<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> studenti fuori corso | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

studenti fuori corso

Aerei Italiani ha scritto:
sarebbe stato piu' utile per le nostre tasche sbatterli fuori dopo tot. anni di fuoricorso, si e' voluto lasciare in piedi costi stratosferici alzando le tasse che novità....e qualcuno applaude...
da chi andranno a prendere i figli di papa' i soldi di aumento ? dai genitori ? e cosa faranno i genitori ? aumenteranno le parcelle...
Non sapevo che gli studenti pesassero sulle tasche degli italiani, o meglio quelli fuori corso.
Guarda che gli oneri non cambiano per gli atenei, sia che sia uno il fuori corso, sia che siano 1000, anzi, nel secondo caso hanno 1000 rate in più ogni anno.
L'unica cosa negativa è l'immagine, perchè evidentemente qualcosa non funziona.
Una cosa che non ho mai condiviso è la parità di premio tra uno studente di ingegneria e uno di scienze per la formazione primaria.
La scuola italiana ha tanti problemi, stranamente però sono sempre gli studenti quelli sotto il mirino e mai chi la gestisce o insegna con i piedi.
 
alfistaConvinto ha scritto:
il problema vero è che università non ti forma!
al lavoro il ragazzo sulla trentina che faceva il corso ufficiale "Microsoft" uno veramente bravo!
Non aveva la laurea, e dell'università ne parlava veramente male.. aveva lasciato :)
Tantissimi Laureati nel mio campo sono completamente a 0 formazione!
Spesso nel mio campo con l'accumularsi di queste situazioni la laurea non ti da neanche un punto in più!
Più passa il tempo e più conta il reale valore della persona e delle sue capacità e conoscenze.
L'università ti forma, ma non ti prepara al mondo del lavoro.
Concordo sul fatto che conta il valore reale della persona e non il voto.
La scorsa volta un neo laureato in ingegneria meccanica indirizzo progettazione e produzione industriale mi ha chiesto come si facesse la somma vettoriale. :shock:
Gli chiesi cosa lo ha spinto a scegliere quel corso di studio e mi ha risposto che la scelta è stata fatta in base alle opportunità di lavoro.
Questa è la scuola italiana, premia la capacità nel passare l'esame e non nell'apprendere le nozioni.
Non è la regola, sia chiaro, per fortuna nella scuola c'è anche la gente in gamba.
 
Trotto@81 ha scritto:
Aerei Italiani ha scritto:
sarebbe stato piu' utile per le nostre tasche sbatterli fuori dopo tot. anni di fuoricorso, si e' voluto lasciare in piedi costi stratosferici alzando le tasse che novità....e qualcuno applaude...
da chi andranno a prendere i figli di papa' i soldi di aumento ? dai genitori ? e cosa faranno i genitori ? aumenteranno le parcelle...
Non sapevo che gli studenti pesassero sulle tasche degli italiani, o meglio quelli fuori corso.
Guarda che gli oneri non cambiano per gli atenei, sia che sia uno il fuori corso, sia che siano 1000, anzi, nel secondo caso hanno 1000 rate in più ogni anno.
L'unica cosa negativa è l'immagine, perchè evidentemente qualcosa non funziona.
Una cosa che non ho mai condiviso è la parità di premio tra uno studente di ingegneria e uno di scienze per la formazione primaria.
La scuola italiana ha tanti problemi, stranamente però sono sempre gli studenti quelli sotto il mirino e mai chi la gestisce o insegna con i piedi.
vallo a spiegare alla gente! tanto noi italiani siamo fatti cosi c'è sempre chi dice! "bravi ... bravi, mettiamo al rogo chi va fuoricorso... sfigato chi non si laurea a 28 anni ecc!" magari lo dicono senza conoscere l'università e senza sapere che sono 1000 i motivi che ti possono far andare fuoricorso e spesso non dipendono dallo studente
 
Trotto@81 ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
il problema vero è che università non ti forma!
al lavoro il ragazzo sulla trentina che faceva il corso ufficiale "Microsoft" uno veramente bravo!
Non aveva la laurea, e dell'università ne parlava veramente male.. aveva lasciato :)
Tantissimi Laureati nel mio campo sono completamente a 0 formazione!
Spesso nel mio campo con l'accumularsi di queste situazioni la laurea non ti da neanche un punto in più!
Più passa il tempo e più conta il reale valore della persona e delle sue capacità e conoscenze.
L'università ti forma, ma non ti prepara al mondo del lavoro.
Concordo sul fatto che conta il valore reale della persona e non il voto.
La scorsa volta un neo laureato in ingegneria meccanica indirizzo progettazione e produzione industriale mi ha chiesto come si facesse la somma vettoriale. :shock:
Gli chiesi cosa lo ha spinto a scegliere quel corso di studio e mi ha risposto che la scelta è stata fatta in base alle opportunità di lavoro.
Questa è la scuola italiana, premia la capacità nel passare l'esame e non nell'apprendere le nozioni.
Non è la regola, sia chiaro, per fortuna nella scuola c'è anche la gente in gamba.
Questa non è la regola ma non è neanche l'eccezione!
 
alfistaConvinto ha scritto:
vallo a spiegare alla gente! tanto noi italiani siamo fatti cosi c'è sempre chi dice! "bravi ... bravi, mettiamo al rogo chi va fuoricorso... sfigato chi non si laurea a 28 anni ecc!" magari lo dicono senza conoscere l'università e senza sapere che sono 1000 i motivi che ti possono far andare fuoricorso e spesso non dipendono dallo studente

Io mi sono laureato in chimica a 25 anni e sono tra quelli che pensano, senza false ipocrisie, alcune cose di quelle che hai detto. Le penso perchè le ho verificate di persona e, che ci piaccia o no, sono vere.
Di motivi per andare fuoricorso ce ne sono tantissimi, alcuni possono essere indipendenti dalla volontà dello studente che in quel caso è del tutto incolpevole, ma ciò non cambia l'effetto. Uno che si laurea a 30 anni, per qualunque motivo ciò sia avvenuto, ha sprecato 10 anni di vita e di lavoro.
Se uno è molto bravo e vuole veramente laurearsi ma non può chiedere in casa i soldi per mantenersi, ha il diritto di avere una borsa di studio degna di questo nome che gli permetta di mantenersi davvero senza chiedere nulla in casa e senza dover lavorare, potendosi quindi impegnare a tempo pieno e con forte motivazione solo nello studio. Una borsa di studio di 1000 euro all'anno non serve a nulla. Ovviamente deve essere bravo davvero.
A mio parere invece, uno che deve lavorare e resta iscritto 10 o più anni all'università sbarcando gli esami con voti bassi (perchè la qualità dello studio in quei casi è normalmente bassa), anche se magari arriva alla laurea, ha solo perso tempo ed energie. Meglio avrebbe fatto a concentrarsi solo sul lavoro.

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
vallo a spiegare alla gente! tanto noi italiani siamo fatti cosi c'è sempre chi dice! "bravi ... bravi, mettiamo al rogo chi va fuoricorso... sfigato chi non si laurea a 28 anni ecc!" magari lo dicono senza conoscere l'università e senza sapere che sono 1000 i motivi che ti possono far andare fuoricorso e spesso non dipendono dallo studente

Io mi sono laureato in chimica a 25 anni e sono tra quelli che pensano, senza false ipocrisie, alcune cose di quelle che hai detto. Le penso perchè le ho verificate di persona e, che ci piaccia o no, sono vere.
Di motivi per andare fuoricorso ce ne sono tantissimi, alcuni possono essere indipendenti dalla volontà dello studente che in quel caso è del tutto incolpevole, ma ciò non cambia l'effetto. Uno che si laurea a 30 anni, per qualunque motivo ciò sia avvenuto, ha sprecato 10 anni di vita e di lavoro.
Se uno è molto bravo e vuole veramente laurearsi ma non può chiedere in casa i soldi per mantenersi, ha il diritto di avere una borsa di studio degna di questo nome che gli permetta di mantenersi davvero senza chiedere nulla in casa e senza dover lavorare, potendosi quindi impegnare a tempo pieno e con forte motivazione solo nello studio. Una borsa di studio di 1000 euro all'anno non serve a nulla. Ovviamente deve essere bravo davvero.
A mio parere invece, uno che deve lavorare e resta iscritto 10 o più anni all'università sbarcando gli esami con voti bassi (perchè la qualità dello studio in quei casi è normalmente bassa), anche se magari arriva alla laurea, ha solo perso tempo ed energie. Meglio avrebbe fatto a concentrarsi solo sul lavoro.

Saluti
a mio parere (ne ho visti di questi casi!) e.. ps: (parlo del mio campo, perchè è l'unico modo di dire cose precise e di non generalizzare, e sempre meglio parlare di quello che si conosce bene!)
ho visto con i miei occhi ragazzi (ripeto che lavorano per Microsoft) veramente ma veramente bravi.. fuori dal comune ok? che non hanno preso il pezzo di carta per difficoltà, avendo anche io fatto la suddetta univ (da una altra parte di italia) ho visto che i prof avevano conoscenze competenze e capacità inferiori ai suddetti...
a volte i suddetti dotti prof non fanno altro che scrivere articoli in inglese che non sanno di nient... mentre in America al MIT sviluppano dei kernel per sistemi Unix...
Questo per me è il problema! non so se questo problema è replicato in altre univ!
Per la precisione debbo dire che non tutte le iniv di informatica in italia sono "pessime" infatti posso dire che è molto buona l'univ di Cesena dove l'informatica si studia veramente.... ma molte non sono buone...
Questo per me è un problema grave ok?
 
fabiologgia ha scritto:
alfistaConvinto ha scritto:
vallo a spiegare alla gente! tanto noi italiani siamo fatti cosi c'è sempre chi dice! "bravi ... bravi, mettiamo al rogo chi va fuoricorso... sfigato chi non si laurea a 28 anni ecc!" magari lo dicono senza conoscere l'università e senza sapere che sono 1000 i motivi che ti possono far andare fuoricorso e spesso non dipendono dallo studente

Io mi sono laureato in chimica a 25 anni e sono tra quelli che pensano, senza false ipocrisie, alcune cose di quelle che hai detto. Le penso perchè le ho verificate di persona e, che ci piaccia o no, sono vere.
Di motivi per andare fuoricorso ce ne sono tantissimi, alcuni possono essere indipendenti dalla volontà dello studente che in quel caso è del tutto incolpevole, ma ciò non cambia l'effetto. Uno che si laurea a 30 anni, per qualunque motivo ciò sia avvenuto, ha sprecato 10 anni di vita e di lavoro.
Se uno è molto bravo e vuole veramente laurearsi ma non può chiedere in casa i soldi per mantenersi, ha il diritto di avere una borsa di studio degna di questo nome che gli permetta di mantenersi davvero senza chiedere nulla in casa e senza dover lavorare, potendosi quindi impegnare a tempo pieno e con forte motivazione solo nello studio. Una borsa di studio di 1000 euro all'anno non serve a nulla. Ovviamente deve essere bravo davvero.
A mio parere invece, uno che deve lavorare e resta iscritto 10 o più anni all'università sbarcando gli esami con voti bassi (perchè la qualità dello studio in quei casi è normalmente bassa), anche se magari arriva alla laurea, ha solo perso tempo ed energie. Meglio avrebbe fatto a concentrarsi solo sul lavoro.

Saluti
sante parole :thumbup:
 
fabiologgia ha scritto:
Io mi sono laureato in chimica a 25 anni e sono tra quelli che pensano, senza false ipocrisie, alcune cose di quelle che hai detto. Le penso perchè le ho verificate di persona e, che ci piaccia o no, sono vere.
Di motivi per andare fuoricorso ce ne sono tantissimi, alcuni possono essere indipendenti dalla volontà dello studente che in quel caso è del tutto incolpevole, ma ciò non cambia l'effetto. Uno che si laurea a 30 anni, per qualunque motivo ciò sia avvenuto, ha sprecato 10 anni di vita e di lavoro.
Se uno è molto bravo e vuole veramente laurearsi ma non può chiedere in casa i soldi per mantenersi, ha il diritto di avere una borsa di studio degna di questo nome che gli permetta di mantenersi davvero senza chiedere nulla in casa e senza dover lavorare, potendosi quindi impegnare a tempo pieno e con forte motivazione solo nello studio. Una borsa di studio di 1000 euro all'anno non serve a nulla. Ovviamente deve essere bravo davvero.
A mio parere invece, uno che deve lavorare e resta iscritto 10 o più anni all'università sbarcando gli esami con voti bassi (perchè la qualità dello studio in quei casi è normalmente bassa), anche se magari arriva alla laurea, ha solo perso tempo ed energie. Meglio avrebbe fatto a concentrarsi solo sul lavoro.

Saluti
Oggi giorno chi si iscrive all'università con la speranza di trovare lavoro non ha perso solo gli anni accademici, ma tutti gli anni dedicati allo studio.
Ognuno è libero di laurearsi quando e come gli pare.
Non esistono regole.
 
Trotto@81 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
Io mi sono laureato in chimica a 25 anni e sono tra quelli che pensano, senza false ipocrisie, alcune cose di quelle che hai detto. Le penso perchè le ho verificate di persona e, che ci piaccia o no, sono vere.
Di motivi per andare fuoricorso ce ne sono tantissimi, alcuni possono essere indipendenti dalla volontà dello studente che in quel caso è del tutto incolpevole, ma ciò non cambia l'effetto. Uno che si laurea a 30 anni, per qualunque motivo ciò sia avvenuto, ha sprecato 10 anni di vita e di lavoro.
Se uno è molto bravo e vuole veramente laurearsi ma non può chiedere in casa i soldi per mantenersi, ha il diritto di avere una borsa di studio degna di questo nome che gli permetta di mantenersi davvero senza chiedere nulla in casa e senza dover lavorare, potendosi quindi impegnare a tempo pieno e con forte motivazione solo nello studio. Una borsa di studio di 1000 euro all'anno non serve a nulla. Ovviamente deve essere bravo davvero.
A mio parere invece, uno che deve lavorare e resta iscritto 10 o più anni all'università sbarcando gli esami con voti bassi (perchè la qualità dello studio in quei casi è normalmente bassa), anche se magari arriva alla laurea, ha solo perso tempo ed energie. Meglio avrebbe fatto a concentrarsi solo sul lavoro.

Saluti
Oggi giorno chi si iscrive all'università con la speranza di trovare lavoro ha perso tutti gli anni dedicati allo studio.
Ognuno è libero di laurearsi quando e come gli pare.
Non esistono regole in questo caso.

A mio parere il primo è solo un becero luogo comune (trovare lavoro oggigiorno è difficile per tutti ma con una buona laurea presa bene all'età giusta è senz'altro più facile che non con un semplice diploma), la seconda frase è verissima, ognuno può laurearsi quando gli pare, anche a sessant'anni se crede, ma non per questo deve aver diritto di avere aiuti e facilitazioni soprattutto se per averli si devono distrarre fondi da quelli destinati ad aiutare chi davvero vuol fare le cose sul serio nei tempi giusti. Ergo, se uno vuol stare 15 anni all'Università, che faccia pure, nessuno glielo vieta, ma non che cerchi aiuti o alibi vari, l'Università non è un parcheggio, dopo gli anni di corso ed un margine di tolleranza che ci può stare è giusto che chi sta lì per passarci il tempo paghi di conseguenza consentendo a chi ci mette il tempo giusto di pagare meno.
Se mi dici che uno che cerca lavoro dopo essersi laureato a 30 anni ha meno probabilità di trovarlo di un neo-diplomato di 20, qui hai ragione, è esattamente quel che stavo dicendo io!

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
ha meno probabilità di trovarlo di un neo-diplomato di 20, qui hai ragione, è esattamente quel che stavo dicendo io!

Saluti
E' giusto impiegarci il giusto tempo, se possibile, ma per trovare lavoro oggi giorno l'importante è schiavizzarsi.
Un ragazzo di 26 anni è ben disposto a farlo, uno di 30 molto meno, ma se si adegua stanne certo che non avranno timore nell'assumerlo.
 
Trotto@81 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
ha meno probabilità di trovarlo di un neo-diplomato di 20, qui hai ragione, è esattamente quel che stavo dicendo io!

Saluti
E' giusto impiegarci il giusto tempo, se possibile, ma per trovare lavoro oggi giorno l'importante è schiavizzarsi.
Un ragazzo di 26 anni è ben disposto a farlo, uno di 30 molto meno, ma se si adegua stanne certo che non avranno timore nell'assumerlo.

OK, ma stiamo cambiando discorso. E poi ti assicuro che ho degli amici di 35 anni ed anche oltre, che hanno perso tempo per molti anni all'Università oppure che dopo la laurea se ne sono stati per anni lì a prendere borsettine di studio od assegni di ricerca per ricerche di cui non frega nulla a nessuno se non al Professore per il quale lavori gratis, che oggi accetterebbero qualsiasi schiavizzamento pur di avere un lavoro che consenta loro di prendersi un mutuo per comprarsi la casa, lo accetterebbero certamente molto più di un 26enne che invece sa, pensa o spera di avere chissà quanto altro tempo ancora davanti prima di definirsi "uno sfigato in crisi".

Saluti
 
fabiologgia ha scritto:
Trotto@81 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
ha meno probabilità di trovarlo di un neo-diplomato di 20, qui hai ragione, è esattamente quel che stavo dicendo io!

Saluti
E' giusto impiegarci il giusto tempo, se possibile, ma per trovare lavoro oggi giorno l'importante è schiavizzarsi.
Un ragazzo di 26 anni è ben disposto a farlo, uno di 30 molto meno, ma se si adegua stanne certo che non avranno timore nell'assumerlo.

OK, ma stiamo cambiando discorso. E poi ti assicuro che ho degli amici di 35 anni ed anche oltre, che hanno perso tempo per molti anni all'Università oppure che dopo la laurea se ne sono stati per anni lì a prendere borsettine di studio od assegni di ricerca per ricerche di cui non frega nulla a nessuno se non al Professore per il quale lavori gratis, che oggi accetterebbero qualsiasi schiavizzamento pur di avere un lavoro che consenta loro di prendersi un mutuo per comprarsi la casa, lo accetterebbero certamente molto più di un 26enne che invece sa, pensa o spera di avere chissà quanto altro tempo ancora davanti prima di definirsi "uno sfigato in crisi".

Saluti

Naaa ormai il nostro benchmark è terza media in scuola privata e poi via con feisbuc...università? No...al limite può servire per i professori o per chi ci lavora...
 
fabiologgia ha scritto:
OK, ma stiamo cambiando discorso. E poi ti assicuro che ho degli amici di 35 anni ed anche oltre, che hanno perso tempo per molti anni all'Università oppure che dopo la laurea se ne sono stati per anni lì a prendere borsettine di studio od assegni di ricerca per ricerche di cui non frega nulla a nessuno se non al Professore per il quale lavori gratis, che oggi accetterebbero qualsiasi schiavizzamento pur di avere un lavoro che consenta loro di prendersi un mutuo per comprarsi la casa, lo accetterebbero certamente molto più di un 26enne che invece sa, pensa o spera di avere chissà quanto altro tempo ancora davanti prima di definirsi "uno sfigato in crisi".

Saluti
Se hanno vinto un dottorato di ricerca vuol dire che hanno sprecato le loro potenzialità passeggiando per l'ateneo. :D
Non volendo mi hai dato ragione, perchè chi diavolo ti da un lavoro a tempo indeterminato per accendere un mutuo?
Schiavizzarsi vuol dire lavorare con contratti ai limiti delle legalità e anche per 16 ore al giorno senza guardare in faccia feste o festini.
Se accetti queste condizioni trovi lavoro anche a 50 anni.

Chiuso OT. :)
 
Trotto@81 ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
OK, ma stiamo cambiando discorso. E poi ti assicuro che ho degli amici di 35 anni ed anche oltre, che hanno perso tempo per molti anni all'Università oppure che dopo la laurea se ne sono stati per anni lì a prendere borsettine di studio od assegni di ricerca per ricerche di cui non frega nulla a nessuno se non al Professore per il quale lavori gratis, che oggi accetterebbero qualsiasi schiavizzamento pur di avere un lavoro che consenta loro di prendersi un mutuo per comprarsi la casa, lo accetterebbero certamente molto più di un 26enne che invece sa, pensa o spera di avere chissà quanto altro tempo ancora davanti prima di definirsi "uno sfigato in crisi".

Saluti
Se hanno vinto un dottorato di ricerca vuol dire che hanno sprecato le loro potenzialità passeggiando per l'ateneo. :D
Non volendo mi hai dato ragione, perchè chi diavolo ti da un lavoro a tempo indeterminato per accendere un mutuo?
Schiavizzarsi vuol dire lavorare con contratti ai limiti delle legalità e anche per 16 ore al giorno senza guardare in faccia feste o festini.
Se accetti queste condizioni trovi lavoro anche a 50 anni.

Chiuso OT. :)

Certo che ti ho dato ragione, non è involontario, è che stiamo dicendo le stesse cose in due modi diversi!

Magari abbiamo visioni diverse su qualche dettaglio, ma i concetti di base ci vedono abbastanza concordi

Saluti
 
alfistaConvinto ha scritto:
fabiologgia ha scritto:
moogpsycho ha scritto:
finalmente un provvedimento serio per rientrare del debito pubblico :D

scherzi a parte spero che trovino un modo per non penalizzare gli studenti lavoratori, o comunque coloro che per ragioni di forza maggiore sono impossibilitati a rispettare i tempi canonici dei corsi

Posso capire il tuo ragionamento di base ma non capisco come poi si potrebbe realizzare. In altre parole chi stabilisce quali sono cause di forza maggiore e quali no, chi le deve eventualmente certificare ed infine chi sarà poi abilitato a fare controlli per scoprire eventuali (certissimi) abusi.
Sarò anche cinico (lo ammetto) ma la laurea non è un obbligo di legge e non è nemmeno un diritto a prescindere, è un qualcosa che uno si deve guadagnare. Se uno si iscrive all'Università deve sapere quel che fa, deve sapere che per lui quegli anni (da 3 a 6) saranno anni di intenso lavoro non retribuito. In tutta onestà pur rispettando molto gli studenti lavoratori, non ritengo molto sensato che vengano tutelati nel modo in cui tu proponi. Io, potendo decidere, aumenterei le tasse del 25% per igni anno fuori corso ed istituirei delle borse di studio basate sul merito di importo sufficiente per consentire allo studente che viene da famiglie non abbienti (con reddito certificato) di mantenersi da solo senza aver necessità di lavorare, magari integrando la borsa di studio con l'assegnazione dell'allogggio presso la Casa dello Studente e dei pasti gratuiti in mensa.
In altre parole io ritengo che chi merita e vuole davvero laurearsi debba prima di tutto essere messo in condizione di poterlo fare nei tempi corretti, non che si debba invece tutelare chi è più o meno costretto ad andare fuori corso.
Quel che penso si basa anche su un altro ragionamento: oggigiorno una laurea (4 o 5 anni) presa oltre i 24/25 anni sul mercato del lavoro non vale più nulla o quasi, perchè mai si dovrebbero sprecare risorse per tutelare persone che del titolo se ne faranno poco o nulla quando posso usare i fondi per fare in modo che qualcuno che lo merita ma che non ha i mezzi economici possa laurearsi in corso (senza dover pensare a lavorare per mantenersi) facendo poi fruttare quel titolo di studio?

Saluti

il problema vero è che università non ti forma!
al lavoro il ragazzo sulla trentina che faceva il corso ufficiale "Microsoft" uno veramente bravo!
Non aveva la laurea, e dell'università ne parlava veramente male.. aveva lasciato :)
Tantissimi Laureati nel mio campo sono completamente a 0 formazione!
Spesso nel mio campo con l'accumularsi di queste situazioni la laurea non ti da neanche un punto in più!
Più passa il tempo e più conta il reale valore della persona e delle sue capacità e conoscenze.

e darsi da fare invece di aspettare la manna dal cielo?
 
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