<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Strategia Fiat ??? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Strategia Fiat ???

gentle-man ha scritto:
...in ogni caso io mi sono scaricato la sintesi delle presentazioni fatte da Marchionne ed il suo team lo scorso 4 Novembre (uno "snello" documento di sole 335 pagine...lettura molto interessante per chi è davvero appassionato): si evince chiaramente che per il 6 cilindri puntano tutto sul nuovo 3,6 litri denominato Pentastar (slide a pagina 94)...
Ciao,
è reperibile in rete?
 
alkiap ha scritto:
Thefrog ha scritto:
alkiap ha scritto:
Le carte vincenti là devono essere Sebring e 300C, rapidamente aggiornate con motori performanti e parsimoniosi. L'unica strada è quindi quella di introdurre rapidamente il Multiair sui V6 americani

E non credo proprio che tu possa aggiungere un multiair su unb motore non progettato specificamente per quella complessissima tecnologia. Tanto per iniziare si potrebbe iniziare a montare il multiair sul 3.2 a sei cilindri made in Italy e montare quel motore sui telai delle vetture americane.

Reagards,
The frog
In linea di massima si può: Fiat lo ha installato su motori già esistenti, i T-jet

"ccidenti questa proprio non la sapevo. Va da se' che se e' cosi' facile installare un sistema come il Multiair su un motore preesistente allora va da se' che molti altri costruttori saranno li' li' per produrre i propri multiair da installare sui propri motori..... Honda e BMW in primis.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
E' un nuovo motore tutto made in Italy questo pentastar? Quanti cavalli ha e che consumi ha montato su una berlina diciamo di 1700-2000Kg?

Come detto sarà un motore 100% made in USA la cilindrata è nota (3,6 litri) mentre la potenza no ma dal grafico (in cui sono elencati tutti i motori attuali e futuri per il mercato Nord Americano) si evince che dovrebbe avere una potenza specifica di circa 80 CV/litro
 
Thefrog ha scritto:
alkiap ha scritto:
Le carte vincenti là devono essere Sebring e 300C, rapidamente aggiornate con motori performanti e parsimoniosi. L'unica strada è quindi quella di introdurre rapidamente il Multiair sui V6 americani

E non credo proprio che tu possa aggiungere un multiair su unb motore non progettato specificamente per quella complessissima tecnologia. Tanto per iniziare si potrebbe iniziare a montare il multiair sul 3.2 a sei cilindri made in Italy e montare quel motore sui telai delle vetture americane.

Reagards,
The frog
Ma Frog non spararle grosse, il Multiair è appunto applicabile a qualsiasi tipo di motore, di qualsiasi frazionamento (tranne Wankel)
Poi qual'è questo 3.2 made in Italy?
 
Maxetto ha scritto:
Thefrog ha scritto:
alkiap ha scritto:
Le carte vincenti là devono essere Sebring e 300C, rapidamente aggiornate con motori performanti e parsimoniosi. L'unica strada è quindi quella di introdurre rapidamente il Multiair sui V6 americani

E non credo proprio che tu possa aggiungere un multiair su unb motore non progettato specificamente per quella complessissima tecnologia. Tanto per iniziare si potrebbe iniziare a montare il multiair sul 3.2 a sei cilindri made in Italy e montare quel motore sui telai delle vetture americane.

Reagards,
The frog
Ma Frog non spararle grosse, il Multiair è appunto applicabile a qualsiasi tipo di motore, di qualsiasi frazionamento (tranne Wankel)
Poi qual'è questo 3.2 made in Italy?

E va beh io non lo sapevo, pensavo che fosse una tecnologia combinata, e non una tecnologia autoconsistente. Tanto per dirne una e' stato detto su questo forum che il multiair e' stato tentato pure sui propulsori delle Ferrari, ma i risultati invece che migliorare sono peggiorati. Dunbque non credo che sia poi cosi' semplice montare il multiair su un motore preesistente, se permetti.

Il 3.2 made in Italy e' quello della Alfa Romeo Brera.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Thefrog ha scritto:
alkiap ha scritto:
Le carte vincenti là devono essere Sebring e 300C, rapidamente aggiornate con motori performanti e parsimoniosi. L'unica strada è quindi quella di introdurre rapidamente il Multiair sui V6 americani

E non credo proprio che tu possa aggiungere un multiair su unb motore non progettato specificamente per quella complessissima tecnologia. Tanto per iniziare si potrebbe iniziare a montare il multiair sul 3.2 a sei cilindri made in Italy e montare quel motore sui telai delle vetture americane.

Reagards,
The frog
Ma Frog non spararle grosse, il Multiair è appunto applicabile a qualsiasi tipo di motore, di qualsiasi frazionamento (tranne Wankel)
Poi qual'è questo 3.2 made in Italy?

E va beh io non lo sapevo, pensavo che fosse una tecnologia combinata, e non una tecnologia autoconsistente.

Il 3.2 made in Italy e' quello della Alfa Romeo Brera.

Regards,
The frog
Caro Frog sembra che tu non sappia che quel 3.2 è americano(della GM).
 
E' fatto in Australia dalla Holden (marchio della General Motors).
Sola la testata è stata progettata in Italia
 
alkiap ha scritto:
gentle-man ha scritto:
...in ogni caso io mi sono scaricato la sintesi delle presentazioni fatte da Marchionne ed il suo team lo scorso 4 Novembre (uno "snello" documento di sole 335 pagine...lettura molto interessante per chi è davvero appassionato)...
Ciao,
è reperibile in rete?

Si certo.

devi andare sul sito di Chrysler

http://www.chrysler.com/en/

in basso a destra c'è il link "Our Plan, learn more"

http://www.chryslergroupllc.com/business/

che una volta aperto da accesso a tutte le presentazioni. Io ho scaricato l'intera presentazione cliccando sul download del "Wrap-up" in alto a destra. Ne otterrai un file PDF di 57 MB che appunto contiene ben 335 slides riepilogative. A mio parere è una lettura molto interessante...

Per evitare false aspettative preciso che l'intera presentazione è tutta incentrata sul mercato USA+Canada+Messico. Non ci sono diretti collegamenti con la strategia Fiat per l'Europa...

Ciao
 
Maxetto ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Thefrog ha scritto:
alkiap ha scritto:
Le carte vincenti là devono essere Sebring e 300C, rapidamente aggiornate con motori performanti e parsimoniosi. L'unica strada è quindi quella di introdurre rapidamente il Multiair sui V6 americani

E non credo proprio che tu possa aggiungere un multiair su unb motore non progettato specificamente per quella complessissima tecnologia. Tanto per iniziare si potrebbe iniziare a montare il multiair sul 3.2 a sei cilindri made in Italy e montare quel motore sui telai delle vetture americane.

Reagards,
The frog
Ma Frog non spararle grosse, il Multiair è appunto applicabile a qualsiasi tipo di motore, di qualsiasi frazionamento (tranne Wankel)
Poi qual'è questo 3.2 made in Italy?

E va beh io non lo sapevo, pensavo che fosse una tecnologia combinata, e non una tecnologia autoconsistente.

Il 3.2 made in Italy e' quello della Alfa Romeo Brera.

Regards,
The frog
Caro Frog sembra che tu non sappia che quel 3.2 è americano(della GM).

A quanto ne so io il progetto originale e' australiano. Poi se rifai la testata e le valvole cosa ti rimane dell'originale? Pistoni bielle e cilindri?

Regards,
The frog
 
Grazie gentle-man.
Avevo cercato in Fiatpress.com ma effettivamente avrei dovuto pensarci di cercare in Chrysler..
 
Thefrog ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Thefrog ha scritto:
Maxetto ha scritto:
Thefrog ha scritto:
alkiap ha scritto:
Le carte vincenti là devono essere Sebring e 300C, rapidamente aggiornate con motori performanti e parsimoniosi. L'unica strada è quindi quella di introdurre rapidamente il Multiair sui V6 americani

E non credo proprio che tu possa aggiungere un multiair su unb motore non progettato specificamente per quella complessissima tecnologia. Tanto per iniziare si potrebbe iniziare a montare il multiair sul 3.2 a sei cilindri made in Italy e montare quel motore sui telai delle vetture americane.

Reagards,
The frog
Ma Frog non spararle grosse, il Multiair è appunto applicabile a qualsiasi tipo di motore, di qualsiasi frazionamento (tranne Wankel)
Poi qual'è questo 3.2 made in Italy?

E va beh io non lo sapevo, pensavo che fosse una tecnologia combinata, e non una tecnologia autoconsistente.

Il 3.2 made in Italy e' quello della Alfa Romeo Brera.

Regards,
The frog
Caro Frog sembra che tu non sappia che quel 3.2 è americano(della GM).

A quanto ne so io il progetto originale e' australiano. Poi se rifai la testata e le valvole cosa ti rimane dell'originale? Pistoni bielle e cilindri?

Regards,
The frog
Ma se non conosci neanche il Pentastar (hai chiesto se era tutto made in Italy), poi il 3.2 lo hai definito made in Italy Alfa, non ci provare :D
 
gentle-man ha scritto:
Come molti di voi sono preoccupato per le recenti "dichiarazioni" di Marchionne sulle strategie dei vari marchi (Alfa Romeo, Lancia/Chrysler...)

Ma non lo sono solo per il fatto che tali dichiarazioni mettono pesantemente a rischio il futuro di due marchi storici italiani, dimostrando che a Torino non comprendano a fondo il vero valore di AR e Lancia :cry: :cry:

La mia preoccupazione è soprattutto legata alla constatazione che ogni progetto futuro sembrerebbe legato a filo doppio con l'operazione di salvataggio del Gruppo Chrysler.

E se tale operazione naufragasse?

Già qualche mese fa ho espresso in questo forum i miei personalissimi dubbi sulla riuscita di questo salvataggio.
In sintesi il mio scetticismo parte da due considerazioni di base:

1) per salvare il produttore americano si fa affidamento su una profondo cambiamento negli acquisti automobilistici da parte degli americani (modelli molto più piccoli con motori molto meno generosi...). Tale cambiamento è lentamente in atto ma non nella misura ipotizzata a Torino....

2) in ogni caso se anche il punto 1 fosse risolto favorevolmente rimane il fatto che i nuovi modelli basati su piattaforme Fiat saranno lanciati tra almeno due anni (forse solo la 500 arriva prima ma che numeri potra mai fare???). E nel frattempo? L'azienda prima di fallire perdeva moltissimi soldi ogni mese, con la prima cura dimagrante i conti sono un pò migliorati ma le vendite continuano ad essere negative (-19% a Novembre mentre Ford e GM si sono risollevate...) http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=217480
Leggendo i forum americani c'è molta preoccupazione tra gli appassionati e questo non fa che aumentare i miei dubbi rispetto al successo dell'operazione di salvataggio.

Marchionne a suo tempo dichiarò che non c'erano rischi nell'operazione Chrysler dato che non si investivano risorse finanziarie del Gruppo Fiat ma si condividevano solo tecnologie. In pratica si trattava di un salvataggio fatto con soldi altrui (il contribuente USA).

In realtà un grosso rischio c'è ed è appunto quello che tutti i futuri sviluppi anche del business in Europa siano in qualche modo condizionati da ciò che succederà in America.

Che ne pensate?

Ma Mr. Marchionne c'é l'ha un piano in mente o improvvisa?
Tutti i giorni con una nuova e direi pessima idea, ma quasto signore non doveva salavare il gruppo fiat? Dove ha messo la liquidità, dove gli incentivi dei governi?
Perché non investe, come stanno facendo tutti i gruppi, psa, vw, renault, invece di usare la forbice, e suonare il de profundis dell'automobismo italiano?
Vedo però che ha imparato benissimo il giochino italiano del prendi i soldi e scappa!
E di marchi automobilistici ne capisce più mia nonna, di questo vulcanico criminale!
Non é difficile da prevedere che con queste sue strepitose ed estemporanee idee, dove per altro non propone nulla tranne accorpamenti e tagli a caso e che cambiano di giorno in giorno, farà finire in vacca tutto il gruppo fiat e fabbriche italiane.
Ma Montezemolo in tutto questo che fa? dov'é?
Per fare bene l'auto che é un business particolare bisogna esserene un po' appassionati come dimostra Piëch che ha portato l'odioso gruppo Vw al primo posto tra i colossi mondiali.
Tra l'altro tutte le fusioni a livello mondiale degli anni scorsi sono miseramente fallite,non vedo perché questa nuova allenza gestita così male da un bottegaio del Canada ,che un'auto non sa come sia fatta, possa avere qualche piccola possibiltà.
VERGOGNA :evil:
 
HenryChinaski ha scritto:
gentle-man ha scritto:
Come molti di voi sono preoccupato per le recenti "dichiarazioni" di Marchionne sulle strategie dei vari marchi (Alfa Romeo, Lancia/Chrysler...)

Ma non lo sono solo per il fatto che tali dichiarazioni mettono pesantemente a rischio il futuro di due marchi storici italiani, dimostrando che a Torino non comprendano a fondo il vero valore di AR e Lancia :cry: :cry:

La mia preoccupazione è soprattutto legata alla constatazione che ogni progetto futuro sembrerebbe legato a filo doppio con l'operazione di salvataggio del Gruppo Chrysler.

E se tale operazione naufragasse?

Già qualche mese fa ho espresso in questo forum i miei personalissimi dubbi sulla riuscita di questo salvataggio.
In sintesi il mio scetticismo parte da due considerazioni di base:

1) per salvare il produttore americano si fa affidamento su una profondo cambiamento negli acquisti automobilistici da parte degli americani (modelli molto più piccoli con motori molto meno generosi...). Tale cambiamento è lentamente in atto ma non nella misura ipotizzata a Torino....

2) in ogni caso se anche il punto 1 fosse risolto favorevolmente rimane il fatto che i nuovi modelli basati su piattaforme Fiat saranno lanciati tra almeno due anni (forse solo la 500 arriva prima ma che numeri potra mai fare???). E nel frattempo? L'azienda prima di fallire perdeva moltissimi soldi ogni mese, con la prima cura dimagrante i conti sono un pò migliorati ma le vendite continuano ad essere negative (-19% a Novembre mentre Ford e GM si sono risollevate...) http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=217480
Leggendo i forum americani c'è molta preoccupazione tra gli appassionati e questo non fa che aumentare i miei dubbi rispetto al successo dell'operazione di salvataggio.

Marchionne a suo tempo dichiarò che non c'erano rischi nell'operazione Chrysler dato che non si investivano risorse finanziarie del Gruppo Fiat ma si condividevano solo tecnologie. In pratica si trattava di un salvataggio fatto con soldi altrui (il contribuente USA).

In realtà un grosso rischio c'è ed è appunto quello che tutti i futuri sviluppi anche del business in Europa siano in qualche modo condizionati da ciò che succederà in America.

Che ne pensate?

Ma Mr. Marchionne c'é l'ha un piano in mente o improvvisa?
Tutti i giorni con una nuova e direi pessima idea, ma quasto signore non doveva salavare il gruppo fiat? Dove ha messo la liquidità, dove gli incentivi dei governi?
Perché non investe, come stanno facendo tutti i gruppi, psa, vw, renault, invece di usare la forbice, e suonare il de profundis dell'automobismo italiano?
Vedo però che ha imparato benissimo il giochino italiano del prendi i soldi e scappa!
E di marchi automobilistici ne capisce più mia nonna, di questo vulcanico criminale!
Non é difficile da prevedere che con queste sue strepitose ed estemporanee idee, dove per altro non propone nulla tranne accorpamenti e tagli a caso e che cambiano di giorno in giorno, farà finire in vacca tutto il gruppo fiat e fabbriche italiane.
Ma Montezemolo in tutto questo che fa? dov'é?
Per fare bene l'auto che é un business particolare bisogna esserene un po' appassionati come dimostra Piëch che ha portato l'odioso gruppo Vw al primo posto tra i colossi mondiali.
Tra l'altro tutte le fusioni a livello mondiale degli anni scorsi sono miseramente fallite,non vedo perché questa nuova allenza gestita così male da un bottegaio del Canada ,che un'auto non sa come sia fatta, possa avere qualche piccola possibiltà.
VERGOGNA :evil:

Io non sarei ancora cosi acido nei confronti di Marchionne. Certo che se continua con l'idea di sopprimere i marchi allora Montezemolo assieme alla proprieta' (Agnelli &) dovrebbero veramente mandarlo via.

Regards,
The frog
 
Thefrog ha scritto:
HenryChinaski ha scritto:
gentle-man ha scritto:
Come molti di voi sono preoccupato per le recenti "dichiarazioni" di Marchionne sulle strategie dei vari marchi (Alfa Romeo, Lancia/Chrysler...)

Ma non lo sono solo per il fatto che tali dichiarazioni mettono pesantemente a rischio il futuro di due marchi storici italiani, dimostrando che a Torino non comprendano a fondo il vero valore di AR e Lancia :cry: :cry:

La mia preoccupazione è soprattutto legata alla constatazione che ogni progetto futuro sembrerebbe legato a filo doppio con l'operazione di salvataggio del Gruppo Chrysler.

E se tale operazione naufragasse?

Già qualche mese fa ho espresso in questo forum i miei personalissimi dubbi sulla riuscita di questo salvataggio.
In sintesi il mio scetticismo parte da due considerazioni di base:

1) per salvare il produttore americano si fa affidamento su una profondo cambiamento negli acquisti automobilistici da parte degli americani (modelli molto più piccoli con motori molto meno generosi...). Tale cambiamento è lentamente in atto ma non nella misura ipotizzata a Torino....

2) in ogni caso se anche il punto 1 fosse risolto favorevolmente rimane il fatto che i nuovi modelli basati su piattaforme Fiat saranno lanciati tra almeno due anni (forse solo la 500 arriva prima ma che numeri potra mai fare???). E nel frattempo? L'azienda prima di fallire perdeva moltissimi soldi ogni mese, con la prima cura dimagrante i conti sono un pò migliorati ma le vendite continuano ad essere negative (-19% a Novembre mentre Ford e GM si sono risollevate...) http://www.quattroruote.it/news/articolo.cfm?codice=217480
Leggendo i forum americani c'è molta preoccupazione tra gli appassionati e questo non fa che aumentare i miei dubbi rispetto al successo dell'operazione di salvataggio.

Marchionne a suo tempo dichiarò che non c'erano rischi nell'operazione Chrysler dato che non si investivano risorse finanziarie del Gruppo Fiat ma si condividevano solo tecnologie. In pratica si trattava di un salvataggio fatto con soldi altrui (il contribuente USA).

In realtà un grosso rischio c'è ed è appunto quello che tutti i futuri sviluppi anche del business in Europa siano in qualche modo condizionati da ciò che succederà in America.

Che ne pensate?

Ma Mr. Marchionne c'é l'ha un piano in mente o improvvisa?
Tutti i giorni con una nuova e direi pessima idea, ma quasto signore non doveva salavare il gruppo fiat? Dove ha messo la liquidità, dove gli incentivi dei governi?
Perché non investe, come stanno facendo tutti i gruppi, psa, vw, renault, invece di usare la forbice, e suonare il de profundis dell'automobismo italiano?
Vedo però che ha imparato benissimo il giochino italiano del prendi i soldi e scappa!
E di marchi automobilistici ne capisce più mia nonna, di questo vulcanico criminale!
Non é difficile da prevedere che con queste sue strepitose ed estemporanee idee, dove per altro non propone nulla tranne accorpamenti e tagli a caso e che cambiano di giorno in giorno, farà finire in vacca tutto il gruppo fiat e fabbriche italiane.
Ma Montezemolo in tutto questo che fa? dov'é?
Per fare bene l'auto che é un business particolare bisogna esserene un po' appassionati come dimostra Piëch che ha portato l'odioso gruppo Vw al primo posto tra i colossi mondiali.
Tra l'altro tutte le fusioni a livello mondiale degli anni scorsi sono miseramente fallite,non vedo perché questa nuova allenza gestita così male da un bottegaio del Canada ,che un'auto non sa come sia fatta, possa avere qualche piccola possibiltà.
VERGOGNA :evil:

Io non sarei ancora cosi acido nei confronti di Marchionne. Certo che se continua con l'idea di sopprimere i marchi allora Montezemolo assieme alla proprieta' (Agnelli &) dovrebbero veramente mandarlo via.

Regards,
The frog
Il problema è che io non sono sicuro che la proprietà voglia mentenere la maggioranza in Fiat Automobiles, già ci provarono con GM a costringerli a prenderla pagando anche più di quello che valeva.

applicare all'Alfa la terapia già adottata per Lancia: a bassi volumi corrisponderebbero bassi investimenti, ovvero semplici versioni di modelli già sviluppati da altre marche (esattamente quel che accade a Lancia con la auto Fiat).
ERRORE ENORME
 
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