99octane ha scritto:
Sopra e' stato detto che si consuma sempre meno a basso regime.
Non e' assolutamente cosi'.
Il consumo e' dato dal carico motore e apertura del gas.
Si consuma meno al regime piu' basso possibile ad andatura costante.Anche cosi', bisogna comunque tener presente che c'e' sempre un certo carico sul motore, e ad andature troppo basse si sforzano inutilmente gli organi meccanici e dunque, si', si consuma meno benzina, ma si consuma di piu' il motore.
Se si deve riprendere, il consumo minore si ha sempre al regime di massima coppia, ossia quando l'efficienza del motore e' massima e il motore produce la miglior accelerazione. La marca puo' essere tenuta grosso modo fino al regime di potenza massima. Non perche' la potenza massima importi, ma perche' la rapportatura del cambio solitamente e' tale per cui questo e' il regime a cui la coppia finale, ossia coppia motore x demoltiplica marcia attuale, inizia a scendere sotto la coppia massima x demoltiplica (inferiore) marcia successiva.
In generale, le accelerazioni vanno effettuate con decisione ma senza spalancare il gas e soprattutto con progressione.
Inoltre bisogna sempre guardare avanti e se un semaforo diventa giallo, mollare il gas, magari in marcia alta, e lasciare correre il mezzo. La trasmissione trascina il motore e il cutoff assicura che mentre l'auto va, non consuma alcuna benzina.
Premere la frizione e' un errore, perche' si stacca il motore dalla trasmissione e subentra il regime di minimo che, comunque, consuma benzina, ancorche' poca.
Alla fine la guida economica e' piu' un'arte che una scienza, ed e' difficile da .mettere in parole.
La gestione dell'accensione e dell'iniezione è costante e quasi indipendente dalle variazioni di carico. La vettura deve inquinare meno possibile sempre, non solo ad andatura fissa, il tuo discorso poteva essere valido con i carburatori, quando un affondo comportava inevitabilmente un cucchiaio di carburante dalla pompetta di ripresa, qualsiasi fossero le condizioni di guida. Il succitato computer di bordo, se consultato, ti renderà immediatamente palese che (salvo condizioni estreme tipo regimi di rotazione evidentemente troppo bassi o pendenze da Stelvio, che non peggiorano il consumo ma non sono il massimo per il motore...) in quinta si consuma il 10/15% in meno che in quarta. Basta anche una semplice affondata nelle due marce per accorgersi di questo. Il consumo istantaneo anche alla maggior prestazione possibile, sarà sempre inferiore in quinta.
Chiaramente, dovesse servire più scatto per questioni di sicurezza, la marcia va scalata senza discussioni. Faccio notare che, urgenza a parte, un sorpasso fatto in quinta può trarre in inganno per la lentezza del salire dei giri ma in verità la differenza con lo stesso sorpasso fatto in quarta è falsato dalla differenza di rapporto alla trasmissione. Il motore sale sì più lentamente ma la vettura avanza di più metri quindi il sorpasso finisce prima di quanto sembrerebbe "orecchiando" il motore. Tempo alla mano, la differenza, se non si sta pretendendo di sorpassare lasciando le virgole nere, è spesso risibile.
Aggiungo che il cut-off elimina il consumo al minimo (circa 0,03/0,04 litri/minuto) ma rallenta la vettura. Da verificare volta per volta se sia meglio la folle al minimo con la possibilità di avanzare per più metri.