<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> STORIA DELL'ALFA ROMEO:LA VERITA' a TRAZ.ANTERIORE | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

STORIA DELL'ALFA ROMEO:LA VERITA' a TRAZ.ANTERIORE

Busso, sono sicuro che anche senza l'alfasud avrebbe realizzato un'alfa a ta....se per lui avrebbe rappresentato una innovazione(come fu) e una sfida con qualcosa di mai realizzato.

L'ING. Vigo allora responsabile degli acquisti accuso' Busso di conoscere a fondo solo il Bialbero...e poiche' non gli fu rivolta una sola volta questa accusa, Busso dimostro' il contrario realizzando un quattro cilindri in linea con monoalbero in testa......questo motore fu usato in francia per provare l'iniezione elettronica della bosch.............anni dopo quando si decise di realizzare il V6(il famoso busso) ci si ricordo' di quel motore......fu tolto un cilindro a due motori.....cosi' nacque il miglior V6 giunto fino ai giorni nostri.

Eravamo negli anni 60 Busso poteva permettersi di realizzare un motore e poi dimenticarlo......figurati se non credo che volesse realizzare qualcosa che non era mai stato fatto in alfa....ma secondo me voleva farlo come era stato fatto il monoalbero......non come l'alfasud(intesa come pomigliano)

ciao ;)
 
svar3.jpg


.... se qualche d'uno vuole commentare questa foto!!
saluti zanza
 
lellom ha scritto:
é da un pò di mesi che non scrivo sul forum(ero in england per studio) e oggi finalmente son tornato in italia....quindi ,prima di tutto,è doveroso fare a tutti gli amici un SALUTO col cuore!

Auguri per la laurea, la Granturismo di tuo padre ed il rientro nel forum (anch'io sono tornato oggi, dopo circa un mese di "auto-esclusione", per protesta contro il clima che si respirava nel forum).
 
Caro lello, bentornato. Sei ancora single? Spero che tu abbia fatto il pieno per un anno. :D

Veniamo a quanto hai postato. Mi sembra ne avesse già parlato il buon giampi in passato, e magari può passare a dettagliarci qualcosa in più.

Busso e Satta stanno lassù, fra i giganti della storia Alfa Romeo. Storicamente quindi è di sicuro interesse qualsiasi visione abbia loro attraversato il cervello, ancorchè irrealizzata.

Per quanto mi riguarda, credo vada notato che i due comunque hanno studiato e lavorato sul concetto della TA quando questo è nato, e quindi rappresentava un interrogativo importante e stimolante per tutta la comunità ingegneristica. E' quindi normale che due menti vispe come le loro abbiano sentito la fascinazione del tentare una soluzione nuova ed inesplorata, snocciolandone tutti i problemi realizzativi e sviluppandola al suo massimo grado.

Ma c'è un ma. Essi hanno intrapreso questo lavoro, ma non lo hanno portato fino in fondo, per motivi più o meno contingenti. Quindi, non avendolo sviluppato al massimo grado possibile, non hanno fatto probabilmente in tempo a verificarne di persona quali e quanti fossero i limiti strutturali congeniti ed irrisolvibili - anche con un accurato sviluppo.
Il tutto in tempi in cui gli odierni 300cv erano potenze da rare supercar v12.

Ma ciò non toglie che, col tempo, ci siano arrivati altri, magari meno brillanti, al posto loro. Noi oggi viviamo nel 2009. Il resto della comunità ingegneristica, facente capo a tutte le altre case automobilistiche, ha svolto quel lavoro, che B ed S invece non ebbero occasione di curare quanto avrebbero voluto. Anche senza il loro apporto, siamo comunque arrivati ad una risposta ragionevolmente certa a quell'indovinello iniziale. E gli esempi pratici, le prove di quanto si possa ottenere oggi da una TA, dopo 40 anni le abbiamo sotto gli occhi, e sono abbastanza eloquenti.

Le Alfa Romeo di oggi, per motivi Fiat, sono tutte a trazione anteriore. Credo concordiamo tutti che una 147, dal punto di vista meccanico, probabilmente sia una della TA più sviluppate in senso sportivo, con tutta una serie di sofisticatezze atte a compensare la TA ed il motore trasversale. Sofisticatezze come un assetto sostenuto, pseudo-quadrilateri alti all'anteriore, MacPherson con braccetti asimmetrici ( autosterzante ) al posteriore. Forse l'unico handicap è il telaio un po' troppo flessibile. Nonostante ciò, la versione GTA ( soli 250cv, non 600 ) a controlli staccati diventa un mostro incontrollabile in curva. Non si può nemmeno dimenticare che la stessa Alfa, pur controllata da Fiat, fino a pochi anni fa aveva ancora un reparto corse con una certa autorevolezza. E quando c'era da allestire uno degli ultimi mostri mangia BMW da competizione, rifaceva le proprie auto da zero, cambiando telaio, sospensioni, girando il motore per lungo, e di certo non lasciandoci la TA originale. Rimaneva somigliante solo la carrozzeria, per motivi promozionali. Se non è una risposta questa...

I maggiori centri di progettazione ingegneristica ( Ferrari, Maserati, Porsche, BMW, Audi, Mercedes, ) hanno fatto quell' esperienza fino in fondo, e sanno oggi che la TA per scopi sportivi è limitata, se non inutilizzabile, al di sopra di certe prestazioni richieste. Se Busso e Satta avessero avuto modo non solo di farsi quella domanda, ma anche di poterla approfondire produttivamente, e fino in fondo, sarebbero arrivati alla stessa risposta. Non hanno potuto, e quindi probabilmente si sono portati quel tarlo nella tomba, un po' come uno che non ha potuto vedere la fine di un film avvincente.
Ma noi la fine la conosciamo.

Sotto un profilo storico o filologico, va poi detto che, al di là di queste tentazioni che i due di cui sopra hanno avuto, è un fatto che in Alfa Romeo, vuoi per un motivo vuoi per l'altro, quelle idee poi non sono arrivate alla produzione. Quindi di fatto non esiste nel DNA Alfa una tradizione di TA, se si eccettuano due figlie di un Dio minore, quali furono AlfaSud e 33. Te la immagini un' AlfaSud con il v8 della Montreal? Avrebbe avuto la capacità sterzante di una locomotiva diesel lanciata su ghiaccio. Zero.

Quindi, argomenti come questo sono molto interessanti, perchè propongono temi ricorrenti come il famoso " che sarebbe successo se tizio avesse vinto la guerra?": c'è nata sopra una letteratura specifica. Tuttavia è operazione un po' complessa il rivalutare, o addirittura riabilitare, ciò che in realtà non è mai stato, se non a livello prototipale. Sempre che fosse questo l'intento espresso dal titolo che hai dato a questa interessante ricerca "LA VERITA' A TRAZIONE ANTERIORE".

Piacere di averti riletto e ben tornato. ;)
 
75turboTP ha scritto:
Busso, sono sicuro che anche senza l'alfasud avrebbe realizzato un'alfa a ta....se per lui avrebbe rappresentato una innovazione(come fu) e una sfida con qualcosa di mai realizzato.

L'ING. Vigo allora responsabile degli acquisti accuso' Busso di conoscere a fondo solo il Bialbero...e poiche' non gli fu rivolta una sola volta questa accusa, Busso dimostro' il contrario realizzando un quattro cilindri in linea con monoalbero in testa......questo motore fu usato in francia per provare l'iniezione elettronica della bosch.............anni dopo quando si decise di realizzare il V6(il famoso busso) ci si ricordo' di quel motore......fu tolto un cilindro a due motori.....cosi' nacque il miglior V6 giunto fino ai giorni nostri.

Eravamo negli anni 60 Busso poteva permettersi di realizzare un motore e poi dimenticarlo......figurati se non credo che volesse realizzare qualcosa che non era mai stato fatto in alfa....ma secondo me voleva farlo come era stato fatto il monoalbero......non come l'alfasud(intesa come pomigliano)

ciao ;)
Asserzione abbastanza naif visto che la geometria del collo d'oca di un V6 non ha nulla a che vedere con la geometria di un 4L. Forse 2 4L possono formare un V8 o un "Boxer 8", ma la vedo dura per un V6.
In meccanica applicata si ragiona per numeri pari.....
 
ITEQ ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Busso, sono sicuro che anche senza l'alfasud avrebbe realizzato un'alfa a ta....se per lui avrebbe rappresentato una innovazione(come fu) e una sfida con qualcosa di mai realizzato.

L'ING. Vigo allora responsabile degli acquisti accuso' Busso di conoscere a fondo solo il Bialbero...e poiche' non gli fu rivolta una sola volta questa accusa, Busso dimostro' il contrario realizzando un quattro cilindri in linea con monoalbero in testa......questo motore fu usato in francia per provare l'iniezione elettronica della bosch.............anni dopo quando si decise di realizzare il V6(il famoso busso) ci si ricordo' di quel motore......fu tolto un cilindro a due motori.....cosi' nacque il miglior V6 giunto fino ai giorni nostri.

Eravamo negli anni 60 Busso poteva permettersi di realizzare un motore e poi dimenticarlo......figurati se non credo che volesse realizzare qualcosa che non era mai stato fatto in alfa....ma secondo me voleva farlo come era stato fatto il monoalbero......non come l'alfasud(intesa come pomigliano)

ciao ;)
Asserzione abbastanza naif visto che la geometria del collo d'oca di un V6 non ha nulla a che vedere con la geometria di un 4L. Forse 2 4L possono formare un V8 o un "Boxer 8", ma la vedo dura per un V6.
In meccanica applicata si ragiona per numeri pari.....

Quindi? ci dica la sua teoria sul V6 Busso......visto che la documantazione storica non e' da lei accettata......e nemmeno quello che dice L'ing. Busso.

Quando la smettera' di fare interventi totalmente polemici,senza nessuna utilita' e spesso per preovocarmi.....sia io che il forum alfa ne saremo grati.

Distinti Saluti.

75 Turbo.

PS aspettiamo notizie e documentazione da quello che ha sopra detto!

Non si comporti come al solito che dopo le provocazioni scompare,come puo' vedere in tutte e tre le volte che lo ha fatto ho sempre risposto.......altrimenti per il futuro si astenga da intervenire nei mie confronti.

La ringrazio in anticipo per entrambe le opzioni.
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Caro lello, bentornato. Sei ancora single? Spero che tu abbia fatto il pieno per un anno. :D

Veniamo a quanto hai postato. Mi sembra ne avesse già parlato il buon giampi in passato, e magari può passare a dettagliarci qualcosa in più.

Busso e Satta stanno lassù, fra i giganti della storia Alfa Romeo. Storicamente quindi è di sicuro interesse qualsiasi visione abbia loro attraversato il cervello, ancorchè irrealizzata.

Per quanto mi riguarda, credo vada notato che i due comunque hanno studiato e lavorato sul concetto della TA quando questo è nato, e quindi rappresentava un interrogativo importante e stimolante per tutta la comunità ingegneristica. E' quindi normale che due menti vispe come le loro abbiano sentito la fascinazione del tentare una soluzione nuova ed inesplorata, snocciolandone tutti i problemi realizzativi e sviluppandola al suo massimo grado.

Piacere di averti riletto e ben tornato. ;)
Ciao carissimo Bellicapelli :D !....ebbene sì,sono single(la panterona l'ho lasciata in lacrime in quel di London :?)ma pienamente soddisfatto e appagato :D :D 8) !
.
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il tuo pensiero ,come sempre espresso benissimo,è anche pienamente condivisibile dal punto di vista della concretezza effettiva alla quale portano le tue argomentazioni e conclusioni.cioè,resta il fatto che una TA da loro sviluppata non ha mai avuto vita commerciale e la storia ha mostrato che il piacere di guida vero rimane prerogativa della TP.però ,come dice Busso,una arrivò ad essere completamente marciante e l'Audi 100 coupè per lui era qualcosa di entusiasmante dinamicamente...va detto che all'epoca le potenze in questione non erano paragonabili a quelle di oggi.però è indicativo che le tesi espresse nella conferenza AISA dal grande B. non risalgono a quei tempi ma a pochi anni fa(2006)....comunque quello che il mio post vuole rilevare è che non esistono DOGMI insuperabili quando si parla di auto e che ,chi oggi difende le alfa a TA ,non è automaticamte imputabile e accusabile di "Fiattagine"...insomma non è un eretico.lo diventa nel momento in cui asserisce però,che un ritorno alla TP sia una scelta sbagliata e pericolosa(dinamicamente)...questo sì che è inaccettabile.e per me,come per voi,resta qualcosa di imprescindibile per riportare all'alfa al posto che si merita....perchè è inutile prendersi in giro,una M3 o una RS4-5 non possono prescindere da avere una TP o una TI....e alfa deve poter competere con loro anche a quei livelli,pur rappresentativi di piccoli numeri(non basta una 8C per questo...),per una questione di prestigio....certo,il progresso ci ha dimostrato che oggi una TA può reggere potenze fino a 300cv(Ford RS,scirocco R etc.) e in alcuni casi(vedi Megane RS26R)riescono ad entusiasmare chi le guida anche più di una TP o TI (vedi bmw 130i o una S3)e se si guardano i tempi in pista stanno al passo con auto di ben altra categoria.ma sono casi estremi e rari nel panorama automobilistico di oggi...insomma,è l'eccezione che conferma la regola.se vuoi il meglio dinamicamente e prestazionalmente devi aver la trazione posteriore o integrale.usando il know how dei tecnici alfa non ho dubbi che ne verrebbe fuori qualcosa di fantastico e godurioso da GUIDARE.
.
ma ripeto ,il punto non è questo...la mia era solo una curiosità storica che mi porta a pensare che una 147 o una 159(...meglio se con 100 kg in meno sulla groppa)sono Alfa oltre ogni dubbio e che anche i padri Busso e Satta non avrebbero avuto nulla da dire su questo,vista la loro resa su strada.detto ciò e concludendo,non ho dubbi: se Alfa vuol riprendersi quello che le spetta deve correre e mettere dala giulia 159 in sù la trazione dalla parte giusta(dietro)...è con quello schema che ha fatto grande il suo nome e quello schema bisogna rifare.punto.
.
salutoni amico!
 
stratoszero ha scritto:
lellom ha scritto:
é da un pò di mesi che non scrivo sul forum(ero in england per studio) e oggi finalmente son tornato in italia....quindi ,prima di tutto,è doveroso fare a tutti gli amici un SALUTO col cuore!

Auguri per la laurea, la Granturismo di tuo padre ed il rientro nel forum (anch'io sono tornato oggi, dopo circa un mese di "auto-esclusione", per protesta contro il clima che si respirava nel forum).
grazie di cuore stratoszero!è vero,a volte il clima è brutto.ma la passione non passerà di certo per questo.a c'è molta gente "SANA" con cui condividerla qui dentro.ciao. ;)
 
zanzano ha scritto:
svar3.jpg


.... se qualche d'uno vuole commentare questa foto!!
saluti zanza

Fantastica vettura, ne ho avute due in famiglia. una detiene tuttora il record familiare di km percorsi : 495.000 . motore indistruttibile, freni fantastici a parte la prima pinzata quando piove forte, tenuta di strada e stabilità nettamente al di sopra della concorrenza tutta.
 
75turboTP ha scritto:
ITEQ ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Busso, sono sicuro che anche senza l'alfasud avrebbe realizzato un'alfa a ta....se per lui avrebbe rappresentato una innovazione(come fu) e una sfida con qualcosa di mai realizzato.

L'ING. Vigo allora responsabile degli acquisti accuso' Busso di conoscere a fondo solo il Bialbero...e poiche' non gli fu rivolta una sola volta questa accusa, Busso dimostro' il contrario realizzando un quattro cilindri in linea con monoalbero in testa......questo motore fu usato in francia per provare l'iniezione elettronica della bosch.............anni dopo quando si decise di realizzare il V6(il famoso busso) ci si ricordo' di quel motore......fu tolto un cilindro a due motori.....cosi' nacque il miglior V6 giunto fino ai giorni nostri.

Eravamo negli anni 60 Busso poteva permettersi di realizzare un motore e poi dimenticarlo......figurati se non credo che volesse realizzare qualcosa che non era mai stato fatto in alfa....ma secondo me voleva farlo come era stato fatto il monoalbero......non come l'alfasud(intesa come pomigliano)

ciao ;)
Asserzione abbastanza naif visto che la geometria del collo d'oca di un V6 non ha nulla a che vedere con la geometria di un 4L. Forse 2 4L possono formare un V8 o un "Boxer 8", ma la vedo dura per un V6.
In meccanica applicata si ragiona per numeri pari.....

Quindi? ci dica la sua teoria sul V6 Busso......visto che la documantazione storica non e' da lei accettata......e nemmeno quello che dice L'ing. Busso.

Quando la smettera' di fare interventi totalmente polemici,senza nessuna utilita' e spesso per preovocarmi.....sia io che il forum alfa ne saremo grati.

Distinti Saluti.

75 Turbo.

PS aspettiamo notizie e documentazione da quello che ha sopra detto!

Non si comporti come al solito che dopo le provocazioni scompare,come puo' vedere in tutte e tre le volte che lo ha fatto ho sempre risposto.......altrimenti per il futuro si astenga da intervenire nei mie confronti.

La ringrazio in anticipo per entrambe le opzioni.
1) Iniziamo a citare le fonti e non documenti tratti da internet. Non sono polemico, sono un ingegnere che certe cose le conosce bene. Quanto alla mia affermazione, le vorrei ricordare che un propulsore non è una cucina componibile, ove, aggiungendo o togliendo un modulo, può ottenere unità diverse. Un V6 visto come due 4L con un cilindro in meno? AL di là della polemica le suggerisco il testo: "Lezioni di meccanica delle macchine vol. 2 di Guido Angelo R., Della Pietra Lello - CUEN - 1999" nel capitolo dedicato al motore alternativo a combustione interna ed al relativo problema della 1) irregolarità del momento motore; 2) bilanciamento delle forze di inerzia alternative e del momento delle forze di inerzia alternative del I e II ordine. Se si sofferma sulla geometria dell'albero motore, sull'angolo tra le fasi attive e sulle problematiche inerenti l'ordine di accensione, non potrà concordare che col sottoscritto. Ciò non toglie che possano esserci delle analogie geometriche sui pistoni, ma collo d'oca,monoblocco e testate non possono che essere diverse (e radicalmente dato il passaggio pari-dispari).
In sostanza da 2 2L può davvero ottenere un 4L e qundi un V8 (con gli accorgimenti cui sopra), ma l'operazione V6=2x(4L-1) è abbastanza "azzardata"
Molto cordiali saluti
 
ITEQ ha scritto:
75turboTP ha scritto:
ITEQ ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Busso, sono sicuro che anche senza l'alfasud avrebbe realizzato un'alfa a ta....se per lui avrebbe rappresentato una innovazione(come fu) e una sfida con qualcosa di mai realizzato.

L'ING. Vigo allora responsabile degli acquisti accuso' Busso di conoscere a fondo solo il Bialbero...e poiche' non gli fu rivolta una sola volta questa accusa, Busso dimostro' il contrario realizzando un quattro cilindri in linea con monoalbero in testa......questo motore fu usato in francia per provare l'iniezione elettronica della bosch.............anni dopo quando si decise di realizzare il V6(il famoso busso) ci si ricordo' di quel motore......fu tolto un cilindro a due motori.....cosi' nacque il miglior V6 giunto fino ai giorni nostri.

Eravamo negli anni 60 Busso poteva permettersi di realizzare un motore e poi dimenticarlo......figurati se non credo che volesse realizzare qualcosa che non era mai stato fatto in alfa....ma secondo me voleva farlo come era stato fatto il monoalbero......non come l'alfasud(intesa come pomigliano)

ciao ;)
Asserzione abbastanza naif visto che la geometria del collo d'oca di un V6 non ha nulla a che vedere con la geometria di un 4L. Forse 2 4L possono formare un V8 o un "Boxer 8", ma la vedo dura per un V6.
In meccanica applicata si ragiona per numeri pari.....

Quindi? ci dica la sua teoria sul V6 Busso......visto che la documantazione storica non e' da lei accettata......e nemmeno quello che dice L'ing. Busso.

Quando la smettera' di fare interventi totalmente polemici,senza nessuna utilita' e spesso per preovocarmi.....sia io che il forum alfa ne saremo grati.

Distinti Saluti.

75 Turbo.

PS aspettiamo notizie e documentazione da quello che ha sopra detto!

Non si comporti come al solito che dopo le provocazioni scompare,come puo' vedere in tutte e tre le volte che lo ha fatto ho sempre risposto.......altrimenti per il futuro si astenga da intervenire nei mie confronti.

La ringrazio in anticipo per entrambe le opzioni.
1) Iniziamo a citare le fonti e non documenti tratti da internet. Non sono polemico, sono un ingegnere che certe cose le conosce bene. Quanto alla mia affermazione, le vorrei ricordare che un propulsore non è una cucina componibile, ove, aggiungendo o togliendo un modulo, può ottenere unità diverse. Un V6 visto come due 4L con un cilindro in meno? AL di là della polemica le suggerisco il testo: "Lezioni di meccanica delle macchine vol. 2 di Guido Angelo R., Della Pietra Lello - CUEN - 1999" nel capitolo dedicato al motore alternativo a combustione interna ed al relativo problema della 1) irregolarità del momento motore; 2) bilanciamento delle forze di inerzia alternative e del momento delle forze di inerzia alternative del I e II ordine. Se si sofferma sulla geometria dell'albero motore, sull'angolo tra le fasi attive e sulle problematiche inerenti l'ordine di accensione, non potrà concordare che col sottoscritto. Ciò non toglie che possano esserci delle analogie geometriche sui pistoni, ma collo d'oca,monoblocco e testate non possono che essere diverse (e radicalmente dato il passaggio pari-dispari).
In sostanza da 2 2L può davvero ottenere un 4L e qundi un V8 (con gli accorgimenti cui sopra), ma l'operazione V6=2x(4L-1) è abbastanza "azzardata"
Molto cordiali saluti

Magari si parla della distribuzione ?? Magari ti leggi bene la storiella ?
Un'ingegnere tifo dell'Alfa che compra la 147 -- bah.. :rolleyes:
Senza offesa naturalmente, ma da come scrivi ho l' impressione di conoscerti già... :D
 
BelliCapelli3 ha scritto:
Caro lello, bentornato. Sei ancora single? Spero che tu abbia fatto il pieno per un anno. :D

Veniamo a quanto hai postato. Mi sembra ne avesse già parlato il buon giampi in passato, e magari può passare a dettagliarci qualcosa in più.

Busso e Satta stanno lassù, fra i giganti della storia Alfa Romeo. Storicamente quindi è di sicuro interesse qualsiasi visione abbia loro attraversato il cervello, ancorchè irrealizzata.

Per quanto mi riguarda, credo vada notato che i due comunque hanno studiato e lavorato sul concetto della TA quando questo è nato, e quindi rappresentava un interrogativo importante e stimolante per tutta la comunità ingegneristica. E' quindi normale che due menti vispe come le loro abbiano sentito la fascinazione del tentare una soluzione nuova ed inesplorata, snocciolandone tutti i problemi realizzativi e sviluppandola al suo massimo grado.

Ma c'è un ma. Essi hanno intrapreso questo lavoro, ma non lo hanno portato fino in fondo, per motivi più o meno contingenti. Quindi, non avendolo sviluppato al massimo grado possibile, non hanno fatto probabilmente in tempo a verificarne di persona quali e quanti fossero i limiti strutturali congeniti ed irrisolvibili - anche con un accurato sviluppo.
Il tutto in tempi in cui gli odierni 300cv erano potenze da rare supercar v12.

Ma ciò non toglie che, col tempo, ci siano arrivati altri, magari meno brillanti, al posto loro. Noi oggi viviamo nel 2009. Il resto della comunità ingegneristica, facente capo a tutte le altre case automobilistiche, ha svolto quel lavoro, che B ed S invece non ebbero occasione di curare quanto avrebbero voluto. Anche senza il loro apporto, siamo comunque arrivati ad una risposta ragionevolmente certa a quell'indovinello iniziale. E gli esempi pratici, le prove di quanto si possa ottenere oggi da una TA, dopo 40 anni le abbiamo sotto gli occhi, e sono abbastanza eloquenti.

Le Alfa Romeo di oggi, per motivi Fiat, sono tutte a trazione anteriore. Credo concordiamo tutti che una 147, dal punto di vista meccanico, probabilmente sia una della TA più sviluppate in senso sportivo, con tutta una serie di sofisticatezze atte a compensare la TA ed il motore trasversale. Sofisticatezze come un assetto sostenuto, pseudo-quadrilateri alti all'anteriore, MacPherson con braccetti asimmetrici ( autosterzante ) al posteriore. Forse l'unico handicap è il telaio un po' troppo flessibile. Nonostante ciò, la versione GTA ( soli 250cv, non 600 ) a controlli staccati diventa un mostro incontrollabile in curva. Non si può nemmeno dimenticare che la stessa Alfa, pur controllata da Fiat, fino a pochi anni fa aveva ancora un reparto corse con una certa autorevolezza. E quando c'era da allestire uno degli ultimi mostri mangia BMW da competizione, rifaceva le proprie auto da zero, cambiando telaio, sospensioni, girando il motore per lungo, e di certo non lasciandoci la TA originale. Rimaneva somigliante solo la carrozzeria, per motivi promozionali. Se non è una risposta questa...

I maggiori centri di progettazione ingegneristica ( Ferrari, Maserati, Porsche, BMW, Audi, Mercedes, ) hanno fatto quell' esperienza fino in fondo, e sanno oggi che la TA per scopi sportivi è limitata, se non inutilizzabile, al di sopra di certe prestazioni richieste. Se Busso e Satta avessero avuto modo non solo di farsi quella domanda, ma anche di poterla approfondire produttivamente, e fino in fondo, sarebbero arrivati alla stessa risposta. Non hanno potuto, e quindi probabilmente si sono portati quel tarlo nella tomba, un po' come uno che non ha potuto vedere la fine di un film avvincente.
Ma noi la fine la conosciamo.

Sotto un profilo storico o filologico, va poi detto che, al di là di queste tentazioni che i due di cui sopra hanno avuto, è un fatto che in Alfa Romeo, vuoi per un motivo vuoi per l'altro, quelle idee poi non sono arrivate alla produzione. Quindi di fatto non esiste nel DNA Alfa una tradizione di TA, se si eccettuano due figlie di un Dio minore, quali furono AlfaSud e 33. Te la immagini un' AlfaSud con il v8 della Montreal? Avrebbe avuto la capacità sterzante di una locomotiva diesel lanciata su ghiaccio. Zero.

Quindi, argomenti come questo sono molto interessanti, perchè propongono temi ricorrenti come il famoso " che sarebbe successo se tizio avesse vinto la guerra?": c'è nata sopra una letteratura specifica. Tuttavia è operazione un po' complessa il rivalutare, o addirittura riabilitare, ciò che in realtà non è mai stato, se non a livello prototipale. Sempre che fosse questo l'intento espresso dal titolo che hai dato a questa interessante ricerca "LA VERITA' A TRAZIONE ANTERIORE".

Piacere di averti riletto e ben tornato. ;)

quoto
 
75turboTP ha scritto:
Ciao lellom :p......Bentornato e' un piacere rileggerti.

Per me non e' una cosa strana in alfa c'e' sempre stato al primo posto la ricerca e l'innovazione......fu anche realizzata una giulia ta(se ricordo bene) ma mai messa in produzione.

Per quello che riguarda le alfasud a ta non fu una scelta ma una Imposizione politica contrastata dalla dirigenza alfa dell'epoca.....nonostante questo riuscirono a realizzare una TA speciale sia per comportamento stradale e sia per prestazioni e innovazione tecnologica,il boxer messo in posizione bassa e longitudinalmente garantiva ottima tenuta di strada e superbe prestazioni.

La prima Alfa uscita dagli stabilimenti di arese a TA ,la 164 fu anche essa imposta dalla nuova dirigenza fiat......................come ricorda l'ING Chirico responsabile del progetto 164.........fu consegnato all'alfa romeo il pianale della Croma-Thema-Saab e quindi si abbandono' il progetto 156 a TP con schema meccanico tradizionale (BMW) che avrebbe sostituito le costose Transaxle(aggiungendo che fu un grosso sbaglio aver abbandonato Totalmente la TP,dove alfa era decenni avanti alla concorrenza,e aver lasciato il mercato delle grosse berline e sportive in mano alla sola bmw)

Come vedi scelte obbligate!

Non ho mai considerato le alfasud vere Alfa......ma tutti noi avevamo le alfa di arese e poco ci interessava la convivenza con le piccoline alfine.

Oggi abbiamo SOLO le eredi delle alfasud e per di piu' con lo stesso schema e motori delle panda,multipla,fiorino e se credi che accettero' mai questo ti rispondo di no.............dal segmento D alle coupe' alle sportive eredi delle brera e spider per me devono avere il LONGITUDINALE da cui ricavare Ottime TP e Ottime TI..................la convivenza sarebbe ottima come lo e' stato prima dell'acquisizione della fiat e prima della sciagurata sostituzione della 75 con la tempra 155.

ciao. ;)

PS per quello che riguarda i romeofiattari e le romeofiat.....purtroppo lo sono anche io con la mia gt.....ma mica vorrai che metta sullo stesso piano una alfetta gtv, una giulia gt,una 75 con le Romeofiat e spesso anche con le fiat ricarrozzate al 100% :shock:

però questa è la prova provata che non conta tanto la meccanica ma quanto il progetto nel suo complesso. Si possono creare eccellenti Ta come Ta scarse e viceversa eccellenti Tp o Ti come scarse Tp o Ti.
A me non interessa sapere quale pianale ,quale trazione quali sospensioni o motori monta un'Alfa. A me interessa sapere che un'Alfa stia in strada come un'alfa deve stare.Poco importa sapere da dove arriva la componenstistica. E questo dovrebbe a mio avviso essere il pensiero di tutti gli alfisti.
poi oggi l'elettronica ha appiattito un po tutto!!!
Ciao
 
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