altro serve un freno al consumismo e un uso più responsabile delle risorse. Utilizzare fonti alternative per vetture elettriche dal peso di svariate tonnellate ed ingombranti è tutt'altro che ecologico.
ma l'evoluzione è continua, ora siamo all'inizio, negli anni avvenire sicuramente migliorerà la situazione, arriveranno batterie meno pesanti e spero che in qualche modo ci sarà un'evoluzione tale da far diventare l'idrogeno la fonte primaria di energia, ad ogni modo è stato giustissimo iniziare questa battaglia contro il petrolio, l'evoluzione non poteva certo fermarsi è giusto esplorare e innovare sempre altrimenti saremmo ancora fermi all'era di neanderthal...
Eh, purtroppo in pratica non è omologabile nemmeno questa in Europa... dovrebbero farla con l'ibrido full di Vitara/S-Cross, ma probabilmente gli costerebbe molto e la spesa non sarebbe legittimata dal piccolo numero di pezzi venduti.
