<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> stile di guida --> consumi | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

stile di guida --> consumi

marimasse ha scritto:
stratoszero ha scritto:
...Mi sembra evidente...
A dire il vero, visto il tono enfatico (la mia frase riportata a caratteri cubitali e i due punti esclamativi) non mi sembrava una semplice richiesta di chiarimenti; aveva piuttosto il sapore di una velata presa in giro. Avrò frainteso.
Comunque l'argomento è già stato affrontato molte volte; il motore diesel ha delle vistose potenzialità in termini di maggiore rendimento e minori consumi, ma affinché tali potenzialità vengano sfruttate va guidato "da diesel", ovvero puntando proprio su quelle. Il che non significa affatto camminare sempre a 40 all'ora (un diesel di media cilindrata cammina a 100 all'ora a meno di 2000 giri), ma per esempio far lavorare il motore ai regimi più bassi, agire sull'acceleratore con leggerezza "seguendo" il motore anziché affondando, evitare le vistose e frequenti accelerate/frenate coi relativi notevoli sprechi di carburante e pneumatici per accelerare e di freni e pastiglie e pneumatici per frenare...

Il risultato è una guida diametralmente opposta a quella cosiddetta "sportiva" che tanti guidatori sembrano considerare irrinunciabile. Le differenze in termini di tempo di percorrenza sono praticamente nulle, specie sulle strade "normali" in cui, come ben sappiamo, una velocità media reale di 50km/h è già da considerarsi fortunata.
Se percorro 20km di strade locali in condizioni di medio traffico facendo decine e decine di cambi marcia, frenate, accelerate, sorpassi e via dicendo non arrivo concretamente prima di chi percorre lo stesso tratto a velocità molto più regolare, usando frizione e cambio e acceleratore e freni mooolto meno.
Magari mi diverto di più, ma allora non devo dire che la mia auto non può fare più di 12-14 con un litro; devo dire che io non posso (o, meglio, non voglio) farlo. Inoltre, se ho comprato il diesel aspettandomi minori consumi e poi lo adopero in maniera da vanificarne le potenzialità in tal senso, non posso certo lamentarmi se i consumi sono nettamente più alti di quelli dichiarati o di quelli nei quali speravo.

ciao grazie della risposta, come aveva inteso stratoszero volevo saperne di più, ho messo il carattere grande per sottolineare l'argomento di mio interesse (e comunque non è cubitale, per quell'intento si può arrivare ad usare una lettera/pagina :lol: :lol: ), comunque devo ammettere che ero anche unpo sarcastico, ma non con te, ma con chi di solito si autoproclama conoscitore della verità assoluta, ma niente di più solo sarcasmo, anche poco a dire il vero, ero abbastanza interessato alla risposta.

per la risposta più specificatamente quoto abbastanza tutto (possiedo un 1.9 jtd) e mi fa ridere la gente che arriva a palla al semaforo per frenare bruscamente appena prima invece di rallentare molti metri prima che se va di cu*o poi becchi anche il verde, altrimenti avrai percorso parecchi metri in cut-off.. :rolleyes: :rolleyes:
 
Comunque io sono convinto che se nella voce cdb (modificabile di volta in volta) ci fosse il consumo istantaneo in ?x100km, forse sarebbe un incentivo che il cervello percepisce maggiormente che non il consumo in litri, se ad esempio vado a 140kmh e mi esce che sto spendendo tot, invece a 120kmh spendo parecchio meno, forse non si schiaccerebbe più tanto volentieri! :rolleyes:
 
marimasse ha scritto:
stratoszero ha scritto:
...Mi sembra evidente...
A dire il vero, visto il tono enfatico (la mia frase riportata a caratteri cubitali e i due punti esclamativi) non mi sembrava una semplice richiesta di chiarimenti; aveva piuttosto il sapore di una velata presa in giro. Avrò frainteso.
Comunque l'argomento è già stato affrontato molte volte; il motore diesel ha delle vistose potenzialità in termini di maggiore rendimento e minori consumi, ma affinché tali potenzialità vengano sfruttate va guidato "da diesel", ovvero puntando proprio su quelle. Il che non significa affatto camminare sempre a 40 all'ora (un diesel di media cilindrata cammina a 100 all'ora a meno di 2000 giri), ma per esempio far lavorare il motore ai regimi più bassi, agire sull'acceleratore con leggerezza "seguendo" il motore anziché affondando, evitare le vistose e frequenti accelerate/frenate coi relativi notevoli sprechi di carburante e pneumatici per accelerare e di freni e pastiglie e pneumatici per frenare...

Il risultato è una guida diametralmente opposta a quella cosiddetta "sportiva" che tanti guidatori sembrano considerare irrinunciabile. Le differenze in termini di tempo di percorrenza sono praticamente nulle, specie sulle strade "normali" in cui, come ben sappiamo, una velocità media reale di 50km/h è già da considerarsi fortunata.
Se percorro 20km di strade locali in condizioni di medio traffico facendo decine e decine di cambi marcia, frenate, accelerate, sorpassi e via dicendo non arrivo concretamente prima di chi percorre lo stesso tratto a velocità molto più regolare, usando frizione e cambio e acceleratore e freni mooolto meno.
Magari mi diverto di più, ma allora non devo dire che la mia auto non può fare più di 12-14 con un litro; devo dire che io non posso (o, meglio, non voglio) farlo. Inoltre, se ho comprato il diesel aspettandomi minori consumi e poi lo adopero in maniera da vanificarne le potenzialità in tal senso, non posso certo lamentarmi se i consumi sono nettamente più alti di quelli dichiarati o di quelli nei quali speravo.

La guida sportiva non si fa per "arrivare prima". Anzi, un VERO amante della guida sportiva e' capace che arriva tardi perche' s'e' perso a scorrazzare per qualche strada "buona". Si fa perche' e' divertente.
E' chiaro che se si giudica il vino dal punto di vista di chi ha solo sete, non e' granche', ma se lo si giudica dal punto di vista di un gourmet, allora c'e' molto da dire.

Cio' detto, la guida economica e' parimenti un'arte e, se si vuole guidare DAVVERO economico, e' altrettanto impegnativa. Richiede concentrazione, attenzione, capacita' di percepire quel che l'auto ci dice ne' piu' ne' meno della guida sportiva.
E' per quello che, come pochi guidatori san guidare bene sportivamente, pochi san guidare bene economico.
 
kaponord ha scritto:
2) Infatti, a parte le dotte dissertazioni sulla gestione elettronica della carburazione, carichi, scarichi, salite, discese e quant'altro, a velocità costante una marcia alta fa consumare meno di una bassa. Semplice.

Il mondo e' pieno di soluzioni semplici e sbagliate.
E' vero che si consuma meno. Benzina.
Ma si consuma anche di piu'. Il motore.
Tutto sta a cosa si vuole privilegiare.
Ti propongo un esperimento semplicissimo. Stai scrivendo al PC, quindi probabilmente hai nelle vicinanze un portapenne.
Ora, prendi una penna bic banalissima, e tenendola nella mano sinistra saldamente, prendila molto delicatamente tra il pollice e l'indice della destra.
Bene: fai scorrere le dita sulla penna rapidamente (niente battute, e' un esperimento scientifico!) avanti e indietro (ho detto niente battute!) ma sempre sfiorandola appena.
Nulla di che', giusto?
Adesso invece, stringi MOLTO forte la penna tra pollice e indice, e passaci su le dita lentamente, diciamo non piu' velocemente di quanto faresti per affettare una fetta di salame. Nel giro di 4-5 passate, vedrai che la penna si scaldera' parecchio.
Questo e' un esempio (ancorche' esagerato per chiarezza) di cosa succede nel motore.
Dunque, marce alte va bene, ma senza esagerare e mantenendo sempre un compromesso tra consumo di benzina e un regime futilmente logorante per il motore. ;)
 
kaponord ha scritto:
Come non condividere? E poi dipende da come si intende l'auto, se come mezzo di trasporto o come sfogo di frustrazioni.

Il mondo non e' fatto solo di utOnti o repressi.
C'e' anche chi ama guidare, e lo fa per divertirsi.
 
99octane ha scritto:
...un VERO amante della guida sportiva è capace che arriva tardi perché s'è perso a scorrazzare per qualche strada "buona"...
A dire il vero io mi riferivo alla guida "sportiva" di chi, non sulle strade "buone" ma su tutte le strade e anche nel mezzo del traffico, si produce continuamente in accelerazioni e frenate, cambi di marcia, sgommate, prolungati mantenimenti di marce basse, sorpassi più o meno pericolosi e via dicendo, procedendo di fatto inevitabilmente alla stessa identica velocità media di tutti gli altri, per lo meno fintanto che l'auto non dispone di decollo verticale.

Sul fatto che molti di coloro che guidano così (ma non tutti) trovino la cosa divertente non ho dubbi e accetto ovviamente l'idea che ognuno si diverta come gli pare fintanto che si comporta onestamente verso il prossimo, anche quando oggettivamente il divertimento è molto più mentale che reale e costa una quantità di soldi senza dubbio spropositata in rapporto al reale tornaconto.
Non accetto però che chi guida in tal modo sostenga che con la sua auto è impossibile consumare meno (carburante, freni, gomme, frizione...), come se i consumi poco o nulla avessero a che fare con il modo di guidare.
Classico il caso del possessore di motore turbodiesel 1900cc che sostiene che la sua auto "più di 10-14km/l non fa".

...se lo si giudica dal punto di vista di un gourmet, allora c'è molto da dire...
Giustissimo. L'intenditore potrà essere disposto a pagare 1000 euro per mezza bottiglia di un particolare nettare e al suo palato (o, per meglio dire, al suo cervello) quel nettare varrà tutta la cifra, ma sempre di mezza bottiglia di vino si tratterà. Se lui ritiene giusto spendere i soldi così, che li spenda pure e si diverta, a patto che li abbia onestamente guadagnati e abbia pagato le tasse e non condizioni negativamente con quella spesa la vita dei familiari. Se però quell'intenditore sostenesse di non poter fare diversamente e che il vino non si può bere a meno di 2000euro al litro, direbbe una colossale fesseria.

...la guida economica...è altrettanto impegnativa. Richiede concentrazione, attenzione...
Non direi, a meno che non parliamo di situazioni esasperate.
Secondo me chi guida economicamente nella maggior parte dei casi lo fa senza neanche rendersene conto, per abitudine acquisita. Non usi il cambio in un certo modo perché sei lì che pensi di continuo "devo guidare economicamente", ma perché usi il cambio in un certo modo, da sempre; è il tuo modo di guidare, magari negli anni via via "perfezionato".
Stesso discorso vale per la maggior parte dei guidatori "sportivi", che scalano e accelerano e frenano continuamente non perché ci stiano sempre pensando (al pari di un pilota in gara) ma perché loro guidano così, nemmeno rendendosene conto. Proprio per questo dico che tali persone il più delle volte nemmeno immaginano quanti quattrini potrebbero risparmiare, al distributore e in officina e all'autosalone, semplicemente rivedendo il proprio stile di guida, senza alcun sacrificio in termini di tempi di percorrenza o "divertimento".
 
99octane ha scritto:
kaponord ha scritto:
2) Infatti, a parte le dotte dissertazioni sulla gestione elettronica della carburazione, carichi, scarichi, salite, discese e quant'altro, a velocità costante una marcia alta fa consumare meno di una bassa. Semplice.

Il mondo e' pieno di soluzioni semplici e sbagliate.
E' vero che si consuma meno. Benzina.
Ma si consuma anche di piu'. Il motore.
Tutto sta a cosa si vuole privilegiare.
Ti propongo un esperimento semplicissimo. Stai scrivendo al PC, quindi probabilmente hai nelle vicinanze un portapenne.
Ora, prendi una penna bic banalissima, e tenendola nella mano sinistra saldamente, prendila molto delicatamente tra il pollice e l'indice della destra.
Bene: fai scorrere le dita sulla penna rapidamente (niente battute, e' un esperimento scientifico!) avanti e indietro (ho detto niente battute!) ma sempre sfiorandola appena.
Nulla di che', giusto?
Adesso invece, stringi MOLTO forte la penna tra pollice e indice, e passaci su le dita lentamente, diciamo non piu' velocemente di quanto faresti per affettare una fetta di salame. Nel giro di 4-5 passate, vedrai che la penna si scaldera' parecchio.
Questo e' un esempio (ancorche' esagerato per chiarezza) di cosa succede nel motore.
Dunque, marce alte va bene, ma senza esagerare e mantenendo sempre un compromesso tra consumo di benzina e un regime futilmente logorante per il motore. ;)

Un esperimento divertente ma che nulla ha a che vedere con l'assunto che a velocità costante una marcia alta fa, ineluttabilmente, consumare meno di una bassa. Ne riesco a comprendere su quale principio termo-dinamico un lavoro di potenza inferiore produca più attriti e quindi più consumo, di un lavoro di potenza superiore. Io direi che il mondo è pieno di soluzioni semplici che poi vengono complicate dall'estrosità di alcuni. Quelli che amano guidare...cosa vuol dire guidare, in fondo vuol dire condurre, e saper guidare e amare la guida non è necessariamente sinonimo di sportività. Amare guidare comprende anche il rispetto per gli altri, per la macchina che si possiede, per l'ambiente e quello che lo comprende. Se poi si hanno velleità corsaiole, passione nobile e rispettabile, beh per quelle ci sono le piste, le strade son fatte per spostarsi.
 
kaponord ha scritto:
a velocità costante una marcia alta fa, ineluttabilmente, consumare meno di una bassa.

Prova a guidare in sesta, su una strada che da piana diventa in salita, a 60 o anche 70 km/h costanti (magari col cruise control inserito) e poi ne riparliamo. ;)
 
stratoszero ha scritto:
kaponord ha scritto:
a velocità costante una marcia alta fa, ineluttabilmente, consumare meno di una bassa.

Prova a guidare in sesta, su una strada che da piana diventa in salita, a 60 o anche 70 km/h costanti (magari col cruise control inserito) e poi ne riparliamo. ;)

Ovviamente ci si sta riferendo a velocità costante su tratto pianeggiante, se variamo i parametri la discussione non ha più motivo di esistere. Ovvio che in discesa consumo ancora meno, ma non si parlava di questo, ma di un principio generale. Se a piedi corro o cammino quando consumero di più?
 
marimasse ha scritto:
...la guida economica...è altrettanto impegnativa. Richiede concentrazione, attenzione...
Non direi, a meno che non parliamo di situazioni esasperate.
Secondo me chi guida economicamente nella maggior parte dei casi lo fa senza neanche rendersene conto, per abitudine acquisita. Non usi il cambio in un certo modo perché sei lì che pensi di continuo "devo guidare economicamente", ma perché usi il cambio in un certo modo, da sempre; è il tuo modo di guidare, magari negli anni via via "perfezionato".
Stesso discorso vale per la maggior parte dei guidatori "sportivi", che scalano e accelerano e frenano continuamente non perché ci stiano sempre pensando (al pari di un pilota in gara) ma perché loro guidano così, nemmeno rendendosene conto. Proprio per questo dico che tali persone il più delle volte nemmeno immaginano quanti quattrini potrebbero risparmiare, al distributore e in officina e all'autosalone, semplicemente rivedendo il proprio stile di guida, senza alcun sacrificio in termini di tempi di percorrenza o "divertimento".

Una guida genericamente parsimoniosa e' un conto, ma ti assicuro che se vuoi guidare DAVVERO economico, spremendo fino all'ultimo metro che l'ultima goccia di benzina ti puo' dare... allora i giochi cambiano, e molto.
Le gare di economia sono tra le piu' difficili. ;)
 
kaponord ha scritto:
esperimento divertente ma che nulla ha a che vedere con l'assunto che a velocità costante una marcia alta fa, ineluttabilmente, consumare meno di una bassa. Ne riesco a comprendere su quale principio termo-dinamico un lavoro di potenza inferiore produca più attriti e quindi più consumo, di un lavoro di potenza superiore. Io direi che il mondo è pieno di soluzioni semplici che poi vengono complicate dall'estrosità di alcuni.
L'esempio era, giustappunto, un esempio, nulla piu', e serviva a spiegare appunto perche' e per quale principio un regime inferiore produca piu' logorio di uno superiore.
Il non capire una cosa e' per alcuni una conclusione, per altri un punto di partenza.
Pero' sono le due di notte, e anche fosse piu' presto francamente non e' che posso mettermi a spiegare in dettaglio la questione sul forum.
Da qualche parte se n'era gia' parlato, prova con la funzione Ricerca.
Se poi sei interessato ad approfondire, prima di tutto consiglio di documentarsi sulle basi della lubrificazione dei motori a combustione interna (otto o diesel cambia relativamente poco), poi sul funzionamento degli stessi (consiglio di limitarsi al ciclo otto, per semplicita' e chiarezza).
E' un approccio apparentemente opposto a quello che parrebbe sensato, ma per capire la questione penso sia il migliore.
Tanto le basi del funzionamento sicuramente le conosci, meglio dunque che ti leggi prima il nocciolo del "busillis" e poi i dettagli e gli aspetti meno intuitivi del funzionamento del motore.

Quelli che amano guidare...cosa vuol dire guidare, in fondo vuol dire condurre, e saper guidare e amare la guida non è necessariamente sinonimo di sportività.
Saper condurre e' il minimo sindacale del saper guidare.
E' l'assoluta base che ci si aspetta da chi ha la patente, e da cui si puo' cominciare a costruire.
Di nuovo, e' il punto di partenza, non quello di arrivo. Anche se, purtroppo, non si puo' ch constatare che per molti e' proprio il punto d'arrivo. Oltre non vanno perche' non interessa o non comprendono che ci sia un "oltre".

Amare guidare comprende anche il rispetto per gli altri, per la macchina che si possiede, per l'ambiente e quello che lo comprende. Se poi si hanno velleità corsaiole, passione nobile e rispettabile, beh per quelle ci sono le piste, le strade son fatte per spostarsi.

Saper guidare (che non e' saper pilotare) comprende sapere quando e dove ci si puo' divertire, e quando no.
E' scontato.
 
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