<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> STORIA DELL'ALFA ROMEO:LA VERITA' a TRAZ.ANTERIORE | Il Forum di Quattroruote

STORIA DELL'ALFA ROMEO:LA VERITA' a TRAZ.ANTERIORE

é da un pò di mesi che non scrivo sul forum(ero in england per studio) e oggi finalmente son tornato in italia....quindi ,prima di tutto,è doveroso fare a tutti gli amici un SALUTO col cuore!fatto ciò rientro in topic....dando uno sguardo vedo che la storia non è cambiata nel forum:si continua ancora a discutere (per usare un eufemismo)vivacemente su chi può definirsi ALFISTA e chi invece è solo un ALFIATTISTA(o alfiattaro o ancora romeofiattaro :D ).....su cosa e come deve essere un' auto per portare quel marchio glorioso e unico al mondo appiccicato sul cofano.Molti (come il mio amico 75TURBO,LOOPO,BELLICAPELLI etc.)giustamente ricordano che le ALFA devono essere prima di tutto speciali(con motori speciali ma non solo) e conditio sine qua non per essere delle vere ALFA devono essere delle TRAZIONI POSTERIORI....una TRAZIONE ANTERIORE non può essere degna di stare su un'ALFA mi si dice!premetto che anch'io sono del parere che ALFA deve tornare ad avere la trazione dietro(l'ho sempre sostenuto) per molti motivi,ma prima di tutto per una questione di storia(anche perchè la TI può essere altrettanto efficace se non di più,soprattutto su strada e ancor di più sulle nostre strade statali)......ma c'è un PERO' grande quanto una casa che mi porta al punto centrale della questione....avendo a casa(ma è di mio fratello)una GIULIA GT mi sono appassionato della storia del biscione e ho fatto diverse ricerche....una di queste mi porta a dire che "ANCHE UNA TA PUO' ESSERE UN'ALFA ROMEO"!!!!e che forse accusare chi non è daccordo di essere uno PSEUDOalfista o un romeofiattaro è assolutamente ingiusto e SBAGLIATO!ora 75TURBO starà pensando che sono impazzito e che sto dando i numeri :D :D...bè anche per me è stata una sorpresa tutto ciò :oops:.non voglio portarla per le lunghe quindi farò parlare la PROVE PROVATE.....solo una piccola premessa prima della verità:qui dentro gli "ALFISTI VERI "considerano il grande e mitico GIUSEPPE BUSSO ,insieme all'altrettanto grande e mitico ing.ORAZIO SATTA(di cui si riporta sempre la sua definizione di ALFA...c'è anche un topic) due figure chiave della storia ALFA ROMEO.forse le più importanti!!bene sappiate che i primi studi di TA su un'alfa romeo sono stati svolti proprio da codesti mostri sacri della storia del biscione circa 40 anni fa....eccovi la PROVE...continua giù:
 
...continua....eccovi il link della conferenza AISA: http://www.virtualcar.it/?p=399
.
Conferenza AISA: i progetti di Alfa Romeo a trazione anteriore di Giuseppe Busso

Grazie alla cortese autorizzazione dell?Associazione Italiana per la Storia dell?Automobile (AISA), abbiamo il piacere di ripubblicare alcune interessantissime conferenze, che l?AISA stesso ha meritoriamente promosso ed organizzato nel corso degli anni e che sono ricchissime di informazioni preziose per tutti i cultori dell?automobile.

Dopo la conferenza sulla pubblicità motoristica negli anni 1919-1940, abbiamo selezionato una coppia di testi fondamentali per la conoscenza della storia dell?Alfa Romeo. Il primo che vi proponiamo è il testo dell?Ing. Giuseppe Busso, una delle ?figure chiave? dell?Alfa Romeo, dedicato ai progetti mai realizzati di Alfa a trazione anteriore - che sono stati 4, insieme ad una Ferrari 6 cilindri da 750 cc mai nata.

In onore a Giuseppe Busso (1913-2006) riportiamo in coda all?articolo la biografia che accompagnava la conferenza ed il comunicato Alfa Romeo dello scorso 3 gennaio che, tratteggiandone sinteticamente la carriera, ne annunciava la triste scomparsa.

Giuseppe Busso

Alfa Romeo: dalle trazioni anteriori di Satta alla 164

Sono qui per parlare degli studi di vetture con trazione anteriore, iniziati in Alfa Romeo quarant?anni fa. Molti di quegli studi non andarono oltre il tavolo da disegno, uno arrivò alla fase di vettura completa marciante, di uno infine si realizzò il gruppo motore-cambio-differenziale e si fecero delle prove al banco. Uno si salvò, ebbe gestazione, nascita, infanzia e maturità regolari e conobbe un successo che dura tuttora: l?Alfa Sud.
Ma l?ingegner Orazio Satta ed io non avemmo parte, nostro malgrado, nella vicenda Alfasud e, pertanto, io non andrò al di là della doverosa citazione.
Ritengo che la storia dell?Alfasud sia già stata raccontata; una storia indubbiamente interessante, probabilmente ricca anche di aspetti umani singolari: quello di una macchina che in quattro anni viene progettata, realizzata, messa a punto, mentre parallelamente nasce lo stabilimento che la dovrà produrre in serie, costituisce un caso poco comune.
Se si dovesse tornare a parlarne, la cosa dovrebbe essere fatta da qualcuno direttamente coinvolto
 
Qualche cenno storico
Il titolo che è stato dato a questa conferenza mi sembra abbastanza chiaro e se, malgrado tutto, siete qui stasera con noi, dovrebbe voler dire che siete disposti, prima di arrivare a questa splendida realtà che e la 164, a sentir parlare, lasciatemi citare il Gozzano della Cattiva Signorina, delle ?nostre rose non colte, ma non per questo meno amate?.
Dovrò anche infliggervi, perché mi sembra indispensabile, qualche breve notazione storica sulla trazione anteriore.
Sulla rivista tedesca Das Auto del dicembre 1981 compare un articolo a mio parere molto interessante a firma Wolfgang Koenig, ?50 Jahre Frontantrieb? (50 anni di trazione anteriore).
Per l?autore tedesco, naturalmente, i 50 anni cominciano con il Salone dell?Auto di Berlino del 1931, quando fu presentata la DKW F1, prima vettura a trazione anteriore, dice il Koenig, prodotta in grande serie.
La DKW era allora - ed è sempre lui che parla - il più grande produttore mondiale di motociclette. La piccola 2 posti avrebbe dovuto rappresentare una possibile alternativa per chi fosse stufo delle 2 ruote.
Per la verità il fatto che questa piccolissima vettura (2 cilindri, trasversali, 2 tempi, 15 CV) nel suo cambio a tre marce mancasse, come le moto, della retromarcia, non può che dare verosimiglianza alla cosa; costava anche poco, 1.685 Reichsmark.
Non so se tutti possono trovarsi d?accordo circa questo primato tedesco, secondo il Koenig ci sarebbe stato un precedente, niente più che un prototipo, nel 1897 a Vienna, della Casa Graf.
Ma se non se ne fa una questione di soli grandi quantitativi, non si può ignorare, per esempio, l?enorme lavoro di ricerca svolto in USA sulle trazioni anteriori, a partire dai primi anni del secolo, lavoro che trovò spesso sbocco in modelli riprodotti in quantitativi che non meritano di essere trascurati.
Come non citare nomi come John Walter Christie, Barney Oldfield, Harry Miller, Cord, Ruxton. Anche Francia e Inghilterra non scherzano; ma non è questa la sede per parlare di tutti gli ascendenti, grandi e piccoli; mi limiterò a citare due pietre miliari, Citroen 7 CV, 1934, e Austin Mini, 1959.
Ma il più illustre progenitore, circondato dal fascino dell?era e del dove vide la luce è il Fardier di Cugnot, trazione anteriore a vapore 2 cilindri trasversali comparso alle soglie del grande diluvio, che trovò in Luigi XV un facile profeta. Sono gli anni intorno al 1770. Sapete bene che al Museo dell?Automobile di Torino ne è esposta una riproduzione.
Il Koenig chiude il suo bell?articolo citando un curioso episodio: a quel Salone di Berlino un ingegnere tedesco, che ovviamente non concordava sulla nuova via indicata dalla DKW, così si esprimeva: ?Gott, der Herr, in seiner unendlichen Weisheit, hat die schnellsten Tiere,wie zum Beispiel die Hasen, nicht umsonst mit Hinterbeinen zur Fortbewegung ausgestattet?. Tradotto e semplificato: il Signore Iddio, nella sua infinita saggezza, avrà pur avuto qualche buona ragione per dotare alcune fra le sue creature più veloci, come ad esempio le lepri, della propulsione posteriore.
Suppongo che il Signore nella sua infinita saggezza, non avrà risparmiato all?ingegnere tedesco una severa reprimenda per la sua imprudente dichiarazione, e lo avrà invitato a occuparsi di cose più strettamente sue.

Croci e delizie
La strada della trazione anteriore non fu cosparsa di rose. E? stato necessario affrontare e risolvere moltissimi problemi per beneficiare del fondamentale vantaggio di avere anche motrici le ruote anteriori sterzanti accrescendo così la controllabilità della vettura, specie in condizioni di scarsa aderenza, e per sfruttare al massimo gli altri grandi vantaggi della concentrazione in un unico gruppo compatto, complessivamente più leggero e, alla fine, anche meno costoso, di tutta la parte motrice.
Non va poi dimenticato il grande interesse del carrozziere per una soluzione che gli dà totale libertà nel gestore al meglio il volume riservato ai passeggeri e ai bagagli.
Per molto tempo, si è ripetuto fino alla noia che nella Mini la parte meccanica si appropriava solamente il 20 % del volume totale della vettura, lasciando il restante 80% alla parte abitativa.
La soluzione dei molti problemi venne facilitata e resa meno costosa dal fatto che a beneficiarne furono spesso anche le vetture a trazione posteriore.
Per ricordare i principali e più distanti nel tempo citerò:
- i giunti di trasmissione a velocità costante (omocinetici) prima sulle sole ruote e poi, dotati anche di capacità di scorrimento, anche all?uscita dal differenziale,
- la regolazione di frenata anteriore posteriore (non siamo ancora all?ABS),
- i miglioramenti nelle mescole della gomma, nella struttura e nel disegno del battistrada per i pneumatici,
- il servosterzo,
e, tra i più recenti:
- il controllo dello slittamento delle ruote in frenata (l?ABS)
e fra quelli di un futuro già alle porte:
- lo stesso controllo dello slittamento, ma in accelerata (l?ASR, Antischlupfregelung).
Tutti questi miglioramenti hanno favorito l?estensione della trazione anteriore a vetture di taglia sempre più grande o comunque con elevato rapporto potenza-peso.
Penso che la vettura Alfa Romeo di cui tutto il mondo parla in questi giorni e la piccola DKW del 1931 possono essere considerati due estremi significativi, almeno per il momento.
Fino a 20-25 anni fa, non era difficile imbattersi in trazioni anteriori con forti vibrazioni e rumorosità in tiro e in rilascio, altre con forti differenze di durezza di sterzo a seconda che si andasse in salita o in discesa, altre ancora che diventavano difficilmente controllabili sotto frenata specialmente in discesa, altre con violenti ritorni del volante all?uscita dalle curve, ritorni che per essere caratterizzati talvolta da forti oscillazioni intorno al punto neutro rendevano problematico e rischioso l?intervento del guidatore per fermarlo al momento giusto.
Ma il difetto che era forse al più comune a molte delle trazioni anteriori era la pericolosa differenza di comportamento sul misto fra marcia in tiro e marcia in rilascio. Molte vetture, sottosterzanti sotto tiro, diventavano di colpo sovrasterzanti quando si toglieva il piede dall?acceleratore, con i problemi che è facile immaginare per il guidatore meno esperto o momentaneamente meno attento.
Ma già alla fine degli anni 60 era finalmente possibile trovare delle vetture a trazione anteriore con tenuta di strada entusiasmante; quella che a suo tempo mi impressionò di più fu il coupé Audi 100, che per me aveva solo il difetto di essere larga e squadrata come un armadio.
Il Koenig di Das Auto ricordava come già nel 1981 due auto su tre avessero la trazione anteriore e prevedeva che verso la fine del secolo saremmo arrivati al 90%. Basti pensare alla recente, massiccia ?conversione? dei colossi USA.
 
Si possono sicuramente fare delle vere Alfa a trazione anteriore, a patto però che ci si limiti ai segmenti più bassi, il B ed il C...già dal D sarebbe opportuno avere la TP...il problema è poi COME farle queste TA...la 147 è un buon esempio, anche se perfettibile...sulla nuova 149 vedo invece alcuni tentennamenti (chiamiamoli così và...) che non mi piacciono...eppure sarebbe stato sufficiente evolvere i concetti di 147 e dotarla, ad esempio, di una buona opzione a TI (cosa che penso non vedremo)....la Mito è poi stata sbagliata, a mio avviso, nella definizione del concetto, venendo fuori nè carne nè pesce...insomma, Alfa TA sì, ma seguendo la giusta filosofia...
 
Ciao lellom :p......Bentornato e' un piacere rileggerti.

Per me non e' una cosa strana in alfa c'e' sempre stato al primo posto la ricerca e l'innovazione......fu anche realizzata una giulia ta(se ricordo bene) ma mai messa in produzione.

Per quello che riguarda le alfasud a ta non fu una scelta ma una Imposizione politica contrastata dalla dirigenza alfa dell'epoca.....nonostante questo riuscirono a realizzare una TA speciale sia per comportamento stradale e sia per prestazioni e innovazione tecnologica,il boxer messo in posizione bassa e longitudinalmente garantiva ottima tenuta di strada e superbe prestazioni.

La prima Alfa uscita dagli stabilimenti di arese a TA ,la 164 fu anche essa imposta dalla nuova dirigenza fiat......................come ricorda l'ING Chirico responsabile del progetto 164.........fu consegnato all'alfa romeo il pianale della Croma-Thema-Saab e quindi si abbandono' il progetto 156 a TP con schema meccanico tradizionale (BMW) che avrebbe sostituito le costose Transaxle(aggiungendo che fu un grosso sbaglio aver abbandonato Totalmente la TP,dove alfa era decenni avanti alla concorrenza,e aver lasciato il mercato delle grosse berline e sportive in mano alla sola bmw)

Come vedi scelte obbligate!

Non ho mai considerato le alfasud vere Alfa......ma tutti noi avevamo le alfa di arese e poco ci interessava la convivenza con le piccoline alfine.

Oggi abbiamo SOLO le eredi delle alfasud e per di piu' con lo stesso schema e motori delle panda,multipla,fiorino e se credi che accettero' mai questo ti rispondo di no.............dal segmento D alle coupe' alle sportive eredi delle brera e spider per me devono avere il LONGITUDINALE da cui ricavare Ottime TP e Ottime TI..................la convivenza sarebbe ottima come lo e' stato prima dell'acquisizione della fiat e prima della sciagurata sostituzione della 75 con la tempra 155.

ciao. ;)

PS per quello che riguarda i romeofiattari e le romeofiat.....purtroppo lo sono anche io con la mia gt.....ma mica vorrai che metta sullo stesso piano una alfetta gtv, una giulia gt,una 75 con le Romeofiat e spesso anche con le fiat ricarrozzate al 100% :shock:
 
75turboTP ha scritto:
Ciao lellom :p......Bentornato e' un piacere rileggerti.

Per me non e' una cosa strana in alfa c'e' sempre stato al primo posto la ricerca e l'innovazione......fu anche realizzata una giulia ta(se ricordo bene) ma mai messa in produzione.

Per quello che riguarda le alfasud a ta non fu una scelta ma una Imposizione politica contrastata dalla dirigenza alfa dell'epoca.....nonostante questo riuscirono a realizzare una TA speciale sia per comportamento stradale e sia per prestazioni e innovazione tecnologica,il boxer messo in posizione bassa e longitudinalmente garantiva ottima tenuta di strada e superbe prestazioni.

La prima Afa uscita dagli stabilimenti di arese a TA ,la 164 fu anche essa imposta dalla nuova dirigenza fiat......................come ricorda l'ING Chirico responsabile del progetto 164.........fu consegnato all'alfa romeo il pianale della Croma-Thema-Saab e quindi si abbandono' il progetto 156 a TP con schema meccanico tradizionale (BMW) che avrebbe sostituito le costose Transaxle.

Come vedi scelte obbligate!

Non ho mai considerato le alfasud vere Alfa......ma tutti noi avevamo le alfa di arese e poco ci interessava la convivenza con le piccoline alfine.

Oggi abbiamo SOLO le eredi delle alfasud e per di piu' con lo stesso schema e motori delle panda,multipla,fiorino e se credi che accettero' mai questo ti rispondo di no.............dal segmento D alle coupe' alle sportive eredi delle brera e spider per me devono avere il LONGITUDINALE da cui ricavare Ottime TP e Ottime TI..................la convivenza sarebbe ottima come lo e' stato prima dell'acquisizione della fiat e prima della sciagurata sostituzione della 75 con la tempra 155.

ciao. ;)

PS per quello che riguarda i romeofiattari e le romeofiat.....purtroppo lo sono anche io con la mia gt.....ma mica vorrai che metta sullo stesso piano una alfetta gtv, una giulia gt,una 75 con le Romeofiat e spesso anche con le fiat ricarrozzate al 100% :shock:
grazie del bentornato carissimo :D...anche per me è sempre un piacere leggerti e considera che molto di quello che so sulle alfa l'ho imparato grazie a te e ad altri amici come Giampi47di questo vi ringrazierò sempre....comunque io son daccordo con quello che dici....però, a volte ,vedo che alcuni sono considerati "ERETICI" perchè pensano che una TA può stare benissimo su un'alfa :D e di conseguenza non saranno mai degli alfisti per questo.mentre ,come vediamo, 2 dei padri delle alfa più rappresentativi parlano di "rose non colte ma non per questo meno amate"....e se lo dicono loro vuol dire che un'alfa fatta come si deve e con la TA è un'ALFA a tutti gli effetti...stendiamo un velo invece sul ricarrozzamento al 100% delle fiat.questo no!!!la parola esatta l'hai usata proprio tu:CONVIVENZA!!la stessa parola dobbiamo imparare a usarla e attuarla dentro questa sezione del forum ;) :D....e intanto auguriamoci che la TP torni presto a convivere con le altre alfa!!solo allora saremo tutti felici e tutti ALFISTI nella stessa misura!!ciao caro
 
wilderness ha scritto:
Si possono sicuramente fare delle vere Alfa a trazione anteriore, a patto però che ci si limiti ai segmenti più bassi, il B ed il C...già dal D sarebbe opportuno avere la TP...il problema è poi COME farle queste TA...la 147 è un buon esempio, anche se perfettibile...sulla nuova 149 vedo invece alcuni tentennamenti (chiamiamoli così và...) che non mi piacciono...eppure sarebbe stato sufficiente evolvere i concetti di 147 e dotarla, ad esempio, di una buona opzione a TI (cosa che penso non vedremo)....la Mito è poi stata sbagliata, a mio avviso, nella definizione del concetto, venendo fuori nè carne nè pesce...insomma, Alfa TA sì, ma seguendo la giusta filosofia...
....sono assolutamente daccordo!
 
lellom ha scritto:
75turboTP ha scritto:
Ciao lellom :p......Bentornato e' un piacere rileggerti.

Per me non e' una cosa strana in alfa c'e' sempre stato al primo posto la ricerca e l'innovazione......fu anche realizzata una giulia ta(se ricordo bene) ma mai messa in produzione.

Per quello che riguarda le alfasud a ta non fu una scelta ma una Imposizione politica contrastata dalla dirigenza alfa dell'epoca.....nonostante questo riuscirono a realizzare una TA speciale sia per comportamento stradale e sia per prestazioni e innovazione tecnologica,il boxer messo in posizione bassa e longitudinalmente garantiva ottima tenuta di strada e superbe prestazioni.

La prima Afa uscita dagli stabilimenti di arese a TA ,la 164 fu anche essa imposta dalla nuova dirigenza fiat......................come ricorda l'ING Chirico responsabile del progetto 164.........fu consegnato all'alfa romeo il pianale della Croma-Thema-Saab e quindi si abbandono' il progetto 156 a TP con schema meccanico tradizionale (BMW) che avrebbe sostituito le costose Transaxle.

Come vedi scelte obbligate!

Non ho mai considerato le alfasud vere Alfa......ma tutti noi avevamo le alfa di arese e poco ci interessava la convivenza con le piccoline alfine.

Oggi abbiamo SOLO le eredi delle alfasud e per di piu' con lo stesso schema e motori delle panda,multipla,fiorino e se credi che accettero' mai questo ti rispondo di no.............dal segmento D alle coupe' alle sportive eredi delle brera e spider per me devono avere il LONGITUDINALE da cui ricavare Ottime TP e Ottime TI..................la convivenza sarebbe ottima come lo e' stato prima dell'acquisizione della fiat e prima della sciagurata sostituzione della 75 con la tempra 155.

ciao. ;)

PS per quello che riguarda i romeofiattari e le romeofiat.....purtroppo lo sono anche io con la mia gt.....ma mica vorrai che metta sullo stesso piano una alfetta gtv, una giulia gt,una 75 con le Romeofiat e spesso anche con le fiat ricarrozzate al 100% :shock:
grazie del bentornato carissimo :D...anche per me è sempre un piacere leggerti e considera che molto di quello che so sulle alfa l'ho imparato grazie a te e ad altri amici come Giampi47di questo vi ringrazierò sempre....comunque io son daccordo con quello che dici....però, a volte ,vedo che alcuni sono considerati "ERETICI" perchè pensano che una TA può stare benissimo su un'alfa :D e di conseguenza non saranno mai degli alfisti per questo.mentre ,come vediamo, 2 dei padri delle alfa più rappresentativi parlano di "rose non colte ma non per questo meno amate"....e se lo dicono loro vuol dire che un'alfa fatta come si deve e con la TA è un'ALFA a tutti gli effetti...stendiamo un velo invece sul ricarrozzamento al 100% delle fiat.questo no!!!la parola esatta l'hai usata proprio tu:CONVIVENZA!!la stessa parola dobbiamo imparare a usarla e attuarla dentro questa sezione del forum ;) :D....e intanto auguriamoci che la TP torni presto a convivere con le altre alfa!!solo allora saremo tutti felici e tutti ALFISTI nella stessa misura!!ciao caro

ti ringrazio di quello che dici.

Non sono questi gli eretici che io contrasto ma quelli che dicono che le alfa devovono essere solo a TA e che anche una GP ricarrozzata va benissimo .....sai di chi parlo ;)

Sicuro come eravamo tutti alfisti sia con le alfasud ta e sia con le alfa di Arese..... ho sempre considerato questo......speriamo.
 
....interessante questo pezzo dove dice(chissà cosa sarebbe venuto fuori):
"Il mio primo studio di trazione anteriore:
Ferrari 6 cil. da 750 cc
La storia della trazione anteriore all?Alfa Romeo non è che un capitolo di una storia più vasta che alterna fasi tristi e liete; per Satta e per me questa della trazione anteriore è, purtroppo, una storia, come ho detto all?inizio, soprattutto di cose che potevano essere e non sono state; ma queste non furono le nostre uniche, come ben sapete. Molte di più quelle che sono state e che rimangono, anche se non si tratta di trazioni anteriori.
Ma certo non mi fa dispiacere, come non l?avrebbe fatto a lui, assistere oggi, anche se non più da protagonisti, a qualcosa che va nel senso che lui ed io avevamo invano auspicato; finalmente una trazione anteriore Alfa Romeo con motore trasversale, e con dentro fra le varie motorizzazioni, il nostro ultimo motore, il 6 V di 60°.
La ?mia? storia della trazione anteriore non comincia a Milano all?Alfa Romeo, ma a Maranello da Ferrari: così, per me, i tentativi ai quali la sorte ha detto di no non sono stati quattro come per Satta, ma cinque.
 
per quanto mi riguarda mai detto che la TP è condizione per considerare Alfa un auto marcata Alfa. Io sono stato parimenti soddisfatto ed orgoglioso di essere stato ALFISTA da Arese ed ALFISTA da Pomigliano.

La questione è un altra. L'Alfa Romeo non esiste più da una ventina d'anni e qualcuno si è "comprato" il marchietto da duplicare appiccicandolo a qualcos'altro, che per quanto possa essere valido, è qualcos'altro. anzi punto :!:
 
lellom ha scritto:
....interessante questo pezzo dove dice(chissà cosa sarebbe venuto fuori):
"Il mio primo studio di trazione anteriore:
Ferrari 6 cil. da 750 cc
La storia della trazione anteriore all?Alfa Romeo non è che un capitolo di una storia più vasta che alterna fasi tristi e liete; per Satta e per me questa della trazione anteriore è, purtroppo, una storia, come ho detto all?inizio, soprattutto di cose che potevano essere e non sono state; ma queste non furono le nostre uniche, come ben sapete. Molte di più quelle che sono state e che rimangono, anche se non si tratta di trazioni anteriori.
Ma certo non mi fa dispiacere, come non l?avrebbe fatto a lui, assistere oggi, anche se non più da protagonisti, a qualcosa che va nel senso che lui ed io avevamo invano auspicato; finalmente una trazione anteriore Alfa Romeo con motore trasversale, e con dentro fra le varie motorizzazioni, il nostro ultimo motore, il 6 V di 60°.
La ?mia? storia della trazione anteriore non comincia a Milano all?Alfa Romeo, ma a Maranello da Ferrari: così, per me, i tentativi ai quali la sorte ha detto di no non sono stati quattro come per Satta, ma cinque.
quello che mi preme evidenziare,amico mio, è che il loro(di Busso e Satta)non era un progetto imposto dalla dirigenza ma un loro grande desiderio e una grande SFIDA.di quelle che Alfa e i suoi padri hanno sempre vinto....chissà.poi mi colpisce questa frase,visto che molti considerano questo uno svantaggio:"La strada della trazione anteriore non fu cosparsa di rose. E? stato necessario affrontare e risolvere moltissimi problemi per beneficiare del fondamentale vantaggio di avere anche motrici le ruote anteriori sterzanti accrescendo così la controllabilità della vettura, specie in condizioni di scarsa aderenza, e per sfruttare al massimo gli altri grandi vantaggi della concentrazione in un unico gruppo compatto, complessivamente più leggero e, alla fine, anche meno costoso, di tutta la parte motrice."
 
lellom ha scritto:
lellom ha scritto:
....interessante questo pezzo dove dice(chissà cosa sarebbe venuto fuori):
"Il mio primo studio di trazione anteriore:
Ferrari 6 cil. da 750 cc
La storia della trazione anteriore all?Alfa Romeo non è che un capitolo di una storia più vasta che alterna fasi tristi e liete; per Satta e per me questa della trazione anteriore è, purtroppo, una storia, come ho detto all?inizio, soprattutto di cose che potevano essere e non sono state; ma queste non furono le nostre uniche, come ben sapete. Molte di più quelle che sono state e che rimangono, anche se non si tratta di trazioni anteriori.
Ma certo non mi fa dispiacere, come non l?avrebbe fatto a lui, assistere oggi, anche se non più da protagonisti, a qualcosa che va nel senso che lui ed io avevamo invano auspicato; finalmente una trazione anteriore Alfa Romeo con motore trasversale, e con dentro fra le varie motorizzazioni, il nostro ultimo motore, il 6 V di 60°.
La ?mia? storia della trazione anteriore non comincia a Milano all?Alfa Romeo, ma a Maranello da Ferrari: così, per me, i tentativi ai quali la sorte ha detto di no non sono stati quattro come per Satta, ma cinque.
quello che mi preme evidenziare,amico mio, è che il loro(di Busso e Satta)non era un progetto imposto dalla dirigenza ma un loro grande desiderio e una grande SFIDA.di quelle che Alfa e i suoi padri hanno sempre vinto....chissà.

Non il progetto della nuova alfa a ta.....dove una volta decisa la realizzazione quelli non erano uomini che si tiravano indietro di fronte a qualcosa di nuovo e innovativo,(come ho detto nel primo intervento fecero un ottimo lavoro)anzi sono convinto che lo hanno fatto con la volonta' di realizzare la migliore ta dell'epoca........ma quello che rappresentava....l'inizio dei problemi economici dell'alfa l'impossibilita' di portare avanti progetti ben piu' importanti per le alfa di arese....le competizioni....nuovi motori,nuovi modelli.

a tutto questo si aggiunse la crisi petrolifera,la ruggine e gli assemblaggi delle alfasud,dove la manodopera era la stessa che costrui' lo stabilimento con nessuna o pochissima esperienza......dagli anni 70 l'alfa romeo ne usci' con le ossa rotte......mai piu' si sarebbe ripresa....e naturalmente qualcuno fece in modo che non si riprendesse piu' dal coma reversibile. ;)
 
75turboTP ha scritto:
lellom ha scritto:
lellom ha scritto:
....interessante questo pezzo dove dice(chissà cosa sarebbe venuto fuori):
"Il mio primo studio di trazione anteriore:
Ferrari 6 cil. da 750 cc
La storia della trazione anteriore all?Alfa Romeo non è che un capitolo di una storia più vasta che alterna fasi tristi e liete; per Satta e per me questa della trazione anteriore è, purtroppo, una storia, come ho detto all?inizio, soprattutto di cose che potevano essere e non sono state; ma queste non furono le nostre uniche, come ben sapete. Molte di più quelle che sono state e che rimangono, anche se non si tratta di trazioni anteriori.
Ma certo non mi fa dispiacere, come non l?avrebbe fatto a lui, assistere oggi, anche se non più da protagonisti, a qualcosa che va nel senso che lui ed io avevamo invano auspicato; finalmente una trazione anteriore Alfa Romeo con motore trasversale, e con dentro fra le varie motorizzazioni, il nostro ultimo motore, il 6 V di 60°.
La ?mia? storia della trazione anteriore non comincia a Milano all?Alfa Romeo, ma a Maranello da Ferrari: così, per me, i tentativi ai quali la sorte ha detto di no non sono stati quattro come per Satta, ma cinque.
quello che mi preme evidenziare,amico mio, è che il loro(di Busso e Satta)non era un progetto imposto dalla dirigenza ma un loro grande desiderio e una grande SFIDA.di quelle che Alfa e i suoi padri hanno sempre vinto....chissà.

Non il progetto della nuova alfa a ta.....dove una volta decisa la realizzazione quelli non erano uomini che si tiravano indietro di fronte a qualcosa di nuovo e innovativo,(come ho detto nel primo intervento fecero un ottimo lavoro)anzi sono convinto che lo hanno fatto con la volonta' di realizzare la migliore ta dell'epoca........ma quello che rappresentava....l'inizio dei problemi economici dell'alfa l'impossibilita' di portare avanti progetti ben piu' importanti per le alfa di arese....le competizioni....nuovi motori,nuovi modelli.

a tutto questo si aggiunse la crisi petrolifera,la ruggine e gli assemblaggi delle alfasud,dove la manodopera era la stessa che costrui' lo stabilimento con nessuna o pochissima esperienza......dagli anni 70 l'alfa romeo ne usci' con le ossa rotte......mai piu' si sarebbe ripresa....e naturalmente qualcuno fece in modo che non si riprendesse piu' dal coma reversibile. ;)
:D :D scusa ma ho aggiunto un pezzo al post di prima....comunque ,per capire bene,lui parlava di un progetto da loro auspicato(dice testualmente"avevamo invano auspicato:finalmente un'alfa a TA e motore trasversale....")e che poi u abbandonato dalla dirigenza.e poi:" a quel Salone di Berlino un ingegnere tedesco, che ovviamente non concordava sulla nuova via indicata dalla DKW, così si esprimeva: ?Gott, der Herr, in seiner unendlichen Weisheit, hat die schnellsten Tiere,wie zum Beispiel die Hasen, nicht umsonst mit Hinterbeinen zur Fortbewegung ausgestattet?. Tradotto e semplificato: il Signore Iddio, nella sua infinita saggezza, avrà pur avuto qualche buona ragione per dotare alcune fra le sue creature più veloci, come ad esempio le lepri, della propulsione posteriore.
Suppongo che il Signore nella sua infinita saggezza, non avrà risparmiato all?ingegnere tedesco una severa reprimenda per la sua imprudente dichiarazione, e lo avrà invitato a occuparsi di cose più strettamente sue. "
 

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