<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Statistiche incidenti e vittime in Italia nel 2022 e 2023 | Page 51 | Il Forum di Quattroruote

Statistiche incidenti e vittime in Italia nel 2022 e 2023

Ma quando ci sono, si levano le lamentazioni disperate e le levate di scudi verso la politica del fare cassa. Poi ci sono quelli che non possono andar piano perché la loro auto non può, quelli che sennò si distraggono a fissare la lancetta del tachimetro, quelli che cadono in narcolessia, quelli che fanno tutti così, quelli che io sono pilota, quelli che hanno la macchina "piùmeglio", quelli che non siamo più liberi di girare in mezzo ai fori imperiali in auto o di fare il drive in nel duomo di Milano o di andare per calli veneziane col gippino che l'ho preso perché va dappertutto, o sulle piste innevate col gippone, che anche con le estive è inarrestabile, quelli che l'ho sempre fatto, quelli che inquina di più la stufa a pellet, quelli che non esiste l'inquinamento, quelli che ma quale climate change, quelli che le auto a pile sono giocattoli per i bambini... adesso mi serve la cameriera gentile, mi fermo qui...
Io concordo in pieno perchè prima ancora dei controlli e delle regole ci dovrebbe essere il senso civico del cittadino.
Al contrario noi siamo campioni nel lamentarci di tutto scaricando su altri le responsabilità
 
Ma quando ci sono, si levano le lamentazioni disperate e le levate di scudi verso la politica del fare cassa
basta leggere i commenti a questi articoli, già il secondo ...
https://www.quattroruote.it/news/sicurezza/2023/09/09/autovelox_leonardo_pieraccioni_velocar.html

però forse è vero:
in Italia dovremmo ragionare al contrario (come la lotteria degli scontrini): ogni volta che un'auto passa entro i limiti sotto un velox guadagna punti e chi più ne ha può vincere qualcosa.
 
Capita la stessa cosa per gli incidenti sul lavoro.
Se se ne verifica uno particolarmente grave,come quello di Brandizzo,poi nelle settimane successive si parla anche degli altri.
Altrimenti chissà quanti non vengono nemmeno menzionati se l'attenzione sul tema non è già stata attirata.


A proposito di incidenti....

Ma di quello col bimbino deceduto

nell' impatto con

la famosa Urus....

Si e' piu' saputo nulla

??
 
A proposito di incidenti....

Ma di quello col bimbino deceduto

nell' impatto con

la famosa Urus....

Si e' piu' saputo nulla

??

Si legge che ad agosto sono stati nominati 3 tecnici della lamborghini per approfondire la dinamica e la velocità, a metà settembre dovrebbero depositare le loro conclusioni
 
Innanzitutto 30-35 km orari per percorrere una rotonda sono troppi.
E' come se in auto uno cercasse di percorrerla a 60 km orari.

In realtà la bici da corsa ha una agilità in curva ben al di sopra di quella di un'auto, più anche di una moto. Presente nelle discese del giro d'Italia dove le moto al seguito fanno fatica a seguire i ciclisti? Il perché sta nelle curve, dove le bici sono più veloci.
 
In realtà la bici da corsa ha una agilità in curva ben al di sopra di quella di un'auto, più anche di una moto. Presente nelle discese del giro d'Italia dove le moto al seguito fanno fatica a seguire i ciclisti? Il perché sta nelle curve, dove le bici sono più veloci.

Non mi riferivo alle doti dinamiche delle bici ma al fatto che a quella velocità in caso di incidente il ciclista ha la certezza matematica di farsi molto male.
Per me cercare di tenere la stessa andatura delle auto affiancandole addirittura in rotonda è veramente un azzardo.
Da soli ancora ancora.
 
In realtà la bici da corsa ha una agilità in curva ben al di sopra di quella di un'auto, più anche di una moto. Presente nelle discese del giro d'Italia dove le moto al seguito fanno fatica a seguire i ciclisti? Il perché sta nelle curve, dove le bici sono più veloci.



Tu e la tua bici
( visto che riporti di continuo di rischi corsi quasi giornalmente )....
" Stattev' accuorte, paisa' "
 
Non mi riferivo alle doti dinamiche delle bici ma al fatto che a quella velocità in caso di incidente il ciclista ha la certezza matematica di farsi molto male.

Questo è indubbio. Probabilmente il ciclista che ti seguiva ha rallentato, tipicamente smettendo di pedalare, ma è stato sorpreso dal tuo rallentamento e come dici tu siccome l'energia cinetica non è gratis ha voluto risparmiare il calore generato dai freni che avrebbe dovuto poi pareggiare con energia chimica dei suoi muscoli per tornare alla stessa velocità. Ovvero, no non freno che poi faccio una fatica a riprendere velocità e mi affianco. Andare in bicicletta ti dà un'idea di quanta energia serva per spostarsi che non si percepisce quando basta pigiare un po' l'acceleratore. ;)

Comunque mai affiancarsi a destra con una bici in una rotonda, troppo troppo pericoloso.
 
Tu e la tua bici
( visto che riporti di continuo di rischi corsi quasi giornalmente )....
" Stattev' accuorte, paisa' "

Purtroppo, pur cercando di stare più attento di un tempo i rischi sono aumentati. Quello di pochi giorni fa per esempio non mi ha portato a danni solo per una fortuita coincidenza... per una frazione di secondo mi sono visto in terra preso sotto dall'auto. Ero incredulo di essere passato indenne, totalmente incredulo.

Basta veramente poco a farsi male. Un mio collega, in questo caso in scooter, settimana scorsa superando una coda di auto ferme ha avuto la peggio. Un'auto ha deciso di fare inversione a U senza segnalazione, andando così a colpire la ruota posteriore dello scooter e facendo volare il mio collega che ora è tutto acciaccato.


PS ho dimenticato di raccontare di domenica scorsa quando il pericolo è stata la rottura del filo del freno anteriore. Questa volta ero con la mountain-bike, per fortuna si è rotto quando la velocità era già scesa da permettermi di fare la curva.
Questa è la seconda volta che mi si rompe il freno anteriore. La prima volta successe più di 20anni fa con una bici da corsa su una discesa alpina... in quel caso la fortuna fu che non arrivasse nessuno e sono riuscito a fermarmi invadendo la corsia opposta... la curva era cieca e non potevo sapere... fui fortunato: niente frontale.
 
Ultima modifica:
Purtroppo, pur cercando di stare più attento di un tempo i rischi sono aumentati. Quello di pochi giorni fa per esempio non mi ha portato a danni solo per una fortuita coincidenza... per una frazione di secondo mi sono visto in terra preso sotto dall'auto. Ero incredulo di essere passato indenne, totalmente incredulo.

Basta veramente poco a farsi male. Un mio collega, in questo caso in scooter, settimana scorsa superando una coda di auto ferme ha avuto la peggio. Un'auto ha deciso di fare inversione a U senza segnalazione, andando così a colpire la ruota posteriore dello scooter e facendo volare il mio collega che ora è tutto acciaccato.


PS ho dimenticato di raccontare di domenica scorsa quando il pericolo è stata la rottura del filo del freno anteriore. Questa volta ero con la mountain-bike, per fortuna si è rotto quando la velocità era già scesa da permettermi di fare la curva.
Questa è la seconda volta che mi si rompe il freno anteriore. La prima volta successe più di 20anni fa con una bici da corsa su una discesa alpina... in quel caso la fortuna fu che non arrivasse nessuno e sono riuscito a fermarmi invadendo la corsia opposta... la curva era cieca e non potevo sapere... fui fortunato: niente frontale.


E' il caso di insistere
??
Mi pare,
( ....non voglia )
di segnali,
direi,
che ce ne hai gia' segnalati abbastanza
 
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